Eboli “Stop” ai Patrocini: Concessi solo per le disabilità

Freno ai Patrocini dall’Amministrazione e una proposta da Busillo: Solo per attività e manifestazione che non escludono le disabilità.

D’accordo anche il Sindaco Cariello. Patrocinio solo alle manifestazioni che favoriscano la partecipazione delle persone con disabilità, cacellando barriere architettoniche ed ogni altra forma di ostacolo. Ma non sarebbe il caso di passare dall’improvvisazione alla programmazione?

Carmine Busillo
Carmine Busillo

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLIPatrocinio comuale concesso solo per quelle manifestazioni che favoriscano in ogni modo la partecipazione delle persone con disabilità, cacellando barriere architettoniche ed ogni altra forma di ostacolo. – Questo è quello che si legge nbella nota pervenutaci con la quale si interviene a proposito dei “Patrocini comunaliUna scelta che qualificherebbe l’azione ammministrativa, lanciando un messaggio forte all’intera città ed al suo tessuto sociale. Non solo, ma anche attenzione per l’eliminazione dei tanti ostacoli che impediscono un agevole accesso alle strutture comunali, dal Municipio agli uffici del Piano di Zona.

Procedendo con ordine, – e seguendo la nota si ricorda – nell’ultimo consiglio comunale, quello celebratosi giovedì scorso sulle linee programmatiche dell’Amministrazione comunale, il capogruppo di “Insieme X Eboli”, Carmine Busillo, ha preso una posizione forte su un principio che deve essere sottolineato in maniera decisa: il patrocinio “Città di Eboli” va concesso solo a manifestazioni realmente fruibili a tutti, quindi accessibili anche alle persone con disabilità.

Carmine Busillo
Carmine Busillo

«Non possiamo consentire che, sotto l’egida del nostro patrocinio, sia consentito che avvengano manifestazioni ed eventi che non siano realmente accessibili o alla portata di tutti – spiega il capogruppo di “Insieme x Eboli” Carmine Busillo a commento della sua proposta -. L’impegno comune deve essere rivolto a che sia possibile, anche per i cittadini con disabilità, partecipare a tutti gli eventi cittadini, almeno se tali eventi vogliono fregiarsi del simbolo della nostra città e di fondi pubblici».

Una proposta che non solo qualifica l’azione dell’Amministrazone comunale, ma avvia anche un nuovo percorso di rispetto per tutti. Insieme con la questione “patrocinio comunale”, infatti, sul tappeto arrivano anche altri provvedimenti che si annunciano urgenti, dei quali in passato ci si era “dimenticati”. E’ il caso dell’accesso al Municipio, spesso complicato per le persone con disabilità.

«La nostra idea è che si potrebbe procedere all’acquisto di un montascale, in questo modo non essendo più costretti a richiedere la disponibilità di privati», illustra ancora Carmine Busillo. Un’azione, quella in favore delle persone con disabilità, che si coniuga anche con l’attenzione per gli anziani. Entrambe le fasce hanno necessità di accesso agevole agli uffici del Piano di Zona e proprio per questo ci sarebbe la necessità di delocalizzare gli uffici attualmente ospitati a Palazzo Massajoli.

«Ci troviamo davanti a proposte che arrivano dalla maggioranza consiliare e che riempiono di soddisfazione l’Amministrazione comunale, perché sono segnali di grande sensibilità politica ed amministrativa – spiega il sindaco, Massimo Cariello -. Già nel programma di mandato avevamo sottolineato la necessità di intervenire in favore delle persone con disabilità e delle fasce di anziani, perché una città moderna e civile deve dare ascolto ed attenzione a tutti, soprattutto a chi ha maggiori necessità. Sappiamo quanto sia difficile intervenire, ma abbiamo la consapevolezza che l’intera città si aspetti da noi azioni qualificanti che riguardino gli interessi di tutti e che diano spazio possibile ad ogni segmento della nostra comunità».

