Miracolo a Eboli: Il Consiglio comunale mette i “paletti” alla Terna

La Terna, “figlia” della “Spectre” italiana fa il miracolo, compatta maggioranza e opposizione e il Consiglio comunale mette i paletti all’elettrodotto Tyrrhenian Link.

Con una delibera votata all’unanimità il Consiglio comunale pur favorevole alla Transizione ecologica di cui al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2021-2030, è contrario alla localizzazione della Centrale elettrica di conversione a S. Nicola Varco, sede futura di un Hub ferroviario di Alta Capacità-Alta velocità. E la Campania quando la raggiunge la transizione ecologica? 

Naponiello-DiBenedetto-Ruocco-Masala-Conte-Sgritta-Maratea-Squillante-Capaccio

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLIIl Consiglio comunale di Eboli presieduto dal Consigliere anziano Walter Gaeta, riunitosi alle 19.00, per discutere sul Progetto Tyrrhenian Link della TERNA che prevede la realizzazione di un Elettrodotto sottomarino e la costruzione di una Mega Centrale di Conversione indicata dal Commissario Prefettizio Antonio De Jesu nell’Area dell’ex Mercato Ortofrutticolo di San Nicola Varco, dopo un ampio dibattito che ha fatto registrare nei vari interventi dei consiglieri dei diversi gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione, e un’attenta presenza del nuovo segretario comunale Domenico Gelormini, ascoltata la Relazione del presidente della Commissione urbanistica Gianmaria Sgritta, l’intervento del sindaco Mario Conte, e le dichiarazioni di voto dei consiglieri Cosimo Pio Di Benedetto, Damiano Capaccio, Cosimo Naponiello, Pasquale Ruocco, Emilio Masala, Francesco Squillante, Vito Maratea;

Ha approvato all’unanimità la delibera di indirizzo, nella quale si conferma di essere favorevoli ai progetti finalizzati agli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione ecologica; si esprime la contrarietà alla localizzazione delle stazioni elettriche in area a forte vocazione agricola e agroalimentare,

settore economico questi trainante della città di Eboli per fatturato ed occupazione, e per il pregiudizio che ne deriverebbe per l’impossibilità di realizzare un hub dell’alta capacità e velocità ferroviaria a servizio delle imprese agroalimentari e lattiero-casearie della Piana del Sele; si richiede la documentazione tecnica che certifichi che il progetto, in ogni suo elemento, non comporti emissioni o pregiudizi che pongano a rischio la salute dei cittadini e producano danni ambientali al territorio e alle aziende agricole per il riconoscimento di certificazioni di qualità per le loro produzioni; si prevede e richiede, in caso di conferma degli interventi come ipotizzati – previa ogni rassicurazione richiesta e concertazione sulle definitive localizzazioni delle opere previste a terra proposte dalla società Terna SpA

un congruo ristoro, in termini di miglioramento dell’integrazione nel territorio, di compensazioni e di riequilibrio ambientale degli impatti territoriali e socioeconomici legati alla realizzazione delle opere infrastrutturali, principalmente connesse all’economia verde e all’innovazione sociale, e di tenere indenne l’Ente dall’eventuale mancato gettito fiscale.

Ci voleva la TERNA, “figlia” della “SPECTRE” italiana per compiere il miracolo e far discutere senza pregiudizi e con unanimi intendimenti maggioranza e opposizione. E così è stato che il Consiglio comunale, in tutta sostanza, mostrando per la prima volta un “nuovo inizio” ed un nuovo approccio alla discussione e alla risoluzione di affari amministrativi, che senz’altro merita ogni considerazione, e che tra l’altro azzera ogni precedente percorso, ha mostrato una maturità politica che si spera prosegua nel futuro, e che si spera altresì contribuisca concretamente a ricostruire quell’agibilitá politica compromessa e avvelenata da due campagne elettorali da dimenticare, ha accolto la proposta del Sindaco Mario Conte di giungere ad una delibera unanime sulla vicenda Terna, e dopo la riunione in Commissione Urbanistica tenutasi lunedì pomeriggio, nella quale le proposte della minoranza sono state integrate a quelle della maggioranza si è giunti, senza per questo stravolgere i rispettivi ruoli di maggioranza e di opposizione, al deliberato finale che di seguito si pubblica integralmente.

