La Francese scende in Piazza e parla ai Battipagliesi

BATTIPAGLIA – Pubblichiamo integralmente il contenuto del comizio che il la sera del 30 settembre scorso, Cecilia Francese, leader del Movimento Politico Etica per il Buon Governo, insieme al Segretario del Movimento Brunello Di Cunzolo,  ha tenuto in Piazza Madonnina di Battipaglia.

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Cecilia Francese Brunello Di Cunzolo Comizio

Cittadini, amiche ed amici di battipaglia.

Come ci eravamo impegnati a fare, Etica per il buon governo è di nuovo in piazza, per continuare il nostro dialogo con la città, con le donne, gli uomini, i giovani, gli anziani di una città stremata, ormai messa in ginocchio, privata del diritto stesso a guardare con speranza al futuro.

Torniamo in piazza con orgoglio anche perché sembra che siamo l’unico movimento politico che ha mantenuto questa antica abitudine di stare tra la gente  e noi lo facciamo anche perché noi, tra la gente ci stiamo bene, ci troviamo a nostro agio, e lanciamo qui stasera l’idea del comizio all’incontrario.

La prossima volta chiederemo ai cittadini di salire su questo palco, di prendere questo microfono e parlare delle loro necessità. Delle loro esigenze dei loro disagi. Saranno i cittadini ad indicare i temi della nostra azione politica. Noi ascolteremo e assumiamo l’impegno di fare nostre le istanze di quei comizi e di portarli all’interno del palazzo. All’interno di quel fortino dove Santomauro e la sua banda si sono “associati”.

Sempre più distante dalla gente e dai suoi problemi, sempre più chiusi alle esigenze alle richieste che salgono dal tessuto vivo di questa comunità. La vicenda dell’”Americanino” su cui diremo qualcosa, è una triste conferma di questo abisso che si è aperto tra questa città e chi la governa.

Certo, noi ci saremmo aspettati che l’amministrazione, che qualcuno dei partiti della maggioranza trovasse la forza e il coraggio di venire in piazza a raccontare ai battipagliesi quello che l’amministrazione sta facendo.

Questo coraggio non lo trovano!

Forse la preoccupazione di “parlare da soli”!

Come è successo in consiglio comunale, allorquando gli anziani dell’Americanino che erano venuti in consiglio con speranza, con la voglia sincera di interloquire con le istituzioni, dopo aver sopportato, in un caldo asfissiante, ore di presa in giro da parte di personaggi che continuavano a dire di stare dalla parte degli anziani, mentre li cacciavano dal centro che loro hanno costruito pezzo a pezzo, si sono sentiti investiti da un discorso del sindaco pieno di livore, di cattiveria, di ottusità, di sordità ai problemi degli anziani.

Un sindaco che invece di parlare delle esigenze delle donne e degli uomini della terza età. Ha spiegato che lui deve regolare i conti con l’associazione primavera, con la presidente di quella associazione.

Una logica aberrante!: chi non è con me è contro di me.! E quindi va fatto fuori! Questo significa, privare gli anziani del loro centro, del loro luogo di incontro, di socializzazione Non è un problema. Quello che conta è fare fuori il presidente.

GLI ANZIANI HANNO DATO A QUESTO SINDACO UNA LEZIONE DI DIGNITà SUBLIME.: SONO ANDATI VIA dall’aula mentre il sindaco parlava.

Lo hanno lasciato a parlare da solo.! Un gesto che rendeva evidente la distanza tra la città e chi la governa. Io voglio ringraziare quegli anziani anche per l’affetto di cui mi hanno circondato in questo periodo, del sostegno che mi hanno fatto sentire, anche mentre parlavo di loro in una aula ostile e fredda. So che sono qui stasera in questa piazza. Li voglio ringraziare, voglio ringraziare la loro presidente Adriana Esposito e dire loro di non mollare! Voglio dire loro che la battaglia continua, anche perché quella vendita non ha senso e non è da quella che dipendono le sorti delle finanze del comune, tant’è che quel milione e trecentomila euro, non sono stati neanche messi nel bilancio, e anche perché, se è vero quello che dice il sindaco, che quella struttura è vincolata a centro anziani, noi vorremmo vederlo il privato che spende 1.3 milioni di euro per comprare un immobile e lo lascia poi all’uso degli anziani . IMBROGLIANO, e lo sanno bene che imbrogliano.

