Eboli. Inaugurata l’isola ecologica semi interrata al Borgo

Inaugurata in mattinata, con prova tecnica, l’isola ecologica semi interrata al rione Borgo. La prima in Città realizzata dalla Sarim.

Hanno presenziato oltre che il Sindaco di Eboli Mario Conte, l’Assessore all’Ambiente Nadia La Brocca e la componente del Cda Sarim Loredana Bardascino. Installata anche una videocamera per verificare il corretto conferimento dei rifiuti.

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POLITICAdeMENTE

EBOLI – Si è tenuta stamani l’inaugurazione e la prova tecnica della prima isola ecologica semi interrata al rione Borgo. Presenti il Sindaco Mario Conte, l’Assessore all’Ambiente Nadia La Brocca e la componente del Cda Sarim Loredana Bardascino. – si legge nella nota comunale che informa sulla importante iniziativa che si spera risolva definitivamente il problema dell’accumulo indiscriminato di vere e proprie discariche a cielo aperto di rifiuti, che conferivano all’intera area un senso di incuria e di abbandono – L’isola ecologica consentirà ai residenti della zona, ai quali è stata inviata una tessera magnetica con codice, di aprire le bocche, marrone per l’organico, grigia per il secco indifferenziato, verde per il vetro, blu per carta e cartone, giallo per il multimateriale, e conferire i rifiuti quando risulterà loro più comodo. 

L’area è videosorvegliata per garantire il corretto utilizzo dell’isola ecologica.

«Con questo sistema – ha detto il Sindaco Mario Conteche è sperimentale speriamo di risolvere un problema di decoro del quartiere ma anche di agevolare i cittadini che non saranno costretti a rispettare giorni e orari, ma solo la differenziazione dei rifiuti».

«Con Sarim abbiamo realizzato una sinergia tra ambiente e innovazione digitale. – ha affermato l’Assessore all’Ambiente Nadia La BroccaAnche i materiali utilizzati sono innovativi. Ad esempio sono ignifughi, quindi eviteremo incendi, le tessere consegnate ai cittadini hanno un Qr code che consente di accedere all’isola ecologica. Vorremmo portare questo progetto in tutti i quartieri per cambiare la modalità di raccolta differenziata che potrà essere anche più economica per i cittadini oltre che migliorare il rispetto dell’ambiente».  

«Queste migliorie fanno parte del Know How di Sarim – ha dichiarato Loredana Bardascino di Sarim – e vengono studiate a seconda delle esigenze del territorio. I nostri progetti vengono realizzati tecnicamente attraverso la nostra holding. L’isola fuoriesce solo per 110 centimetri, la parte interrata è di alluminio zincato, mentre la parte fuori terra è di cemento».

Un primo passo vrrso la riqualificazione ambientale dell’intera insula ribattezzata “Forte Apache“, per indicare lo stato di precarietà e di abbandono in cui versa quel complesso di edilizia residenziale, che, a distanza di decine di anni dalla sua occupazione è ancora incompleto dal punto di vista dei lavori, avendo il suo interrato completamente abbandonato e aperto a qualsiasi iniziativa da parte di chi non vuole vedere la luce, e “of Limit” per chi invece vive e vuol vivere alla luce del sole.

È evidente che in quella difficile realtà, la Sarim, che ha voluto risolvere un problema che le toccava direttamente, non c’entra proprio niente con quell’abbandono, mentre invece è il Comune ad essere interessato avendo l’autorità di intervenire in danno dell’ex Istituto delle Case Popolari, responsabile per non aver mai ultimato quella struttura. Motivi tecnici, motivi di igiene, motivi di sicurezza e motivi anche di carattere morale, senza escludere le varie responsabilità e colpe da Codice Penale, i quali passando il tempo si aggravano, impongono si intervenga e subito, per evitare che l’iniziativa encomiabile della realizzazione dell’isola ecologica non sia come quel signore che indossa l’abito nuovo ma calza le scarpe vecchie.

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Eboli, 5 ottobre 2023

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