Mario Conte

«È stata accolta la mia proposta di giungere ad una delibera unanime sulla vicenda Terna. – dichiara e raccogliamo con soddisfazione la dichiarazione del Primo cittadino di Eboli Mario ConteSono molto soddisfatto del lavoro svolto sia dagli assessori comunali La Brocca e Marisei, dalla Commissione Consiliare Urbanistica che dall’intero Consiglio Comunale per aver approfondito e discusso sulla realizzazione della Stazione Elettrica di Terna a San Nicola Varco, dato che in quel luogo deve essere realizzato, per quanto ci riguarda, l’Hub dell’Alta Velocità e Capacità per le Imprese Agricole.

Oggi la politica ha dimostrato il suo vero valore perché si è alzato il livello di discussione e si sono affrontate le problematiche senza che vi fossero pregiudizi da parte della maggioranza e della minoranza. – conclude il Sindaco di Eboli Mario Conte – Sui grandi temi la nostra Amministrazione e l’intera maggioranza vorrà sempre confrontarsi con tutti sia in Consiglio Comunale che nella Città, per addivenire alla soluzione migliore».

Intanto, senzo il pericolo di guastare questo importante momento politico che si è registrato in questo Consiglio comunale, rispetto alle premesse del deliberato, va detto che il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2021-2030 poggia su basi fortemente contradditorie e si presenta sempre più inquitante l’interrogativo che POLITICAdeMENTE ha posto e ripropone:

Perché mai, pur non volendo ostacolare il Progetto Tyrrhenian Link, debba essere il nostro territorio e la nostra Regione a contribuire all’autonomia energetica della Sicilia e della Sardegna, sapendo che la Campania è totalmente dipendente da energia da combustibili fossili?

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Eboli Consiglio comunale Terna

Ecco il testo integrale

IL SINDACO

PREMESSO

  • che la società Terna SpA, proprietaria della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) e titolare della concessione delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia elettrica nel territorio nazionale, ha inserito, nell’ambito del proprio Piano di sviluppo, per l’annualità 2018, il progetto denominato “HVDC Tyrrhenian Link” che prevede il collegamento sottomarino ad altissima tensione in corrente continua (HVDC) fra la Campania, la Sicilia e la Sardegna e che, in particolare per la tratta denominata “Collegamento Est” prevede la realizzazione di due nuove stazioni di conversione da realizzarsi in comune di Termini Imerese (PA) e in comune di Eboli (SA) e dei relativi impianti necessari per il collegamento in corrente alternata;
  • che il citato progetto rientra tra le opere della rete elettrica di trasmissione nazionale (RTN) attuative del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2021-2030, redatto da MISE, MATTM, MIT, il quale individua gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e della competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, delineando per ciascuno di essi le misure da attuare per assicurarne il raggiungimento;
  • che al fine di consentire il raggiungimento dei target policy fissati, garantendo adeguatezza, sicurezza ed affidabilità del sistema, per la Regione Campania si sono ritenuti necessari interventi infrastrutturali che, mentre consentiranno di assicurare il soddisfacimento del carico richiesto (la Regione Campania, a fronte del proprio fabbisogno energetico (circa 18,2 TWh) è fortemente deficitaria in termini di produzione regionale (circa 10,1 TWh), il che determina la necessità, al fine della copertura della domanda di energia elettrica, di un import da altre regioni e del rafforzamento delle relative interconnessioni), garantiranno la sicurezza degli approvvigionamenti e la nuova capacità di generazione rinnovabile, fattori abilitanti per la transizione energetica;

PRESO ATTO

  • che con nota, prot. TERNA/P2020066792 del 19/10/2020, la società Terna SpA ha notificato il progetto al Ministero competente che, rilasciata la prevista notifica (prot. MISE n. 26465 del 12/11/2020), ha avviato il sub-procedimento che precede la domanda, ex art. 10 co 1 lett. a) del Regolamento TEN – E (UE) 347/2013, e che prevede la consultazione del pubblico;
  • che con nota, assunta agli atti al prot. 33135 del 5/11/2021, il Ministero della Transizione Ecologica ha dato comunicazione di conclusione della Conferenza di servizi preliminare i cui esiti favorevoli segnano l’avvio del procedimento unico autorizzativo del progetto di che trattasi, con indizione della Conferenza di servizi decisoria;

