Carovita, tra speculazioni, sciacallaggi e controlli zero

L’Italia di Pantalone va alle urne mentre attraversa la più grave crisi economica dal dopo Guerra ad oggi. Irresponsabili.

Il carovita tra speculazioni, sciacallaggi e mancati controlli impoverisce il Paese. La politica si gira dall’altra parte e promette facendo a gara a chi la spara più grossa, mentre gli imprenditori umanistici: Bertone, il compianto Del Vecchio, Cucinelli e tanti altri; si sostituiscono alla politica aumentano gli stipendi e premiano i loro dipendenti per aiutarli ad affrontare la crisi. Vuoi vedere che l’ultima cosa di sinistra l’ha detta Cucinelli?

Brunello Cucinelli-Alberto Bertone

POLITICADEMENTE

ROMA – Oggi ho comprato due paia di zoccoli, ogni anno li compro: Uno lo uso per il mare e l’altro in casa al posto delle pantofole. Non sono quelli del dott. Schultz, quelli costano un capitale, sono di un altro dottore. Chi sa se esiste veramente. Li ho portati alla cassa per pagare e qui la sorpresa: 18 euro ciascuno. L’anno scorso li avevo pagati 12€, l’anno precedente 10 €. Insomma un balzello che mi ha stupito e non di poco, così come mi ha stupito la risposta del tizio il quale nonostante mi avesse detto che non c’erano tutti i numeri essendo rimanenze dell’anno precedente stupito del mio stupore rispetto al consistente aumento, ha risposto: “È la Guerra“. Eppure per fabbricare gli zoccoli si usa legno di olmo, acero, pioppo, anche ulivo e noce, insomma tutti legni di alberi che crescono nelle diverse zone fitoclimatiche del nostro Paese e con la guerra tra Russia e Ucraina c’entrano per niente. 

Pertanto gli stessi zoccoli, della stessa partita hanno subito un aumento in due anni di ben l’80%: L’anno scorso il 20% a causa della pandemia; Questanno il 60% a causa della guerra; aumenti del tutto ingiustificati, vieppiù essendo scorte di magazzino, eppure è un reato, infatti con l’art 501 il cp punisce chi aumenta ingiustificatamente i prezzi senza un motivo. Ma in Italia più reati fai e più soldi guadagni, più  bugie dici e più  promesse manchi e più si diventa qualcuno, anche Presidenti del Consiglio.

Questo è un esempio, degli zoccoli se ne può fare anche a meno, ma se si guarda al carrello della spesa, i prodotti sono aumentati vertiginosamente e sono aumentati appena si è trovato lo spunto per farlo e la guerra è stata un pretesto. I Russi non misero neanche in moto i Carriarmati e subito iniziarono i petrolieri facendo saltare il prezzo alle stelle della benzina, del gasolio e del Gpl. Il governo rassicuró: “Non ci sono problemi“. Invece i problemi ci sono stati e come, e i petrolieri si sono mangiati un bel po’ di miliardi. Poi si è passati all’energia elettrica e al metano per le famiglie, e anche qui miliardi per le compagnie. Eppure i traffici con la Russia si sono interrotti solo da qualche giorno. L’energia elettrica la gran parte viene dalla Francia e dalle centrali termonucleari.

Frutta e verdura

Ora è il momento della grande distribuzione e dei prodotti alimentari. La Pasta mediamente da 0.70€ per 1/2 kg a 1.50€, quella speciale arriva e supera i 3 euro. Le verdure, aumenti fino al 50% manco se i prodotti venissero dagli orti sperimentali a bordo della Stazione spaziale. Il pane e la farina costano il doppio. La frutta non ne parliamo proprio, fra non molto l’andremo a comprare nei cacaveau delle Banche. Su pesche, mele, arance ecc., non c’è il prezzo stratificato come sugli zoccoli (18-15-12-10€), ma i costi sono schizzati lo stesso, e se con 18 euro porti a casa 2 zoccoli, per portare a casa 4 pesche ci voglino 6 euro un kg di pomodori da 3 a 5 euro. E spiegatemi voi che cosa c’entrano le pesche con la guerra e con il caro petrolio, con un albero che nel migliore dei casi ha almeno 10 anni e poi per raccoglierle, utilizzzando un extracomunitario di vari colori o un italiano pagandoli non più di 3 euro all’ora come si arriva a quel prezzo?

