Bonelli (Alibia) a Mercurio: Casa cultura è un’idea bellissima.

La musica e l’arte in genere sono “l’armonia dell’anima”, possano curare i mali della società e migliorano le persone che ne usufruiscono.

Bonelli: Casa Cultura non sarà un limbo per artisti, ma un luogo nel quale far crescere la cultura e la passione per l’arte.

POLITICAdeMENTE

EBOLIMassimo Bonelli degli Alibia, la Band ebolitana, animatore dell’Associazione culturale ASSUD, risponde al Maestro Vito Mercurio che dalle pagine delMattino e attraversoPOLITICAdeMENTE, lunedì 5 luglio, con una nota molto dura, ha preso nettamente le distanze dall’iniziativa di Bonelli.

L’iniziativa di Bonelli attraverso l’Associazione ASSUD e il progetto “Casa cultura” vorrebbe mettere tutte le varie esperienze culturali, sotto un’unica bandiera, in un unico luogo, con un solo obiettivo comune, quello di favorire, anche se in minima parte, la crescita artistica di tanti giovani talenti presenti sul territorio.

L’iniziativa è sicuramente lodevole perché può solo arricchire la proposta culturale carente di questa città. E’ apprezzabile perché viene da giovani. E’ sostenibile perché tende a valorizzare la cultura e l‘arte in tutte le sue forme ed in tutte le sue espressioni, anche se si rivolge prevalentemente alla musica, ad una delle espressioni più vicina al mondo giovanile.

L’iniziativa è sicuramente in una fase embrionale, e può essere pensata, modellata, arricchita da coloro i quali vi prenderanno parte (20 associazioni), senza primogeniture ma nella consapevolezza che il fermento culturale, che è proprio del mondo dei giovani ed in generale del mondo degli artisti, eterni “giovani”, potrà portare solo a risultati positivi.

Quando sul pentagramma anziché le note si scrivono le polemiche, si sminuisce la musica e tutto quello che attraverso la musica si esprime.

L’amore, i sogni, le speranze, le sofferenze, la libertà, le passioni, gli ideali, devono continuare ad essere motivo principale di ispirazione e devono continuare ad alimentare gli artisti, che tutto vogliono provare tranne che essere e restare soli.

Insieme ci si da coraggio e insieme anche nella sofferenza sono affioratigeneri musicali e correnti artistiche che hanno poi segnato indissolubilmente i percorsi degli uomini.

Se alla base di questa che per il momento non è ancora una polemica, vi è solo incomprensione, è evidente che una qualsiasi iniziativa non può non vedere coinvolti tanti altri come Massimo Bonelli, e non può tenere fuori Vito Mercurio che rappresenta uno dei massimi talenti nel campo artistico e musicale.

Le ragioni di Bonelli, dell’Associazione ASSUD ed evidentemente il progetto “Casa cultura”, non sono dissimili alle motivazioni di cui all’accorato appello dal titolo “La cultura rappresentativa come bene primario per Eboli”,che il Maestro Mercurio, anche attraverso POLITICAdeMENTE volle lanciare.

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COMUNICATO STAMPA

di Massimo Bonelli, a nome dell’Associazione culturale ASSUDD, in risposta all’articolo del Maestro Vito Mercurio, pubblicato sulla pagina de “Il Mattino” e su  POLITICAdeMENTEin data 5 luglio 2010.

Massimo Bonelli

di Massimo Bonelli

ROMA -E’ con rammarico che vengo informato delle recenti dichiarazioni del Maestro Mercurio, alla luce delle quali è mio dovere morale e professionale dare una risposta chiara e diretta per sgombrare il campo da ogni dubbio sull’iniziativa embrionale denominata “Casa cultura” presentata dall’ass. ASSUDD al Comune di Eboli della quale faccio parte.

Casa cultura al momento è semplicemente un’idea. Un’idea bellissima.

Casa Cultura è un sogno nato dal desiderio innocente eppure saggio di riunire le tante valide forze “culturali ed artistiche” presenti sul territorio; riunirle sotto un’unica bandiera, in un unico luogo, con un solo obiettivo comune.

Nessun interesse altro, nessun secondo fine. Nessun bisogno di protagonismo.

Una proposta per la quale si è chiesto, fin dal primo giorno, l’appoggio e la consulenza di tutti quanti fossero interessati a farne parte. Nessuno escluso.

