Lettera di Conte a Melchionda sul Parco Fotovoltaico

L’impianto fotovoltaico sui Monti di Eboli sia sotto il profilo  ambientale che amministrativo presenta risvolti a dir poco sconcertanti.

Dietro l’Operazione scontri di potere che vedono contrapporsi le varie aree politiche del PD.

Carmelo Conte

EBOLI – Riceviamo, e anche se con ritardo rispetto al riverbero che già ha ottenuto, volentieri pubblichiamo, la lettera che l’ex Ministro Carmelo Conte, cittadino ebolitano, ha scritto al Sindaco di Eboli Martino Melchionda, circa il Campo Fotovoltaico, che dovrebbe sorgere sui Monti di Eboli, in una proprietà pervenuta al Comune di Salerno.

La vicenda ormai controversa, pone di fronte due scelte: quella di accettare un intervento sia pure volto a produrre energia alternativa dal sole ma invasiva dal punto di vista ambientale, vista la vastità dell’intervento (60 campi di calcio); quella di reagire rispetto, non alla produzione ma alla devastazione di colline gradevoli e patrimonio paesaggistico di notevole pregio, ma all’operazione economica, che vedrebbe il Comune di Salerno avvantaggiarsi, un’impresa favorita traendone dei profitti, a tutto discapito di benefici diretti nelle bollette dei cittadini.

Queste due scelte hanno animato il dibattito e hanno innescato meccanismi che da una parte vede schierati alcuni e tra cui anche POLITICAdeMENTE, i quali vedono questo impianto come fortemente invasivo pur riconoscendone le finalità rispetto alla produzione di energia alternativa; dall’altra alcuni altri come Carmelo Conte che ne contestano, l’utilità e puntano il dito sull’operazione economica, vantaggiosa per il Comune di Salerno, vantaggiosissima per l’impresa, indicando tra l’altro anche risultanze “a dir poco sconcertanti”, come lo stesso Conte sostiene.

Queste diverse visioni si intrecciano e si mescolano con gli avvenimenti politici, con i rapporti interni al Partito Democratico, con scontri di potere che vedono contrapporsi le varie aree politiche del PD, e i vari leaders Carmelo Conte, Vincenzo De Luca, Antonio Cuomo e localmente Martino Melchionda, offriamo tutte le visioni ai lettori convinti di contribuire in modo corretto all’informazione.

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Caro Martino

Il dibattito sull’impianto fotovoltaico, avviato con responsabilità nel Consiglio Comunale, merita, per la sua rilevanza, una conclusione operativa, che deve prescindere da contrapposizioni e polemiche.

Non si tratta, a mio giudizio, di assecondare o contrastare un progetto per la produzione di energia alternativa e neppure la legittima aspettativa di arricchimento del proprietario del terreno e dell’impresa, ma di valutare, dati alla mano, se la proposta, stravolgendo gli strumenti urbanistici e l’ambiente, possa compromettere il futuro di Eboli.

Ebbene, il Decreto Regionale che ha approvato la richiesta avanzata dalla società Toto Spa, su concessione del Comune di Salerno, presenta – sotto il profilo della compatibilità ambientale e urbanistica, delle prospettive di sviluppo e della correttezza amministrativa – risvolti a dir poco sconcertanti.

Gli Enti chiamati ad esprimersi sulla proposta hanno confezionato pareri con tante e tali prescrizioni da negarne, di fatto, la fattibilità. Forse (dico forse), in tal modo, i funzionari competenti si sono cautelati, quanto ad eventuali responsabilità personali, ma hanno consentito alla Regione di emanare un decreto di dubbia validità e correttezza giuridica.  Si sono pronunziati a favore di ciò che non esisteva (e tuttora non esiste): un progetto esecutivo, del quale, nel suo intervento in Consiglio Comunale, ha stranamente evocato l’esistenza l’assessore all’ambiente del Comune di Eboli (!). Che non esista un progetto esecutivo risulta dagli atti e da un fatto incontestabile: il Comune di Salerno ha appaltato la redazione(!) e la realizzazione del progetto esecutivo a Toto Spa, che lo realizzerà inaudita altera parte, quando sarà possibile solo un contenzioso…perdente.

