Eboli & Politiche Sociali: Tra ritardi biblici e promesse mancate

Eboli & Politiche Sociali: Tra Ritardi e Promesse. Sotto accusa PdZ prima e Azienda Speciale ora: Una colpevole interruzione di pubblico servizio. 

Prima il PD ora “Eboli Responsabile” e il M5S spingono per una risoluzione del problema dei 18 lavoratori della Esculapio, che, discriminati dai “cartari” per non essere del “mazzo”, da 3 anni attendono di ricevere quanto dovuto. Accanimento o disprezzo? Incapacità o calcolo? Intanto oltre ai 18 senza spettanze, i cittadini più deboli sono rimasti senza servizi, e grave, pur assendoci i soldi.

PdZ S3 ex S5-Azienda ASSI-M5S-Eboli Responsabile

POLITICAdeMENTE

EBOLI –Spero, promitto, iuro vanno con l’infinito futuro“, recita una regola aurea di sintassi del verbo in latino. Tre verbi che rendono bene e meglio le modalità ricorrenti che la maggior parte dei politici usa per accaparrarsi i consensi, molto, molto calzante all’Amministrazione Conte. E ne abbiamo sentiti di politici dire: “Se sarò eletto cambieró tutto“, salvo poi a capire come. Oppure: “vi prometto….” e pure li magari senza riuscire mai a verificarlo e se poi non succede è colpa degli altri. O ancora “se sarò eletto giuro che….” e anche in quel caso la colpa è sempre di chi si è messo di traverso.

Insomma per l’attuale maggioranza sarebbe meglio non vi fosse un contraddittorio e nemmeno una opposizione, pericolosi ostacoli a quel gregarismo cieco e massificante al quale ambisce.

E tornando alle cose nostre, sembra che il tutto sia calzante al presente rovinoso che stiamo vivendo grazie a tutte quelle promesse per nulla mantenute della maggioranza consiliare e dell’Amministrazione Conte, e così: Quella maledetta Alta Velocità che rovinerà il nostro territorio e che ha rovinato decine di famiglie che saranno espropriate; Quel maledetto elettrodotto sottomarino Tyrrhenian link della TERNA,  che parte dalle nostre terre e arriva (approda) in Sicilia e non il contrario come qualche Sindaco sostiene; Quella stramaledetta Bretella Veloce Agropoli-Eboli che “scanza” come ogni cosa la Città di Eboli; Quella brutta storia dell’Ospedale Unico e dell’Ospedale di Eboli attribuendosi meriti immotivati lasciando agli altri (sic) colpe e demeriti; Senza parlare dell’oscuramento di quell’odioso Progetto di Riqualificazione della Costa a Sud di Salerno discusso dappertutto tranne che a Eboli; Quel Piano di Zona portato lentamente (molto lentamente) smantellato nei servizi, e trasportato all’Azienda Speciale ASSI ma “sospendendo” immotivatamente per 3 anni i servizi e le prestazioni alle persone più deboli, pur avendo i fondi in cassa, roba da codice penale, che noi lasciamo ad altri, facendo nostra solo la denuncia politica.

Insomma, tutte vicende andate come nelle previsioni: Male. 

E tutti traditi nelle loro aspettative da quella speranza, quelle promesse, quei giuramenti fatti in Campagna elettorale e così tutti sperarono, tutti promisero, e qualcuno magari fu pronto anche a giurare, per poi verificare oggi che nulla è cambiato, anzi tutto si è aggravato, colpevolmente aggravato, confermando quella rovinosa colpevolezza legata a quella famosa regoletta “Spero, promitto, iuro vanno con l’infinito futuro“. Regola che contrasta con un famoso detto popolare ma che però si addice a chi ci ha creduto e ha votato, che recita: “Chi di speranze vive disperato muore”

Intanto nei forzieri del Piano di Zona S3 ex S5 ci sono 3milioni e 600mila euro non spesi. Perché? Ma ci sono ancora?

Iniziamo da “Eboli Responsabile”, il gruppo d’opposizione che dopo aver cercato di adiuvare l’amministrazione in carica ha virato decisamente su di un fronte opposto. I diversamente dem” pongono l’accento sulla situazione incresciosa delle assistenti sociali (gli elementi fondamentali di tutto il comparto in oggetto) che da venti anni e forse più “galleggiano” nella precarietà, tra contratti “a termine” e partite IVA, un qualcosa di umiliante sotto il profilo umano e professionale.