Ed allora venissero qui in questa piazza a spiegare queste cose. Preferiscono stare nel consiglio comunale, ad aggredire, ad affondare chi in quel consiglio non ha nessuna voglia di chinare la testa. Le amiche, gli amici di Etica, del movimento, mi hanno chiesto di rispondere al consigliere dacampora, a questo strano personaggio, che continuamente in consiglio comunale, cerca di portarci alla rissa con offese questo maestro di politica, detiene un record: il periodo di opposizione più breve della storia della politica italiana!

ed oltraggi.

Io non sono d’accordo.

Guardate io ho una concezione alta della politica io sono preoccupata per lo stato comatoso in cui hanno ridotto battipaglia, io credo che dobbiaMO METTERE MANO CON URGENZA AI PROBLEMI DELLA CITTà. Insomma non abbiamo tempo da perdere e rispondere a questi personaggi: è una perdita di tempo!

Rispondere al NULLA POLITICO è una perdita di tempo che non ci possiamo permettere. Certo forse dovremmo fare una raccomandazione al sindaco: “Tieni i cani a cuccia” lo diciamo nel suo interesse.

Guardate noi sappiamo di essere diventati il peggior incubo di questo sindaco, perché continuiamo a coglierlo con le dita nella marmellata. Praticamente non gliene facciamo passare una.

Dai giochetti sul bilancio che inguaiato era e inguaiato rimane (altro che miracolo!); alla vicenda delle società partecipate, della STU, al fallimento delle vendite patrimoniali, della questione della depurazione alla vicenda della discarica della Castelluccia., fino al mancato rispetto delle regole.

Non gliene abbiamo fatta buona neanche una. Capiamo quindi il nervosismo, la crisi di panico, quando in consiglio arriviamo con interrogazioni e mozioni.

Il  consigliere Dacampora in un italiano piuttosto approssimativo in consiglio comunale ha sviluppato raffinati concetti filosofici.

Io sono tardiva, io sono dissociata, io sono dissociata dalle commissioni, io sono bugiarda, io non so stare in consiglio comunale, io offendo le commissioni e i consiglieri come lui che si sacrificano per la città.

Concetti culturali estremamente elevati.

Ecco bisogna sapere che questo maestro di politica, detiene un record: il periodo di opposizione più breve della storia della politica italiana!

Dacampora viene eletto col PD, faceva parte della maggioranza, ma poi passa per qualche ora alla opposizione, per una frattura col sindaco sulla vicenda “principi arechi”, per poi ritornare a spron battuto in maggioranza.

Su  quali temi progettuali e programmatici si ricompone la frattura? Non è dato sapere a proposito di dissociazione, L’art 62 del regolamento consiliare recita: “i consiglieri hanno diritto di esprimere apprezzamenti, critiche, rilievi e censure e va in ogni caso contenuto entro i limiti dell’educazione, della prudenza e del civile rispetto. Non è consentito offendere l’onorabilità delle persone”

IN sostanza la CAFONERIA POLITICA è bandita dal nostro regolamento

A proposito di saper stare in consiglio comunale: il consigliere dacampora fa parte della consulta degli invalidi, come rappresentante della maggioranza. Sapete cosa è questo foglietto? È il riepilogo delle sedute di quella commissione e dell’assenza del consigliere dacampora.. abbiamo chiesto la sua sostituzione.

A proposito di rispetto verso le commissioni!

Ma se il consigliere Dacampora vuole richiamare al rispetto delle commissioni, avrebbe dovuto farlo mesi fa, allorquando il suo sindaco espresse il suo giudizio sulle commissioni: Non servono a nulla, servono solo a dare un po di becchime ai consiglieri.

Noi queste cose le abbiamo denunciate mesi fa allorquando dichiarammo di non partecipare alle commissioni per protesta contro questa concezione, il loro svilimento da parte del sindaco. Dacampora ci arriva solo adesso? Chissà chi è il tardivo.

