Battipaglia & Cultura: “Noi Tre” presenta Nazim Hikmet

27 gennaio 2019, ore 18.00, Hotel Palace, Battipaglia, “incontro” con: “Nazim Hikmet, una vita d’amore e di utopia“.

L’evento rientra nella serie degli incontri con la cultura proposti da “Edizioni Noi Tre” di Gabriella Pastorino un viaggio che ha attraversato Picasso, Toulouse Lautrec, Leopardi, Ovidio, giungendo “all’otium” e a Nazim Hihmet il più grande poeta Turco, il “comunista romantico”. 

Nazim Hihmet-Battipaglia
Nazim Hihmet-Battipaglia

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Domenica 27 gennaio 2019, alle ore 18.00, presso la Sala delle Conferenze dell’Hotel Palace di Battipaglia, si terrà l'”incontro” con il più grande Poeta Turco: “Nazim Hihmet, una vita d’amore e di utopia“. L’evento rientra nella serie degli incontri con la cultura proposti dalla Casa Editrice “Noi Tre” e dalla sua animatrice Gabriella Pastorino, un viaggio che ha attraversato Picasso, Toulouse Lautrec, Leopardi, Ovidio, ed è giunto “all’otium” e a Nazim Hikmet, il “comunista romantico“.

Nazim Hikmet, il più importante poeta turco del Novecento, ricordato principalmente per il suo capolavoro, una raccolta di Poesie d’amore, che testimonia oltre che il suo valore culturale e lo spazio che si è meritato nel variegato mondo della poesia, il suo grande impegno sociale e il suo profondo sentimento poetico che ha profuso nel corso della sua vita artistica, meritandosi l’appellativo di “comunista romantico“, e meritandosi per il suo tenace pensiero poetico tra l’amore e l’utopia il Premio Nobel per la Pace.

nazim-hikmet
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«La nostra propensione all’otium (ben altra cosa che l’ozio, improduttivo) ci ha condotti a Nazim Hikmet. – scrive Gabriella Pastorino della casa Editrice Noi Tre, introducendo il più grande Poeta turco – In un momento storico in cui più che mai si parla, si afferma, si promette, ci ha affascinato un uomo che ha rinunciato ad una vita da ricco e nobile, sottolineando con le sue scelte un’ideologia che si è poi rivelata malinconica utopia.

Ma, a dirla tutta, a Nazim Hikmet ci hanno condotto soprattutto le sue poesie che dipingono un guerriero idealista innamorato dell’amore. – sottolinea Gabriella Pastorino  motivando la scelta di Hikmet e della sua Poesia per caratterizzare il percorso che intende dare alle serate culturali che ha progrannato – Abbiamo studiato e proposto Picasso, Toulouse Lautrec, Leopardi, Ovidio, ed ora torniamo al nostro problematico presente, per una volta tacendone le miserie ed esaltandone alcuni valori incarnati e dolorosamente sottolineati da Nazim Hikmet, premio Nobel per la pace.

Laboriosa la definizione di questo lavoro: – confessa la Pastorino anche la difficoltà nella scelta delle sue opere – Stabilito che di Nazim Hikmet avremmo presentato solo le poesie, quali scegliere? Tutte coinvolgenti, affascinano; quali escludere? Sottile il dubbio serpeggiava: avremmo creato un’antologia sentimentale?

Poi, iniziato a studiare ed approfondire il percorso che lo portò a subire il carcere e che nel 1950 gli meritò il Nobel per la pace, – prosegue Pastorino tracciando e il percorso è le sue sofferenze – ci siamo trovati dinnanzi ad un trattatello di storia e di politica. Pagine intere parlano di Ataturk per poter spiegare il cambiamento del giovane nobile nipote di un Pascià.

Non è stato facile equilibrare il tutto. – conclude in punta di piedi Gabriella Pastorino lasciando alla serata culturale e alle poesie di Nazim Hikmet il valore del suo nessaggio – Speriamo che, avendo soprattutto lasciato la parola a lui, abbiamo saputo dipingerne un ritratto verosimigliante».

E non resta altro che lasciarsi abbandonare all’otium, come suggerisce la Pastorino per immergersi con Margherita Amato, Giovanni Brundu, Ornella Cauteruccio, Giulio D’Alessio, Serena D’Alessio, Ida Fumo, Italo Galante, Simona Guarino, Maria Antonietta Netri, Donatella Palazzo, Gabriella Pastorino, Simona Pezzella, Domenico Ruggiero, Enrica Suprani, è tuffarsi, tra un intermezzo musicale e l’altro di Sara Germanotta, nella serata che avràccome protagonista “Nazim Hihmet, nella sua poesia, nella sua vita caratterizzata dall’amore e dall’utopia“.

Battipaglia, 23 gennaio 2019

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