Battipaglia Story 4: “L’affaire” rimozioni veicoli e i De Sarlo

La rimozione dei veicoli affidata ai De Sarlo con procedure “anomale”, elemento determinante per lo Scioglimento del Consiglio Comunale.

Parentele inquietanti e rapporti convenienti. Dai piccoli favori, al controllo degli appalti. Dalla gestione delle Partecipate alle linee guida del PUC.  Un clima di controllo e connivenze che porta anche alla rimozione del Comandante Cerruti, che assumeva posizioni in contrasto con l’Amministrazione.

Giorgio-Cerruti
Giorgio-Cerruti

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Continua “Battipaglia Story“, la storia a puntate di tutte le vicende che hanno portato: prima la Commissione di Accesso agli atti ad individuare tutte le vicende “anomale” e poi con il Decreto alla decisione dello Scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia per infiltrazioni camorristiche da parte del Ministro degli Interni Angelino Alfano; e l’AFFAIRE” della rimozione dei veicoli sequestrati per la violazione al codice della strada alla ditta De Sarlo è per la Commissione stessa una tappa importante.

Una delle tante vicende quella della Rimozione dei Veicoli, sulle quali la Relazione della Commissione di Accesso agli atti, si è soffermata e successivamente divenuta determinante insieme alle altre questioni messe in luce, perchè si desse corpo alle motivazioni del Decreto di Scioglimeto del Consiglio Comunale di Battipaglia.

Dietro le altre vicende e questa in particolare la Commissione ha ritenuto vi fossero procedure illegittime, nei provvedimenti adottati, riconducibili ad un “sistema” che si intrecciava nei rapporti tra politici, amministratori, faccendieri, funzionari, imprenditori, camorristi, che unito al clima che a giudicare dalle affermazioni del Comandante Cerruti era intimidatorio e mirato alla eliminazione dai circuiti decisionali coloro i quali contrastavano quel disegno, risultato criminoso, dal decreto di Scioglimento.

Un quadro che senza equivoci disegna percorsi che vanno dalle decisioni urbanistiche e programmatiche al controllo delle Partecipate, fino alla gestione che va dai piccoli “favori” quotidiani agli appalti importanti, senza nulla tralasciare, passando tra parentele inquietanti a rapporti convenienti, il tutto finalizzato al controllo e alla gestione a tutti i costi del potere.

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di Oreste Vassalluzzo
giornalista professionista

Giorgio Cerruti, comandante della Polizia Municipale, venne rimosso dal suo incarico dall’ex sindaco Giovanni Santomauro. Al suo posto al timone di comando del corpo dei Vigili urbani è chiamato il maggiore Gerardo Iuliano.

Il colonnello Cerruti, ascoltato dalla commissione d’accesso antimafia, riferisce di «essere stato rimosso dall’incarico dal settembre 2012 ad aprile dell’anno successivo e che sarebbe stato dal Sindaco allontanato dal servizio ogni qual volta assumeva legittime iniziative contrastando, però, gli indirizzi dell’Amministrazione».

Una anomalia riscontrata dai commissari riguarda l’affidamento del servizio di rimozione dei veicoli sequestrati per la violazione al codice della strada. Nel 2006 alla ditta De Sarlo viene affidato il servizio fino al dicembre del 2012.

«Nel 2013 è stata avviata una nuova procedura intesa all’affidamento biennale del servizio, gara andata poi deserta – scrivono i commissari -. In relazione a ciò il Vicecomandante della Polizia Municipale (si badi, il Comandante in sede di audizione riferisce di essere stato rimosso dall’incarico dal settembre 2012 ad aprile dell’anno successivo e che sarebbe stato dal Sindaco allontanato dal servizio ogni qual volta assumeva legittime iniziative contrastando, però, gli indirizzi dell’Amministrazione), nel febbraio 2013 con propria determina, considerata la disponibilità manifestata dalla ditta De Sarlo e l’inesistenza sul territorio comunale di altre ditte idonee, ne ha prorogato il servizio fino alla data del 3 dicembre 2013.

Tutto ciò in contrasto con le disposizioni vigenti in materia che prevedono la possibilità di proroga solo limitatamente al tempo necessario per la stipula di nuovi contratti a seguito dell’espletamento di gare ad evidenza pubblica e a condizione che la proroga non superi i sei mesi, al di là della accertata non veridicità dell’inesistenza di ditte idonee alla rimozione di veicoli nel territorio di Battipaglia.

La Commissione rileva come, da informazioni prodotte dagli organi di polizia, sia risultato che il fratello del socio accomandatario della ditta in questione, Antonio De Sarlo, (il quale ha ricoperto in passato la stessa carica), è indagato, insieme ad altri soggetti notoriamente collegati al clan dei Casalesi, per il reato di illecito traffico di rifiuti e falsificazione di certificati di analisi e documenti di trasporto dei predetti rifiuti nella c.d. “terra dei fuochi”, e che, inoltre, la moglie è figlia di Cosimo D’Andrea un noto esponente camorristico (defunto) della Nco operante nella Piana del Sele».

Battipaglia, 6 maggio 2014

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