Cardiello scrive a Berlusconi per fermare gli abbattimenti delle case abusive

Cardiello ritiene si tratti di abusi di necessità e chiede di reiterare il DdL decaduto, per interrompere le procedure di demolizione programmate, per evitare una “emergenza sociale”.

Le emergenze sociali sono ben altre e non possono essere certo rappresentate da abusivi cronici e in malafede. Le scorciatoie sono pericolose e rappresentano prepotenze, siano esse piccole, medie o grandi.

Franco Cardiello

ROMA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo qui di seguito, l’iniziativa del Senatore Franco Cardiello di concerto con altri suoi colleghi, di scrivere al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, perché si adoperi e piuttosto celermente, affiché con un DDL, scongiuri l’abbattimento di circa 60.000 immobili, realizzati abusivamente, che il piano degli abbattimenti predisposto dalle Procure di Napoli e di Salerno ne prevede la demolizione, ritenendolo una vera e propria emergenza sociale.

Cardiello ritenendo che nella maggior parte dei casi si tratti di abusi di necessità, chiede al Capo del Governo di reiterare il DDL decaduto per interrompere le procedure di demolizione programmate.

L’abusivismo edilizio è un fenomeno tutto italiano ed in particolare meridionale, anche perché al Nord magari si procede direttamente a realizzare (Milano 1, 2, 3 e via discorrendo). Un fenomeno però, che ha inciso notevolmente sulla qualità dell’ambiente, di cui oggi ne paghiamo le conseguenze, vedendo le nostre Province agli ultimi posti nelle classifiche del Sole24Ore, che misurano la “Qualità della Vita”, e che a seguito di questi abusi edilizi, diffusi, concentrati, di speculazione, di necessità e quanto altro, hanno compromesso un normale sviluppo delle Città e consegnandoci aree periferiche o centrali degradate.

Abusivismo puro e semplice, su cui poi si è innescato quello di necessità, nel senso che non bastavano le superfici ed i volumi realizzati, rispetto ai desiderata degli abusivi, e quindi aggiungendo richieste che passerebbero per legittime se non fossero basate su di un substrato di abusivismo e di illegalità persistente.

Questo fenomeno e questo malcostume, oltre a procurare danni irreparabili, compromettendo uno sviluppo urbanistico ordinato delle città, sconvolge la rete dei servizi, che costringe i Comuni, le Province , le Regioni, a prevedere spese straordinarie per organizzare servizi di base (strade, illuminazione, acqua, fogne, luce, Gas), costi che vanno tutti a carico delle collettività, ivi comprendendo il Senatore Cardiello, i firmatari, lo scrivente e tutti i cittadini onesti e rispettosi delle leggi.

Questo fenomeno è da condannare senza nessuna esitazione, fu affrontato dal legislatore per la prima volta in maniera organica già negli anni ’80, allorquando si volle con una Legge ad hoc, regolare la materia generale dell’abusivismo, operando anche una classificazione, ma introducendo il principio della punibilità, inquadrando l’abusivismo edilizio tra i reati penali, quindi non più materia civilistica ma penale.

In quella Legge si cercava di porre fine al fenomeno dell’abusivismo e di porre un rimedio alle situazioni che si erano create a seguito degli abusi stessi, e si indicava anche i percorsi che sarebbero dovuti culminare da parte delle varie amministrazioni a progetti mirati di recupero, attraverso la redazione di strumenti urbanistici che contemplassero l’inserimento funzionale degli abusi nei nuovi piani da redigere.

Quella norma invece è stata interpretata come un incoraggiamento a proseguire, e così è stato, specie dopo i varia altri condoni che cercavano solo ed esclusivamente di fare cassa, introducendo un altro principio ancora più pericoloso, cioè quello che con i soldi si può fare tutto.

Il Senatore Cardiello è preoccupato perché egli ritiene siano abusi di necessità, bisogna comprendere cosa significa necessità. Significa sicuramente piccolo abuso: l’apertura di una finestra; la realizzazione di un bagno, se non se ne ha uno; di un balcone; di modifiche minimali che non compromettono ne la struttura ne l’ambiente.

