E anche la Marcegaglia e gli imprenditori si sentono soli

La Marcegaglia: “Mai come oggi gli imprenditori si sentono soli”

La leader di Confindustria all’attacco parla di Paese che stenta a crescere e sprona gli industriali: “Decidiamo insieme l’Italia da fare”. Il 59 % degli italiani dice sì alla discesa in campo di Luca Cordero di Montezemolo, che dice: “Emma ha ragione”.

Emma-Marcegaglia-presidente-della-Confindustria

BERGAMOIn un‘Europa e in un’Italia afflitte da “tante difficoltà” e che stentano a riprendere la via della crescita, gli imprenditori “mai come adesso si sentono soli”. E proprio perché il “momento è straordinario” occorre “mobilitarci tutti, unire le forze senza scaricare le colpe sugli altri per dare al paese un messaggio chiaro e preciso delle cose da fare”. Emma Marcegaglia, numero uno degli industriali, in vista dell’assise 2011 di Confindustria a Bergamo, invita gli imprenditori a rimboccarsi le maniche, a “far sentire la propria voce” perché “dall’impresa può e deve venire un esempio per tutti”.

“In un paese che stenta sempre di più a crescere – ha continuato la Marcegaglia – e di fronte a nuove ondate di sconvolgimenti internazionali che mutano le fondamenta di Paesi a noi vicini come il Nord Africa e il Medio Oriente, mai come in questi momenti gli imprenditori si sentono soli“. “L’Europa – ha aggiunto – si divide sul rigore tra pochi Paesi forti e molti a rischio, la lotta per la competitività sui mercati mondiali diventa sempre più aspra, con prezzi delle materie prime sempre più instabili”.

Dall’impresa, dice la leader di Viale dell’Astronomia può arrivare un esempio per tutti. Occorre unirsi, far sentire forte la propria voce per dare al Paese “un messaggio chiaro e preciso delle cose da fare: decidiamo insieme l’italia da fare“. La Marcegaglia sprona gli imprenditori a mettere insieme “esperienze e passioni” per aiutare l’italia a rimettersi in moto.

“L’italia di oggi è già un paese troppo diviso – ha affermato – dall’impresa può e deve venire un esempio per tutti, un esempio di come liberamente si possa convergere su poche scelte chiare e di priorità condivise per ridare all’impresa la capacità di crescere, la capacità di creare lavoro, coesione sociale e proiezione nel mondo. Facciamo sentire forte la nostra voce per dare al paese un messaggio chiaro e preciso delle cose da fare. Decidiamo insieme l’italia da fare”.

Intanto, in un sondaggio di SWG per AffariItaliani.it, la scesa in politica di Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, è visto di buon occhio dal 59 % degli italiani. Per il 35% del campione invece l’impegno diretto del presidente della Ferrari è un male. Non sa il 7%. Al fianco dell’ex numero uno degli industriali c’è la stragrande maggioranza (82%) degli elettori di centrosinistra mentre il 59% di quelli di Centrodestra è critico.

Alla domanda quanto potrebbe raccogliere una lista capeggiata da Montezemolo qualora si presentasse alle elezioni politiche il 36% degli elettori si è detto pronto a votare per un partito da lui guidato (12% sicuramente sì ed il 24% probabilmente sì). Una percentuale superiore a quella del Popolo della Libertà e del Partito Democratico. Il 55% degli italiani, invece, non metterebbe la croce sul simbolo di una lista esclusivamente targata Montezemolo.

In serata lo stesso Montezemolo commenterà le parole della presidente di Confindustria: “Condivido totalmente. Gli imprenditori non sono mai stati cosi soli e occorre riportare al centro la crescita. Le assise sono un’ottima iniziativa, brava Emma”.

Bergamo, 10 aprile 2011

2 commenti su “E anche la Marcegaglia e gli imprenditori si sentono soli”

  1. …e meno male che “era uno di loro” il Commander in Chief del Paese,incomincia ora appena timidamente, a parlar male di questo governicchio, che aveva fatto mille promesse anche a loro, però gli ha dato sempre il voto, e ora se le tenga,niente innovazioni sul fisco e si seri incentivi, Il principio “vincere la competizione” puntando quasi esclusivamente, ormai non più,abbassamento del costo del lavoro ma sulla riduzione “a quasi schivitù” del lavoratore e finalmente, forse, rendendosi conto che la competizione si vince con la qualità dei prodotti quindi, qualificazione dei lavoratori, tecnici preparati dalle università ecc… ecc… ora piangono e si lamentano di essere lasciati soli dall’uomo che hanno votato per tutti questi anni.
    Ora mi domando,ma questi imprenditori quando parlano di assumenrsi le proprie responsabilità pensano mai ad assumersi le loro responsabilità?
    La Confindustria dovrebbe chiedere scusa a Prodi, che ricordo, aveva concesso il cuneo fiscale.
    Ricordo gli applausi, escluso Della Valle, all’imbonitore da cui furono conquistati credendo nelle sue promesse e a cui hanno continuato a concedere credito anche quando era evidente che si trattava della solita bufala.cara Emma:” chi è causa del suo mal

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  2. Attenzione questi sono bugiardi e spregiudicati, non si accontentano mai!!!
    Non ultimo, nel decreto mille proroghe si sono fregati gli interessi per tre anni sui presti, per non dire l’appoggio in borsa e l’appartai sulle leggi, decreti e contratti di lavoro …
    Meditate gente Meditate … Se non vi è bastato la politica neoliberista vigente continuate nello sperimentare quest’altra in arrivo alla Montezzemolo.
    AH!!! Mia maledette sinistra, imborghesita, faziosa e litigiosa!!!!!!!! Divisa in migro protettorati di potere, la sinistra de nostri territori ne è un esempio emblematico.

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