Regionali 2019 le “Discontinuità” dalle arroganza, saccenze, prepotenze

De Magistris invoca per le prossime regionali la discontinuità contro il Governatore De Luca e se stesso. 

E senza discontinuità si profila per le regionali una partita a 4: De Luca; De Magistris; Centrodestra; M5S. Confermando le arroganza, le saccenze, le prepotenze. La capogruppo regionale M5S, Ciarambino: “De Magistris invoca discontinuità? Cominciasse lui a farsi da parte. Patetico tentativo del sindaco di Napoli di garantirsi una poltrona”. 

Sergio-Costa-Ciarambino-De-Luca-polo-Russo-Tommasetti-Demagistris
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Con la formazione del nuovo Governo M5S-PD-LEU, lo scenario politico è cambiato, ma purtroppo in Campania e soprattutto a Napoli non sono cambiati i personaggi, e se riscontriamo da una parte il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ovviamente ha come obiettivo quello di essere riconfermato dal voto dell’anno prossimo, dall’altra dopo 5 anni di opposizione serrata la capogruppo regionale Valeria Ciarambino, avendo perso nel 2015, vorrebbe ritentare e prendersi la rivincita su De Luca.

de-magistris-sindaco-
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Cosa diversa invece per il Sindaco uscente di Napoli Luigi De Magistris, il quale dopo i suoi due mandati, vorrebbe tentare la carta della candidatura a Governatore della Campania, e per il Centrodestra: Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega; ancora diviso e quest’ultima ancora intontita dalle vicende nazionali dopo la sua autoesclusione dal Palazzo.

Per De Luca, nonostante i maldipancia della Ciarambino e del M5S, non ci sarebbero problemi per la riconferma della sua candidatura anche perché è il “padrone” del PD e sebbene ha qualche timida resistenza interna è comunque in grado, come ha sempre fatto, di organizzarsi da solo e trascinarsi un PD incapace di ogni reazione.

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Per De Magistris è molto più complicato, perché nel corso dei suoi due mandati egli non ha saputo costruire un ben che minimo rapporto politico, applicando in salsa napoletana un “sovranismo”, costringendo la Città ad un isolamento amministrativo a causa delle guerre che il suo Sindaco ha perennemente combattuto con la Regione e con il Governo, condizione questa ha fatto regredire ancora di più quella Città già molto provata.

Per il Centrodestra, al momento, per le frustate che lo stesso Salvini si è dato da solo, anche se riuscisse a superare ogni problema e ricostruire l’alleanza, si troverebbe troverebbe di fronte ad un braccio di ferro FI-Lega, poiché vla prima vorrebbe candidare l’on. Russo, la seconda invece punterebbe sull’ex Rettore dell’Università di Salerno Tommasetti.

Sergio Costa
Sergio Costa

Dulcis in fundo per il Movimento 5 Stelle è più complicato, e se da una parte la stessa Ciarambino aspirerebbe alla candidatura a Governatore, dall’altra vi sarebbero manovre interne per candidare il Ministro dell’ambiente Sergio Costa, il quale già si muove da candidato e non a caso sarebbe stato riconfermato, proprio per affrontare la campagna elettorale regionale da Ministro.

Questo scenarioscenario ovviamente si presenta come una “partita a quattro“, fuori da ogni schema politico, a quattro polarità: De Luca; De Magistris; Centrodestra; M5S; che di fatto favorirebbe il Governatore uscente, cosi come anche i sondaggi lo confermerebbero. Sondaggi in verità discutibili, ma comunque orientanti.

Valeria Ciarambino-1
Valeria Ciarambino-1

Sarebbe auspicabile una “Discontinuità” ma non quella invocata da De Magistris e che la Ciarambino, e non solo, contesta, una discontinuità che tutti ci auguriamo: Una discontinuità contro l’arroganza dei De Luca e dei De Magistris; Contro la saccenza del M5S; contro la prepotenza del centrodestra a guida leghista; su questa discontinuità il Paese e non solo la Campania risorgere berlo.

Aurelio Tommasetti
Aurelio Tommasetti

«Non c’è esponente del M5S, a ogni livello istituzionale, che con il dovuto garbo istituzionale, non abbia tracciato in più occasioni una linea di demarcazione netta con l’uomo che ha portato la terza città d’Italia al terzultimo posto per qualità della vita. – Ha dichiarato  la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino – Siamo costretti a ribadire a Luigi De Magistris che mai potrà mai esserci alcuna forma di dialogo con chi, in otto anni di amministrazione cittadina, non è stato in grado di realizzare un solo risultato. E che, di fronte alla prospettiva oramai certa della scomparsa dalle scene politiche, oggi è alla patetica ricerca di una mano tesa che gli possa garantire una poltrona nei prossimi anni.

Paolo Russo
Paolo Russo

Negli ultimi anni – prosegue Ciarambino – abbiamo assistito alla paralisi amministrativa sia in Campania e che nel suo capoluogo, mentre governatore e sindaco erano impegnati a chi la dicesse più grossa, tra offese e reciproche stoccate della più banale ironia. In comune hanno il fallimento sulle politiche ambientali, con il flop del piano rifiuti di Vincenzo De Luca fallito e la differenziata che a Napoli ha le stesse percentuali dei tempi della Iervolino, e sulla spesa dei fondi europei, con centinaia di milioni bruciati nelle marchette elettorali di De Luca e i fallimenti del progetto Centro Storico e del Grande Progetto Porto. Siamo d’accordo col sindaco di Napoli quando parla della necessità di garantire discontinuità. – Conclude sarcastica ente con un invito la capogruppo regionale del M5S Valeria Ciarambino – Cominciasse a farsi da parte lui e portasse con sé il governatore della Campania. L’unica forma di discontinuità è un’alternativa a questi due signori che solo Il Movimento 5 Stelle può garantire».

Napoli, 7 settembre 2019

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