Crisi Amministrazione Conte. PD: Qui ed ora… dimissioni

Il Partito Democratico risorge, insorge e commenta: “la guerra delle poltrone e il Consiglio deserto“; e invoca “Qui ed ora…. dimissioni”. 

Tempi bui per il Sindaco Conte e la sua maggioranza? La coalizione vacilla? Eboli Domani fa sul serio? Niente paura, tutto si comporrà e saranno tutti felici e contenti, salutando con piacere un obiettivo che mai ci saremmo aspettati: Quello di aver risvegliato da quel lungo letargo il Partito Democratico.

Cesare Moscariello-Pasquale Ruocco-Adolfo Lavorgna-Gianmaria Sgritta-Walter Gaeta

POLITICAdeMENTE

EBOLIIl Partito Democratico risorge e insorge: “Qui ed ora…. dimissioni“; e parafrasando lo slogan che la maggioranza del Sindaco Mario Conte ha usato in  campagna elettorale e per caratterizzare la sua azione amministrativa, coglie l’occasione del braccio di ferro che il gruppo di Consiglieri comunali di Eboli Domani, Pasquale Ruocco, Walter Gaeta, Cesare Moscariello, Gianmaria Sgritta e Adolfo Lavorgna, sta tenendo con il resto della maggioranza, invocando da tempo un “cambio di passo” allo scopo di giungere ad una verifica politica, rimodulando e riequilibrando le deleghe assessoriali, rapportandoli ai nuovi assetti politici interni.

«Sono ormai mesi che questa maggioranza, o, più corretto sarebbe parlare di ex maggioranza, sta regalando alla Città uno spettacolo indecoroso. – si legge nella nota stampa congiunta del Partito Democratico di Eboli e del suo Gruppo Consiliare – Con buona pace della politica del bene comune, con cui si sono riempiti la bocca in campagna elettorale e persino nelle ultime pantomimiche conferenze, in cui Eboli veniva finanche presentata come un’oasi felice,  ad assorbire totalmente la loro attenzione ci sono solo e soltanto logiche personalistiche che tengono in ostaggio la città.

La sete di potere per il potere, le ambizioni individuali, le puerili ripicche interne alimentano un’indegna battaglia per la spartizione delle poltrone che, oltre ad offendere il senso delle istituzioni e l’intelligenza degli elettori, arrecano un danno oggettivo ed incontrovertibile alla città: il blocco delle attività amministrative. – prosegue la nota PDDa ultimo, e già per la seconda volta in poco più di un anno, ieri sera il Consiglio comunale è andato deserto a causa delle assenze degli stessi consiglieri di maggioranza e non di astiose opposizioni (al netto dello strano caso di Damiano Capaccio con Eboli responsabile che, pur avendo ricevuto mandato elettorale per essere all’opposizione di questa amministrazione, continua ad essere più fedele alla maggioranza di quanto sappia esserle la maggioranza stessa!).

Rosamilia-Squillante-Naimoli-Giarletta-Infante

Abbiamo già chiesto al Sindaco di venire a riferire in Consiglio Comunale sulle ragioni della crisi, confidando in una sensibilità politica e  istituzionale che evidentemente non gli appartiene. – prosegue ancora la nota PD – Credevamo allora, in assoluta buona fede, che alla base del blocco delle attività potesse esserci una visione confliggente sulle grandi questioni che riguardano il territorio. E non ce ne stupivamo, in verità, ritenendolo  esito fisiologico di una compagine incoerente, unitasi solo per poter vincere le elezioni e lontana da una comunione ideologica (se mai il civismo delirante che hanno rappresentato e rappresentano possa averne una!).

Tuttavia, dopo l’ennesima brutta figura di ieri sera, abbiamo la certezza, e con noi tutta la città, che, alla base di questo immobilismo, non c’è la Politica – quella con la P maiuscolama solo la politica piccola piccola, quella scambiata ed utilizzato a mò di centro per l’impiego. Chi deve fare il vicesindaco, chi l’assessore, chi si accaparrerà  il sottogoverno…a questo si è ridotto l’interesse e l’impegno di chi è stato eletto per fare, invece,  il bene della città. La faida interna tra il neocostituito gruppo della maggioranza e una sedicente federazione di tutti gli altri consiglieri, disvela cioè un unico interesse comune: il proprio e delle proprie poltrone.