Un’idea che, alla luce della disponibilità delle istituzioni ad aprire un tavolo di discussione, in qualsiasi altro luogo d’Italia avrebbe fatto nascere un entusiasmo trasversale, unendo tutti gli operatori culturali, facendo dimenticare in un attimo colori e fazioni.

Ancora una volta mi duole apprendere che ad Eboli tutto ciò non avviene.

Scopire poi che il veto arriva addirittura da una persona intelligente e preparata come Vito Mercurio (che è stato tra i primi ad essere contattato) certo dispiace.

Dispiace anche il dover assistere a questo consueto e triste bisogno di protagonismo, ancora una volta unico metro di valutazione per stabilire se una nuova iniziativa è valida oppure no.

Tengo a precisare che tutto ciò non intacca affatto l’entusiasmo che ASSUDD, assieme alle oltre 20 importanti associazioni ebolitane che hanno aderito al progetto “Casa Cultura”, sta mettendo in campo in questi giorni.

Per rispondere poi direttamente a quanto affermato da Mercurio rispetto a competenze e prospettive di ASSUDD, senza voler a tutti i costi essere autoreferenziale, ma dal momento che da 8 anni gestisco una delle più importanti case discografiche indipendenti nazionali, che mi trovo ad essere tra i rappresentanti delle maggiori associazioni nazionali di categoria (PMI e Audiocoop), che mi occupo di selezionare artisti in importanti eventi (Sanremo Lab, Tour Music Fest, Music Village), che lavoro ormai costantemente con grandi editori (Universal, Warner, EMI) ed autori (Mogol, Dossena, Patty Pravo) e che da qualche anno insegno Marketing discografico presso “La Sapienza” Università di Roma, sinceramente non penso di poter accettare lezioni di nessun genere sul mio lavoro dal maestro Mercurio, se non in ambito strettamente musicale.

Sinceramente non penso che il Mercurio abbia le conoscenze e le competenze necessarie a valutare con cognizione di causa le reali prospettive di sviluppo extra-territoriale che potrà avere un progetto come Casa Cultura.

Lui ha sempre fatto il musicista e l’artista, e farebbe bene a continuare a parlare per quel che gli compete e che sa fare senza avventurarsi in altri ambiti operativi.

Casa Cultura non sarà affatto un limbo per artisti, ma un luogo nel quale far crescere la cultura e la passione per l’arte, anche a prescindere delle ambizioni professionali di chi intende l’arte solo come un mestiere.

Per quanto ci compete siamo convinti, invece, che la musica e l’arte in genere siano “l’armonia dell’anima” (come scriveva Baricco) e possano riuscire a curare molti dei mali della nostra società migliorando le persone che ne usufruiscono, a prescindere dal fatto che esse siano artisti professionisti o operatori amatoriali, appassionati piuttosto che semplici fruitori.

Mi sento inoltre di poter affermare che, se davvero nascerà Casa Cultura, da Eboli sarà concretamente possibile presentarsi al resto della penisola attraverso progetti artistici validi e credibili, progetti che saranno in grado di attraversare l’Italia e il mondo, come fortunatamente accade in parte, già oggi, per alcuni giovani artisti nostrani.

Abbiamo l’intelligenza, i mezzi, l’entusiasmo, le conoscenze, e gli indotti giusti per far si che tutto ciò avvenga presto e concretamente. Non ci lasceremo intimidire dal solito disfattismo di chi per decenni non è riuscito a cambiare minimamente lo stato delle cose nella nostra città.

Abbiamo l’intenzione e il dovere di provarci seriamente. Per Eboli, per noi, per i nostri figli.

Massimo Bonelli

12 commenti su “Bonelli (Alibia) a Mercurio: Casa cultura è un’idea bellissima.”

  1. L’iniziativa è meritevole in bocca al lupo ragazzi e Mercurio non si metta da parte, è importante anche lui, ma deve capire che non è indispensabile.

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  2. Bonelli, senza voler discutere la validità dell’iniziativa, la risposta da te sopra riportata è un attacco personale al Maestro Mercurio, un artista che da più di quarant’anni porta il nome di Eboli in giro per il mondo, e sinceramente non ne sono chiare le ragioni. Ma la presuzione con cui ti scagli contro un artista della levatura del Mercurio lascia molto pensare rigurado le tue capacità di uomo organizzativo. Dici di voler raccogliere
    sotto la stessa bandiera qualsiasi forma di espressione artistica di Eboli, ma stai raccogliendo sotto la tua bandiera soltanto chi appoggia il tuo progetto senza fare una sola obiezione. Questi sono la libertà e il progresso che prometti di garantire ai giovani ebolitani? Queste sono le idee di civiltà e confronto artistico che hai acquisito dalle esperienze del tuo, seppur valido, ancora breve curriculum?
    Il Mercurio è un professionista che, nonostante le tue accuse, oltre a conoscere la musica, ha il diritto e le capacità di esprimere i suoi punti di vista, la cui attendibilità si basa su decenni e decenni di esperienza. E’ come scagliarsi contro una montagna di sapere, non so se tu te ne sia resto conto.
    Comunque il bocca al lupo per tutto.

