Cecilia Francese protesta: Ancora nessuna donna in Giunta

Cecilia Francese protesta: Ancora nessuna donna in giunta, Battipaglia è rimasta l’ultima Città maschilista.

Etica per il Buon Governo chiede la convocazione di un Consiglio Comunale per modificare lo statuto e rendere obbligatoria la presenza delle donne nella Giunta Comunale.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Etica per il Buongoverno il Movimento civico fondato da Cecilia Francese, ha sollecitato, per iscritto, il Presidente del Consiglio Comunale Ugo Tozzi, a convocare il Consiglio Comunale per metter per la terza volta ai voti (come prevede la procedura di modifica dello Statuto Comunale) la modifica statutaria che rende obbligatoria la presenza delle donne nella Giunta Comunale.

E’ ormai una battaglia di civiltà!

Battipaglia è rimasta delle ultime città di media dimensione in Italia, a non avere nessuna donna nell’esecutivo cittadino, ed ad avere uno Statuto Comunale che non rende obbligatoria la presenza in Giunta di entrambi i generi sessuali, ma rimette la cosa al “buon cuore” del Sindaco Giovanni Santomauro.

Quando il sindaco (con la “s” minuscola ) si chiama Santomauro, che si porta dietro una cultura “machista” di cui non ha mai fatto mistero, le conseguenze sono inevitabili:; NESSUNA DONNA IN GIUNTA!

Non sono bastati neanche decine di rimpasti, più o meno grandi, né il cambio di oltre 30 assessori a far sì che anche le donne avessero una presenza nella Giunta Comunale di Battipaglia.

In questi giorni abbiamo assistito ad una gara da parte di forze politiche presenti in maggioranza a avanzare proclami sulla stampa sulle questioni dei diritti civili: “registro delle Unioni di fatto”, raccolta di firme per la presenza delle donne in Giunta ecc.

Noi, molto piu’ concretamente, vogliamo ricordare che e’ in discussione da mesi in consiglio comunale una modifica statutaria che cambia l’art. 46, comma 3 della carta fondamentale del comune di Battipaglia, che oggi recita: “la presenza o meno di ambo i sessi nella giunta, e’ rimessa alla determinazione del sindaco” e che chiede di rendere, invece obbligatoria la presenza di genere in giunta.

La modifica avrebbe potuto essere approvata in prima battuta con il voto favorevole dei 2/3 dei consiglieri comunali. Ma grazie ad una maggioranza che non trova accordo neanche su una questione di civiltà come questa, quel quorum non è stato raggiunto, per cui si rendono necessarie 3 sedute del Consiglio comunale, dove la maggioranza assoluta dei consiglieri deve votare quella modifica. Ne sono state celebrate 2 dove, nonostante il voto contrario dell’U.D.C. (parte determinante di questa maggioranza!) la maggioranza assoluta dei voti è stata raggiunta. Ora occorre il terzo passaggio consiliare! Occorre la terza votazione, ma il consiglio comunale non viene convocato da circa due mesi e mezzo.

Per questo ci siamo fatti carico di fare richiesta ufficiale, al presidente,di procedere alla convocazione per dare corso alla terza votazione prevista dalla normativa.

Sfidiamo il P.D., l’I.D.V. a venire in consiglio a dimostrare la loro sensibilita’ e coerenza sui temi dei diritti civili. Li aspettiamo in consiglio per votare sulla questione della presenza delle donne e sulle unioni di fatto.

E nel caso queste questioni venissero bocciate, grazie al voto di chi “controlla” la maggioranza, gli chiederemo conto pubblicamente di questa contraddizione: di stare in una maggioranza che boccia temi sui quali questi partiti dichiarano attenzione e disponibilita’.

Li aspettiamo in Consiglio Comunale, dove noi proporremo, in caso venga approvata la modifica statutaria proposta, che essa abbia effetto immediato, e che quindi la presenza femminile in giunta vada a determinarsi subito;

Li aspettiamo in consiglio, dove chiederemo conto dei comportamenti politici: perchè, in occasione della ultima devastante “crisi politica” ancora in atto, e che blocca la città da mesi, partiti cosi’ sensibili, non hanno proposto loro una donna in giunta?

Valuteremo in consiglio, la coerenza e la sensibilita’!

Per adesso ci limitiamo ad invitare tutte le donne di Battipaglia a far sentire la propria voce sulla questione di genere, ed ad essere presenti al consiglio comunale che dovra’ pronunciarsi per la terza volta sulla questione!

Battipaglia, 17 ottobre 2012

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