Noi vogliamo parlare di quello che è avvenuto quest’estate: la peggiore stagione per la nostra economia turistica: Per la 4° volta consecutiva le nostre acque sono state classificate come scarse, (divieto di balneazione)  a causa della mancata depurazione. Se anche quest’anno avranno la stessa etichetta allora il divieto di balneazione sarà permanente. La fine per il nostro turismo balneare, un colpo mortale per tanti imprenditori, che hanno ancora il coraggio di investire sulla nostra costa.

E questo è colpa della mancata depurazione delle acque. Ma l’assessore dell’ambiente non può scoprire solo nella primavera del 2011 che i 2/3 della città scarica le proprie fogne direttamente a mare senza depurazione.

Non lo può fare perché la questione l’avevamo già sollevata ad agosto 2009, il suo sindaco con la solita arroganza ci rispose che lui aveva già fatto il primo miracolo, aveva ottenuto 4,8 milioni di euro dalla regione da utilizzare anche per la depurazione. Che fine hanno fatto quei 4 milioni, sono arrivati? Cosa avete fatto in questi due anni per la depurazione e per evitare che il nostro mare fosse etichettato come un mare di cacca in cui è vietato bagnarsi?

Cecilia Francese

Vogliamo parlare della questione dei rifiuti in questa città? Dove si dice che si fa la raccolta differenziata, poi si viene a saper che fuori dalle mura urbane le varie frazioni del rifiuto vengono rimesse tutte insieme

Lo abbiamo fatto presente all’assessore all’ambiente. La risposta è stata la più ipocrita possibile: punire l’operaio ripreso nel video.

Ma il problema sta nel fatto che dalle segnalazioni che abbiamo, avviene così in più quartieri della città. Allora forse il problema non è l’operaio, è chi da gli ordini in questo senso; è chi dovrebbe controllare. Siamo di nuovo in emergenza rifiuti. Lo STIR è chiuso per un incendio doloso e non si sa per quanto tempo.

A parte l’appello che lanciamo perché le forze dell’ordine ricostruiscano subito quanto è successo allo STIR,  si tratta di un episodio inquietante che può parlare tante lingue, compresa quella della criminalità.

Ma questo episodio ci consegna un altro problema: dove andiamo a conferire il rifiuto nel frattempo? Da marzo l’amministrazione sta sfogliando la margherita per realizzare il sito di stoccaggio provvisorio alla Castelluccia.

La dove avevamo già combinato il guaio del percolato che usciva incontrollato, che Etica denunciò facendo arrabbiare l’assessore Casillo, un altro della banda Santomauro messo là giusto per fare guai (depurazione, mare sporco, sono tutti suoi capolavori)

L’ARPAC da marzo gli sta dicendo: “là non puoi fare niente, perché è una zona già compromessa. Gliel’ ha detto a marzo, glielo ha detto a giugno e glielo ha ripetuto il 25 agosto

L’amministrazione testarda continua ad insistere. Nel frattempo abbiamo perso sei mesi, scoppia la crisi dei rifiuti per la chiusura dello STIR e noi siamo senza sito di stoccaggio.

Guardate qui ci sarebbe da porsi il problema del se questi ci sono o ci fanno, se non fosse che la conseguenza di questi giochetti li paga la cittadinanza di Battipaglia.

Vogliamo parlare delle società Alba e Nuova? Che come la mitica fenice il sindaco ha fatto sorgere dalle ceneri di alba nuova, e al tempo stesso pretendeva con lo stesso colpo di bacchetta magica, di far scomparire anche i debiti di alba nuova, che nessuno riesce a quantificare: 9 milioni, 18 milioni? Lo abbiamo chiesto più volte, nessuno risponde. Come si dice, interrogato il morto nessuno risponde.

Ci sarebbe da concludere che questa amministrazione in agonia da mesi, sia definitivamente defunta?

Noi crediamo che Battipaglia ne guadagnerebbe. Ma quel debito non è scomparso, ed  i creditori   si rifanno  con le nuove società con Alba e con Nuova. ALBA minaccia un atto di ingiunzione al comune per 4 milioni di euro. Nel frattempo la famosa vendita del 40% delle azioni al privato non avviene!

