La maggioranza di Santomauro si spacca sui problemi si compatta sugli incarichi

In Consiglio la Maggioranza non c’è, quindi i problemi non sono solo di “spartenze” ma sono anche di Strumenti Urbanistici.

Il sindaco dica in Consigliosu quali punti ha raggiunto l’accordo con l’UDC, e perchè vi è stato subito un cambio di rotta? La città deve sapere.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Sulla questione delle nomine alla Società Veicolo S.r.l. e sui rapporti politici sempre più personalistici che intercorrono tra il Sindaco Santomauro e i singoli Consiglieri Comunali, interviene ancora una volta Etica per il Buon Governo: – “Avevamo detto, in tempi non sospetti, ed al dire il vero inascoltati da destra e da sinistra, che la “granitica” ARMATA BRANCALEONE, che governa la Citta’ di Battipaglia, frutto di una paziente attività di “calciomercato” durata mesi, si tiene insieme solo sulla base di un fittissimo reticolo di interessi.

Avevamo, altresì, affermato che fino a  quando questa maggioranza sarebbe riuscita  ad applicare il “manuale Cencelli“, per mettersi d’accordo sulla “spartenza”, non avrebbe avuto problemi.I problemi in seno alla maggioranza sarebbero sorti allorquando quell’antico e collaudato sistema di ripartizione di “incarichi, posti di sottogoverno e prebende”, sarebbe divenuto inapplicabile, con la conseguenza che l’intero castello di sabbia, costruito da Santomauro e soci, avrebbe corso  il rischio di franare miseramente”.

Secondo Etica per il Buon Governo, le vicende di questi giorni: la questione R.E.C. (IL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE, presentato, ritirato, ripresentato e ri-ritirato); e la questione delle nomine nella società “Veicolo” (che hanno suscitato “l’ira funesta dell’U.D.C.”) sono la palese dimostrazione di quanto va sostenendo e si chiede: “Cosa è avvenuto in realtà?”

In effetti il comune doveva procedere alla nomina del C.d.A. della “Società Veicolo“, fortemente voluta da Santomauriana, che dovrebbe servire a ‘s’vendere (come ha sempre sostenuto Cecilia Francese in Consiglio Comunale, in occasione dell’approvazione del bilancio) il patrimonio dell’ente. Sembra, stante lo “strepitare” dell’U.D.C. che il sindaco abbia nominato qualcuno, sulla base di “accordi personali” con un consigliere comunale dell’U.D.C., e non passando tramite accordi con il partito.

Etica ritiene che la protesta dell’Udc non sia riconducibile alle modalità della nomina relativamente alla professionalità, competenza, trasparenza del prescelto, attravesrso  elementi oggettivi di valutazione di titoli ed esperienze professionali, come del resto prevede l’apposita delibera a suo tempo approvata dal Consiglio, in ossequio alla legge, rimasta inapplicata, bensì il contrario e si chiede:  – “La cosa non ci meraviglia. Non sono stati, forse, uomini di questa Maggioranza a teorizzare in Consiglio, offendendo e privando di ruolo quell’organo, che il Sindaco non può essere “imbrigliato “dal Consiglio Comunale? CONCEZIONE ORRIPILANTE E FRANCAMENTE DA RIGETTARE DELLA DEMOCRAZIA!; ma semplicemente la rivendicazione della necessità che il sindaco si sedesse al tavolo con quel partito (maggiore partito della coalizione di governo) e, con il manuale Cencelli alla mano, ragionare di “spartenza” . Su questo terreno l’accordo è stato subito ripristinato, una occhiata al “manuale” ed il gioco è fatto: la nomina nella società veicolo (dove c’è la “ciccia”!) vale una nomina nel consiglio di Amministrazione della società “nuova”,più la nomina nel Consiglio di Amministrazione della società “alba“. ET VOILA’, I GIOCHI SONO FATTI.

La logica è sempre la stessa da decenni: un posto a te, due a me, 1/2 posto a quell’altro che conta come il due di briscola, ma è bene tenere buono! E il P.D.? AVRA’ DETTO QUALCOSA DI SINISTRA? o ha semplicemente rivendicato, per esempio, un posto nel consorzio farmaceutico o in qualche altra partecipata?”

Etica per il Buon Governo, punta il dito anche sul Regolamento Edilizio Comunale  (R.E.C.), dove si parla di disegno della città, di sviluppo, di scelte che guardano al futuro ed eventualmente un programma. – “E quì sorgono i problemi, perchè questa “Armata Brancaleone” un programma di sintesi,condiviso da tutte le componenti, non ce l’ha! Il R.E.C. arriva in consiglio, accompagnato dal “battage” pubblicitario della stampa amica, e viene presentato come l’atto che rivoluziuonerà la città.

MA IN CONSIGLIO LA MAGGIORANZA NON C’E’. SI E’ SCIOLTA COME NEVE AL SOLE.

Il Sindaco insiste ed il R.E.C. torna in Consiglio, addirittura in seconda convocazione (bastano 4 consiglieri per deliberare: salvo per i Regolamenti e qualche altro punto, per cui continuano ad essere necessari 16 presenze!) ma la maggioranza batte nuovamente in ritirata. LA COLPA E’ DI ETICA, HA PRESENTATO TROPPI EMENDAMENTI. VA FATTA L’ISTRUTTORIA. PECCATO che il tecnico l’avesse già fatta!

ORA SE NE RIPARLERA’ AD OTTOBRE (forse! ma è più probabile a dicembre!). IL PROBLEMA VERO E’ CHE LI’ NON C’E’ MANUALE CENCELLI CHE TENGA! BISOGNEREBBE FARE SINTESI SU UNA PROPOSTA NELL’INTERESSE DELLA CITTA’. campa cavallo……

In tutto ciò, classico della concezione della democrazia del sindaco, la città è tagliata fuori ed assiste “annichilita” a questo ennesimo teatrino di questa maggioranza; il Consiglio è cancellato”.

Secondo Etica per il Buon Governo il Consiglio Comunale deve essere centrale, Il cuore della vita politica ed amministrativa della Città, e per questo chiede ufficialmente che il Sindaco Santomauro venga in Consiglio a riferire: su quali punti si è chiuso l’accordo con l’U.D.C. (il famoso mercato del bestiame, da cui I.D.V., altro pezzo di questa Armata Brancaleone ha annunciato di volersi tenere fuori!) ed a dirci cosa sta succedendo sulla questione del R.E.C., semmai con una relazione sottoscritta dal tecnico incaricato, per fare capire alla città ed ai consiglieri, dove stanno i problemi”.

Etica per il Buon Governo nel fare la richiesta di discussione in un luogo ufficiale, ne sottolinea la necessità: – “La Città deve Sapere. Il suo Organo elettivo deve sapere ed essere partecipe. Appartiene ad una vecchia ed ammuffita cultura l’idea che queste cose si cucinino nelle segrete stanze del potere. Ciò sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il nostro Partito, ma purtroppo per Giovanni Santomauro, per l’UDC e per il PD, noi ci siamo e continueremo ad esserci”.

I prossimi giorni saranno decisivi per l’Amministrazione Santomauro e lo saranno nella misura in cui si conosceranno i termini dell’accordo ancora segreto tra l’UDC e il Sindaco.

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