Se questo non è Far West dei prezzi dite voi cosa è. Intanto i salari, gli stipendi, le pensioni sono da fame, il lavoro in generale è pagato da fame.

I prezzi non sono cresciuti di pari passo all’inflazione. L’Istat ci fa sapere che i suoi rilevamenti l’hanno misurata tra il 7 e il 10%, “BUMM” e che palla gigantesca. Ma questi dell’Istat la fanno la spesa o chiedono ai commercianti che raccontano quel che vogliono come fecero quando passammo dalla Lira all’Euro,  arricchendosi,  ma appezzendendo milioni di italiani e contribuendo colpevolmente a fare aumentare il costo della vita del 100%?

Ma se c’è una o più categoria che specula c’è anche chi non controlla.

Ci fosse un Vigile, un Carabiniere, un Finanziere che faccia qualche controllo, e che a fronte di un prezzo ingiustificato, come nel caso dei prodotti di prima necessità, chiedesse la fattura di acquisto e il carico dell’utile applicato su ogni prodotto, siano essi gli zoccoli o le verdure o la frutta e applicasse quel famoso articolo 501 del CP, comminando la massima sanzione per chi trasgredisce e denunciandoli alle Autorità Giudiziarie fino a farli condannare a tre anni di carcere come lo stesso cp recita? Basterebbero una decina di controlli al giorno in ogni Città e queste merde rientrerebbero tutti nei ranghi nel giro di qualche giorno.

Brunello Cicinelli-Alberto Bertone-frutta-verdura

Purtroppo questo è  un sogno di mezza estate. Ma spesso i sogni si avverano e si incrociano con la realtà come nel caso dell’Imprenditore 56enne torinese presidente e amministratore delegato della società cuneese Fonti di Vinadio Alberto Bertone, patron dell’Acqua S. Anna, il quale per dare un aiuto concreto e per far fronte a questo periodo difficile, che fa registrare aumenti vertiginosi dei prezzi e delle bollette, ha versato uno stipendio in più sul conto corrente dei suoi 200 dipendenti. Bertone ha deciso di fronteggiare il carovita in questo modo riconoscendo che quello che stiamo vivendo è un brutto momento. Ha sborsato 400mila euro e altrettanti li ha versati allo Stato. Un benefattore o un imprenditore illuminato? Entrambe due e non è l’unico, di questi casi ce ne sono tanti, in ordine di tempo il compianto Leonardo Del Vecchio fondatore di Luxottica che era uno di quelli che coccolava i suoi dipendenti, o Brunello Cucinelli, leader del cachemir e sostenitore dell’Imprenditoria umanistica, il quale, tra l’altro, oltre a aumentare gli stipendi ai suoi dipendenti ha versato loro un intero stipendio, lo ha fatto a Pasqua, lo ha fatto a Natale e lo fa da diversi anni, aggiungendo alcune considerazioni che sono suonate come un grande rimprovero alla classe Politica e Dirigente del Paese, sostenendo che nel corso degli anni il lavoro è stato criminalizzato (“se non studi vai a lavorare“), oltre al fatto che gli ambienti di lavoro devono essere accoglienti e sicuri, vieppiù sottolineando che la competitività sui mercati internazionali non può passare sulla pelle dei lavoratori su salari e stipendi ma deve essere impressa dalla qualità dei prodotti. Per Cucinelli l’Italia è straordinaria. Noi aggiungiamo: Peccato che siamo amministrati da un branco di incompetenti, presuntuosi e arroganti.

Brunello Cucinelli

E la madonna!! Vuoi vedere che l’ultima cosa di sinistra l’ha detta Cucinelli?

Peccato che a Sinistra non se ne rendono nemmeno conto, tanto che i vari attori politici, da Letta a Calenda, da Speranza a Bonino, da Renzi a Fratoianni e Di Maio, anche se si sforzano, usando linguaggi incomprensibili, non riescono per niente a centrare i problemi veri degli italiani e a porli sul tavolo politico, non ci riescono nemmeno in questa fase elettorale per tentare di marcare la differenza con una Nuova Destra, che ahi noi già si sente ebra di vittora al solo ascolto dei sondaggi. E se qualcuno se ne fosse dimenticato, stanno facendo tutto il possibile per ricordarlo aprendo il mercato delle promesse e tra Meloni, Berlusconi e Salvini fanno a gara a chi la spara più grossa, tanto gli Italiani dimenticano, se ricordassero li manderebbero tutti a fa…….

Roma, 13 agosto 2022

Lascia un commento