«Eboli Responsabile chiede la stabilizzazione degli operatori sociali per garantire la qualità del servizio -Esordisce la nota del gruppo guidato da Damiano Capaccio che prosegue: – Per anni sono state investite risorse inadeguate per i servizi sociali a Eboli. Una politica seria deve sempre ragionare su quali saranno le conseguenze di una scelta. La situazione personale degli assistenti sociali, come per molti altri lavoratori, è precaria e la mancanza di serenità e di un giusto riconoscimento della loro “professione di aiuto” aumenta la demotivazione e frustrazione che alla fine ricadono sulla collettività». Il gruppo consiliare pone l’accento su tutta la compendiosa categoria dei lavoratori del settore sociale in vista del nuovo Piano di Zona Consortile:

Come Eboli Responsabile abbiamo presentato un’interrogazione consiliare sulla stabilizzazione degli assistenti sociali per richiamare un punto fermo: non possono esserci politiche sociali efficienti senza il lavoro di intermediazione delle assistenti sociali ed un servizio sociale professionale organizzato. La risposta ricevuta dall’assessore alle politiche sociali conferma quanto noi abbiamo più volte denunciato: già dall’anno finanziario 2021 vi erano le risorse disponibili per potenziare il servizio sociale professionale. Dall’altro lato non chiarisce se la procedura ricognitiva del personale in possesso dei requisiti previsti per la stabilizzazione a tempo indeterminato presso l’azienda speciale sia su base interna oppure (procedura, certamente, più garantista accurata e non confutabile) venga, a mezzo specifico interpello al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, richiesto un parere scritto.”

I servizi da erogare e il numero di personale adeguato sono un punto dolente della situazione in oggetto per garantire i LEP o livelli essenziali di prestazione sul territorio:Eboli Responsabile chiede all’amministrazione di spingere affinché sia potenziato il livello locale, ampliando il personale sia professionale che amministrativo e rafforzandone le competenze.  È necessario inoltre presidiare anche la qualità dei servizi in quanto né i soldi né i livelli essenziali consentono di avere garanzie sulla stessa.

Le formazioni  ETS locali dovranno svolgere un ruolo primario nel nuovo assetto della Politiche Sociali allargate: «L’integrazione tra attori e servizi è fondamentale: occorre sviluppare forme organizzative che potenzino il lavoro con la comunità, in forte integrazione con il Terzo Settore e con i servizi sanitari. Molte delle misure di finanziamento potranno essere implementate efficacemente solo sulla base di una solida integrazione socio-sanitaria. Questa azione sia inquadrata nel più generale obiettivo di favorire processi di co-programmazione e co-progettazione, perché rappresentano delle logiche di intervento efficaci nel dare risposte in tempi di crisi e di trasformazione dei bisogni sociali come quello che stiamo attraversando. – Conclude con un avvertimento esplicito il comunicato stampa di Eboli Responsabile: – La posta in gioco è alta: si tratta di migliorare i servizi, la condizione professionale delle assistenti sociali ma, soprattutto, di garantire piena tutela a persone e famiglie in condizioni di difficoltà. Se il sistema non riuscirà a impiegare nel modo migliore le risorse economiche, il capitale umano, sociale e politico destinati al welfare sarà un grosso danno che faremo ai cittadini.”

Più marcato l’intervento del MoVimento 5 Stelle che ha indirizzato il suo messaggio politico sulla situazione paradossale dei 18 lavoratori appartenenti alla cooperativa partenopea Esculapio, i quali hanno prestato servizio presso il Piano di Zona negli uffici amministrativi dal 15 giugno 2020 al 31 marzo 2021. Questi 18 professionisti vantano ancora sei mensilità da parte della cooperativa (ottobre-marzo) aggiudicataria di un appalto inerente un progetto chiamato SIA, Sostegno di Inclusione Attiva, che si fonda a badate bene, su finanziamenti regionali, dunque non si trattano di denari dell’ente ebolitano. I professionisti avrebbero potuto agire contro il datore di lavoro il quale trovandosi però in penuria economica non può soddisfare le loro legittime spettanze. A tal riguardo il codice di procedura civile stabilisce che ci si può azionare anche contro il debitore del debitore (debitor debitoris) in questo caso il Comune di Eboli il quale si ostina per questioni meramente interne, tra il burocratico ed il politico, a non giungere ad una rapida transazione

