Morosità Tributi: Eboli esternalizza il servizio di riscossione. È Bagarre

4milioni di € la spesa per esternalizzare la riscossione coattiva dei tributi: Al danno la beffa. Italia Viva accusa l’amministrazione. Sindaco e Vice rispondono: “Bugie e Bassezze“. Il M5S: “Meglio tardi che mai? Ma Soldi sottratti alla spesa“. Un cittadino suggerisce una Legge che utilizza personale a costo zero. Ecco la Delibera.

Mario-Conte-Sgritta-Naponiello-Busillo-Venosi-Voza

POLITICAdeMENTE

EBOLI – “Accett’ ru cumpar’ talia u fierr“, scrivemmo in uno dei tanti articoli di POLITICAdeMENTE, per dire che quando i soldi non sono i tuoi li spendi con molta disinvoltura, e così scriviamo oggi aggiungendo: “Ma quant’ s’ammarrá st’accett“; cioè quando si spunta la lama e non taglia più sconsideratamente quel “ferro”, per dire, riferendoci alla vicenda della esternalizzazione della riscossione dei tributi non pagati dagli evasori, a tutti questi soldi che si sprecano, quando si finirà di spenderli e spanderli scriteriatamente?

Sarà una grande festa, sperando che per organizzarla non si contribuisca ad aumentare la spesa già molto alta, pare, di oltre 1milione e 200mila euro (pare 300mila circa solo per l’estate) distribuiti nei vari eventi dall’inizio dell’anno ad oggi, anche per accontentare qualche consigliere comunale, come dichiarò un componente della maggioranza in buona fede, o per accontentare sempre un altro consigliere di maggioranza, come accusava la Consigliera Provinciale e comunale del PD Filomena Rosamilia a proposito di un “possibile”, “probabile” e “futuro” affidamento della mensa scolastica: Ahh quell’Accetta….

Ma tornando alla vexata questio, e facendolo fuori dal coro per meglio contribuire al dibattito in corso, sperando magari, di giungere ad un ripensamento, ad una sospensione e ad un possibile annullamento di quella Delibera, che si allega in predice, con la quale la Giunta Comunale, con la sola assenza, anche da remoto, dell’assessore Vincenzo Consalvo, magari impegnato per la preparazione dell’Expo Sele, ha deliberato avente ad Oggetto: Affidamento in concessione della gestione ordinaria dell’accertamento e della riscossione coattiva del canone unico patrimoniale e della riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali; si comprende quanto l’amministrazione, dopo 4 anni e mezzo di gestione, abbia rinunciato dichiarando tutta la sua impotenza a risolvere la vicenda dell’evasione dei tributi di quelli che sono censiti e individuare quelli che invece non lo sono, ricordando che solo per la TARI, sono 5200 le utenze fantasma pari a circa 12mila abitanti, così come è emerso nel corso di una videointervista di POLITICAdeMENTE al Ceo della Sarim Mino Bardascino

Ebbene leggendo la Delibera con molta attenzione tra i tanti (premesso, visto, considerato, rilevato, richiamato, dato atto, ritenuto) si è pensato solo a supportare la proposta inquadrando nei meandri delle disposizioni, ma mai nessun riferimento agli esercizi finanziari elaborati ed approvati negli anni precedenti ben 4, che vanno dall’ottobre del 2021 ad oggi, ivi comprendendo l’anno 2020-2021 a gestione Commissariale. Di qui la domanda:

Perché solo ora viene alla luce questa spaventosa evasione?

Forse perché non si può più nascondere?

Quali sono stati gli “esercizi finanziari” che anno nascosto il buco?

Forse quei fondi che nell’attesa si costituisse l’ASSI, approfittando del passaggio da Piano di Zona ad Azienda, nel frattempo accumulati (Circa 3milioni e mezzo di euro) di cui una parte a più riprese forzatamente restituiti perché non spesi (circa milione e 200mila euro) sono serviti per ripianare i conti? 

Forse anche quei fondi derivanti dagli aumenti inopinati della TARI (atteso che il nuovo bando della raccolta dei rifiuti addirittura era di un milione di euro in meno rispetto a 5 anni fa), dell’anno scorso e di quest’anno sono serviti oltre che a coprire gli evasori anche a ripianare in parte il Bilancio?

