Rosania: La chiusura dell’Ospedale di Eboli attende solo “l’attacco finale”

L’ospedale di Eboli potrebbe seguire la sorte di quello di Agropoli, tutto per elevare l’Ospedale di Battipaglia ad “Ospedale unico della piana del Sele”.

Rosania chiede al Sindaco una seduta monotematica aperta del Consiglio comunale, per discutere delle sorti dell’Ospedale di Eboli. Responsabilità politiche enormi si addensano su questa vicenda, per non aver saputo decifrare i segnali di pericolo.

Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

EBOLI – Non si accennano a placare le polemiche e gli interventi sull’Ospedale di Eboli e su quello di Battipaglia, entrambi accomunati ad una unica scellerata condizione, che li vedrebbe in attesa di essere accomunati ai PO di Roccadaspide e di Oliveto Citra, in quel progetto individuato nell’Ospedale Unico della valle del Sele, che non solo tarda a partire, non avendo la giunta Caldoro destinato il solo becco di una quattrino, ma che al contrario ne subiscono le conseguenze, dovendo subire una condizione di precarietà, di smobilitazione senza nessuna prospettiva concreta e solo a danno dei cittadini utenti della salute.

Polemiche e interventi, molti dei quali a vanvera, che dimostrano di brancolare nel buio a seguito di una proposta politica confusa, nebulosa, inesistente, o meglio esistente nelle speranza di operare qualche “aggiustamento” di carattere clientelare di area, come nel caso dell’Agro-nocerino-sarnese, finanziando strutture Ospedaliere inesistenti a scapito di altre e addirittura inventando delle eccellenze, che se si volessero individuare sarebbero solo da ascrivere agli insuccessi e alla autodistruzione.

Al dibattito non poteva mancare uno dei protagonisti della Politica cittadini degli ultimi 20 anni, il Consigliere comunale ed ex Sindaco Gerardo Rosania che a proposito ha affidato ad una lunga nota politica le sue considerazioni e le sue proposte:

“Le notizie di stampa uscite in questi giorni  relative all’Ospedale di Eboli, – scrive Rosania – suonano come tante campane a morte per il nostro presidio ospedaliero e delineano, in modo drammatico, quello che è lo scenario che della Sanità in provincia di Salerno, cui ai livelli regionali e aziendali si sta lavorando e che noi, come forza politica, da mesi denunciamo nel silenzio assordante della città!

Che cosa hanno detto gli articoli usciti sulla stampa nei giorni scorsi?

1) che l’ospedale di Eboli, stante il parere di una fantomatica commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario nazionale, sarebbe non a norma strutturalmente;
2) che, alla luce di questa notizia, c’è già chi chiede, e forse qualcuno ci sta lavorando, che l’ospedale di Eboli esca dalla rete dell’emergenza;
3) che l’ospedale di Eboli potrebbe seguire la sorte di quello di Agropoli, che proprio in questi giorni è stato avviato alla chiusura con il blocco dei ricoveri.

Il tutto in una logica, – prosegueio ritengo studiata a tavolino, di elevare l’ospedale di Battipaglia ad “ospedale unico della piana del Sele” (benché ridotto a qualcosa di residuale rispetto al disegno origianle dell’ospedale unico della piana! perché comunque penalizzato dalla presenza a solo 8 minuti del San Leonardo!)

Ospedale Eboli
Ospedale Eboli

Mentre tutto questo avviene, mentre si consuma quest’altro “scippo” alla città di Eboli, che segue a quello del Tribunale, una amministrazione imbelle, tutta racchiusa nella gestione del quotidiano, incapace di mettere in campo un disegno credibile per una grande Eboli, all’interno della piana del Sele da porre come area trainante della provincia di Salerno, tace, assordantemente tace!!!

Eppure – aggiunge Gerardo Rosania – non ci voleva un indovino per capire dove volevano arrivare: la mancanza cronica di personale, la difficolta’ a finanziare acquisti di macchinari mentre altrove arrivavano milioni di euro, il tentativo reiterato di svuotare reparti ecc. erano segnali, a me sembra, fin troppo chiari. La responsabilità politica sta nel non aver saputo decifrare questi segnali!

