Il PD non vuole sdoppiare le ASL ma proposte coerenti con il funzionamento della sanità

Landolfi (Pd) smentisce Valiante e precisa: “Il Partito democratico  non prova a sdoppiare proprio niente e conferma le posizioni espresse nel passato recente”

Valiante è abituato ad incassare “bottini” a spese del PD e della Provincia. La crisi della Sanità Campana e figlia proprio del duo Bassolino-Valiante e oggi più che campanilismo è necessaria una sanità efficiente.

Nicola Landolfi

SALERNO“A proposito di un emendamento alla finanziaria regionale che ha l’obiettivo di raddoppiare il numero delle Asl della provincia di Salerno, occorre precisare che il Pd intende rimanere coerente e conseguente con le posizioni espresse soltanto qualche mese fa proprio in Consiglio Regionale“.

E’ così, che il segretario provinciale del Pd Salerno, Nicola Landolfi, si è espresso in merito alla notizia della presentazione di un emendamento per la ‘creazione’ di una seconda azienda sanitaria, a firma dell’On Antonio Valiante e condiviso da Gennaro Mucciolo e Dario Barbirotti.

“La Regione e la Sanità sono quasi alla bancarotta e non ha senso alcuno riproporre il modello superato per ragioni oggettive, provocando, poi, ulteriori moltiplicazioni di Asl anche nelle altre province, – aggiunge il segretario e prosegue – Non si tratta solo di stabilire il rapporto tra un’area nord e un’area sud, più o meno omogenee, nella nostra provincia, ma di decidere come vogliamo stare, tutti insieme, in Campania e in Italia di fronte al disastro della sanità regionale”.

La visione municipalistica a cui è legato l’On. Antonio Valiante è la madre degli sprechi di cui oggi stiamo pagando il conto. Sprechi che purtroppo sono accomunati alla gestione Bassolino-Valiante e  che ha messo in ginocchio la Sanità campana, ma che guarda caso, l’effetto scellerato però è quello di tirare le cuoia a presidi Ospedalieri solo in un determinato territorio, sol perché le “baronie” che ancora reggono,  e che si stanno servendo del Centro-destra, ne hanno decretato la fine.

Del resto Valiante padre e il figlio Simone, sono avvezzi a tirare sgambetti al loro steso Partito, specie quando si alleano con chicchessia pur di mantenere posizioni correntizie che nulla hanno a che vedere con una visione oggettiva della sanità oggi, delle comunità montane ieri o della presenza in Enti o consorzi l’altro ieri.

Antonio Valiante

Nicola Landolfi con fermezza smentisce Antonio Valiante e la sua proposta che non appartiene al PD e ribadisce senza mezzi termini: – “Non si risolvono i problemi moltiplicando gli incarichi di gestione senza modificare, anzi aggravando, la funzionalità dell’intero sistema.

Chiediamo, semmai, come Partito, – continua Landolfi – alla Regione di capire quali sono i conti veri, quali ospedali si chiudono (e perché si chiudono solo nella nostra provincia), quando saranno attuate le procedure di meccanizzazione che eviterebbero le attuali file cui sono costretti i nostri anziani, quando verranno effettuati i pagamenti dovuti al “privato sociale” che attende da un anno e mezzo.

Chiediamo semmai – conclude Landolfi – di organizzare la sanità nella nostra provincia in modo unitario e razionale, di non pagare solo noi i debiti di un’intera regione: senza la logica delle “forbici” ma con quella della ragione, tutelando i diritti di ogni nostro concittadino, nessuno escluso”.

Evidentemente Antonio Valiante si sento così svincolato dal PD da fare proposte irricevibili senza consultarsi con il suo Partito che invece afferma altro, mentre invece sarebbe stato più interessante sentire la sua voce in altre circostanze a difesa della Sanità in generale e non ai feudi affondando le altre realtà. Purtroppo le sue uscite costringono a fare una domanda: Ma se Valiante continua ad avere un suo rapporto scollegato con il suo Partito, cercando di portare benefici campanilistici a scapito di intere comunità, perché non lo fa da indipendente e lascia il PD di cui evidentemente si serve solo per fare “cassa”?

Salerno, 12 febbario 2011

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