Battipaglia verso lo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni camorristiche

Si adombra lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del consiglio comunale da parte del Prefetto. Rifondazione sollecita un incontro per accellerare le dimissioni e andare subito al voto.

Il Prefetto ha sospeso per 18 mesi Santomauro. Una maledizione sulla Città. Su Battipaglia c’é una maledizione, che vuole non si completino mai i mandati elettorali. La situazione è grave. Non si conosce il grado di infiltrazione camorristica presente in Comune.

Gerarda-Pantalone-Giovanni-santomauro
Gerarda-Pantalone-Giovanni-santomauro

BATTIPAGLIA – Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno portato all’arresto del Sindaco di battipaglia Giovanni Santomauro, di due funzionari del Comune di Battipaglia, di due imprenditori casertani Madonna e Guida, ritenuti contigui alla camorra dei casalesi, e di altre 15 persone a vario titolo coinvolte, in quella che la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, sotto la direzione del Procuratore Franco Roberti, ha chiamato “Operazione ALMA“, esiste il rischio fondato che si arrivi, su segnalazione del Prefetto al Ministro dell’Interno, allo scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia per infiltrazioni camorristiche.

Rischio che potrebbe comportare una gestione commissariale per un periodo di tempo che potrebbe anche arrivare fino ai due anni per la “bonifica” dei vari affari amministrativi, privando ancora una volta la Città capofila della Piana del Sele di un’Amministrazione e relegandola per un periodo così lungo ad una semplice gestione corrente dell’Ente.

Sembrerebbe che su Battipaglia si sia abbattuta una maledizione, che vuole non si completino mai i mandati elettorali. Una maledizione però che questa volta non tocca rapporti politici logorati, ma passa attraverso una risoluzione giudiziario-poliziesca che ha messo in ginocchio l’Amministrazione Santomauro, con l‘arresto del Sindaco, e che ha dato il definitivo colpo di spalla ad una maggioranza traballante, rissosa e approssimativa che comunque in maniera confusionaria e ad intermittenza riusciva ancora a mantenere un minimo legame, resistendo anche agli ultimi colpi inferti dai risultati elettorali, le quali avevano spietatamente certificato che i partiti che reggevano l’Amministrazione Santomauro non fossero maggioritari in Città.

Se i Partiti sono intontiti e se gli stessi singoli Consiglieri non riescono a riannodare i fili tra loro e rispetto alle vicende che si sono presentate nelle ultime ore, e sebbene alcuni tentano anche di manifestare una solidarietà umana per una parte, e per l’altra esprimendo un giudizio seppure severo ma sospeso riguardo agli avvenimenti, che oltre a presentarsi in tutta la loro gravità, lasciano non più al dubbio ma ad una certezza, che l’infiltrazione della camorra dei casalesi veramente c’é, e che è presente nel Comune di Battipaglia attraverso gli appalti pubblici, e lasciando anche il beneficio del dubbio di un reale consapevolezza delle varie persone indagate rispetto ad un loro coinvolgimento, non si può fare a meno di agire con immediatezza e con risolutezza, per evitare il peggio e reagire per affermare un principio di legalità che deve essere assolutamente trasversale a tutte le forze politiche rispetto ad una lotta che non può assolutamente vedere soccombente una Città, per il caso specifico, una regione e il Mezzogiorno rispetto alla lotta antica contro le Camorre.

Gerarda-Pantalone-Giovanni-Santomauro
Gerarda-Pantalone-Giovanni-Santomauro

Tra i Partiti, per ora, si registra la posizione di Rifondazione Comunista, che davanti alla situazione venutasi a creare dopo l’arresto del sindaco Santomauro e della sua sospensione dalla carica, è quanto mai consapevole del rischio che essa può comportare, e avverte Il pericolo vero, che la procedura attivata possa portare alla nomina di una Commissione di Accesso e addirittura alla sospensione delle attività democratiche per 18-24 mesi.

Rispetto a questa vicenda Rifondazione si affida ad una nota politica nella quale si legge: “Davanti al rischio di sospensione delle attività democratiche per 18-24 mesi, che certamente Battipaglia non merita, bisogna chiedersi se non sia il caso di provocare al più presto l’autoscioglimento del Consiglio e se questo possa servire a scongiurare il pericolo.

A questo scopo, – aggiunge Rifondazione Comunista per valutare tutti assieme (indipendentemente dalla collocazione nei confronti dell’amministrazione, dal giudizio sul sindaco e sul suo arresto e al di là delle ovvie differenze politiche) il da farsi, Rifondazione invita tutti i capigruppo e tutti i segretari politici ad un incontro da tenersi nelle prossime ore. – e propone in conclusione un incontro politico che sia decisivo per il futuro del Consiglio ed arrivare al più  presto alle elezioni comunali – I primi contatti sono stati già avviati, nella speranza che questo possa contribuire a tutelare la normale dialettica democratica ed elettorale nella nostra città.

Al momento risulta difficile poter valutare i passi successivi che sia la DDA che la Prefettura intraprenderanno, poiché non si è a conoscenza della reale livello di infiltrazione camorristica che si è raggiunto, ma le immediate dimissioni dei Consiglieri Comunali certo aiuterebbe un qualsiesi processo decisorio, ma sarebbe anche la dimostrazione di una estraneità alla quale i singoli Consiglieri comunali no possono sottrarsi.

E’ altrettanto evidente che se si può sospendere il giudizio circa i reali coinvolgimenti rispetto all’ipotesi di un sodalizio camorristico delle singole persone coinvolte, non si può che condannare senza un attimo di esitazione gli episodi innominabili che vedono come vittime, ancora una volta le donne. Rispetto a quei fatti, inequivocabili per come si sono presentati, non si può adombrare il minimo sospetto, come si è tentato da parte di qualcuno di presentarli, giustificandoli con una consapevole acquiescenza da parte delle vittime, perché, come si è detto, attratte dal “fascino del potere“. Non vi sono scuse e questi comportamenti vanno condannati fermamente anché perché non lasciano nessun margine al dubbio.

Per il resto, da questo momento questo sito, per rispetto alle indagini in corso, e per rispetto anche alle vicende umane che toccano le singole persone coinvolte, indipendentemente se poi dovessero risultare colpevoli o innocenti, non tratterà più questo argomento se non per la parte politica e per i risvolti legati alla Politica.

Intanto il consiglio comunale su invito del Prefetto Gerarda Pantalone è stato convocato dal presidente del consiglio Ugo Tozzi, per martedì 14 maggio in prima e per giovedì in seconda convocazione, sempre per le 9.30, nella quale la massima assise cittadina dovrà prendere atto delle dimissioni del Sindaco e della relativa sospensione prefettizia per 18 mesi. Nella stessa seduta si discuterà del rendiconto finanziario del 2012, mentre a reggere le sorti dell’Amministrazione, sarà il Vice Sindaco Vincenzo Tancredi.

Battipaglia 10 maggio 2013

1 commento su “Battipaglia verso lo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni camorristiche”

  1. l’autoscioglimento, presumo divenga ora: un atto dovuto! Un’azione di RESPONSABILITA’ di ciascun consigliere comunale, attivarsi per giungere entro la giornata di domani allo scioglimento del consiglio comunale. Questa resta l’unica speranza per Battipaglia per baipassare il commissariamento per EVIDENTI infiltrazioni camorristiche. Confidiamo, almeno, in questo DOVUTO atto di responsabilità, dopo che, per quattro anni, non hanno fatto alcunchè per avvisare smascherare il piano criminale che si è svolto dietro (o avanti?) i loro occhi!.

    Rispondi

Lascia un commento