Se l’iniziativa venisse realizzata, sconvolgerebbe le previsioni del piano Regolatore Generale a monte di Eboli e costituirebbe un precedente pericoloso per le colline che degradano verso l’autostrada.

E, sul punto, non rileva l’eccezione che la legge consente di realizzare simili impianti anche in zona agricola. La destinazione dei monti di Eboli, infatti, non è solo agricola, ma anche a  bosco e prateria. Tanto che, nel tentativo di superare tale vincolo è stato esibito un certificato che attesta l’inesistenza di “boschi e praterie” sul terreno interessato all’intervento. Ma non credo possa bastare una certificazione sullo stato attuale di quella parte della collina, perché la previsione di piano tutela la destinazione generale di una zona, non solo le preesistenze a macchia di leopardo. Tutela di cui si fanno carico anche le linee guida, recentemente approvate dalla Conferenza Stato Regioni.

Quanto alla legge che regola la produzione di energia alternativa, non mi pare che consenta di realizzare, in zona agricola e a bosco, oltre l’impianto solare, anche mense, centri didattici e uffici, di ristrutturare fabbricati esistenti, mutarne la destinazione e costruirne di nuovi.

Un coacervo edilizio, rispetto al quale appare rilevante accertare, tra l’altro, se i ruderi esistenti sono baracche, come ipotizza il tecnico comunale, e come tali non ristrutturabili; e se i fabbricati non stati assentiti con concessione edilizia. Perché se sono abusivi non possono essere né ristrutturati né sottoposti a cambio di destinazione. Un lavoro prioritario rispetto all’autorizzazione, che non può essere affidato a prescrizioni: o è possibile o non lo è.

Credo sia utile, inoltre, domandarsi perché questo imprenditore (Toto spa) sia disposto a pagare per l’utilizzo di circa cinquanta ettari di terreno 3,5 mln l’anno al Comune di Salerno: un canone annuo superiore al prezzo medio di acquisto corrente per quella zona. Per non dire dell’impegno a realizzare 10 chilometri di condotta elettrica e quanto altro. Non avrebbe senso. A meno che non ci sia un non detto, un proposito non rivelato, che, annegato nella inconsueta selva di prescrizioni, la genericità della proposta consente. Forse l’affare va bene al di là dei 41 ettari destinati al fotovoltaico e contempli interessi di natura diversa che coinvolgono tutti i 180 ettari di terreno di proprietà del Comune di Salerno !

Ne consegue un ulteriore e significativa osservazione sul cui prodest: Toto Spa, da buon imprenditore, fa un grande affare, il Comune di Salerno incassa 3,5 mln l’anno per 19 anni e il Comune di Eboli, che ne subirà le gravose conseguenze? Ha convenuto forse uno speciale ristoro ? Può farlo in prosieguo ?

Infine, e questo appare risolutivo di ogni altra questione, giova ricordare che i terreni, con annessi comodi rurali, già di proprietà dell’Orfanotrofio Umberto I furono assegnati al comune di Salerno con legge regionale n. 65/81.

Ebbene, detta Legge fa salva la destinazione sociale che, in base alla perizia di consistenza, allegata all’atto di trasferimento è così scolpita:

“TUTTO L’IMMOBILE E’ DESTINATO AD ATTIVITA’ SOCIALI DELL’ISTITUTO STESSO MEGLIO INDIVIDUATE COME “FATTORIA SCUOLA”.

Una destinazione che non si concilia con l’intervento in oggetto e che andrebbe coltivata per farne un modello nazionale di servizi sociali. Destinazione che non può essere elusa con la previsione di uno strumentale e  generico centro didattico, senza una preventiva convenzione tra Regione, Provincia, Comune di Salerno e Comune di Eboli.