I lavoratori preoccupati del futuro, proclamano lo stato di agitazione e minacciano lo sciopero. Etica solleva il problema con una interrogazione e Santomauro e soci si accorgono di aver perso 1 anno. Ora dicono che faranno il bando di gara per vendere il 40% delle azioni, arriveranno a fine ottobre. Nel frattempo dal 1° gennaio se non ci sono proroghe alla legge, la gestione dei rifiuti passa alla provincia che la farà con la propria società: eco-ambiente.

Che fine farà Alba?

A Nuova le cose vanno ancora peggio. Avevamo detto all’epoca del “miracolo della fenice” da parte di Santomauro: “attenzione gli operai di Nuova, cui affidiamo la manutenzione, verranno inquadrati col contratto edile, più oneroso di quello dell’ambiente , come fa la società a reggere? Visto che l’unico committente è il comune che per altro NON PAGA”

E cosa succede della parte di debiti di provenienza Albanuova? Ma noi si sa, siamo dissociati e non capiamo Ma fatto sta, che dopo 1 anno Nuova viene messa in liquidazione (lo avevamo già denunciato al comizio di luglio) Perché si porta appresso i 4 milioni di debito maturati da alba nuova ed i fornitori insistono ed il comune continua a non pagare, ma soprattutto perché in un anno ha maturato 1.200.000 euro di nuovi debiti. E noi dobbiamo sentire il sindaco che dice va tutto bene, figuratevi che avevamo previsto di perdere 1.4oo.000 invece ne abbiamo perso solo 1milione e due.

MA QUESTA è UNA OFFESA ALL’INTELLIGENZA DI TUTTA LA CITTà

E nel frattempo battipaglia è sporca e la manutenzione non viene fatta. Lo abbiamo verificato in queste settimane, girando nei quartieri: Turco, Serroni, litoranea. Tutto abbandonato. Spazi pubblici pieni di erbacce e di rifiuti, panchine arrugginite, lampioni nei giardini rotti, marciapiedi sconnessi. Uno spettacolo deprimente. E noi anche di questo vogliamo parlare, dello stato di abbandono dei nostri quartieri, delle nostre periferie, ma ormai anche del centro stesso della città

Ci sarebbe bisogno di un grande piano pluriennale di manutenzione e di recupero del decoro urbano. Dividiamo la città in grandi quadranti, veniamo a parlare con la città e diciamo: noi ogni anno riusciamo a mettere da parte per questo grande piano questa somma.

Con questa somma in 4 anni, in 5 anni rimettiamo in sesto la città, decidiamo insieme da dove partire, sapendo però che tutti i quartieri verranno interessati. E’ un modo anche per stimolare la partecipazione. Alla fine, i comitati di quartiere, che saluto, cosa stanno chiedendo se non di essere ascoltati, di avere un ruolo nel governo della città, di non essere considerati solo come una medaglia da sfoggiare sul bavero della giacca?

Abbiamo costituito i comitati di quartiere dice il sindaco! Grazie! Ma se poi non li fai contare cosa li hai costituiti a fare?

Vogliamo parlare della vendita del patrimonio comunale, cosa della quale non sappiamo chi ci stia capendo qualcosa! Erano stati messi nel bilancio 2010, non sono stati venduti e non potevano esserlo, perché il contratto fra comune e società veicolo è del 28/1/11

Il sindaco disse, voi non capite nulla: saranno a residuo nel consuntivo 2010. Il consuntivo 2010 è stato approvato, ma quei soldi non c’erano! (come avevamo detto! Io capisco perche il sindaco ci odia, non gliene va bene una con noi!)

Nel bilancio 2011 quei soldi non ci sono. Poi il sindaco e la armata brancaleone vengono in consiglio a dire che vogliono vendere il borgo dell’AVERSANA!

Ma dico, ma perché non vendiamo prima quello che avete messo da due anni nell’elenco delle dismissioni e di cui nessuno ha più traccia? (ovviamente dopo aver stralciato l’americanino)

E invece no! Ci vendiamo la casa del prete, ci vendiamo la Chiesa.

Gli abbiamo chiesto: scusate ma perché la curia dovrebbe comprarsi una struttura che nasce come chiesa e che già funziona come chiesa? E se non se la compra la curia, quella chiesa chi se la piglia? I testimoni di Geova? I musulmani? Gli ortodossi? Un privato che ci mette dentro un deposito agricolo?

