Pontecagnano: “NO” del PD all’inceneritore di Cupa Siglia

L’inceneritore è inutile e dannoso. Denuncia il Partito Democratico di Pontecagnano Faiano.

Il decreto legge ci sollecita ad attuare nuove alternative. Il Direttivo Pd di Pontecagnano Faiano chiarisce e conferma la propria contrarietà all’installazione dell’inceneritore in località Cupa Siglia.

ubicazione inceneritore Cupa Siglia
ubicazione inceneritore Cupa Siglia

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

PONTECAGNANO FAIANO – L’inceneritore e’ inutile e dannoso. Denuncia il Partito Democratico di Pontecagnano Faiano – rispondendo sia ai suoi alleati di Sinistra Ecologia e Libertà di Pontecagnano e sia al Neo Presidente della Provincia Canfora che ne aveva rilanciato l’utilità – che per l’ennesima volta si mobilita contro la riproposizione di un progetto che fa comodo solo a chi lo realizza e che sottolinea come al contrario il Governo regionale e sotto sotto le altre istituzioni territoriali: Provincia e Comuni; non hanno nessuna intenzione di percorrere strade alternative che vanno nella direzione dell’utilizzo virtuoso del ciclo dei rifiuti.

Il decreto legge ci sollecita ad attuare nuove alternative. Scrive in una nota Il Direttivo Pd di Pontecagnano Faiano che chiarisce e conferma la propria contrarietà all’installazione dell’inceneritore in località Cupa Siglia, volontà tra l’altro espressa anche in un incontro promosso da tutti i Partiti del Centrosinistra di Pontecagnano Faiano: PD – SEL – UDC – IDV.

landolfi-brusa
landolfi-brusa

“Non è la prima occasione, – dichiara il Coordinamento cittadino in merito a tale annosa questione – e probabilmente non sarà l’ultima, in cui evidenziamo con forza, e senza mezzi termini, la nostra posizione: l’inceneritore è dannoso ed inutile! Rappresenta, e gli esperti ce lo insegnano, una tecnologia obsoleta, finalizzata unicamente alla speculazione edilizia e finanziaria.

Anziché migliorare ed incentivare la raccolta differenziata – incalza ancora il coordinamento del PD localein merito alla quale bisogna pur dire che Pontecagnano Faiano sia in coda alla classifica regionale con una percentuale pari al 52,64% (oltre il 20% in meno rispetto a 10 anni fa!!!)- si propone una soluzione superata ed altamente inquinante.

Va ribadito che neanche il nuovo Decreto Legge contempla tale tipo di risoluzione e dispone, invece, grazie all’emendamento dei deputati Pd della nostra provincia, solo la conclusione del ciclo dei rifiuti, che può avvenire certamente con strumenti meno invasivi, dispendiosi e più attuali.

Resta, infine, da sottolineare, come ha ben chiarito ieri il Segretario provinciale Nicola Landolfi, che la realizzazione del termovalorizzatore non è presente nel programma del Pd.

Adriano-Montemurro-Roberto-Brusa-Carlo-Naddeo-Domenico-Strianese.
Adriano-Montemurro-Roberto-Brusa-Carlo-Naddeo-Domenico-Strianese.

I nostri territori – conclude il Coordinamento del PD di Pontecagnano Faiano – sono già profondamente martoriati da numerose forme di inquinamento, che hanno inciso drammaticamente sulla vita, e sulla morte, dei nostri cittadini. Per loro non cederemo a nessun compromesso e continueremo a lavorare nella direzione del protocollo rifiuti zero, della sensibilizzazione per una differenziata spinta e tutto quanto possa favorire un’alternativa valida alla costruzione di questo ennesimo ecomostro“.

La discussa costruzione dell’inceneritore in località Cupa Siglia, a ridosso del comune picentino, nella valle che ormai può definirsi la “Valle dei rifiuti” è proprio una brutta storia lunga anni, che ha visto scontrarsi: da una parte Vincenzo De Luca e il Comune di Salerno; dall’altra Edmondo Cirielli e la Provincia di Salerno; entrambi ne rivendicavano l’appalto e la relativa gestione. Scontro che tra l’altro vide soccombente il Comune di Salerno a favore della Provincia che provvide nel 2010 anche ad indire una Gara affidandola all’ATI composta dalla Daneco Impianti, Acmar e Rcm Costruzioni.

Una storia e uno scontro tra due sistemi di potere che negli ultimi anni si sono combattuti senza esclusione di colpi. Due “Palazzi” del potere: il Comune di Salerno e alla Provincia di Salerno e per essi al De Luca e Cirielli o chi per essi, entrambi impegnati più a consolodare il loro potere e a gestirlo che a metterlo a disposizione della provincia. Due poteri e  due facce della stessa medaglia, espressioni di gestioni dispotiche, e la vicenda dell’inceneritore è la massima espressione della loro arroganza che non si misurava sulle modalità di realizzazione o su come poter raggiungere obiettivi generali ottimali nello sviluppo di un progetto alternativo, ma i propri obiettivi nella gestione dei rifiuti. Uno scontro che non aveva e non ha nulla di politico ma tutto basato sul proprio “ego” politico che passa attraverso la stazioni appaltante, la direzione dei lavori, la stipula del contratto con l’impresa aggiudicatrice, l’affidamento della concessione per la progettazione; La costruzione e la gestione del termovalorizzatore, ivi compreso tutte le altre operazioni necessarie alla realizzazione dell’opera. Potere e solo potere, assecondato, indipendentemente dai deboli atti governativi che non hanno la forza di fermare un iter procedurale che segue appunto quegli obiettivi che oggi in parte sono contrastati anche da chi ieri li promuoveva.

Pontecagnano faiano, 13 novembre 2014

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