Confido, perciò, che tu possa promuovere, nell’interesse di Eboli e d’intesa con il Comune di Salerno, una più utile e coerente destinazione dell’immobile in questione. Penso a un progetto di valorizzazione ambientale e di tempo libero dei Monti, a fattorie sociali, alla creazione di un luogo di ritrovo per anziani e non autosufficienti, che sarebbe unico in Italia meridionale: programmi che potrebbero essere finanziati con fondi Comunitari e Regionali in una con privati.

In alternativa, ove si volesse insistere sull’ipotesi in atto, appare utile e doveroso chiedere la revoca o almeno la sospensione del Decreto Regionale, disdicendo il parere espresso dall’ufficio urbanistico comunale e subordinando ogni altra decisione alla presentazione di un progetto esecutivo, nel quale risultino superate tutte le prescrizioni.

Solo, in presenza di un tale atto, il Comune di Eboli potrebbe esprimere un parere consapevole e imporre una convenzione nell’interesse della propria comunità.

Sono certo, perciò, che converrai sul carattere devastante del progetto e sulla necessità di fare tutto il necessario, per l’interesse di Eboli.

Cari saluti

Carmelo Conte

25 commenti su “Lettera di Conte a Melchionda sul Parco Fotovoltaico”

  1. Sono meravigliato che Carmelo conte senior,solo oggi interviene sull’argomento ,ed a mio avviso senza portatre nessuna novità sconcertante .Tutto quello che ha scritto lo so
    anch’io che non sono politico ne avvocato amministrativo .Ma come mai Conte sa tutte queste regole eppure a suo tempo non ha fatto nulla per far si che quei territori tornassero ad eboli come proprietà e come mai quando era ministro alle aree urbane senza portafoglio non ha mai pensato di frealizzare il progetto descritto.ià dimentuicavo che le sue attenzioni in quel periodo erano rivolte al grande progetto di santa cecilia ,piu precisamente la villa personale con villaggio pertinenziale di sua proprietà in zona con grandi e seri vincoli urbanistici ,prima a tutto di sicurezza stradale e ferroviaria della linea Salerno ReggioC.In piu il tutto contornato nello sviluppo fatiscente è dir poco di Santa Cecilia,ma di cosa parla Conte achi vuole darla a bere,sol perche Melchionda adesso non ci serve più ha deciso di dire la sua sul fotovoltaico,dando idea di un grande esperto dell’ambiente e del territorio. Si è vero Conte conosce bene il territorio ma un altro territorio.Per maggiore precisazione sono contro il prgetto fotovoltaico ed in primis i motivi li ho esposti nei primi articoli fatti da politicademente, Ma qui Conte non c’entra niente è una prova tangibile del fallimento del PD ebolitano non sono credibili. Eboli è in rovina è malato di una politica fatti da uomini poco uomini e piu quaquaraquà.
    no al fotovoltaico su monti di eboli

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  2. e con questo caro martino tu e il tuo amico vincenzo siete stati serviti a dovere.giù le mani da eboli.martino e vincenzo sono due illustri forestieri che non hanno nulla da spartire con il territorio di eboli.l’assessore all’ambiente è un campanino ebolitani ricordatelo.che bel tris di assi .ma da dove sono usciti?forse dall’uovo di pasqua? promoviamo un referendum contro tale sciagura di devastazione delle nostre terre.

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  3. Come sei arcaico caro cpompagno Conte. Vivi in un altro modo. Quel monodo che vivi non ci appartiene. Se c’è un affare lo devi dire chiaramente e chiaramente devi dire anche che non ti interessa stare con melchionda e altri che accusi di farli.
    Oppure sono mirati i tuoi interventi solo perché vorresti partecipare più attivamente alle scelte e quando non lo fai è tutto sporco?
    Conte e Melchionda sono pari.

