Operatori turistici battipagliesi in ginocchio: Chiesto lo stato di crisi

Consorzio Turistico Costa del Sele ha chiesto si dichiari lo stato di crisi economica per calamità naturali del comparto balneare e ricettivo del litorale di Battipaglia.

Il Presidente del Consorzio Farabella scrive al Commissario Prefettizio di Battipaglia Ruffo e al Presidente della Giunta regionale della Campania Caldoro elencando una serie di misure a sostegno delle imprese balneari fortemente in crisi.

lidi deserti
lidi deserti

BATTIPAGLIA – Gli operatori turistici del comparto balneare e ricettivo del litorale di Battipaglia, a seguito dell’assemblea del Consorzio Turistico Costa del Sele che si è tenuta in data 15 luglio 2013, nella quale si è deliberato di chiedere alle Istituzioni preposte lo stato di crisi economica per calamità naturali del comparto balneare e ricettivo del litorale di Battipaglia

Ad avanzare la richiesta è il Presidente del Consorzio Turistico Costa del Sele Luigi Farabella, il attraverso una lettera formale si è rivolto al Commissario Prefettizio del Comune di Battipaglia Mario Rosario Ruffo e al Presidente della Giunta regionale della Campania Stefano Caldoro, rappresentando il loro disagio e quello delle loro attività, poiché nei primi due mesi estivi appena trascorsi, quello di maggio e giugno 2013, non escludendo ad oggi, anche la prima metà del mese di luglio, si è registrato un forte calo di presenze negli stabilimenti balneari del territorio comunale di Battipaglia.

Presenze che ormai si limitano, finendo per concentrarsi, solo nei giorni di venerdì, sabato e domenica, mentre per il resto della settimana, sebbene i lidi balneari siano quasi vuoti si è costretti a tenerli in funzione, ivi comprendendo l’organizzazione ricettiva, proprio per assicurare in qualche modo il servizio e i rispondenti livelli ricettivi.

La drammatica flessione del numero delle presenze ha colpito maggiormente le città costiere della Piana del Sele ed in particolarmodo Battipaglia, facendo registrare nei primi due mesi e mezzo della stagione estiva 2013, appunto una flessione che tocca cifre prossime al 40-50%, rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso.

Il Presidente del Consorzio Costa del Sele Farabella fa presente che giugno è stato caratterizzato da avverse condizioni atmosferiche che hanno sconsigliato i turisti a scendere in spiaggia. Anche i primi quindici giorni di luglio non hanno consentito un recupero rispetto al 2012 che, peraltro, non era stato particolarmente favorevole a causa di condizioni metereologiche del tutto inusuali. A questo si è aggiunto un altro fattore per nulla secondario che ha accompagnato l’esito negativo del turismo balneare e ricettivo: la crisi economica che ormai deprime il Paese e gli italiani. Crisi che in sostanza ha obbligato 1 italiano su 3 a scegliere di non andare in vacanza, chi lo fa preferisce le località vicino ai luoghi di residenza, e se non può rinunciare al lettino ed all’ombrellone, (grazie anche ai prezzi invariati rispetto allo scorso anno), tutto il resto se lo porta da casa, a partire dalla bottiglia d’acqua minerale, fino alla merendina per i bambini, senza parlare della rinuncia a pranzare alla tavola calda, figuriamoci al ristorante.

Farabella prosegue nella sua disamina dei fattori di crisi indicando tra l’altro, che si è rafforzato il fenomeno per cui nei week-end in spiaggia si registra il maggior numero di presenze, con la tendenza ad anticiparle al venerdì, mentre nei giorni feriali, gli stabilimenti balneari sono quasi vuoti pur, come detto, dovendo restare aperti lo stesso. Le imprese balneari presenti lungo il litorale di Battipaglia sono oltre 24 e la drastica riduzione della redditività sta avendo ripercussioni economiche gravissime in quanto in tali condizioni non si riesce neppure a coprire i costi di gestione giornalieri e si è dovuto rinunciare ad assumere personale stagionale, a causa di quest’emergenza, nel contempo si registra la completa paralisi di tutto l’indotto terziario collegato, senza contare che in taluni casi si è prossimi al fallimento.

