La Sanità, Bortoletti e “Le scimmie”? E poi si lamentano che fanno le Barzellette sui carabinieri

La CGIL Funzione Pubblica è infuriata per le dichiarazioni infelici di Bortoletti: “Salerno non è una Giungla e i salernitani non sono scimmie”.

Una battuta infelice. Lo sfascista della sanità salernitana meriterebbe tutto il disprezzo che si può manifestare verso una persona irresponsabile, razzista ed ideologicamente prevenuta. Non sarebbe utile dimettersi?

Maurizio Bortoletti

SALERNO – E’ proprio vero se non ci fossero quelli come Bortoletti non si farebbero tante barzellette sui carabinieri. Ma mentre il Colonnello raccomandato, avvezzo alla frequentazioni politiche, proveniente dallo Staff del Ministro Brunetta e per questo spiritoso fuori luogo, e fautore dei disastri della Sanità della Provincia di Salerno, fa le battute infelici pensando di essere un “semaforo” senza dirci se è uno di quelli intelligenti o meno: chiude i reparti e va alle inaugurazioni di strutture private; si inventa poli Oncologici nella Città di un uomo politico del “Presidente”, tra l’altro agli arresti domiciliari; nomina direttore sanitario la Sig. Sara Caropreso senza che abbia i titoli; non consente trasferimenti per riaprire reparti, chiusi o accorpati per mancanza di personale; spreca un sacco di soldi inviando raccomandati in ALPI che costano 60 euro all’ora; senza contare la vicenda del 118; il trasferimento di punto nascita, da Eboli a Battipaglia; o magari spende 1milione e mezzo per fare l’intonaco all’Ospedale di Battipaglia, ben sapendo che sono sprecati perché si progetta l’Ospedale Unico e magari non si potenziano i reparti con attrezzature e presidi medici necessari al normale funzionamento degli stessi; e poi presenta un Piano sanitario, annunciato, ritirato, ripresentato, riveduto, corretto, ripresentato, aggiustato e che l’Arsan ha boccia senza mezzi termini, mentre la Giunta Regione, per non fare una grande figura di cacca  ha “rimandato” Bortoletti e magari sotto dettatura lo aiutano a correggere tutti gli errori commessi.

Altro che semafori e scimmie. Ce ne sarebbe per riempirlo di pernacchie di tutte le specie come quelle che Totò fece al Colonnello tedesco (un altro Colonnello) nel film i due Marescialli.

Ma questo il nostro Colonnello è uno molto esperto, è un grande Manager, è uno acculturato, è Piemontese, è uno di quelli che scrive i libri, indipendentemente se poi ne copia alcune parti, esattamente come ha fatto la sua Sub commissaria Caropreso.

Quando eravamo bambini e scoprivamo un compagno di classe a copiare si diceva “Copia copiasso all’esame non si passa“, non è tanto vero purtroppo, molti di quelli che copiavano o che copiano come la Sig.ra Caropreso e il Colonnello Bortoletti, magari poi sono diventati anche medici e Colonnelli e si sono abituati a copiare come hanno fatto: l’una riportando il lavoro di uno studente nel suo progetto dell’Ospedale Unico della Piana del Sele; l’altro riportando pari pari nel suo libro, frasi interamente copiate da un’intervista al  Chimico Premio Nobel Hoffman, rilasciata alla rubrica “Diario di Repubblica” il 26 settembre del 2003.

E bravo il copione spiritoso e ispiratore di barzellette sui carabinieri. E poi dicono che fanno le barzellette sui carabinieri.

E’ proprio vero, se si valutano comportamenti, atti e conseguenze si direbbe sia un disegno che mira a “ridimensiomento” guidato di alcune Strutture Pubbliche a favore di alcuni raccomandati di altre strutture pubbliche e a favore di alcune strutture private, dando corpo ad una denuncia che Forza Nuova, un Partito di Destra, ha fatto nei giorni scorsi ritenendo si tratti di “manovre politico-clientelari di una cricca di potere che spadroneggia in provincia, tra appalti pilotati, controllo dei servizi, di nomine e assunzioni di comodo. – e ritenendo inoltre a proposito del Piano Sanitario che sia –Un Piano Sanitario massonico-affaristico per la Piana del Sele, posto in essere, dal PDL, dai Stefano Caldoro e dagli Edmondo Cirielli.

Quella sua battuta infelice, meriterebbe tutto il disprezzo che si può manifestare verso una persona irresponsabile, razzista ed ideologicamente prevenuta, ma nello stesso tempo dovrebbe ispirare  un rigurgito di orgoglio chi lo ha nominato, perché gli revochi, con effetto immediato ogni incarico. Una battuta che ha suscitato la rabbia della CGIL FP, che con i suoi rilievi è stata l’artefice della bocciatura prima e della rimandata poi del Piano Bortoletti.