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  4. Conte impunito dei suoi fattacci a santa cecilia ,ai posteri non
    vogliamo essere coinvolti ne leggere sui giornali un grande uomo di stato. SE questo è lo stato noi siamo stati sempre senza stato dal 1948 ad oggi ,sui media spesso si scrivono stronzate per fini diversi dall’informazione.

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  5. Credo che l’intervento di Conte, piaccia o no, non faccia una piega!
    Non sono contro l’energia alternativa, ma le popolazioni che pagano l’inevitabile impoverimento paesaggistico e di uso del suolo DEVONO ricevere ristoro economico. Eboli, allo stato attuale, non riceve un bel nulla! Poco conta la proprietà del terreno.
    Melchionda, rifletti! Stai deludendo in tanti!

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  6. Compagno Conte’ ma quando mai! il psi di Conte e Craxi tutto era tranne che di sinistra,ricordatevi solo come era amministrato il potere negli anni della ” italia da bere”…..ANDIAMO AVANTI E CHIUDIAMO CON UN TRISTE E STERILE PASSATO!

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  7. Caro admin come avemmo a discorrere tempo addietro l’anonimato io ritengo serva soprattutto a far discutere sui contenuti evitando quindi di accanirsi inutilmente e spocchiosamente su chi li propone .
    Ritieni che il condivisibile scritto di cui sopra avrebbe avuto pari commenti se fosse stato anonimo ?
    Personalmente ritengo ineccepibile ed oltremodo corretto , sia nei toni che nei contenuti , l’intervento dell’ex ministro indipendentemente da quello che possa esserci o non esserci dietro , tengo per me considerazioni sui tempi e modi del suo intervento anche perchè ci porterebbero fuori tema .
    Solo per dare un ulteriore elemento di riflessione ( ove serva ) vi comunico che da veloci conteggi fatti e ove effettivamente la superficie da adibire sia equivalente a quella di 60 campi da calcio, dal costruendo impianto fotovoltaico si ricaveranno in media circa 20 milioni di euro annui e che di conseguenza con un’accorta gestione si potrebbe arrivare ad avere un utile intorno ai 7 / 8 milioni di euro annui almeno per i primi vent’anni di vita dell’impianto .
    La produzione di energia alternativa è indiscutibilmente la via maestra da intraprendere ( Obama docet ) senza pero’ mai dimenticare di iquadrarla in un complessivo progetto di salvaguardia della natura .
    In effetti ritengo indispensabile che il Comune di Eboli , anche coinvolgendo la cittadinanza tutta , dopo approfondito esame ”
    ” esprima un parere consapevole ed imponga una convenzione nell’interesse della propria comunità “” soprattutto a tutela del territorio .
    Ben accette sicuramente saranno tutte quelle iniziative , anche lanciate da questo sito , tese al coinvolgimento serio ed attivo della nostra comunità . Nei momenti di importanti decisioni è indispensabile utilizzare tutti gli strumenti utili al fine di essere vicini a chi deve decidere e confortarli nelle scelte da prendere .
    Sicuro di trovare in te admin ed in tanti concittadini la voglia di una consapevole partecipazione .
    Con affetto alberto

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  8. Non siete affidabili. State insieme e vi accusate ma continuate a stare insieme. Ma che ci prendete per scemi? Il vostro gioco è scoperto.

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  9. CHE SQUALLORE…… TRANNE UN PAIO DI ARTICOLI PIU’ O MENO “SENSATI”….IL RESTO E’ PURO “”SQUALLORE””.
    INVECE…..BLATERANO – GRATUITE, STUPIDE E INSENSATE FARNETICAZIONI, SENZA PROPOSTE O SUGGERIMENTI UTILI AL DIBATTITO.
    Caro Carmelo, non ti sgolare piu’ per il bene di questo paese. Le tue documentate verita’, questa ottusa e compiacente “ SINISTRA” non le vuole recepire !!!
    VICIENZ-MARTINO-COSIMUCCIO- E…NDONIO sono gia d’accordo di farci INQUINARE CON VETRO ,FERRO, SILICIOTRATTATO ECC. FINO SULLE LORO TESTE e fino nelle loro case, basta far “felice” il partito , il capo indiscusso, il despota a discapito e contro non solo ai cittadini che non ne trarrebbero nessun beneficio ma alle loro stesse famiglie i loro figli.
    CARO CARMELO, PURTROPPO QUESTO E’ “””LO SPESSORE””” SOTTILE, DISCONTINUO,QUASI INESISTENTE DELLA CLASSE POLITICA CHE CI GUIDA ……..

