Il caso ARACNE- ombre, luci e chiarimenti: consiglieri in fuga

Perché l’Avvocato difensore aveva contemporaneamente anche cause contro il Comune e perché ha notificato l’esito e la Sentenza solo 4 mesi dopo?

Bisogna fare luce sul caso Aracne e sui circa 500 incarichi affidati: bisogna sapere il numero di pratiche per ogni singolo professionista, le somme liquidate, lo stato delle cause e l’esito.

Consiglio Comunale
Consiglio Comunale

EBOLI – Il Consiglio Comunale è saltato, si è concluso con un niente di fatto. Non è la prima volta che succede e si spera sia l’ultima. La maggioranza di Martino Melchionda si è fermata a 12 voti su 30, si è praticamente liquefatta. Il motivo è stato il risarcimento milionario (oltre 10 milioni di euro) da definire al Consorzio ARACNE a seguito della Sentenza PORCATA del Consiglio di Stato.

L’Amministrazione evidentemente non riesce più a reggere e non regge specie quando si avventura in mari aperti, in questi casi vengono fuori le falle e la “nave” affonda. Quando si affonda, i primi ad averne sentore e a lasciare la nave sono i “topi”. Ecco che di fronte al rischio del dissesto finanziario il Sindaco Melchionda viene abbandonato dai suoi Consiglieri Comunali.

Questa storia dell’Aracne è proprio una brutta storia. Il Consiglio Comunale, non ha chiarito i dubbi che si erano sollevati, non ha risposto agli interrogativi che erano alla base di capire come si è svolta la vicenda, e non ha convinto quanti invece, vedono in questa storia un “affare” senza investimenti finanziari. Dalle nostre parti si dice – “la cacca più si gira e più puzza” -. Infatti più se ne parla dell’Aracne, di S. Andrea, dell’Avvocato Antonio Rizzo che avrebbe dovuto difendere il Comune, dell’Amministrazione che avrebbe dovuto suggerire una difesa e dopo la Sentenza  del Consiglio di Stato sez. V^, avrebbe dovuto immediatamente informare il Consiglio, e più questa vicenda “puzza”.

I dubbi si sono ingigantiti, non li ha chiariti il Sindaco e non li ha chiariti questo famoso Avvocato che tra l’altro appare essere il primo responsabile di una “resa”. Il suo intervento farfugliato è stato scandito da una serie di condizionali che non hanno fatto luce sulla vicenda e in più, approfittando della scarsa conoscenza della materia giuridica dei Consiglieri, ha formulata una sorta di “minaccia” additando tra i responsabili anche gli assenti, quelle affermazioni andrebbero censurate immediatamente e sottoposte all’attenzione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Per maggiore chiarezza è opportuno ribadire che la Sentenza 4104/08 è stata depositata il 1 settembre 2008 ed è stata subito notificata al Comune dalla controparte. L’avvocato del Comune Antonio Rizzo fa la sua brava comunicazione solo il 31/12/2008, ben 4 mesi dopo, e informa il Sindaco e i vari responsabili tecnici che i 180 giorni di tempo per ottemperare al disposto sarebbero scaduti in Marzo 2009. Facendo i conti il termine non solo è scaduto ma ben 4 mesi dopo viene portato all’o.d.g. del Consiglio Comunale e in quella sede si invoca una decisione formulando anche una sorta di “minaccia” di eventuali responsabilità ai Consiglieri che non sono presenti ed evidentemente a quelli che lo sono che vorrebbero votare contro.

Al di la del battibecco tra il Sindaco e i consiglieri Vincenzo Clemente, Paolo Polito, Antonio Corsetto e Cosimo Pio Di Benedetto, è indispensabile chiarire alcune circostanze di capire come si sono svolte le cose.

