La Camera di Commercio italiana in Giappone pianifica rilancio Made in Italy

Emergenza Coronavirus e la “Fase 2”: L’Italian Chamber of Commerce in Japan pianifica Il rilancio del Made in Italy. 

La Camera di Commercio italiana in Giappone (ICCJ), presieduta da Oliviero Morelli, ha organizzato un webinar con la presenza anche del nostro Ambasciatore Giorgio Starace  per discutere, una volta finita l’emergenza, di come rilanciare la produzione Made in Italy nella nazione nipponica.

Camera Commercio italiana in Giappone

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

MILANO – Riceviamo dall’Italian Chamber of Commerce in Japan con sede a Milano, e volentieri pubblichiamo, l’iniziativa intrapresa con un Webinar, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone, presieduto da Oliviero Morelli, presidente della Camera e una rappresentanza di 30 imprese italiane, si è discusso di come rilanciare la produzione Made in Italy nella nazione nipponica. Al webinar ha partecipato anche Giorgio Starace, Ambasciatore d’Italia a Tokyo. 

Starace nel suo intervento ha esortato la comunità d’affari a creare delle strategie comuni per rilanciare il commercio una volta che l’emergenza sarà terminata, dichiarando che  “il nostro sostegno ai connazionali è totale, sotto il profilo della quotidiana assistenza consolare e dal punto di vista strategico e di proiezione della nostra economia e dell’immagine dell’Italia in un mercato maturo quale quello giapponese che tornerà a essere cruciale per l’export italiano e per la nostra industria del turismo, una volta lasciata alle spalle questa drammatica emergenza globale”. 

Giorgio Starace ha poi invitato tutti i presenti a seguire con rigore le direttive governative emanate all’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Giappone. Starace ha poi citato direttamente alcune misure prese dal governo del premier Shinzo Abe, tra cui il bilancio straordinario, una misura che il governo però sta ancora studiando, e le linee guida emanate in questi giorni dal Ministero del Lavoro Locale, ponendo particolare attenzione ai provvedimenti in favore della tutela dei lavoratori stranieri.

Intanto, i parlamentari giapponesi hanno preso la decisione di decurtarsi lo stipendio del 20 per cento per un anno. Un’iniziativa nata per mandare un segnale alla popolazione e unirsi insieme a loro, per tutti quei sacrifici che ogni cittadino sta sopportando per contenere l’epidemia di coronavirus. L’intesa sul taglio degli stipendi, è stata raggiunta tramite un accordo siglato dal partito liberal-democratico di Abe, e il partito Democratico – costituzionale, principale partito di opposizione nel paese.

Adesso, con il consenso di entrambi gli schieramenti politici, questo decreto sarà approvato e già dal prossimo mese gli stipendi dei parlamentari saranno dunque ridotti del 20 per cento. Hiroshi Morijama, capo della Comunicazione della Dieta, a proposito di questo accordo tra maggioranza e opposizione, ha dichiarato che tutti i politici giapponesi comprendono benissimo le difficoltà dei cittadini e i problemi delle imprese del territorio, e proprio per questo “è importante che la nostra categoria e la comunità si uniscano per combattere assieme la battaglia contro il coronavirus.

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Milano, 18 aprile 2020

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