Le “Fabbriche” dei rifiuti in Zona ASI: La Francese precisa impegni e ruoli

Preoccupante la concentrazione di Imprese che lavorano rifiuti in Zona ASI di Battipaglia: La Sindaca Francese precisa ruoli e posizioni politiche.

Le polemiche sui rifiuti e la loro lavorazione dopo i ripetuti incendi che negli ultimi mesi e negli anni hanno preoccupato e non poco i cittadini non la Regione e l’ASI che a vario titolo nel tempo hanno trasformato la Zona Industriale di Battipaglia in “Polo dell’Immondizia”.

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – La questione dei Rifiuti e quella della “lavorazione” o “trattamento” dei rifiuti tiene ancora banco e pare che oggi, a seguito di alcuni interventi, non ultimo quello della Magistratura, in relazione ai molteplici incendi che si sono verificati nel corso degli anni e nei mesi nell’Area Industriale di Battipaglia, sia negli Impianti privati come la Nappi Sud e la Sele Ambiente e sia in quello pubblico dello STIR di Battipaglia, vi sia un “ritorno” di impegno ambientalistico da parte del Consorzio Industriale di Salerno e delle varie Associazioni ambientalistiche silenti nel caso della battaglia contro il mega impianto di compostaggio presso lo STIR di Battipaglia, in capo al quale, insieme alla Regione Campania vi sono le responsabilità delle varie autorizzazzioni per la realizzazione di Imprese che trattano i rifiuti urbani allocate in massima parte nella Zona Industriale di Battipaglia: Ordinari; Speciali, Pericolosi e altamente Pericolosi; rigurgiti ambientalisti che hanno sollecitato anche l’intervento del capogruppo di Forza Italia Valerio Longo e di qui ora quello della Sindaca Cecilia Francese che ha ritenuto inviare la nota che segue, specificando i ruoli e gli impegni, ma anche le responsabilità derivante dagli stessi, oltre che gli indirizzi che la sua Amministrazione si è data contro questi tipi di impianti e in generale contro le politiche invasive per i territori adottate sui rifiuti.

«Non possiamo che salutare con piacere l’improvvisa “conversione ambientalista” dell’ASI, – dichira nella sua nota la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese non nascondendo lo stupore per le nuove posizioni che si sono assunte e non nascondendo anche il favore che queste fanno registrare rispetto alle politiche sui rifiuti fino ad ora adottate – la quale ha annunciato la propria avversione all’insediamento di nuovi investimenti legati alla lavorazione del rifiuto nell’area industriale di Battipaglia. Di certo, potremmo dire che troviamo originale la modalità considerata la necessità delle associazioni invitate all’incontro, di precisare la loro posizione rispetto alle dichiarazioni del presidente dell’Asi.

Avremmo di certo preferito che questa conversione avvenisse prima, molto prima che la nostra area industriale fosse ridotta ad una sorta di polo dell’industria del rifiuto. – aggiunge Cecilia Francese con un laconico:

Non è mai troppo tardi.

Il comunicato da parte dell’Asi – ha aggiunto la Sindaca non lasciandosi scappare qualche polemica in relazione alle dichiarazioni dell’ex componente della maggioranza Ugo Tozzi che pare siano state a motivo delle sue dimissioni – ha immediatamente consentito a qualche forza politica locale alla ricerca di facili consensi, probabilmente non avendo neanche capito che l’argomento era poco attinente con il rientro o meno del Comune di Battipaglia nell’Asi, di dire la sua. Ci sorprende non poco questa posizione politica di cui nessuno aveva memoria, né risulta essere stata oggetto di discussione in maggioranza, né oggetto di scontro tale da motivare l’uscita di quella forza politica dall’amministrazione. Probabilmente era una posizione maturata nel profondo, talmente nel profondo, da rimanere inespressa.

Noi salutiamo, invece, – prosegue la Sindaca rivolgendosi sempre al suo ex interlocutore di maggioranza – come un fatto positivo la posizione assunta dall’Asi che ci rende ancora più forti al tavolo politico regionale che abbiamo chiesto in via d’urgenza anche alla luce dell’ultimo incendio che ha interessato una delle imprese di lavorazione dei rifiuti presente nella nostra area industriale che, facendo seguito ad analogo fenomeno avvenuto lo scorso anno, lancia un’ombra sinistra sugli interessi che si concentrano su questo settore.