La prima circostanza è in capo all’etica e alla deontologia professionale e riguarda sia l’Avvocato Antonio Rizzo sia il Sindaco e l’Amministrazione Comunale per sapere quale è stato la criterio che ha portato ad affidare l’incarico a questo Avvocato, atteso che lo stesso è stato più volte avvocato di parte e contro il Comune di Eboli in diverse cause dinanzi al TAR (2006), che riguardavano Condoni ed espropri in area PiP? Come ci si può fidare di una persona che con una disinvoltura tale riesce a mettere da parte la deontologia e ad essere contemporaneamente avversario e difensore del Comune e cosa ancora più grave a tacerlo?

Analizzando il suo intervento professionale si pongono in essere altri interrogativi: Quale è stata la difesa di questo Avvocato senza etica e quali argomenti ha contrapposto, nelle varie udienze, al ricorso dinanzi al Consiglio di Stato? Con chi ha concordato la difesa? Perché ha comunicato l’esito della causa solo dopo 4 mesi? Per quale motivo non ha proposto, anziché adottare una linea soccombente, un ulteriore ricorso di terzo grado, sempre che abbia accennato ad una difesa nel secondo? quanti incarichi sono stati affidati all’Avvocato Rizzo e quante parcelle e di che importo gli sono state liquidate? Il Sindaco, il presidente del Consiglio Mario Conte, il Consigliere Cosimo Pio Di Benedetto erano a conoscenza della doppia veste di difensore pro e contro il Comune di questo Avvocato? Se lo sapevano perchè hanno Taciuto?

S. Andrea Alcune abitazioni
S. Andrea Alcune abitazioni

In relazione alle procedure adottate vi sono altri dubbi e sorgono altri interrogativi: Perché si è taciuto di un verbale del mese di febbraio u. s. che alla presenza delle parti (Comune, Aracne, GIN Srl e i rispettivi legali), nel quale si fa espressamente riferimento a un accordo che stabilisce anche la somma in € 10.082.617,50 e che i rappresentanti dell’Aracne e soci inseriscono a verbale la seguete letterale dicitura – “…..si riservano l’accettazione della somma quantificata nell’allegata relazione (€ 10.082.617,50) solo in seguito alle modalità di pagamento, fermo restando il termine finale di cui alla sentenza, ossia 9/3/2009”-? Quel verbale è stato rimesso al sindaco, così come recitava al suo interno, perché si è lasciato trascorrere altri 4 mesi e poi in tutta fretta è stato portato in Consiglio? Perché dopo che si è siglato l’accordo sancito dal verbale del 23/2/2009, la Giunta il 19/3/2009, decide di affidare l’incarico all’Ing. Francesco Siano (esperto in materia di stime) il quale quantifica il danno in € 3.665.447,16 più € 809.619,00 per spese progettuali? Perché si è fatto prima l’accordo e poi la perizia? Chi ha proposto questo professionista?

Per quanto attiene le procedure amministrative che si sarebbero dovute adottare, vengono fuori altri interrogativi: Come si giustifica in tutti questi anni e nel corso della vertenza la figura dei Tecnici delle varie aree? Come si giustifica il Segretario Comunale circa la Delibera 239 del 29/07/2004, che negava al Consorzio Aracne di intervenire a S. Andrea e le sue competenze? Come si giustifica il Sindaco come Amministratore e come Avvocato? Come si giustifica Gerardo Rosania, indipendentemente dal merito, come Amministratore e come Segretario Comunale?

A questi interrogativi va data una risposta.

Sarebbe il caso di dare una svolta e cercare di rientrare nell’etica e impossessarsi della morale. E’ il caso di fare luce su questo particolare caso e cogliedo l’occasione anche di tutta la materia che attiene il contenzioso di questo comune, cercare di mettere un poco di ordine sugli incarichi e sulle spese che si affrontano. Dal 2005, anno di insediamento dell’Amministrazione Melchionda, la Giunta e i vari settori hanno hanno conferito circa 500 incarichi professionali ad avvocati. Incarichi che vanno dalla citazione dinanzi al Giudice di Pace, come nel caso della Delibera 159 del 24/5/2005, al ricorso al Tar di cui alla delibera 16 del 19/1/2006, o altre di semplici risarcimenti o di transazioni milionarie e non.