Massimo Cariello-
Massimo Cariello-

Insomma ad ogni cosa c’é un limite e forse il giovane Busillo nella sua ingenuità ha tentato di porre un rimedio alla “fila chilometrica” che si è delineata nei primi 3 mesi dell’Amministrazione Cariello caratterizzandone la marcia. Ebbene la proposta di Carmine Busillo sembra trovare l’appoggio anche dal Sindaco di Eboli Massimo Cariello, in questi tre mesi più impegnato nel presenziare ad una serie di manifestazioni, pare ben 19 solo nel fine settimana scorsa, e semmai dedicarsi ad altro, senza per nulla minimizzare le tantissime iniziative che gruppi di cittadini, associazioni e movimenti hanno messo in cantiere e svolto, impiegando il suo tempo in  maniera diversa, magari facendoci comprendere anche cosa vuole veramente fare da grande quest’amministrazione. Stiamo aspettando.

Ebbene da questa nota sembra si stia esagerando e così come reciita un aforisma sarebbe il caso di “Esagerare, ma con equilibrio“, cercando semmai di stabilire quale sia la “modica quantità” oltre la quale si precipita nell’esagerazione. Sembra, sempre a giudicare dalla nota che per ovviare alle “esagerazioni” si sia propensi a concedere il Patrocinio solo a quelle manifestazioni che abbiano come principio quello di favorire l’eliminazione di qualsiasi barriera archiettonica, per modo da attuare uno dei punti che l’Amministrazione Cariello si è prefisso di realizzare nel corso del suo mandato dando dignità assoluta alle persone diversamente abili ivi includendo anche gli anziani.

EBoli Palazzo di Città
EBoli Palazzo di Città

Una linea di principio straordinaria. Una linea di principio che ovviamente dovrebbe appartenere a tutti e dovrebbe organizzare un modello di vita veramente plurale, inclusivo, per questo ovviamente si può arrivare anche a dire basta alle barriere architettoniche che “imponenti” rappresentano quella “linea maginot” tra la disabilità e la così detta normalità. Ovviamente bisognerebbe estendere il principio dell’assolutismo partecipativo e dei diritti anche ad altri settori come: La Scuola; la Sanità, i Trasporti e così via fino ai servizi e agli sport, e non come magari ha fatto la nostra Regione dell’orbo, del cieco e del sordo Stefano Caldoro, il quale evidentemente, proprio per evitare che non vi fossero “diversità” ha ridotto fino ad azzerare il fondo per le Disabilità, rifinanziato per 15 milioni di euro dal neo Governatore Vincenzo De Luca, e sempre per lo stesso principio ha azzerato del tutto il trasporto pubblico, non trascurando di estendere la sua magnanima uguaglianza anche al sostegno per gli scolari con diverse disabilità riducendo gli insegnati di sostegno, fino a raggiungere gli anziani ed i malati gravi ed oncologici che ogni anno da settembre a dicembre si vedono ridotte le prestazioni e annullati i tiket, non escludendo finanche per i malati diabetici che devono acquistare pagando l’insulina, se vogliono vivere. Eppure la stessa mannaia non ha toccato le grandi imprese della Sanità, le centinaia di convenzioni e di incarichi, tutti capitoli incrementati come incrementati sono anche quei compensi aggiuntivi che si celano dietro l’acronimo ALPI un vero e proprio scandalo che è costato alla sola ASL Salerno la cifra di ben 75 milioni di euro solo nell’anno 2013, cifra che si sono spartiti 2000 medici, alcuni dei quali sono arrivati a percepire fino a 350mila euro l’anno. Si immaginano quali cifre si sono spese per l’intera Regione Campania, eppure l’emigrazione sanitaria anche quest’anno ha avuto un incremento nonostante noi paghiamo i nostri medici più di quanto abbia mai guadagnato Barnard.

