Eboli. E il Piano di Zona, che fine ha fatto?

Eboli: Che fine ha fatto il Piano di Zona? L’Ente d’Ambito S3 e le Politiche sociali, scomparsi dal dibattito politico.

Intanto: con il rischio che alcuni enti vadano via; la paralisi dei servizi; la potenziale perdita di prestigio del ruolo della città di capofila, tutto tace. E ciliegina sulla torta, ad aggravare la situazione, si aggiungono i 18 dipendenti della coop che prestavano servizio all’Ufficio di Piano, da agosto senza le dovute spettanze: Per loro un Natale assai nero nel rossore della vergogna di De Jesu e chi ora lo segue.

Mario Conte-Antonio De Jesu-Proclamazione

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Da circa 20 anni i famosi quanto famigerati Piani di Zona, voluti dalla legge quadro 328/2000, sono entrati prepotentemente nel lessico quotidiano di molti cittadini della nostra città come del comprensorio, ed in definitiva di tutta la Campania,  un normativa nazionale varata per realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio-sanitari che assegnano ai Comuni l’onere di dare vita ad un ambito collaborativo, con l’arduo compito in simbiosi con l‘ASL del posto, di creare tali Piani per attuare interventi a tutela dei soggetti fragili; un universo-mondo che va dalla difficoltà economica, sociale, psicologica, geriatrica etc. aggravata dalla crisi pandemica e con milioni di nuovi poveri a tutto tondo negli ultimi 24 mesi circa.

In questo groviglio di competenze, un ruolo fondamentale lo gioca la Regione d’appartenenza che deve concertare la grandezza di questi ambiti associativi e tararli sui Distretti Sanitari, finalizzando tale suddivisione per erogare, si auspica in maniera uniforme, le prestazioni nel comprensorio. Ma il ventennale sistema ed oramai consunto, della semplice associazione spontanea tra comuni con un Ente capofila (di solito il più popoloso), negli anni ha creato delle storture e da qualche tempo tutti i PdZ della Campania volgono verso la costituzione di Aziende Speciali, ovvero una composita forma associativa tra Enti Locali, costituite per la gestione di servizi e l’esercizio di funzioni (art. 31 d.lgs. 267/2000), i quali devono necessariamente conferire una personalità giuridica e renderli cosi terzi, indipendenti dai comuni stessi (rectius dall’appetito della politica locale), pel tramite della creazione di un consiglio di amministrazione sotto la gestione di un direttore generale, sulla scorta del profilo normativo delle Aziende Sanitarie Locali.

piano di zona S3 Eboli

POLITICAdeMENTE per anni si è sempre, interessato alle problematiche ed dalle beghe consumate in danno o in favore del PdZ di Eboli una volta S5 ora S3: (vedi https://massimo.delmese.net/?s=eboli+piano+di+zona), problematiche aggravatesi, con l’insediamento a Eboli del Commissario Prefettizio Antonio De Iesu, arrecando un danno più grave dell’ultima Guerra Mondiale. Problematiche che in troppi casi non hanno riguardato quella che è la mission dell’ambito e le politiche socio-sanitarie, ma di riverbero, i cosiddetti impicci spartitori, creati ahinoi dalla politica, che come si sa quando entra di sbieco finisce automaticamente per dare vita ad una consueta mala gestio, cui ne paga dazio l’utenza da un lato ed i dipendenti dall’altro, questi ultimi in un perenne stato di ambasce a causa della precarietà contrattuale.

Si ricorda inoltre, che vi è una pendenza poco conosciuta alla Città e snobbata dall’informazione (in altre faccende affaccendata) sempre riguardante il PdZs3, quella facente capo agli ex operatori di una coop. sociale, i quali hanno prestato servizio per 10 mesi a cavallo tra il 2020 e il 2021 presso l’Ufficio di Piano sito al palazzo Massaioli, e per questo avanzano diverse mensilità dalla cooperativa stessa, suddivisi dopo la scadenza del rapporto il 31 marzo 2021, in una stipula di un accordo transattivo (con valenza contabile e giuridica) di ben 10 rate e che ad horas non è stato rispettato, tranne che per il bonifico di 2 rate, l’ultima ad Agosto scorso, per la difficoltà della Coop stessa di poter ricevere i fondi dell’appalto da essa vinto, che prevedeva in organico 20 operatori, tutti laureati. Si trattava di un bando di gara licenziato dalla trascorsa amministrazione, quella di Cariello per intenderci, Sostegno Inclusione Attiva (SIA) e a causa di alcuni rilievi ostativi mossi dall’ex commissario prefettizio Antonio De Iesu, sono state bloccate le erogazioni dei fondi alla coop e cosa più grave privato i dipendenti delle spettanze, ove neanche il periodo Natalizio del “siamo tutti più buoni” è riuscito a smuovere un centesimo, e che fa di questi  operatori delle politiche sociali, per amaro paradosso della vita, quasi dei “clienti”, ovvero potenziali fruitori delle stesse. “AMO EBOLI”: Sappiamo e ci conforta sottolinearlo, che durante la conferenza stampa tenutasi qualche settimana addietro, all’atto della presentazione della nuova squadra di governo, il neo eletto sindaco Mario Conte (tra l’altro avvocato nella vita), ha manifestato il nobile intento di evitare inutili controversie all’Ente, immaginando possano successivamente riverberarsi in un aumento sensibile di costi per lo stesso, ivi compreso anche i tassi di interesse da ottemperare in un eventuale soccombenza giudiziaria, suddividendo le competenza in oggetto tra ben due assessori, Massimiliano Curcio e Damiana Masiello, rispettivamente con delega al PdZ ed alle Politiche Sociali.

Un nuovo anno pertanto è alle porte, dunque l’auspicio da parte nostra molto stringato e che il PdZ possa ripartire presto e risolvere tutti i residui  pendenti delle passate amministrazioni. Noi di POLITICAdeMENTE saremo sempre con convinzione ed indipendenza al fianco, dell’utenza in particolare, dei dipendenti, e attenti a segnalare un eventuale quanto deprecabile Spoiling System (affidamento di incarichi a persone indicate dai partiti o coalizioni creando dietro un contenzioso nuove aspettative), e per questo ci auguriamo, fino a pretenderlo, che la gestione pubblica sia trasparente e che non si applichi quel disdicevole comportamento che vuole in campagna elettorale vi sia una pronta soluzione per ogni problema, ma dopo essere passati all’ ”incasso”, si trovi strumentalmente invece, un problema per ogni soluzione.

Eboli 27 dicembre 2021

1 commento su “Eboli. E il Piano di Zona, che fine ha fatto?”

  1. Il tempo è fondamentale aspettare significa sparire e con esso, come dice il esso, il prestigio ed il resto.
    La popolazione sofferente aumenta in maniera esponenziale, ma Lorsignori sono abulici, apatici, in definitiva assenti.

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