E’ ora di fare luce su questo capitolo e cercare di rendere pubblico l’elenco dei professionisti che hanno ricevuto incarichi legali o tecnici o altro tipi di incarichi dal Comune. Bisognerebbe sapere il numero di pratiche per ogni singolo professionista, le somme liquidate, lo stato delle cause e l’esito.

13 commenti su “Il caso ARACNE- ombre, luci e chiarimenti: consiglieri in fuga”

  1. Non posso che prendere atto della qualità dell’articolo ma è necessario chiarire almeno un punto, nello specifico ciò che concerne l’aver “taciuto” sui multipli e sovente incrociati incarichi assechati all’avv. in questione. Non vorrei apparire il difensore d’ufficio del Consigliere Di Benedetto ma ascoltando con attenzione il suo intervento nell’assise sono stati chiarissimi i suoi interrogativi ed attacchi all’amministrazione non solo per le motivazioni riguardanti l’avv. sopracitato, ma estendendo il beneficio del dubbio anche per altri e tanti incarichi esternalizzati forse in modo troppo generoso dalla ex amministrazione.

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  2. Devo fare una premessa.
    Anche se il sindaco, l’avv. Conte e l’avv. Di Benedetto nn ne erano a conoscenza è cmq gravissimo.
    Poichè loro rappresentano noi cittadini ebolitani e ci devono tutelare in tutto e per tutto.
    Se invece lo sapevano, cosa che nn voglio credere, devono immediatamente dimettersi.
    Poichè conoscendo i SOGGETTI, se avessero dovuto cacciare un solo euro dalle proprie tasche avrebbero fatto più di un controllo.
    Sarebbero stati più che meticolosi.
    Quello che mi chiedo però e anche questo, l’opposizione che si erge a garantismo della legalità cosa faceva?
    Tutto il consiglio comunale e la giunta, chi più chi meno, è responsabile di ciò che è accaduto.
    Adesso è inutile continuare a polemizzare, poichè da quello che ho capito il danno è ormai fatto.
    Spero che chi abbia ancora un briciolo di coscienza, cerchi di rimediare al danno che ha causato.
    Cosa che cmq dubito fortemente!