Significa che allorquando, a fronte del silenzio della Regione Campania rispetto alle nostre richieste, avvieremo forme di lotta e di protesta anche estreme, proporremo alle associazioni ambientaliste di Battipaglia di concordarle assieme, finalmente ci troveremo al nostro fianco anche l’ASI. – aggiunge ancora sarcasticamente ma con evidente soddisfazione la Sindaca ricordandoci come nel momento delle proteste culminate con quel magnifico corte non vi fossero ne le maggiori associazioni ambientaliste e ne talpoco l’ASI – Nel frattempo abbiamo chiesto agli uffici comunali di studiare forme di modifiche delle norme di attuazione degli strumenti urbanistici, per porre con chiarezza il diniego del Comune di Battipaglia ad accogliere altre industrie del rifiuto nel nostro territorio. Anzi, per questa Amministrazione Comunale, all’ordine del giorno, abbiamo un altro argomento: la riduzione del carico di questo tipo di attività sul nostro territorio e nella Piana del Sele nel suo complesso. e aggiunge ancora – Azioni messe in campo da subito.

Abbiamo chiesto alla Regione Campania di rivedere il piano Regionale dei Rifiuti, anche alla luce delle modifiche già apportate a vantaggio di altri comuni che avrebbero dovuto ospitare, come Battipaglia, un mega impianto di compostaggio e che oggi sono stati esentati da questo carico. – prosegue la Prima Cittadina di Battipaglia confermando senza mezzi termini la posizione della sua Amministrazione sulla questione dei rifiuti e del loro trattamento – Ci possono essere stati incomprensioni, ci possono essere stati errori o divergenze sulle forme di lotta, ma la posizione di questa Amministrazione Comunale rispetto alla industria del rifiuto è stata precisa da subito:

  • NO ad ulteriori carichi nel nostro territorio e nella Piana del Sele, che è un’area che ha già dato un contributo altissimo alla politica dei rifiuti regionali;
  • SI alla riduzione del carico inquinante che già sopporta questo territorio.

Per quanto riguarda l’ipotesi del rientro del Comune di Battipaglia nell’ASI, – precisa ancora la Francese ricordando al suo interlocutore che al momento le problematiche sono altre e preminenti rispetto al rapporto con l’ASI – sinceramente non se ne capiscono le motivazioni che richiederebbero questa scelta. Il Comune di Battipaglia si è pronunciato nel 2011 allorquando il Consiglio Comunale deliberò la fuoriuscita dal Consorzio. Noi oggi abbiamo altri problemi:

  • sbloccare la situazione burocratica che appesantisce in modo insostenibile l’iter di imprenditori che vogliono investire sul nostro territorio;
  • trovare una soluzione condivisa per le imprese che nelle more della decisione del Consiglio di Stato sul permanere o meno dell’obbligo del nulla osta dell’ASI avevano ottenuto solo l’autorizzazione comunale.

Siamo ancora nel pieno di una crisi che ha desertificato il tessuto industriale di Battipaglia: – avverte la Sindaca Francese – non possiamo consentirci di perdere, per motivi burocratici, neanche un’altra realtà produttiva; Dovremmo pensare a come valorizzare l’area industriale Battipaglia-Eboli che insieme rappresenta una delle più grandi aree industriali del Sud Italia e che opportunamente infrastrutturata (uscita autostradale dedicata, interporto per lo scambio dei vettori di trasporto, gomma/ferro, collegamento con l’aeroporto di Pontecagnano altro che piccolo interporto tutto puntato sulla gomma di cui qualcuno parla) può diventare una grande opportunità di sviluppo per l’Intera Piana.

Altro che consorzio Asi con la sua lentezza burocratica e i costi aggiuntivi per le imprese. Questi sono i problemi veri su cui si gioca il futuro di Battipaglia e della Piana del Sele, chi pensa di riportarci indietro di anni a tornare a parlare ASI si ASI no sta evidentemente fuori dalla storia.

Noi a questo gioco non ci stiamo.

I Comuni devono riappropriarsi della gestione del proprio territorio, è fortemente sbagliato, oltre che pericoloso, pensare che si possa continuare ad accettare in silenzio scelte altrui. – conclude la Sindaca Francese – Su questo abbiamo aperto la discussione, vogliamo misurarci con gli imprenditori, con i comuni limitrofi e con la Regione.  Tutto il resto appartiene al passato, non ci appassiona».

Battipaglia, 24 luglio 2018 (articolo modificato a seguito alle ore 14.40)

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