La maggioranza va in fibrillazione: quella chiesa è e resterà cattolica! Chiediamo c’è una trattativa con la curia? Assolutamente no! Ci risponde l’assessore Casillo. “Assolutamente Si , ci risponde il sindaco dopo mezza ora di discussione. Chiediamo allora i documenti agli uffici, risposta: “qui non risulta assolutamente nulla.

Ma deve venire o no il dubbio che qualcuno stia dicendo una bugia? Poi arriva la ciliegina sulla torta: il comune non può vendere un tubo perché non ha i titoli di proprietà. Il caos totale!

Ma non è finita qui. Insieme alla chiesa, vogliono vendersi anche un altro immobile, la scuola? Chiediamo noi? Assolutamente NO. Andiamo a fare le visure catastali e l’immobile in vendita sapete come è accatastato? SCUOLA.  Ma si può continuare a governare in questo modo?

Per mesi abbiamo chiesto a questo sindaco di convocare un consiglio comunale congiunto con Eboli,con gli altri comuni interessati,per definire una posizione comune sulla situazione ospedaliera nella piana del sele, compresa la richiesta dell’ospedale unico, coerentemente con il piano regionale del 2008,e individuando insieme il luogo dove farlo sorgere. La nostra idea,legata anche al secondo svincolo autostradale ,fra Eboli e Battipaglia,era di individuare un’area che fosse al confine fra le due città,che già condividono zona industriale,zona costiera ecc. niente da fare .questo sindaco incapace e arrogante,si e’ rifiutato di organizzare questo momento consiliare comune. “l’ospedale deve venire a Battipaglia. Noi non parliamo con nessuno.”,ognuno ,quindi è andato per i fatti suoi, ed Eboli ha avuto la meglio: l’ospedale unico dovrebbe venire ad Eboli nei terreni Asl all’uscita dell’autostrada di quella citta’.

Certo noi di Etica, siamo così diffidenti verso questa amministrazione, che quello che ci dice il sindaco, lo prendiamo, a prescindere, come una cosa non vera e andiamo a verificare, (lo facciamo da quando questo signore  ebbe il coraggio di dire in consiglio, per giustificare l’affidamento delle gestioni delle contravvenzioni ad una società privata, che 4 vigili costano al comune 500.000 euro l’anno.)

Ma la cosa tragica non è soltanto il fatto di un sindaco che dice queste assurdità, è anche il fatto di una maggioranza che non trova la forza e la dignità di travolgere questo sindaco con una gigantesca risata.

Ma noi abbiamo l’impressione che tra poco sarà l’intera maggioranza ad essere travolta e non da una risata, ma dalla rabbia delle donne e degli uomini di battipaglia, la rabbia di commercianti, da sempre spina dorsale dell’economia cittadina, che hanno trascorso anche essi una estate drammatica, nel silenzio e nel disinteresse di questa amministrazione: notte bianche saltate, , dibattito sul centro commerciale naturale fermo da mesi, iniziative mancate. Si aprono i centri commerciali a pontecagnano, eboli, a battipaglia stesso, cosa mettiamo in campo per evitare che il commercio cittadino muoia? Che il centro della città si svuota? Abbiamo chiesto che l’argomento venisse tratta in consiglio comunale: niente

La rabbia dei giovani, ai quali è stato negato il diritto al futuro, il diritto a costruire un progetto di vita. La rabbia delle donne, offese ed umiliate da una cultura maschilista, che nega anche il diritto alla rappresentanza nella giunta comunale, senza che nessuno di questa maggioranza trovasse la dignità di chiedere ad alta voce a questo sindaco “ma che cavolo stai facendo!

La rabbia degli anziani della città, che mai si sono sentiti così lontano dalle istituzioni, di una amministrazione sorda alle loro esigenze. Questa amministrazione è politicamente finita! Non ha più nulla da dire a battipaglia, ammesso che abbia mai avuto qualcosa da dirle! Noi di Etica crediamo che sia giunta l’ora di avviare la costruzione della battipaglia che verrà, la battipaglia del futuro.