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  3. Caro admin leggo da sempre e con attenzione tutti i commenti dei suoi visitatori e non ho voluto mai entrare in polemica con nessuno perchè ritengo che ognuno debba esprimere le sue idee liberamente, però ora credo di dover precisare alcune cose viste le inesattezze e le libertà che qualcuno si permette .In merito al consiglio comunale del 06.07.2009 ho ritenuto di dover dare il numero legale ed insediare il consiglio, in quanto vi era il caso Aracne che doveva essere oggetto di discussione , visto che la sua cattiva gestione potrebbe comportare il dissesto del comune di Eboli ed anche perchè ritenevo che la opposizione dovesse essere responsabile e perchè pensavo fosse opportuno “smascherare” la maggioranza del Sindaco .In effetti il Sindaco ha iniziato il Consiglio senza la sua maggioranza .Quindi come sempre e su ogni punto ho fatto il mio intervento che pochi presenti hanno ascoltato.In particolare ho rappresentato , forse in modo troppo forte, che il Sindaco privo di maggioranza ed incapace di gestire con i suoi uomini problematiche da dissesto è doveroso che si dimetta; ho sostenuto il dovere etico dei consiglieri di affrontare le tematiche gravemente pregiudizievoli per la nostra città ; ho denunciato la presenza di avvocati che di volta in volta e a seconda dei clienti sono a favore o contro il Comune ; ho spiegato che la sentenza che danneggiava la nostra città era originata da interpretazioni infondate e che andavano stigmatizzate presso gli organi competenti; ho denunciato la scarsa attitudine del Sindaco a gestire i suoi funzionari che inopinatamente e da dilettanti riconoscevano alti risarcimenti, poi disconosciuti, tardivamente, dal Sindaco stesso .La denuncia circa gli incarichi degli avvocati era stata da me fatta già due anni orsono .Dopo questo mio “attacco” al Sindaco non vi è stato altro intervento del centro destra. Quindi ha concluso, come da regole del consiglio, il Sindaco il quale ha sostenuto che i miei attacchi fossero volgari, in malafede, cattivi e velenosi , poichè attaccavo lui, gli avvocati, i consiglieri assenti, i funzionari .
    Visto che non mi è possibile replicare direttamente , come non aveva replicato il Sindaco , mentre io parlavo, ho ritenuto che il Sindaco dovesse rimanere da solo con la sua minoranza (12 in tutto) e sono andato via con i colleghi del centrodestra , lasciando al Sindaco il voto inutile a riprova della sua gestione fallimentare .Questo è quanto accaduto ed è l’utimo episodio della sciagurata avventura del Sindaco Melchionda.
    Quanto a Carmelo C. ,con cui avrei piacere di parlare, debbo precisare che non solo credo che non sia mai venuto in consiglio comunale, ma credo anche che no mi conosca dal momento che sostiene che io stia attento ai miei soldi e che comunque non abbia mai denunciato alcunchè .
    Da quattro anni apporto il mio contributo affinchè vi sia una città migliore , senza aver pensato in nessun momento ad un mio tornaconto personale; vengo considerato da tutti ingestibile perchè non faccio alcun compromesso ma dico sempre la mia senza paura di farmi nemici anche tra quelli che contano.Ho fatto sempre quello in cui credevo ed ho denunciato sempre le mancanze e stranezze che incidevano negativamente, secondo me, sulla città e tutto ciò è agli atti .
    Quanto all’essere “bravo ragazzo” voglio precisare di essere una persona che rispetta le regole e di sicuro se fossi stato un bravo ragazzo non avrei rapporti tanto conflittuali con il Sindaco, che solo con me ha reazioni istintive e negative .
    A disposizione di tutti per mostrare tutti gli atti da me presentati ufficialmente in questa consiliatura, vi auguro un buon dibattito sulla realtà dei fatti e non su illazioni ed inesattezze che portano anche a giudizi sommari ed ingiusti.

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    • Per Cosimo Pio Di Benedetto
      Hai fatto bene ad intervenire nel forum, anche perché le cose devono essere spiegate dai diretti interessati. Condivido appieno la tua presenza in Consiglio Comunale per partecipare al dibattito su di un argomento così delicato e preso dai “buontemponi” della maggioranza molto alla leggera. Il dovere di un Consigliere è quello di partecipare, cosa diversa è fare la “stambella”: I tuoi interventi sono sempre attinenti e puntuali, e sicuramente stai dando un buon contributo al dibattito politico e alla Città.

  4. A Di Benedetto,
    nel momento in cui hai visto in questi anni tutte queste stranezze, secondo me dovevi dimetteri da consigliere comunale e denunciare pubblicamente tutto ciò, come cmq hai fatto.
    Può darsi che continuandolo a fare da estraneo al consiglio comunale, la tua denuncia agli occhi dei cittadini sarebbe stata molto più incisiva e credibile.
    Perchè si può fare opposizione politica (costruttiva), anche senza essere consigliere comunale. E il perchè nn ti sei dimesso avv. Di Benedetto, lo sai soltanto te.
    Ti posso assicurare una cosa, se tu avessi fatto ciò avresti sicuramente preso più voti alle provinciali.
    Però queste sono delle sfumature politiche a cui bisogna arrivare, secondo me, dopo tanta esperienza.
    Perchè la gente valuta tante cose, sia essa di sinistra che di destra.
    Poi appena sarò ad Eboli ci incontreremo e parleremo. Così farai mente locale e sicuramente ti ritornerà la memoria, ricordandoti il mio volto e quindi chi sono; anche se sono passati molti anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati.
    Volevo fare un’ultima osservazione, io nel mio precedente intervento ho parlato di SOGGETTI in generale e nn di Di Benedetto, quindi potevi anche nn essere tu il diretto interessato.
    Se ti sei sentito tirato in ballo nn è mica colpa mia.
    Poi da libero cittadino quale sono posso esternare tutti i miei pensieri in maniera quanto meno corretta.
    Cosa che in molti nn fanno ed hanno fatto oggi ed in passato verso una certa classe politica.Che sicuramente sapeva nn solo governare ma fare anche un’ottima opposizione politica.
    Perchè tu mi insegni, che è molto più facile fare opposizione che governare.