Ritornando alle barriere architettoniche che impediscono ad anziani e disabili di raggiungere i piani superiori del Comune o la sede degli Anziani e del Piano di Zona nel palazzo Massaioli, ebbene per il Palazzo Comunale non ci sono parole, basta vedere come è tenuto, non è stato speso un solo soldo dal 1985 ad oggi, data in cui si registrano gli ultimi lavori eseguiti, per intenderci, lavori che facevano parte di un progetto di risistemazione dell’intero edificio, iniziati con la realizzazione dell’Aula Consiliare e della porzione di piano che ospita gli Uffici del Sindaco e del Segretario.

In quel progetto vi era anche altro e vi erano anche delle prescrizioni per il progettista per realizzare forme di abbattimento di ogni barriera, comprendendo anche un ascensore che dall’atrio, nello spazio delle scale portasse ai piani superiore ed inferiore. Purtroppo da quel tempo tutti gli “inquilini” di quel Palazzo, iniziando da: Donato Guercio, Pino Di Domenico, fino a agiungere ad Antonio Morrone, Gerardo Rosania e dulcis in fundo Martino Melchionda; appena si sono accomodati, sono stati presi dal quotidiano o da altro, o dai patrocini, come è avvenuto per l’Amministrazione Cariello e quel palazzo è rimasto incompleto, come indecorosamente viene mantenuto quel palazzo Massaioli, frutto di una donazione. Ebbene pure in quel palazzo si potrebbe realizzare dal cortile o dal vano scale, un ascensore che conduca ai piani superiori, per realizzarlo ci sono anche fondi dedicati, possibile che dal momento che si è pervenuti alla donazione ad oggi nessuno ha pensato e provato a realizzarlo? Non ci hanno pensato nemmeno quelli del Piano di Zona, eppure percepiscono belle cifre per loro e per i servizi che erogano, come mai?

Tornando ai “Patrocini”, indubbiamente andrebbero regolati, anche perché le forme di patrocinio potrebbero essere diverse. Pensare ad una regolamentazione non è sbagliato, e forse Busillo a quello mirerebbe, tuttavia il principio del Patrocinio per sua natura rappresenta una forma simbolica di adesione e semmai una sottolineatura di un apprezzamento del Comune ad iniziative ritenute meritevoli. Iniziative, di carattere sociale, culturale, scientifico o di interesse pubblico che siano rilevanti per la città e soprattutto che non abbiano scopo di lucro, ma anche per questo potrebbero esserci delle eccezioni come per iniziative di carattere benefico o solidaristico, o anche se a scopo di lucro, purchè si ritiene che lo svolgimento di tali iniziative possano promuovere l’immagine e il prestigio del territorio, conseguendo che se il Patrocinio, che in termini economici non costa nulla, venga concesso a tutti, sminuendo per tutte le iniziative il relativo e singolo prestigio, se si ritiene che le stesse abbiano un minimo di prestigio.

Il caso dei patrocini si ascrive alle considerazioni che potrebbero portare ad una semplice constatazione che purtroppo conduce ad una sola considerazione: Una mancanza di vedute politiche e programmatiche di insieme che se opportunamente valutate e studiate potrebbero caratterizzare una parte del programma di questa Amministrazione, programma preciso non “liquido” correndo il riscio di disperdere ogni iniziativa, ma “duttile” nel senso che può trasormarsi e adattarsi alle circostanze ma seguendo comunque una direttiva principale.

E’ il caso di passare alla seconda fase e sostituire la programmazione all’improvvisazione.

Eboli, 27 settembre 2015

3 commenti su “Eboli “Stop” ai Patrocini: Concessi solo per le disabilità”

  1. quindi se ci sono associazioni che fanno manifestazioni per i bambini, per l’ambiente, per la storia di eboli ecc. non si patrocinano se non ricomprendono anche i disabili? (con tutto il rispetto possibile per i portatori di handicap, ci mancherebbe!), ma questi scherzano o parlano sul serio???

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