E proponiamo a voi di costruirla insieme a noi. Incominciamo dal programma, metteremo ora in campo tre iniziative

  • le donne in politica per rimettere al centro la questione della crescita culturale e civica della città
  • lo sviluppo economico della piana del Sele per mettere in campo proposte, progetti su cui puntare per la crescita della piana e della nostra città, per dare una risposta ed una speranza alle centinaia di giovani che cercano soluzioni occupazionali nella propria terra.
  • Il disegno urbanistico, anche per definire la crescita fisica della nostra città nell’idea di avere una battipaglia più bella, più vivibile, dove non ci sono pezzi del territorio abbandonati ed estranei alla città stessa.

Costruiamo il progetto quindi. Ma al tempo stesso costruiamo una nuova classe politica. Senza personaggi coinvolti nella passata gestione. Senza RICICLATI, che una volta trovi di qua ed il giorno appresso li trovi di là! Questo teatrino dei politicanti nostrani ha fallito, E’ ORA CHE UNA INTERA CLASSE POLITICA VADA PENSIONATA! Noi ci candidiamo alla costruzione di una nuova classe politica, fondata sulla condivisione dei valori e del senso etico,

Una nuova classe politica che si candida al governo di questa città. Incominciamo da adesso a costruire le nostre liste, coloro che vogliono condividere questa grande affascinante sfida vengano nella nostra sede a dare il loro contributo di idee di entusiasmo e di voglia di cambiare. Io ho fatto qualche anno fa una precisa scelta di vita: ho deciso di accettare la sfida del governo della città. Per questo mi sono candidata a sindaco di Battipaglia.

NON ci sono primarie! La mia candidatura è quella di una persona libera, che vuole parlare con l’intera città, a partire da coloro che delusi non vanno più a votare; da coloro che sono rimasti delusi da ciò che sta avvenendo a battipaglia, da coloro , e sono tanti, che non si sono rassegnati, che non sono disposti a chinare il capo, ma che non trovano un referente politico che li possa rappresentare.

Io questa sfida, questa scelta di vita l’ho fatta. Chiedo a voi di farla con me! E lo voglio ripetere con chiarezza, non c’è aggressione fisica, non c’è offesa, non c’è volgarità, che possa farmi fare un passo indietro. Chi pensa di intimidirmi con le volgarità e con la prepotenza dimostra di non conoscermi. Di non conoscere Cecilia Francese

Io sono abituata dai tempi del liceo ad abbracciare le grandi battaglie culturali e di idee e portarle fino in fondo. Lo facevo allora che ero una ragazzina, a maggior ragione lo faccio oggi da donna, da battipagliese visto che la posta in gioco è il futuro di questa mia città, che grida vendetta al cielo per come è stata ridotta da anni di malgoverno.

Ed allora avanti cittadini, amiche ed amici di battipaglia, avanti incontro a questa entusiasmante, meravigliosa avventura. Io sono pronta. Chiedo a voi di stare al mio fianco.

W battipaglia. W etica per il buon governo.

Battipaglia, 2 ottobre 2011

3 commenti su “La Francese scende in Piazza e parla ai Battipagliesi”

  1. Cecilia non ho avuto la possibilità di ascoltare il tuo comizio ma grazie a Del Mese che con il suo blog mi tiene informato ho letto il tuo comizio trascritto integrale e mi devo compiacere con te di come fai politica io non sono un politico ma mi piace seguire la politica onesta e tu fai politica onestamente lo si capisce legendo quello che ha riportato Paolo Del Mese deltuo comizio brava Cecilia .
    Vedo che ami Battipaglia perche tu sei figlia di Battipaglia come lo sono io anche se vivo lontano a differnza di tanti compreso il sindaco che non lo sono.Un grazie Cecila continua così e in bocca al lupo.

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    • per Peps38 –
      mi chiamo Massimo, non Paolo. Ma solo per precisare. paolo é mio cugino. Comunque grazie per i tuoi interventi e grazie per i complimenti.
      Massimo Del Mese

  2. Per massimo Del Mese scusami per la confusione sui nomi vero è il tuo blog mi tiene informato su tutto quello che succede sia a Battipaglia che in tutta la regione buon lavoro e buona giornata.

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