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  3. Se Vito Mercurio non parteciperà a questa iniziativa ebolitana, come accade ormai da anni, sarà un’ennesima sconfitta per il paese. E se Mercurio ha preso le distanze dall’iniziativa ci saranno delle ragioni valide, da non trascurare.

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  4. @ L’osservatore : sinceramente non riesco a comprendere dove sia stato attaccato il Maestro rispetto alla sua professionalità. Purtroppo è stato lui ad attaccare noi, e pesantemente, rispetto alle nostre professionalità.
    E’ come se un Chiururgo volesse spiegare il codice civile ad un Avvocato e scendesse in merito tecnico al suo operato criticandolo aspramente.
    Rispondendo all’attacco, ho solo voluto evidenziare che non siamo degli “improvvisati” per come ci ha etichettati il maestro nel suo precedente articolo.
    Pensavo di averlo già detto chiaramente, ma lo ri-dico : La bandiera di Casa Cultura non è mia e non è di nessuno. Le idee nascono da qualcuno, ma poi crescono libere e senza padroni, altrimenti finiscono per morire. Si è parlato chiaramente di un’ “IDEA” embrionale e quindi tutta da formare.
    Noi aspettiamo, anzi chiediamo obiezioni, nuove forze e nuovi entusiasmi, contropareri, altre proposte…purchè si sia costruittivi e non distruttivi a priori come si è sempre fatto nella nostra città con tutte le novità proposte.
    Non garantiamo nulla a nessuno, abbiamo lanciato solo un’idea semplice : UNIAMOCI TUTTI IN UNO STESSO LUOGO, LAVORIAMO E COSTRUIAMO ASSIEME, OGNUNO CI METTA DEL SUO E VEDIAMO DOVE RIUSCIAMO AD ARRIVARE E COSA POSSIAMO REALIZZARE.
    E solo per aver parlato e proposto meritiamo di essere tacciati di populismo e incompetenza? è così che si stimolano i giovani a dare il loro contributo a migliorare la società?

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  5. @ Volta : noi non abbiamo abbandonato il sogno di avere il Maestro Mercurio a capo del progetto Casa Cultura.
    Volevamo e vogliamo coinvolgerlo perchè persone con la sua capacità e la sua esperienza sono indispensabili per la realizzazione concreta di questo sogno.
    Ci proveremo nei prossimi giorni e cercheremo di comprendere meglio le sue perplessità per poter modellare il progetto alla luce delle sue indicazioni.

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  6. spero che il grande maestro ci ripensi è una grande idea, ma tutto sommato , se ha detto certe cose forse un pò di verità c’è,
    siamo EBOLITANI
    ” Quanno spusaje don Peppe
    ‘o rre ‘e tutt”e mappine,
    s’appresentaieno subbeto
    samente e samentine.
    Venette ‘nu rinaliello
    ca faceva ‘o cumpariello,
    venettero ‘e scupature
    mmiez’a tutte ‘sti signure.
    Tre mazze ‘e lava ‘nterra
    aunite cu mammme e figlie
    cu quatto mazze ‘e scopa
    abballavano ‘na quatriglia….

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  7. « Io che conosco bene l’idee tue
    so’ certo che quer pollo che te magni,
    se vengo giù, sarà diviso in due:
    mezzo a te, mezzo a me…Semo compagni
    No, no – rispose er Gatto senza core –
    io non divido gnente co’ nessuno:
    fo er socialista quanno sto a diggiuno,
    ma quanno magno so’ conservatore »

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  8. Questo progetto va proprio bene per Eboli. Tante Associazioni = tanti voti = tante possibilità di bussare alla porta di politici provinciali, regionali, nazionali, anche europei.
    Sono certo che sarà un “successo”, solo per le tasche di qualcuno si intende.

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  9. @ Giorgio :
    “Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio,
    si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
    Così una vecchia mai stata moglie senza mai figli, senza più voglie, si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto. ”
    Fabrizio De Andrè – Bocca di Rosa

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