A tutto ciò si aggiungono ataviche inadempienze degli Enti territoriali preposti,  per cui ne è derivata la mancata fruizione di qualsivoglia forma di finanziamenti per le “Infrastrutture e strutture complementari allo sviluppo turistico“. Così non è stata mai finalizzata alcuna forma di finanziamento al miglioramento e riqualificazione della fascia costiera: ad eccezione  di un intervento effettuato negli anni 2005/2006, nell’ambito del  “Progetto Integrato Piana del Sele – Recupero e valorizzazione della fascia costiera 001 BAT , per un importo  di oltre € 2.500.000,  che ad avviso dei balneatori non si è affatto inserito nel contesto ambientale della fascia costiera, tanto è che la struttura è rimasta inutilizzata ed esposta ad ogni sorta di vandalizzazione fino agli anni 2010/2011  allorchè, inopinatamente  è stata decisa la suddivisione dell’ area in sei lotti, affidati ad imprenditori mediante licitazione privata

Ne è derivato – prosegue il Presidente Farabella – che la crisi del settore si è ancor più acuita per avere ulteriormente parcellizzato il numero delle ditte operanti nei 3,9 Km di spiaggia, così come ad aggravare ancor più la situazione di crisi sono i deludenti risultati delle analisi marine effettuate dall’ARPAC che ogni anno costringono l’ Amministrazione comunale ad  interdire la balneazione per centinaia di metri di spiaggia. A tutto ciò si aggiunge la persistente indifferenza delle Istituzioni che  proseguono a non prevedere interventi per:

  • la prevenzione  dell’inquinamento dei corpi idrici superficiali e di falda e delle acque marine, mediante il monitoraggio del fiume Tusciano e l’adeguamento funzionale dei sistemi  fognari e della depurazione;
  • la revisione del sistema dei canali di scolo delle acque, le cui sezioni risultano essere insufficienti a raccogliere la portata delle acque meteoriche  a causa anche della diffusione degli impianti serricoli;
  • la realizzazione ed il potenziamento delle strade locali interne che collegano la Litoranea all’Aversana ed al centro cittadino, in modo da migliorare le condizioni di traffico e facilitare l’accesso all’arenile
  • la delocalizzazione del traffico camionabile dalla S.P.n.175 -“Litoranea”, che, con il ripensamento della pista ciclabile, ed ulteriori adeguamenti strutturali, avrebbe potuto e se vi vuole potrà divenire l’asse viario portante del “Distretto Turistico”.
  • la realizzazione di barriere frangiflutti in numero adeguato ed idonee alla protezione ed al rinascimento della spiaggia ormai erosa

L’intero settore balneare risulta al collasso economico in quanto schiacciato dall’enormità della crisi, dalla grande pressione fiscale, nonché dal peso degli investimenti che tali attività hanno affrontato stagionalmente, evidenziando inoltre i forti danni subiti dalle strutture a seguito delle fortissime mareggiate verificatesi negli ultimi quattro anni che in alcuni casi, come per esempio nel 2010, hanno costretto i gestori alla ricostruzione anche totale delle strutture ricettive.

Pertanto, il Consorzio Turistico Costa del Sele facendosi interprete anche delle esigenze di tutti gli operatori della fascia costiere di Battipaglia chiedono alle Istituzioni Comune e Regione la dichiarazione dello stato di grave crisi del settore balneare e, in considerazione delle circostanze esposte, chiede che per l’anno 2013  vengano attuate urgentissime misure a sostegno del settore balneare battipagliese al fine di evitare la preannunciata chiusura di decine di imprese già nei prossimi mesi. In particolare l’assemblea del Consorzio, al Comune di Battipaglia, chiede:

  • il blocco, ancorchè temporaneo dell’aumento del canone Tarsu e/o l’allungamento delle rateizzazioni;
  • la revisione partecipata ed il riallineamento amministrativo e legislativo del così detto Piano Spiaggia ad oggi adottato solo dalla Giunta comunale di Battipaglia;
  • la ripresa della discussione democratica sulla riqualificazione e sviluppo del territorio costiero nell’ambito del redigendo  Piano Urbano Comunale.