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  10. Per Giovanni ,se tu e Carmelo non siete daccordo con i commenti e le critiche sulla lettera spedita a POLITICADEMENTE basta non mandarne piu e rimanete tranquilli. Ma se usate sopratutto Conte
    questo strumento di informazione vuol dire che tenete in considerazione comunque quel che si dice.Quindi lascia perdere la volpe e l’uvache è meglio.

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  11. SEMPRE PIU’ “”SQUALLORE””” ADESSO INTRISO PURE DI MINACCE PALESI A STARE ZITTI SULLA VICENDA, SI VEDE CHE L’AFFARE E’ GROSSO E QUESTI CANI…..NON VOGLIONO RISCHIARE DI PERDERE….L’OSSO…VERGOGNATEVI…..E VOI DI SINISTRA DITE CHE BERLUSCONI E’ UN ” MAFIOSO” VOP AL CONFRONTO SIETE I SUOI “””MAESTRI””.

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  12. VEDO CHE CONTE APPASSIONA E DIVIDE ANCORA GLI EBOLITANI,E’ UN FATTO GRAVE,SIGNIFICA CHE “CONTA”ANCORA TROPPO,I EBOLI BENE INTESO,E NON RIUSCIAMO A STACCARCI DALL’ALTRO IERI.IL MONDO CORRE E NOI CI ACCAPIGLIAMO SUI FANTASMI CHE FURONO,SIMULACRO DI UNA POLITICA FINITA DA UN PEZZO.

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  13. x ciccio il tris d’assi è uscito dai voti degli ebolitani e dei salernitani la prossima volta candidati a sindaco o consigliere e prova ad essere eletto prima di sparare a vuoto concetti arcaici !!!!

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  14. Quando l’on. Conte dice cose “sensate” per il mio paese, “PLAUDO”.
    Se quattro “sinistrorsi” prezzolati dalla politica,senza un briciolo di “moralita’”,
    vogliono, “senza ritegno” ritenerlo “FINITO” (solo per associarsi e compiacersi con invidiosi incapaci ) senza conoscerne il benchè minimo
    ingegno e acume politico.
    Una “vigliacca” aggressione alla storia di questo paese, che si “fregia” di averlo come figlio ed ex Ministro.
    Deputati, Senatori, Consiglieri Regionali, Provinciali,comunali hanno distrutto tutto ciò che egli studiava per questi territori ( es.lampante il portocanale il contrasto politico a De mita e Colombo, che si impadronivano delle risorse di salerno ecc, ecc.)
    per bloccare la sua ascesa politica (remando contro corrente e contro il benessere del proprio paese )L’ON. Conte per chi (per eta’) non lo sapesse, è stato ai “vertici” della piramide politica italiana, ed oggi “sconsiderati” subdoli gregari di “interessucci” privati o promesse di un pacchetto di sigarette, credono di sparlare o scalfire una mente “eccelsa”,
    solo per sfogare la loro ignorante “libidine” senza ritegno e senza i canoni della più elementare decenza intellettuale.
    Poggiate i piedi per terra, smettetela di farneticare parole insulse verso persone che non conoscete personalmente e non per “sentito dire”, fate del male alla vostra mente, a questa citta’ ma sopratutto alle vostre future generazioni.