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  5. CARO DIRETTORE sulla stampa di oggi -cronache- è apparso un articolo sul caso ARACNE dove il nostro amato sindaco definisce tutti i suoi oppositori – MAESTRI DELLA MENZOGNA- mi chiedo oltre ai consiglieri di opposizione anche tu sei uno di loro.Forse sei tu col tuo articolo chiaro preciso oculato che ci hai regalato,ad essere -UNA FIGURA INUTILE E VELENOSA A CRARE SOLO CONFUSIONE ED A RIMANERE NELL’ANONIMATO. se il sindaco si riferisce a te E’ IN GROSSO ERRORE.per noi che TI AMMIRIAMO CONTINUA NEL TUO LAVORO CON LE TUE LUCIDE CONSIDERAZIONI.FAI COSA GRADITA ALLA CITTA’ DI EBOLI.EBOLI NE HA BISOGNO.

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  6. Per Priamo,
    Non credo si riferisca a me, anche perché non sono nell’ANONIMATO e non sono velenoso, sono solo fatti e domande, che puntualmente rimangono sempre senza risposte, io mi firmo e come. Di anonimo, per il momento, c’è solo chi è dietro a questi “affari”. Piuttosto, si faccia sentire con quell’avvocato che contemporaneamente a giorni alterni è contro o a favore (si fa per dire) e avvii le procedure di rivalsa nei suoi confronti. Se poi sono un mentitore, mi denunci. Il Sindaco deve capire che la critica fa crescere anche lui, e se veramente ci tiene al paese e al suo ruolo, con la critica può fare anche le cose meglio di quanto non è riuscito a farle fino a questo momento.
    Grazie dei tuoi interventi

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  7. admin scusa la mia ignoranza come si può la triade la corte santomauro iorio quantificano il danno circa 10000000 di euro la perizia di parte circa 3000000 di euro la giunta col sindaco circa 1000000di euro .ma è stato il sindaco ad incaricare la triade il perito ed è lui il capo della giunta.scusa ma è un rompicapo che non riesco a risolvere.mi puoi dare un aiuto

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    • Per Priamo,
      La vicenda e complessa e non vorrei dilungarmi ulteriormente avendo scritto un articolo su questo, tuttavia ti rispondo perché è così assurda questa storia e la Sentenza che ne è venuta fuori, che ho definito porcata. Se ti leggi la Sentenza del Tar, invece, ti rendi conto di come era difficile perdere questa causa. Tralasciando al prima parte che a mio avviso ha fatto bene la Giunta a respingere l’istanza dell’aracne, i problemi iniziano nella seconda parte, Il comune perde la causa l’avvocato notifica la sentenza dopo 4 mesi, il tempo passa e viene definito un accordo da un tavolo tecnico, del quale ne fanno parte le varie aree tecniche ,il Segretario Comunale gli avvocati e i rappresentanti dell’aracne, i quali stabiliscono che il risarcimento è di 10milioni di €, cifra che viene verbalizzata e successivamente portata all’attenzione del Sindaco, immediatamente dopo si da incarico ad un perito per una ulteriore valutazione, che sarebbe quella di oltre 4 milioni di €. Da quel momento passano altri 4 mesi, il perché non si capisce. Quello che poi è avvenuto è cronaca recente. Nel frattempo si scopre che questo avvocato riveste in più cause il doppio ruolo: quello di difensore e quello di accusatore del Comune. Nel frattempo si scopre che l’Avvocato si è “arreso” e non ha tentato minimamente un appello che pure era possibile. Senza voler aggiungere altro, per non essere giudicato fazioso, traine tu stesso le conseguenze.

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