Forse quelle poste sono servite, almeno contabilmente, ad aumentare la capacità di spesa dell’Ente, ergo si sono spesi soldi che o non c’erano e se c’erano servivano a coprire le mancate entrate contributivo aumentando contestualmente i disavanzo?

Non è per caso, come qualche maligno ipotizza, che oltre ad arrendersi senza condizioni sulla paurosa evasione si cerca di favorire qualche Ditta o Studio, come alcuni hanno pensato per l’appalto dei rifiuti, o magari come sostiene la Rosamilia favorire qualche consigliere comunale nella gestione della mensa?

Insomma più che guardare il dito si deve guardare la Luna e magari quardandola capire che sono troppe le questioni che aspettano risposte e sono tante le cose che non tornano, come nel caso ultimo della chiusura dell’asilo Agatino Aria a 3 giorni dall’apertura dell’anno scolastico, circostanza che richiama la chiusura del Plesso Molinello e quello della Salita Ripa, tra l’altro unica scuola del Centro Storico di Eboli. A tale proposito si può mai pensare come all’epoca i genitori di quest’ultima rilevato o che si trasferivano i bambini nel Plesso di Via Gonzaga, sol perché l’impianto elettrico non era a norma? Non sarebbe meglio per allontanare ogni sospetto pubblicare le relazioni e le perizie tecniche che certificano l’inadeguatezza degli spazi, l’igienicitá, l’idoneità della struttura?

Accett’ ru cumpar’ talia u fierr“ mai si poteva trovare un proverbio così adatto. Ma noi speriamo che qualcosa cambi. La speranza è sempre l’ultima a morire, e noi dobbiamo impegnarci a “sopravvivere” per vederla, intanto a seguire si pubblicano i diversi interventi che ci sono stati sul recupero coattivo esternalizzato e la Delibera di Giunta.

Mario Conte-Gianmaria Sgritta

«Mai viste tante bugie e bassezze in un commento. Bugie, ignoranza e demagogia insieme: ristabiliamo la verità e la corretta informazione. – commentava il primo cittadino Mario Conte rispondendo alle “esternazioni” di Italia Viva sulla riscossione delle entrate comunali – Il comune di Eboli, con le precedenti amministrazioni ha accumulato e non incassato 16 milioni di Tari, 4,1 milioni di Imu e 3,8 milioni di multe. Lo ha stigmatizzato la Corte dei Conti, che ci chiede di porre in essere ogni azione per il recupero delle somme non incassate. I 4 milioni in 7 anni non sono versati direttamente dal Comune, – prosegue il sindaco a proposito del presunto costo della concessione – ma saranno incassati in percentuale solo in caso di recupero dei crediti maturati negli anni scorsi. Assumere personale sufficiente con le risorse di bilancio di Eboli non è possibile e i dipendenti interni riescono appena a svolgere i compiti istituzionali e ordinari, già notevoli e innumerevoli, e qualche ritardo deriva proprio dalla mancanza di personale. – aggiunge il sindaco – Il rapporto con i contribuenti rimane come prima, nulla cambia rispetto alle possibili agevolazioni che per legge e regolamento comunale possono essere concesse ai cittadini, come modalità di pagamento ed esenzioni. Rimane tutto come prima, nel rispetto della legge e della programmazione prevista nel bilancio comunale. Quindi nessun aggravio di spesa per il Comune, neppure uno sminuire gli uffici, la professionalità dei nostri funzionari non si misura sulle procedure di recupero crediti. Con questa iniziativa colpiremo solo i furbi e coloro che deliberatamente non contribuiscono al bene comune ed al rafforzamento dei servizi».