DATO ATTO

  • che il territorio del comune di Eboli è interessato dalla realizzazione delle stazioni di conversione e di smistamento e dei relativi impianti necessari per il collegamento elettrico;
  • che il comune di Eboli è chiamato all’espressione del parere di competenza in seno alla conferenza di servizi decisoria;
  • che l’Ente ritiene, in via prioritaria, che debba essere sempre garantita la salute pubblica e la tutela dell’ambiente, ma anche l’autonomia e capacità decisionale dell’Amministrazione circa le scelte programmatiche di sviluppo del territorio, peraltro oggetto di un redigendo Piano Urbanistico Comunale;   
  • che a tal proposito, l’amministrazione, pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione ecologica, ritiene di dover evidenziare con forza la propria contrarietà alla localizzazione delle opere previste a terra, in considerazione della vocazione agroalimentare e zootecnica della Piana del Sele, delle previsioni del vigente PRG e del redigendo Piano Urbanistico Comunale; 
  • che l’amministrazione è contraria alla realizzazione di un’infrastruttura che pregiudica lo sviluppo di un hub dell’alta capacità e velocità ferroviaria a servizio delle imprese agroalimentari e lattiero-casearie della Piana del Sele;
  • che, inoltre, la localizzazione della stazione di smistamento è prevista in zona agricola sottraendo il suolo alla sua naturale funzione;

RITENUTO

  • dover esprimere il parere nell’ambito della conferenza di servizi innanzi richiamata;
  • dover favorire un’ampia discussione sull’opera “Tirrhenian link” in considerazione dell’impatto che avrà sul nostro territorio, investendo innanzitutto l’organo consiliare democraticamente eletto, al quale si sottopone il progetto per ogni utile contributo e, successivamente delle forze politiche, economiche e sociali di Eboli; 
  • dover fornire indirizzo agli uffici deputati all’espressione del parere da esprimere in sede di conferenza di servizi e all’assunzione di ogni altro provvedimento di competenza;

DELIBERA

  • di confermare l’indirizzo favorevole ai progetti finalizzati agli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione ecologica;
  • di esprimere la contrarietà al progetto denominato “HVDC Tyrrhenian Link” per effetto della localizzazione delle stazioni elettriche in area a forte vocazione agricola e agroalimentare, settore economico trainante della città di Eboli per fatturato ed occupazione, e per il pregiudizio che ne deriverebbe per l’impossibilità di realizzare un hub dell’alta capacità e velocità ferroviaria a servizio delle imprese agroalimentari e lattiero-casearie della Piana del Sele e di altre infrastrutture per servizi collettivi e di terziario avanzato;
  • di richiedere documentazione tecnica che certifichi che il progetto di cui trattasi, in ogni suo elemento, non comporti emissioni o pregiudizi che pongano a rischio la salute dei cittadini e producano danni ambientali al territorio e alle aziende agricole per il riconoscimento di certificazioni di qualità per le loro produzioni; 
  • di prevedere e richiedere, in caso di conferma degli interventi come proposti dalla società Terna SpA – previa ogni rassicurazione richiesta e concertazione sulle definitive localizzazioni delle opere previste a terra e sulla effettiva possibilità di coesistenza con altri interventi programmati dall’Ente sull’aree destinate ad ospitare gli impianti – un congruo ristoro, in termini di miglioramento dell’integrazione nel territorio, di compensazioni e di riequilibrio ambientale degli impatti territoriali e socioeconomici legati alla realizzazione delle opere infrastrutturali, anche connesse all’economia verde, all’innovazione sociale e/o sotto forma di risparmio in bolletta per costi energetici di famiglie e imprese, e di tenere indenne l’Ente dall’eventuale mancato gettito fiscale
  • di fornire indirizzo agli uffici deputati all’espressione del parere da esprimere in sede di conferenza di servizi e all’assunzione di ogni altro provvedimento di competenza, nei termini innanzi espressi;
  • di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. n. 267/2000.

Eboli, 26 gennaio 2022

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