Nuovo PSI sull’Area PIP; Si faccia chiarezza

Il NPSI chiede chiarezza sul sequestro: di un fabbricato industriale per accuse legate alla delinquenza; e un opificio industriale per sospetto inquinamento ambientale da mancata bonifica di amianto.

L’Amministrazione Melchionda chiarisca una volta per tutte le questioni, già più volte poste dal Gruppo NPSI circa le cessioni di rami di azienda e  il mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione per circa 1 milione di euro.

Area Industriale Eboli

EBOLISanto Venerando Fido, Ennio Ginetti, Massimo Cariello del  gruppo consiliare del Nuovo Psi Eboli si affidano ad una nota stampa per sottolineare come da parte dell’Amministrazione vi sia poca attenzione nei riguardi del territorio, di quello che accade e più in generale nei confronti dell’ambiente, prendendo spunto da alcune informazioni tratte da articoli di stampa.

“Dopo il sequestro di un fabbricato industriale, dal valore di oltre 2,5 milioni di euro, per un’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico, – scrivono i Consiglieri Ginetti, Fido e Cariello – leggiamo oggi dai giornali di un ulteriore sequestro di edificio produttivo in area PIP, questa volta, per la presenza di amianto sotterrato.

Per dovere di chiarezza e  rispetto nei confronti dei tanti imprenditori della stessa area PIP – proseguono nella nota precisando – che hanno investito nella nostra zona  industriale, è opportuno che l’Amministrazione Melchionda chiarisca una volta per tutte le questioni, già più  volte poste dal Gruppo NPSI in numerose interrogazioni consiliari rese vane dalle mancate risposte dell’amministrazione, delle cessioni di rami di azienda e in merito al mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione pari ad oltre 1 milione di euro (soldi dei cittadini ebolitani) per lavori di ampliamento e ristrutturazione della stessa azienda oggi sotto accusa per aver sotterrato materiale in amianto forse  proveniente da quegli stessi  lavori di ristrutturazione e ampliamento.

Se venisse accertato la provenienza di quell’amianto dai lavori di manutenzione, – concludono Massimo Cariello, Ennio Ginetti, Santo Venerando Fido del Nuovo Psi – saremmo di fronte all’ennesimo comportamento omissivo,  superficiale e di mancato controllo del territorio. In attesa delle delucidazioni richieste e nella speranza che le  due aziende chiariscano presto la loro posizione con le autorità competenti, ci chiediamo se è mai possibile che mentre il sindaco e la sua maggioranza targata PD tartassano i cittadini ebolitani, contemporaneamente  “accondiscendono” silenziosamente a tali violazioni”.

Eboli, 2 luglio 2012

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