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  15. ecco perche stiamo inguaiati oggi caro Giovanni la piramide dei vertici di Conte Craxi Martelli e DeMichelis è stata una storta piramide simile all’effetto di un boomerang.Cocittadino Banzer 67 Conte non appassiona piu ,conta ancora qualche migliaio di voti e questo ci fa vergona,a me fa rabbia che questi esseri della politica hanno grosse e gravose e dannevoli responsabilita sulla vita della gente di allora e di oggi soprattutto,loro stanno bene se la godono sulle sciagure della gente e cercando come un gioco vizioso e ambizioso di tornare sui vertici nazionali. Mentre i deboli ,il 60% della popolazione si arrampica a tutto per sbarcare il lunario. Costoro impuniti ricchi pensine parlamentare da super ricchi di cosa vogliono parlare.L’ambizione solo L’ambizione gli rimane che li rosica dentro .Non credo che la gente li ricorda con stima e rispetto. I mafiosi i boss non sono stimati nel loro ambiente sono odiati e vengonoassecondati per timore della loro violenza . La stima ed il rispetto sono cose ben diverse.

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    • Per antifotovoltaicosumontidieboli –
      Mi sembra esagerata l’associazione che fai e le conclusioni che dai. I mafiosi e i boss sono tutta un’altra cosa. Noi li subiamo e le loro prepotenze, i loro affari e le loro intromissioni nella vita quotidiana ci opprime.
      Bisogna ricordare e mai perdere di vista che nel caso della politica e dei politici, sono gli elettori a stabilirne ruolo e presenze. Quindi noi possiamo non condividere le loro scelte, i loro indirizzi, possiamo non votarli, ma le regole democratiche che conferiscono a chicchessia di partecipare alla vita politica, non possiamo ignorarle e a nostro piacimento fare scomparire le persone solo perchè li individuiamo, a torto o a ragione, come responsabili politici.

  16. ok. Admin Ho capito e giro pagina.
    Comunque per meglio chiarirmi ,non intendo far scomparire nessuno ne i miei esempi sono esagerati sono semplicemente proporzionati agli argomenti e personaggi citati.Non credo molto nel potere del popolo sovrano tra ideologia e pratica c’è molta differenza.
    E’ anche vero che gli uomini esseri animali come altre spece animali spesso hanno bisogno di un capo branco,il guaio avviene quando piu individui nello stesso gruppo non vogliono il capo branco ma tradotto in termini umani desiderano uno stato di democrazia.

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  17. Un personaggio segnato dalle rughe s’aggira fra i palazzi del potere. Non ha un nome, benché in gioventù ebbe un nome altisonante. Non ha una carica, o almeno non così solenne come quelle che rivestì in passato. Non ha più lustro, né energie per lustrare la sua targa d’ottone. Tuttavia non si contenta affatto dei ricordi. No: traffica, cospira, confabula, almanacca, e in conclusione non esce mai di scena. È l’ex.

    La politica italiana trabocca di questi pluridecorati, perennemente a caccia di trofei per rimpolpare il proprio medagliere.

    […]

    È la tragedia dell’Italia: un Paese immobile, come le sue classi dirigenti. Al più cambiano le sigle, mai le facce. È anche il fallimento della seconda Repubblica, che nei primi Anni Novanta aveva allevato la speranza d’un ricambio generazionale. Ci guadagnò una rispettabile pensione Giulio Andreotti, 7 volte presidente del Consiglio, 26 volte ministro. Esordirono in politica uomini nuovi, a partire da Silvio Berlusconi. Dopo quasi vent’anni, dopo cinque elezioni vinte o perse, anche lui è diventato un ex. Ma la sua età rimane in media con quella della classe politica italiana: secondo il Rapporto Luiss 2008 il 60% ha più di settant’anni, mentre nella Penisola iberica lo stesso dato s’arresta al 4,3%. D’altronde in Spagna Aznar e Zapatero avevano entrambi quarant’anni, quando ottennero le chiavi del governo. E il primo ha lasciato la politica dopo una sconfitta elettorale, al pari di John Major, Tony Blair, Michail Gorbaciov, Al Gore, Carl Bildt. Tutti cinquantenni, mica vecchi come il cucco.