La CGIL ha affidato ad una nota tutte le sue considerazioni:Bortoletti che abbiamo definito un illusionista è capace solo di dichiarazioni ad effetto e infelici come quella uscita ieri sul Corriere del Mezzogiorno, dove si pregia di aver raggiunto addirittura l’equilibrio di Bilancio in una Giunglascimmie. abitata da

Noi invece abbiamo la certezza, come prova provata, che la sua gestione non è assolutamente virtuosa,anzi tutt’altro. Le sue innovative tecniche manageriali si esprimono, molto semplicemente in un vecchio brocardo, proprio delle nostre parti “per pagare e morire c’è sempre tempo“. Proprio così, infatti il Colonnello avendo tirato una linea di demarcazione tra i debiti delle amministrazioni precedenti e quelli che matura la sua gestione, non ha fatto altro che far aumentare il disavanzo. Disavanzo in forte crescita che c’è, ma non si vede. Esso è il fuoco sotto la cenere che si chiama: impignorabilità.

Infatti i creditori adiscono all’Autorità giudiziaria per debiti non pagati, anche dal Colonello, solo che non riescono a raggiungere il patrimonio dell’ASL perché vi è una norma che sancisce l’impignorabilità delle risorse dell’Azienda salute di Salerno.

I debiti si accumulano, si duplicano, sestuplicano, insomma ne cresce il valore a dismisura, (su tale argomento la CGIL anticipa sin da ora una Conferenza Stampa con prove documentali che assevereranno la bontà delle proprie argomentazioni).

In questo momento, quindi, Maurizio Bortoletti sta contenendo “virtualmente” il disavanzo norma Tremonti che prevede che le azioni esecutive nei confronti delle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere dei creditori dell’ASL di Salerno non vincolino gli Enti debitori ed i tesorieri, i quali possono disporre delle somme per e finalità istituzionali. E’ una norma salvastipendi e salvareputazione dei Commissari dell’ASL. sfruttando la

Il Colonnello non fa che rallentare i tempi di incasso per le strutture convenzionate ed i fornitori fallimento di diverse imprese che pur vantando crediti certi, liquidi ed esigibili per prestazioni o forniture sanitarie richieste ed erogate regolarmente, avranno come conseguenza pesantissime ricadute nei settori occupazionali. e l’effetto è il sicuro

Ma il Colonello sa bene che la m0ratoria sull’impignorabilità è uno scudo di acciaio temperato fino al 31 dicembre 2011, ma non prorogata, diventa uno scudo di cartone.

Caduta l’impignorabilità la diga di crediti sfonderà gli argini travolgendo il sistema sanitario salernitano, proprio perché nel frattempo, nessuna misura di contenimento dei costi è stata posta in essere dal Colonnello Bortoletti, nessuna razionalizzazione delle risorse è stata progettata, ma ci si è nascosti dietro una norma, vantando illusorie tecniche manageriali di equilibrio di bilancio poste in essere dal “piemontese”.

Il Colonnello, sempre dal Corriere della Sera, con una battuta di dubbio stile, o con una battuta nel suo stile, riferisce che a Salerno è come mettere i semafori nella Giungla, le scimmie (cioé i salernitani) non si fermerebbero, è necessario far conoscere la legalità.

Egregio Colonnello non ci sembra che Salerno possa essere essere paragonata ad una Giungla, se non per i suoi floridi giardini, ma piuttosto essa è una perla di civiltà in questa regione così mal gestita proprio dai Partiti che qui l’hanno voluta.

Le sue dichiarazioni sono la summa di tutti i pregiudizi di taluni benpensanti e moralisti intellettuali settentrionali che credono di essere l’unica specie evoluta portatrice di verità e di giustizia sociale, mentre i meridionali scimmie primordiali (Bha!!!), a che poi alla fine, proprio questa TERRA sta ricompensando lautamente, lei compreso, ed il suo staff, per non vedere alla fine alcun progresso, ma inesistenti ed illusorie risoluzioni dei problemi della sanità salernitana.

Non sarebbe utile dimettersi, non lede il suo onorato prestigio essere manager delle scimmie???

A presto novello Tarzan.

Altro che Tarzan, suggeriamo alla Segreteria della CGIL Funzione Pubblica, Tarzan era un ero selvaggio ma buono e generoso, Bortoletti non è Tarzan, semmai quel “semaforo”, e nemmeno quello intelligente.

Salerno 26 ottobre 2011

1 commento su “La Sanità, Bortoletti e “Le scimmie”? E poi si lamentano che fanno le Barzellette sui carabinieri”

  1. Parafrasando il colonnello con parole che, a causa di un suo progressivo analfabetismo di ritorno non capirà mai, potremmo dire : egregio carabiniere, si alleni con impegno a sbucciare le banane a quelle scimmie. Quando finalmente ci riuscirà, quei primati la ringrazieranno correggendole bilanci e piani ospedalieri. E scrivendo a suo nome libri finalmente non copiati e di cui si vanterà alla Magna di Catanzaro.

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