Se non fosse per le ricadute tanto pesantemente negative sulla città, farebbe quasi tenerezza il Sindaco Mario Conte! – si aggiunge nella nota del Partito Democratico – Sapevamo del resto sin dall’inizio che mai sarebbe riuscito ad affrancarsi del tutto dal “contismo” e  che sempre avrebbe dovuto fare i conti con i desiderata di zii e cugini tanto ingombranti, tanto più ora che c’è da farsi particolarmente da fare per trovare una collocazione a quanti di loro l’hanno smarrita. Quel che forse poteva non accadere è, invece, che da primo cittadino sarebbe stato sotto scacco persino della sua stessa coalizione. Ma è successo. È successo di nuovo e potrebbe accadere ancora. – Conclude la nota congiunta del Partito Democratico cittadino e del suo gruppo Consiliare – Pertanto,

chiediamo a gran voce al Sindaco di dimettersi, a fronte dell’oggettiva ed incontrovertibile ingovernabilità creatasi nel riconoscere l’urgenza di dare immediate risposte a una città che necessita di risposte e di azioni concrete e rapide, non di poltrone per pochi.

Solo così libererà Eboli da queste sabbie mobili, dimostrando, almeno per una volta, di averne veramente a cuore le sorti».

Se fosse così semplice azzerare una Giunta e una maggioranza consiliare, sostituirla con un’altra e andare avanti, o magari riandare nuovamente alle elezioni, ne saremmo tutti felici, tuttavia pur comprendendo che la politica che ci si aspetta dalle coalizioni è sicuramente quella di individuare proposte precise che accompagnino il futuro di una città, in questo caso, del territorio che comprende l’intera Piana del Sele, ponendo nell’agenda politica tutte le programmazioni che hanno attraversato il nostro territorio, prendiamo atto che non è affatto facile. Purtroppo nobili principi si scontrano con le questioni terrene, con le aspirazioni e i destini dei singoli, quelli che da mesi noi abbiamo registrato ascoltando le timide richieste del gruppo consiliare Eboli domani, prima “sussurrate“, poi “parlate” e successivamente “gridate“, fino a giungere all’azione che ha portato alla “diserzione” del Consiglio comunale, e magari, se questo malessere dovesse essere ancora sottovalutato e ignorato, giungere ad una rottura definitiva.

Noi sappiamo bene che in questo braccio di ferro si troverà sicuramente una soluzione che accontenterà tutti e lascierà a chi immagina si possa ritornare al voto, un po’ di amaro in bocca. Sappiamo anche che per vincere le elezioni si imbarca tutto e tutti ed è solo dopo essersi frequentati che emergono le differenze. Nella fattispecie la coalizione che ha portato al Comune il Sindaco Mario Conte è come un convoglio composto da tre vagoni con: Nella 1^ Classe i “parenti“; Nella 2^ classe gli “affini“; Nella 3^ classe, a due scomparti, gli “occasionali” e i “primatisti” della seconda ora; Tre vagoni non comunicanti fra loro ma con forti connotazioni, ed ora quelli della 3^ Classe, hanno tirato il freno di emergenza e chiedono posti più comodi nella 1^ e 2^ classe ma purtroppo per loro quei posti sono tutti occupati.

La verità che l’azione politica del gruppo Eboli Domani, grazie alla poca esperienza politica di Moscariello, Gaeta, Sgritta, Ruocco e Lavorgna e alla loro specchiata ingenuità, più che mettere in evidenza quello che hanno individuato come insuccessi pensando a Terna, Alta Velocità, Bretella Veloce, Strumenti urbanistici, ecc. o invocare più coinvolgimento e più collegialità, tanto da chiedere quel famoso “cambio di passo” si è arenata, o meglio consumata, nel momento in cui hanno chiesto posti in giunta e deleghe, ovviamente in contrasto al disegno già tutto scritto che li vede esclusi. E l’insistenza, più che andare incontro a quel cambio di passo, ha innescato un processo da “taglio di teste” facendo passare gli ingenui componenti del più folto gruppo della maggioranza come boia irresponsabili e senza scrupolo, traditori e in cerca di poltrone e per averle, pronti a fare di tutto, anche a porre fine, cappottando l’Amministrazione Conte.

Intanto questo braccio di ferro, servirà ad arrivare a un chiarimento, che certo non può essere quello di concedere assessori “personali”, ma nemmeno può essere quel convoglio che blinda la 1^ e la 2^ Classe e chi ci sta, ci sta, passando anche per una corretta analisi politica che deve dare delle risposte credibili e capire perche si è fatto tutto quello che non si voleva fare e che il gruppo Eboli Domani denuncia? Appena avremo una risposta credibile, se l’avremo, ci accorgeremo che i nostri contendenti si saranno accordati e saranno tutti felici e contenti, salutando con piacere un obiettivo che mai ci saremmo aspettati, quello di aver risvegliato da quel lungo letargo il Partito Democratico.

Eboli, 16 marzo 2023

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