Il Consorzio chiede alla  Regione Campania in persona del Presidente della Giunta Regionale  che:

  • sia formalizzato lo sgravio dei tributi, tasse ed imposte che vengono richieste agli imprenditori del settore balneare
  • la defiscalizzazione degli oneri sociali per il settore balneare;
  • la  sospensione temporanea del versamento dei canoni demaniali con riconoscimento del pagamento del solo canone di occupazione;
  • ai fini Irpef, Iva, Irap chiede che per l’anno 2013 sia sospesa l’applicazione degli studi di settore o venga disposto un adeguamento dei parametri alle particolari caratteristiche connesse alle attività balneari;
  • l’istituzione di un credito d’imposta finalizzato agli investimenti per l’ammodernamento delle strutture degli stabilimenti balneari;
  • l’approvazione del  Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime ad uso ricreativo e turistico  c.d. PUAD e l’abrogazione, in autotutela, della norma che consente ai minori di dodici anni di avere  accesso gratuito alla spiaggia in concessione.
  • la legge regionale sull’Organizzazione del Sistema Turistico in Campania non si sostanzi essenzialmente nella istituzione di un’ennesima  Agenzia regionale.

E’ evidente che se dovesse “saltare”, sempre a causa del maltempo, anche  il mese di agosto, si renderà ulteriormente indispensabile anche un intervento concreto della Regione Campania, che potrebbe prevedere una forma di risarcimento reale, prelevando le risorse dai fondi del tributo regionale che attualmente grava sugli stabilimenti balneari con una percentuale del 25% del canone demaniale marittimo.

Battipaglia, 19 luglio 2013

3 commenti su “Operatori turistici battipagliesi in ginocchio: Chiesto lo stato di crisi”

  1. Al sig.Farabella vorrei ricordare che sulle spiagge di Battipaglia oltre a non essere idonee per il vero turismo si praticano prezzi altissimi che sulla costa balneare di Rimini e dintorno sono la metà di quelli che praticate voi a Battipaglia.
    Non le pare sig.Farabella di rivedere un poco la situazione in questa direzione?se vi date una mossa senza piancervi addosso e senza chiedere interventi divini(tipo istituzioni)forse le cose miglioreranno.
    Un grosso augurio.

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  2. Peccato che nessuno ricordi della pineta distrutta, albero dopo albero approfittando della mancanza di controlli, per la realizzazione di parcheggi e piazzole.
    Peccato che nessuno ricordi della spiaggia erosa non per azione naturale ma a causa della distruzione del sistema dunale che l’aveva preservata per secoli.
    Peccato che nessuno ricordi delle concessioni pagate in ritardo, della mancanza di emissione di docuemnti fiscali per tutte le spese sostenute in numerose strutture.
    Peccato che nessuno ricordi l’influenza nefasta esercitata grazie al politico compiacente di turno che ha lasciato pochissima spiaggia libera se non nel tratto, difficilmente raggiungibile e privo di possibilità di balneazione, che va dalla foce del Tusciano alla Spineta.
    Peccato che nessuno ricordi che, mentre in città si pagao multe salate per la mancata differenziazione, sulla litoranea nessuno si preoccupa di differenziare e cernire i quintali di rifiuti quotidianamente prodotti.
    La politica ha fatto pietà in questi anni, ma lorsignori non hanno fatto certamente di meglio!

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  3. Non posso non essere d’accordo con l’indignato purtroppo a Battipaglia la politica è non solo hanno fatto scempio della litoranea con tutto il menefreghismo possibile VERGOGNA.

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