Esculapio inoltre ha comunicato al Comune una rendicontazione residuale di 214.000 euro e che in caso di transazione si accontenterebbe soltanto di 180.000 euro. Se tutto questo non si dovesse concretizzare entro il 31 ottobre, data ultima, si scivolerebbe verso un ulteriore udienza dinanzi al giudice civile ove pende una causa da oltre tre anni, parliamo del 14 ottobre prossimo, il tutto viepiù allungando l’Odissea economica di questi lavoratori sfortunati che pagano una situazione politica ed amministrativa non dipesa dalla loro volontà, ma solo ricadente nel periodo collegato all’Amministrazione dell’odiato Massimo Cariello, con il rischio in caso di soccombenza nella causa civile, di affossare il Bilancio comunale, proprio ora che si esce dal predissesto decennale? Situazione non peregrina in virtù del fatto che bisognerebbe restituire, in caso di verosimile soccombenza (paventata più volte anche dall’ufficio legale del Municipio) parte della somma alla Regione, pagare la cooperativa per intero! Dunque, alla “fine della fiera”, una cifra ragguardevole che si aggirerebbe intorno ai 300 mila euro atti a soddisfare in primis la Esculapio ed i lavoratori, gli onorari degli avvocati e la rivalutazione monetaria. Infine la situazione nella sua complessità è ben sintetizzata dalla nota stampa del MoVimento 5 Stelle e dal suo responsanile locale Erasmo Venosi. 

Nei limiti della veridicità delle informazioni, in nostra conoscenza facciamo appello all’Amministrazione comunale di Eboli affinché si rimuova il potenziale rischio di un debito fuori bilancio pari, a 300 mila euro, più rivalutazione monetaria, interessi legali e spese processuali. IL riferimento è al contenzioso con causa civile, in essere tra il Comune e la Cooperativa Esculapio. Contenzioso che interessa 18 lavoratori ebolitani, che vantano circa sei mensilità arretrate da tre anni. Sempre ribadendo i limiti delle informazioni, in nostro possesso risulterebbe che la Cooperativa Esculapio vincitrice del progetto S.I.A. da 300 mila euro con rendicontazione residua di 214 mila euro e che, in caso di transazione chiuderebbe il contenzioso con 180 mila euro. IL prossimo 31 ottobre è il limite ultimo, per la rendicontazione e chiusura del progetto altrimenti si azzera il finanziamento regionale dei 300 mila euro. Sempre da informazioni risulta, che il legale del Comune abbia messo in guardia l’Amministrazione del possibile esito negativo del contenzioso con restituzione dei soldi alla Regione. Tutto graverebbe sul bilancio comunale, compreso gli oneri connessi. La mancata chiusura del contenzioso non incide sulla partenza del nuovo Piano di Zona, che partirebbe con una passività di 214 mila euro? Riteniamo ragionevole e responsabile, chiudere la partita, che può solo generare effetti positivi sull’Amministrazione, alla luce anche della componente sociale rappresentata da 18 lavoratori ebolitani con famiglia, che attendono da fin troppo tempo il pagamento dello loro spettanze. IL Sindaco essendo anche un valente avvocato è consapevole, che la Cassazione afferma che il primo cittadino, pur non rispondendo automaticamente e per la sua mera posizione di garanzia, di ogni fatto dannoso aziendale, è tenuto, ai fini dell’esonero da responsabilità, a esercitare o tentare di esercitare “l’intera gamma dei poteri istruttori e impeditivi affidatigli dalla legge.”

Venti di crisi in maggioranza aleggiano da molto tempo, malpancisti e delusi della prima come dell’ultimissima ora si stanno man mano allontanando dall’amministrazione guidata dal Sindaco Mario Conte, a soli due anni dal suo insediamento. Senza scomodare la Storia e Giulio Cesare, diversi congiurati sembrano tramare per far cadere quest’ amministrazione, un senso di smarrimento come di insoddisfazione per l’azione amministrativa assai carente si taglia a fette tra le strade fisiche e virtuali della città; in maniera implicita chi in maniera più esplicita, considera quest’ esperienza politica di “famiglia” giunta quasi al capolinea. 

Ora tra i ritardi dell’azienda speciale ASSI, (cui si aspettano sic i bandi per le assunzioni della parte socio-sanitaria ed amministrativa) il rischio di danno erariale, le potenziali fattispecie d’omissioni di atti di ufficio e in aggiunta l’interruzione di un pubblico servizio, potranno a breve fare attenzionare da parte degli organi della magistratura la nostra disgraziata città, un deja vu intorno all’universo mondo delle politiche sociali, un detonatore socio-economico da tenere in conto. Dunque in un quadro complesso e poco felice, acconcia un’azione forte del sindaco Conte che dipani questa matassa, essendo lui stesso un ottimo ed esperto legale, sarebbe un risultato da appuntarsi come medaglia al petto, un qualcosa finalmente di concreto dopo tanti annunci, conferenze stampa e sussurri de visu: “stiamo lavorando, stiamo facendo, se ci lasciano lavorare etc.” che lasciano il tempo che trovano. Pertanto  un atto di coraggio è da auspicare, il sapersi imporre e la volontà di controllare come stabilito anche dalla Corte di Cassazione da parte del sindaco in questo ambito come in tanti altri, potrebbe finalmente dare quelle risposte cui gli ebolitani aspettano da ben due anni. 

Eboli 23 ottobre 2023

Lascia un commento