    Ma in Italia nessuna sconfitta è mai definitiva. Specialmente con questa legge elettorale, che toglie agli elettori ogni potere sugli eletti. Decidono loro, i capibranco, i signori dei partiti; e decidono in base alla ferrea regola della cooptazione. Significa che promuovono se stessi, o al più i loro maggiordomi. Poi capita talvolta che non si mettano d’accordo (gli oligarchi sono molto suscettibili); e allora smembrano le truppe, vanno in sartoria a cucirsi una divisa tutta nuova, la indossano insieme ai propri soldatini. Ma le parole no, quelle sono sempre uguali, come le bocche che gli danno fiato.

    […]

    MICHELE AINIS sulla STAMPA:

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  18. E’ bello conoscere e sapere usare la lingua italiana ,è un arte ,per dire un concetto semplice elementare l’inviato stampa fa una parata di parole per dire che costoro non vanno niente non sono altro che fastidiosi insetti che se pero non li schiacci in tempo diventono invasivi causando alcune malattie sociali.

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  19. @giovanni, caro blogger conte è stato ai vertici relativamente del potere nazionale,+ ke altro un ras di periferia che dopo molti anni ha ricevuto il contentino di un dicastero senza portafoglio,orbene privo di autonomia di spesa. se esci fuori provincia è difficile incontrare chi se lo ricordi, nel resto del paese figuriamoci!

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  20. Ho letto le argomentazioni di Conte sul fotovoltaico: ineccepibili se supportate dai giovani di Eboli e portate a buon fine. La Campania è stata avvelenata dalle discariche e dai rifiuti tossici tra l’indifferenza generale. Melchionda nella passata consiliatura, in diversi interventi pubblici, vantò le prerogative agricole del territorio di Eboli. Ora, anche dai vari commenti all’intervento di Conte, mi è parso di capire, che la qualità dei terreni agricoli nella piana del Sele si va inesorabilmente deteriorando. L’unico polmone di ossiggeno di grande valore paesaggtistico e ambientale rimane quello legato alle belle e dolci colline di Eboli. Stuprarle per un impianto i cui frutti andranno prevalentemente altrove mi sembra un imperdonabile delitto. Riflettiamoci con calma. Il territorio ha bisogno innanzitutto di un vasto movimento culturale: un vero nuovo Rinascimento che parta dal Sud per il Sud in un progetto di levatura nazionale e internazionale. Ancora la nostra agricoltura, se recuperata con amore e professionalità, può portare riscatto e benessere per tutti, Basterebbe girare l’Europa offrendo le nostre primizie ai grandi utilizzatori professionali anziché farsi stordire dalle diatribe politiche e ai progetti roboanti che nulla partano alla reale crescita del territorio. Un caro saluto e un augurio che prevalgano gli interessi generali su quelli delle fazioni, da Francesco Agresti

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  21. @ l’attacco che il Sindaco di Salerno nei confroti di Conte e’ un attacco al territorio e al popolo Ebolitano, De Luca che e’ in piena campagna elettorale nella sua citta’ sta speculando questo affare x fini elettorali, trova come spalla il nostro caro Martino che dimentica come al solito gli interessi del territorio Ebolitano , penso che sia il momento che questo BLOG inzi una campagna di sensibilizzazione che possa far capire di quale misfatto il nostro caro Martino sta perpetuando ai danni di Eboli.Mi duole far notare all’on. Conte che si e’ crescuto una serpe in casa sua.

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  22. Conte divide e non unisce,Conte distrugge e non edifica,Conte ci deprime:fino a quando sarà protagonista,avremo questi risultati,lui non darà spazio altro che a se stesso o alle sue appendici.SVEGLIA

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