Melchionda sui disoccupati: La Destra abbandoni il populismo. Pronto un tavolo di concertazione

Il Sindaco di Eboli interviene sulla vicenda dei disoccupati edili: “noi vogliamo il tavolo di concertazione al quale far sedere l’opposizione.

Basta cavalcare il malessere senza fare alcuna costruttiva proposta. La destra locale dia una mano ad avviare importanti interventi urbanistici bloccati in provincia”.

Martino Melchionda
Martino Melchionda

EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, all’indomani della pubblica assemblea convocata dai disoccupati in protesta, torna sulle problematiche occupazionali del comparto edile:

“Poco importa che ieri sera il numero dei disoccupati presenti fosse esiguo, noi intendiamo adoperarci per tutti, coloro che protestano da mesi, ed i tanti che quotidianamente, ed in silenzio, fanno i conti con le proprie difficoltà.

Noi vogliamo che presto venga costituito il tavolo di concertazione per discutere delle problematiche connesse al lavoro nella nostra città, ed a questo tavolo vogliamo far sedere  un opposizione – mi riferisco soprattutto ai rappresentanti locali della destra – che, da troppo tempo, sta cavalcando l’onda del malessere, senza mai presentare alcuna proposta concreta, capace davvero di individuare possibili soluzioni.

Ho già scritto ai capigruppo consiliari, affinché essi garantiscano la presenza, a questo tavolo, di un consigliere per ciascun gruppo che siede in consiglio.

Serve una generale e seria assunzione di responsabilità, che metta definitivamente da parte comportamenti populisti e demagogici, che nessun giovamento apportano ai disoccupati della nostra città.

Serve impegnarsi nelle questioni che realmente sono alla base del rilancio dell’economia e dello sviluppo urbanistico; mi riferisco alla modifica del Regolamento Edilizio Comunale e al decreto sviluppo.

Alcuni cantieri sono stati aperti, sono partiti i lavori di riqualificazione dell’ex pastificio Pezzullo, altri partiranno presto, attendiamo esito dal Tar per dare inizio all’intervento di riqualificazione di via Buozzi e della Statale 19.

Voglio, inoltre, ricordare che due importanti progetti, quali il recupero ristrutturazione dell’ex mattatoio comunale – che oggi versa in stato di abbandono e disuso – ed  il programma di housing sociale, sono fermi al palo perché il loro iter è bloccato in Provincia.

La destra locale, dunque, – conclude il primo cittadino – abbandoni le sterili polemiche e si adoperi in tal senso, incida in Provincia per accelerare il corso di progetti importanti per la rigenerazione urbana di intere aree della nostra città, e per creare le condizioni favorevoli all’occupazione locale”.

Eboli, 24 marzo 2013

2 commenti su “Melchionda sui disoccupati: La Destra abbandoni il populismo. Pronto un tavolo di concertazione”

  1. La maggior parte di questi progetti sono fermi in “provincia”,da anni.E” ora che ognuno si assumi le proprie colpe,troppo facile scaricare tutto addosso a uno.Lui(sindaco)avra” sicuramente le sue colpe,ma nn dimentichiamo che abbiamo un ebolitano “doc” in provincia ,se nn sbaglio attualmente consigliere di maggioranza(e” stato anche assesore sempre alla provincia).Mi auguro che vengano al piu” presto tolte di mezzo(le provincie),come in Sicilia.Troppa burocrazia,vedete il problema sta proprio qui”,troppa burocrazia!Ok,mettiamola cosi”,diciamo che l attuale Sindaco o Amministrazione abbiano fallito,cosa ha fatto la Provincia x Eboli?NIENTE!Guardate l”agro nocerino sarnese,vari progetti di reinserimento nel mondo del lavoro,corsi di formazione,tutto stanziato con i fondi della provincia.Domandiamoci da quanti anni nn arriva una lira o un euro o quel che sia ,dalla provincia?Domandiamoci anche il xche”?Dai su,e” sempre il solito gioco,questo deve finire!Avrebbero dovuto girarla su e giu” la provincia per la situazione in cui versa Eboli!Invece?Attaccano in consiglio comunale,e” mi sta anche bene.E” quando farai la guerra in provincia?E” ora!!!In primis i cittadini,indipendentemente dai colori politici,poi il resto,e” allora si che ci siamo.OGNUNO SI ASSUMI LE PROPRIE RESPONSABILITA”!Troppo bello nascondersi.Ma io credo che questo il popolo ebolitano l abbia gia” capito da molto tempo,e” che la gente sia stanca,sfiduciosa.Quindi cercate di collaborare,lavorare insieme x EBOLI!BUONASERA……

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  2. CONDIVIDO L’INTERVENTO DI CUI SOPRA,L’ECCESSIVA BUROCRATIZZAZIONE DEGLI ENTI pp è LA CAUSA DEGLI SPRECHI E DELLA PERENZIONE ANCHE DI FONDI,DI CUI I CITTADINI MENO ABBIENTI NE PAGANO LE SPESE!
    Il problema è che mentre il cittadino è informato sul Comune & Giunta + Sindaco,è completamente all’oscuro delle funzioni e politiche degli enti a lui + lontani:come Regione e Provincia
    È con la entrata in funzione delle Regioni che ci si inizia a chiedere se abbia ancora un senso mantenere un livello intermedio, le cui prerogative iniziano ad essere schiacciate tra il ruolo dei Comuni, storico ed indiscutibile , ed il nuovo ente regionale. Le cose peggiorano UNA VENTINA DI ANNI ADDIETRO, quando il crescente protagonismo municipale diventa IPERTROFICO a seguito della elezione diretta dei sindaci ), mentre la Regione diventa un colosso grazie al suo essere interlocutore privilegiato della UE nella destinazione dei sempre maggiori fondi.
    iN LIMINE LITIS:cosa fa la Provincia ? Le sue funzioni istituzionali, ribadite dalla L. 42 del 2009 sul federalismo fiscale, sono di carattere urbanistico attraverso la definizione ed il controllo di un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (il PTCP), cui devono adeguarsi i PSC/PRG comunali, provvede alla manutenzione della rete stradale non di pertinenza dell’ANAS, gestisce il patrimonio immobiliare scolastico, coordina la protezione civile ed ha competenze diffuse sull’ambiente, gestisce gli uffici per il lavoro e la formazione professionale; infine, ha voce in capitolo sulle attività economiche, indirizzando i fondi per commercio, turismo, industria e agricoltura.
    Però.ad onor del vero,ma non ci sono mica solo le Province! Ci sono anche tutti quegli altri enti che costano un mare di quattrini e che la maggior parte degli Italiani nemmeno sa cosa siano, tanto non servono a niente, tanto poco incidono sulla vita dei cittadini (ma nelle loro tasche moltissimo): le Unioni di Comuni e, soprattutto, le mitiche, inutili Comunità Montane.
    Va detto che quella degli “enti inutili” è una geografia a geometria variabile: nelle grandi città (Milano, Napoli, Roma,etc etc) forse l’ente inutile è proprio la Provincia, soprattutto quando si arrivasse finalmente ad organizzare l’ente SOPRACOMUNALE di cui si parla da anni, l’area metropolitana.

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