L’obiettivo della Confcommercio: il rilancio del Commercio

Zottoli (Confcommercio): bisogna uscire da questa crisi profonda che uccide il commercio. Da subito la riduzione della TARSU del 40%.

Presidente e consiglieri a lavoro per il rilancio del commercio in tutta la città. Proposte progettuali che a breve, la Confcommercio presenterà, al Sindaco di Eboli Melchionda e all’Amministrazione Comunale.

confcommercio-Eboli

EBOLI – La crisi è sempre più incalzante e non si vedono, almeno per il momento spiragli di luce. Ma le difficoltà in cui è precipitato il Pese si sono aggiunte a quelle che già si presentavano in Città e che vedono particolarmente in difficoltà i commercianti ed il commercio. A tale proposito interviene il Presidente Michele Zottoli, della Confcommercio ebolitana, che da poco si è costituita: “ci stiamo attivando su tematiche che noi riteniamo essere importanti, ovvero chiederemo la riduzione della Tarsu del 40% come previsto dal Regolamento di attuazione del Comune, affidando a privati la raccolta di carta e cartone avendo vantaggi economici essendo molti associati a cui offrire il servizio, valutandone ovviamente i benefici derivanti da tale operazione.

A breve – preannuncia Zottoli – chiederemo una assemblea pubblica con tutti i commercianti in modo da concordare delle linee guida, condivise, che tengono conto delle esigenze di tutti gli esercenti appunto per rilanciare il nostro commercio. Un’ importante proposta è quella di poter stabilire un calendario di orario unico di apertura e chiusura, nonché stabilire qualche domenica mensile di apertura come avviene già in altri comuni limitrofi, magari in settimane differenti  e regolare le aperture delle settimana Natalizie.

Le intenzioni sono quelle di lavorare a 360 gradi analizzando e intervenendo su più settori, nello specifico la nascente Confcommercio ritiene che l’impegno maggiore debba essere profuso su tematiche quali: la cultura, il turismo, lo sport e attività sociali .

Le nostre iniziative – continua il Presidente Zottoli – per quest’anno dovranno essere di un certo spessore, a noi non servono mille eventi fatti male ma pochi e sostanziosi che devono dare l’idea che ad Eboli è in atto un cambiamento importante, e dare a tali eventi una continuità nel tempo, tali da diventare un appuntamento fisso.

Stiamo lavorando anche sulla formazione, – prosegue nell’indicare le strategie – molto importante per il commercio, in quanto riteniamo che dobbiamo essere pronti qualora riuscissimo ad essere attrattivi nel settore turistico e  nello specifico mi riferisco a quello delle linguistico straniero (inglese), perché non è possibile che soprattutto nel settore della ristorazione e bar davanti ad un turista si resti a bocca aperta con l’assurda pretesa che deve essere lo straniero a conoscere sia la nostra lingua e dunque ad adattarsi anziché noi a progredire. A tal proposito chiederemo al Sindaco Martino Melchionda e all’assessore competente Pierino Infante di rilanciare Eboli quale città turisica che già è, e di pubblicizzarla nelle guide turistiche della provincia e della regione dando risalto agli innumerevoli beni storici che possediamo.

Oggi, noi commercianti, – conclude Michele Zottoli – abbiamo la pretesa di sapere cosa è buono per noi, stiamo a contatto con la gente ogni giorno, siamo una risorsa importante per la città e per la collettività, anche perché paghiamo le tasse quando la gente non spende un centesimo, abbiamo subito fortemente la crisi più di altri centri limitrofi ed ora è il momento di fare la differenza, da noi la soluzione reale per un rilancio commerciale tra enormi difficoltà”.

Eboli, 6 maggio 2012

2 commenti su “L’obiettivo della Confcommercio: il rilancio del Commercio”

  1. Massimo, c’è un errore nel titolo o sbaglio! Dovrebbe essere “l’obiettivo della Confcommercio…..”, non della Confesercenti!

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  2. Un buon primo passo, cari amici della nascente Confcommercio, sarebbe – prima ancora di immaginare commercianti ebolitani in grado di esprimersi correntemente in varie lingue – quello di riuscire a scrivere un comunicato stampa in un italiano decente, che non faccia strage dei congiuntivi e della consecutio temporum!

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