Emergenza rifiuti e la “filiera lunga della monnezza”: Fuoco incrociato su De Luca

Dopo l’appello ai Sindaci per l’emergenza rifiuti è fuoco incrociato su De Luca da FI con l’On.Fasano e da M5S con i Consiglieri Muscarà e Viglione.

Con la chiusura del Termovalorizzatore di Acerra è sempre emergenza rifiuti da Rastelli a De Luca. L’On. Fasano (Forza Italia): «La Regione si dia una mossa e fronteggi l’emergenza». Muscarà M5S: “Emergenza rifiuti, De Luca spieghi in aula le ragioni del fallimento del suo piano”. Viglione M5S: “Nuovi siti di stoccaggio? Con la legge 2016 De Luca stabiliva di cancellarli”.

Muscarà - Fasano-Viglione
Muscarà – Fasano-Viglione

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – La storia dei rifiuti in Campania è una “Storia Infinita“. Una storia di monnezza che parte dal Governatore Rastelli, passa per Bassolino, attraversa Caldoro e giunge ora a De Luca. Una vera e propria “filiera lunga” della mennezza che accompagna da anni il business dei rifiuti. E così dopo l’appello con relative “bacchettate” ai Sindaci da parte del Presidente Vincenzo De Luca ora è fuoco incrociato sulle scelte del Governo Regionale, scelte che: sia Forza Italia con il Coordinatore provinciale di Salerno On. Enzo Fasano; e sia il M5S con la capogruppo regionale Maria Muscarà e il Consigliere Vincenzo Viglione; contestano perchè non solo sarebbero prive di prospettive risolutive, ma nemmeno efficaci per fronteggiare le emergenze come quella che si è verificata con la chiusura del Termovalorizzatore di Acerra, che ha messo in crisi il sistema dei rifiuti a Napoli con fortissime ripercussioni anche a Salerno se non si risolve con immediatezza.

enzo-fasano-fi
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«Anziché bacchettare i sindaci campani, la Regione si dia una mossa per capire come fronteggiare l’emergenza rifiuti». – Dice il coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno, on. Enzo Fasano in merito all’invito rivolto agli amministratori dal governatore Vincenzo De Luca affinché predispongano soluzioni di emergenza per far fronte allo stop di circa un mese del termovalorizzatore di Acerra. «Siamo di fronte a un atteggiamento irresponsabile da parte della Regione che, avendo perso quattro anni e non avendo i mezzi e la struttura per governare questa emergenza, pensa di poter scaricare ogni responsabilità sui sindaci. È evidente il fallimento del piano rifiuti messo in campo dal governatore che, ormai alle strette, pensa di poter far ricadere su altri le responsabilità e l’onere di un’emergenza che rischia di avere effetti dannosissimi per i cittadini campani. La Regione, piuttosto che pensare a iniziative-spot da campagna elettorale, inizi a lavorare concretamente per capire come fronteggiare la situazione».

Maria Muscarà
Maria Muscarà

All’On. Fasano fanno sponda anche i grillini con la capogruppo al consiglio regionale Muscarà che tuona: “De Luca spieghi in aula le ragioni del fallimento del suo piano. Pronta nostra proposta di seduta straordinaria monotematica. Nel pieno di un’emergenza spazzatura che sta travolgendo da settimane la città di Napoli e a meno di tre mesi da una crisi che coinvolgerà l’intero territorio regionale, effetto della chiusura dell’inceneritore di Acerra di cui gli uffici della Regione erano a conoscenza già da due anni, – Ha dichiarato la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania Maria Muscaràè giunto il momento che il governatore De Luca e il suo vice e assessore all’Ambiente Bonavitacola vengano in aula a riferire, una volta per tutte, le ragioni della mancata attuazione dei provvedimenti e delle misure previste dal piano e dalla legge regionale sui rifiuti licenziati nel 2016. Nelle prossime ore come Movimento 5 Stelle invieremo a tutti i gruppi politici rappresentati in Consiglio regionale una richiesta di seduta monotematica straordinaria, per capire le ragioni del ritardo e quali provvedimenti si intende adottare per scongiurare, di qui a pochi mesi, l’insorgere di una nuova emergenza igienico sanitaria”.

Ad oggi – sottolinea Muscarà – l’unica risposta della Regione è una patetica richiesta del governatore ai sindaci della Campania affinché individuino siti di stoccaggio provvisori. Un vergognoso scaricabarile sui Comuni per nascondere negligenze e incapacità all’origine del fallimento suo e della sua amministrazione nella gestione dei rifiuti. Fallimento che condivide con il suo predecessore Caldoro e che ancora oggi ci costa una multa da 120mila euro al giorno. Ci aspettiamo che soprattutto gli esponenti del centrodestra, che in questi giorni hanno duramente criticato le politiche di De Luca in tema di rifiuti, aderiscano alla nostra richiesta e che la questione venga affrontata in aula in tempi celeri. I cittadini della Campania hanno il diritto di sapere di chi sono le colpe se dovessero ritrovarsi, come già accade in questi giorni lungo le strade di Napoli, con montagne di spazzatura accumulate ad ogni angolo di ogni quartiere”.

vincenzo-viglione
vincenzo-viglione

Alla capogruppo Muscarà e all’On. Fasano si aggiunge anche Viglione del M5S, il quale a sua volta incalza il Governatore De Luca: “Nuovi siti di stoccaggio? Con la legge 2016 De Luca stabiliva di cancellarli. Col suo appello ai sindaci il governatore smentisce se stesso. Con il suo appello ai sindaci della Campania a individuare siti di stoccaggio nel periodo di chiusura dell’inceneritore di Acerra, De Luca smentisce se stesso e la sua legge sui rifiuti. – denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione L’articolo 45 della legge 14 del 2016, a firma dello stesso governatore della Campania, stabilisce infatti l’esatto contrario, ovvero che la Regione si fa promotrice dell’attuazione di un programma straordinario articolato in cinque obiettivi, l’ultimo dei quali prevede proprio la bonifica e la riqualificazione ambientale dei siti compromessi dall’abbandono incontrollato di rifiuti e quelli utilizzati per lo stoccaggio di rifiuti”.

Dunque, il governatore della Campania – prosegue  concludendo Viglione – prima fa una legge finalizzata, tra gli altri provvedimenti, a bonificare i siti di stoccaggio, e appena tre anni più tardi chiama a raccolta i sindaci e chiede loro di aiutarlo ad aprire proprio quei siti che avrebbe voluto superare. Segnale, l’ennesimo, della schizofrenia e della mancanza di pianificazione di questa amministrazione regionale”.

Salerno, 24 giugno 2019

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