«Se gli atti adottati dal comune fossero letti con maggiore attenzione da parte dei critici si capirebbe che il comune ha deciso di affidare all’esterno esclusivamente la riscossione coattiva delle entrate e la gestione ordinaria e coattiva del CUP. – commenta l’Assessore al Bilancio e Finanze Gianmaria Sgritta, che prosegue – Gli uffici continueranno ad effettuare tutta l’attività di accertamento e verifica dei tributi maggiori (TARI e IMU) fino alla contestazione degli omessi pagamenti. Negli anni scorsi tale attività è stata affidata ad ADER con scarsi risultati. – continua il vicesindaco Sgritta – La riscossione dei carichi affidati ad ADER non è andata oltre il 12,55% (su circa 13 milioni di euro affidati sono stati riscossi circa 1.750.000) e si è dimostrata poco incisiva verso chi continua a non pagare le imposte dovute al comune. Vorrei sottolineare che l’affidamento all’esterno non è uno spreco di risorse in quanto si autofinanzia dall’importo delle sanzioni applicate agli atti di contestazione nei confronti dei contribuenti morosi che continuano a non pagare le imposte dovute nonostante i solleciti fatti dall’ente.

Se i contribuenti assolvessero al loro dovere, la ditta affidataria non percepirebbe un euro di compenso» – aggiunge ancora il vicesindaco – I tempi e modi della riscossione sono assolutamente governati dal comune che ha già adottato propri regolamenti a cui la ditta affidataria dovrà attenersi con tanto di tutela sociale. A titolo di esempio, già prima che arrivasse lo Stato, con proprie leggi, a disporre tempi lunghi di rateazione, nel regolamento del comune è prevista una rateazione fino a 10 anni per le persone in difficoltà.

Non saranno tolte risorse ai servizi, anzi il miglioramento della riscossione, libererà risorse oggi obbligatoriamente da accantonare. Gli uffici, come detto, continueranno ad accertare e contestare ai contribuenti le imposte non pagate, nessuna perdita di know-how e depotenziamento».

Cosimo Naponiello-Carmine Busillo

«EBOLI: 4 MILIONI DI EURO DI SPRECO! ANDIAMO SEMPRE PIÙ MALE, – aveva scritto in un post Italia Viva di Eboli a firma del Consigliere Comunale e Provinciale Cosimo Naponiello e del Presidente del Circolo Locale Carmine Busillo, a commento di una Delibera di Giunta che impegna una cifra di 4milioni di euro circa per la esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva dei tributi e di seguito aggiungeva –L’amministrazione più amata dagli ebolitani – come se non bastasse già tutto ciò che sta accadendo ed è sotto gli occhi di tutti – prepara un altro regalo:

affidamento all’esterno per 7 anni degli accertamenti e della riscossione ordinaria/coattiva del comune.

4 milioni di euro dall’Amministrazione finiranno ad un privato per la riscossione dei tributi.

Eppure – Proseguiva ancora il post di Naponiello e Busillocon quei soldi potevano:

  • assumere nuovo personale negli uffici tributi,
  • digitalizzare i servizi,
  • rafforzare il rapporto diretto con i cittadini.

Invece di valorizzare le competenze, la sensibilità e la terzietà dei dipendenti pubblici, si sceglie di svendere all’esterno un servizio fondamentale. – Aggiungevano inesorabile nella critica i due esponenti politici di Italia Viva di Eboli elencando tutte le conseguenze e tutti i danni che questa spesavarrecherebbe all’ente è ai cittadini – Piuttosto che trasparenza e terzietà loro scelgono:

  1. Spreco di risorse
    Milioni di euro di commissioni/aggio al gestore esterno.
    Minori fondi disponibili per servizi pubblici e personale interno.
  2. Perdita di controllo
    Minore trasparenza nei procedimenti.
    Tempi e modalità di riscossione non più governati direttamente dal Comune.
  3. Maggiori costi per i cittadini
    Possibili aggravi di spese e interessi.
    Maggiore rigidità nelle rateizzazioni e meno attenzione ai casi di difficoltà.
  4. Riduzione della terzietà e sensibilità
    Il privato punta al profitto, non all’equilibrio tra dovere tributario e tutela sociale.
    Mancanza di attenzione verso i cittadini più fragili.
  5. Perdita di competenze interne
    Depotenziamento degli uffici comunali.
    Progressiva perdita di know-how e autonomia gestionale.

Conclude il post di Italia Viva di Eboli a firma del Consigliere Comunale e Provinciale Cosimo Naponiello e del Presidente Cittadino di IV Carmine Busillo con un iconico –

ANDIAMO SEMPRE PIÙ MALE!!