Ma tutto e relativo. Dipende dai bisogni e dalle priorità che ognuno di noi da a questo o quel bisogno. Potrebbe essere necessità anche realizzare una casa per un figlio, per due o per 10 figli. Potrebbe essere anche realizzare una piscina o un patio o un’altra ala ritenendo di poter migliorare le proprie condizioni di abitabilità.

Ma allora, a cosa servono le programmazioni e a cosa servono gli Strumenti Urbanistici, oppure ancora a cosa servono le Leggi e i Regolamenti se dobbiamo poi ricorrere sempre a queste pratiche e a questo malcostume?

Le scorciatoie sono pericolose e rappresentano sempre prepotenze, siano esse piccole, medie o grandi.

Le emergenze sociali sono ben altre e non possono essere certo rappresentate da un mondo di abusivi cronici e in malafede.

L’emergenza sociale è quella che vede: le famiglie in difficoltà perché sono stati bloccati gli stipendi e le pensioni; perché hanno perso il posto di lavoro; perché ricevono stipendi e salari i più bassi d’Europa; perché pagano le tasse più alte d’Europa; perché due giovani su tre sono disoccupati e il terzo non lo cerca proprio più il lavoro; perché con la scusa di razionalizzare si chiudono gli Ospedali e si aumentano i Ticket sanitari; perché si fa una Riforma Universitaria senza soldi, che non finanzia la ricerca, ma che trova i soldi per i privati, ivi compreso la moglie del Senatur; e potrei continuare sui trasporti, sui servizi e Dio sa quanto altro. Tutti esempi che fanno arrossire rispetto a quello che il Senatore Cardiello invece indica come “Emergenza sociale” preoccupanti casi di abusivismo edilizio che al contrario non dovrebbero trovare cittadinanza e che invece andrebbero puniti con un aggravio di pena e di sanzione.

In ogni caso ormai la lettera è partita ed il Presidente Berlusconi magari la leggerà, e dopo che avrà passato questi momenti difficili che lo vedono impegnato a risolvere la crisi politica che culminerà con il voto di sfiducia del 14 prossimo venturo, è probabile faccia un ulteriore Decreto Legge come invoca Cardiello, consentendo di bloccare e sanare altre colate di cemento, alle pendici del Vesuvio, sulle coste marine, sulle colline e in maniera diffusa su tutti i territori.

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4 commenti su “Cardiello scrive a Berlusconi per fermare gli abbattimenti delle case abusive”

  1. Cardiè ma quale emergenza sociale, ca c’ puzzamme e fame e tu pensi agli abusivisti edilizi. Ma quando impari che i bisogni sono altri?

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  2. Non per essere ripetitivo rispetto a quello che ha detto AZ2O, ma è mai possibile che un senatore della Repubblica, con questi chiari di luna possa fare una proposta del genere, per favorire abusivisti, quando la maggior parte degli italiani e sprattutto noi meridionali stiamo passando le pene dell’inferno, per colpa del suo governo e non si rende conto della gravità della sua proposta, tra l’altro condivisa dai suoi colleghi. Mi sembra proprio uno schiaffo alla miseria una strafottenza di gruppo senza ritegno.

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  3. Ma cosa ci possiamo aspettare da un esponente del Popolo delle Libertà? Intesa come libertà di fare il cavolo che gli pare. Soprattutto a potentati e abitanti di parentopoli. A quanto l’annullamento delle multe per divieto di sosta e eccesso di limite di velocità per motivi di necessità, o ancor meglio il condono delle rapine in banca, sempre per motivi di necessità? Le deroghe non possono nè devono esistere, le regole vengono scritte per l’armonia all’interno delle comunità, senza di esse, o in caso di deroghe alle stesse, si arriva facilmente al Far West, ed in quel caso qualche colpo accidentale può anche partire e ferire qualcuno che si crede protetto. Se uno crede che alcune regole siano troppo vincolanti, queste si modificano alla radice per tutti, e non per qualcuno in particolare.

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  4. CARDIELLO SO CHE 6 AVVOCATO, PER CUI DA AVVOCATO 6 AVVEZZOA DIFENDERE I MALFATTORI, MA DA DEPUTATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA CERCA DI SVESTIRTI DELLA TOGA. LE VILLE CON PISCINA ED IDROMASSAGGIO SONO RESIDENZE DI NECESSITA’????????????MHA MHA!!!!!!!!

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