Erasmo Venosi M5S

«Meglio tardi che mai? – appreso della delibera di Giunta Comunale, invece scrive Erasmo Venosi del M5S di Eboli, pensando al principio che dovrebbe portare alla emersione dei morosi, sempre che questi siano censiti e alla riscossione del dovuto pur criticando la manovra che sottrae risorse, che invece potrebbero essere impegnate per altri servizi – La delibera di Giunta comunale n 218 del 4 settembre us dal titolo, “Affidamento in concessione ordinaria, dell’accertamento e della riscossione coattiva del canone unico patrimoniale e della riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali” non votata solo dall’assessore Vincenzo Consalvo, mette a disposizione 3,92 milioni di euro per il soggetto che ottiene la concessione.

Quasi 4 milioni di euro sottratti alla capacità di spesa del comune in un momento di tagli per 8 miliardi, legge di bilancio 2024 da parte del Governo centrale, senza valutazioni di alternative meno onerose? – Si domanda e domanda alla Giunta comunale, tranne che all’Assessore Consalvo che ha ben pensato di non esserci, nemmeno da remoto – La procedura di factoring, cedendo il credito (tari, imu e sanzioni polizia municipale) a una società finanziaria ottenendo liquidità immediata non rappresenta una valida e meno onerosa opzione? – Conclude Erasmo Venosi del Movimento Cinque Stelle di Eboli che a sua volta suggerisce una ipotesi diversa e a costo zero suggerita, giorni scorsi da un cittadino ebolitano Angelo Voza che ipotizzava una soluzione e la suggeriva in una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Eboli Mario Conte, per nulla tenuta in considerazione, poiché evidentemente “guastava” i piani politici dell’amministrazione Comunale – Verifica della praticabilità della costituzione di un gruppo operativo di esperti, a costo zero esperendo le procedure previste dalla vigente legislazione, peraltro citata nella lettera aperta inviata al Sindaco dal concittadino Angelo Voza».

Angelo Voza

Ma cosa diceva Angelo Voza nella sua lettera? Parlava della grande evasione dei Tributi comunali, e suggeriva ma nello stesso tempo formulava delle domande – “se veramente l’Amministrazione tenesse alle sorti della Città, di creare una Task Force a COSTO ZERO attingendo dalle liste dei Militari in Ausiliaria, come previsto dalla Legge (https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-03-15;66https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2010-03-15;66), creando un ufficio ad hoc che metta mano alla vergognosa evasione della TARI e di altri tributi comunali che si aggira intorno al 60% ed i cui costi generali sono interamente a carico del restante 40% dei cittadini? Perché, gentile Sindaco, non si procede in questa logica e legittima direzione e per altro, si ribadisce, a COSTO ZERO?  La Legge suddetta prevede che: ”I militari in ausiliaria possono essere richiamati in servizio da Pubbliche Amministrazioni (PA) statali e territoriali per esigenze di personale, con procedimenti gestiti dalla Direzione Generale del Personale Militare della Difesa (DGPM). Il richiamo avviene senza assegni se il trattamento economico è corrisposto dalla PA richiedente, mentre per i richiami con assegni è previsto un iter interministeriale. La permanenza in ausiliaria è di 5 anni, e in caso di richiamo il periodo viene comunque computato come servizio effettivo per il calcolo della pensione. – A tale proposito ricordava in ultimo Angelo Voza, concludendo, nella sua lettera inviata al Sindaco di Eboli, che – Un’Amministrazione Pubblica (statale o territoriale) che ha bisogno di personale può invia una richiesta alla DGPM, indicando le esigenze da coprire con:

  • Identificazione del personale: La DGPM fornisce alla PA un elenco dei militari residenti nel Comune o nella Provincia interessata e disponibili per il richiamo.
  • Iter amministrativo: La DGPM avvia l’iter amministrativo per il richiamo del militare.
  • Richiamo “senza assegni”: Il militare in ausiliaria continua a percepire il suo trattamento fisso e continuativo (inclusa l’indennità di ausiliaria). La PA richiedente è responsabile di eventuali trattamenti accessori come straordinari o missioni.

ecc. ecc. 

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Eboli-delibera-Recupero cattivo-affidamento Società esterna

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Eboli, 18 settembre 2025

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