Io credo che tutta la città di Eboli debba interrogarsi su quello che sta accadendo al nostro ospedale, sul suo futuro e su quale sia il disegno della politica sanitaria per la provincia di Salerno, e che si mobiliti contro qualsiasi ipotesi di chiusura o di smobilitazione della struttura ospedaliera, prima che sia troppo tardi.

Una volta che saranno assunti atti definitivi da parte dell’Azienda  Sanitaria, ogni iniziativa sarebbe inutile!

Corriamo il rischio di rincorrere gli atti adottati come sta avvenendo in queste ore ai cittadini di Agropoli, cui va la mia solidarietà e partecipazione per la battaglia che hanno avviato per salvare il proprio nosocomio.

Purtroppo, – ricordando gli sforzi compiuti nel passato con il famoso piano del 2008 – da quando fu approvato il piano ospedaliero del 2008 da  parte della regione Campania, che disegnava il ruolo di ogni struttura ospedaliera in provincia di Salerno salvandole tutte e “specializzandole“, piano rimasto inattuato dalla amministrazione Caldoro, abbiamo avuto solo improvvisazione politica e lotte sparse di carattere campanilistico per salvare la singola struttura ospedaliera a rischio.

Siamo al di fuori di un disegno omogeneo che avrebbe, invece, chiamato tutta la provincia di Salerno a battersi per la propria Sanità: il piano del 2008 si muoveva proprio in questa logica provinciale e per questo era vincente!

Ora siamo ridotti anche noi, ad Eboli, a difendere quello che abbiamo, prima che ce lo tolgano definitivamente;

Responsabilità politiche – conclude Gerardo Rosania – enormi si addensano su questa vicenda, ma ora noi chiediamo che tutte le forze politiche e le istituzioni locali si facciano carico, senza remore, di questa battaglia.

Ancora una volta chiediamo che il sindaco di Eboli venga in Consiglio comunale a riferire su quello che sta accadendo sul nostro ospedale, e lo faccia in una seduta monotematica aperta, in cui cittadini, sindacati, operatori del settore possano prendere la parola, per definire, insieme, il percorso di difesa del nostro ospedale! senza escludere alcuna opzione!

Se non lo si fa ora, quando l’attacco ha raggiunto tali livelli, quando si ritiene di chiamare tutti alla mobilitazione?”

Eboli, 11 aprile 2013

2 commenti su “Rosania: La chiusura dell’Ospedale di Eboli attende solo “l’attacco finale””

  1. Dott. Rosania spero che l’argomento venga trattato SERIAMENTE E CON URGENZA e non per partito preso abbandonato solo perchè a proporlo potrebbe essere uno di opposizione o per dirla facendo un paragone economico le cui azioni risultano al ribasso. Le notizie sull’Ospedale di Eboli anche se non dovessero essere suffragate da atti devono mettere in ALLERTA TUTTI, che SENZA VESTIRE I PANNI di alcun partito, movimento od altro dovrà vedere la MOBILITAZIONE GENERALE DI TUTTA LA CITTADINANZA che per questa volta potrà essere già convocata dal SINDACO per conto di TUTTA LA CITTA’ DI EBOLI giusto per un “assaggio” di protesta che sarebbe bene far arrivare a chi sta pensando di fare scelte inopportune per L’OSPEDALE DI EBOLI di fare ATTENZIONE.
    Un tanto per poi non ritrovarsi fra qualche anno a dover raccontare ai propri figli e nipoti anche quest’altra occasione persa come per LA STAZIONE FERROVIARA, L’ALFA ROMEO, LA FIAT, L’AERITALIA, L’ENEL, LA SIP, IL COMMISSARIATO DI POLIZIA, L’INPS, L’INAIL per citare alcuni enti e uffici che per la STORIA dovevano essere collocati sul territorio Ebolitano e quelli invece esistenti ad Eboli che sono andati via o che vorrebbero portare via ad es. Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Agenzia delle Entrate.
    EBOLI SVEGLIA E’ ORA.

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  2. @ brava Agata, hai capito, come io ho capito che bisogna lavorare x la citta’, c’ e’ bisogno che la popolazione x intera si svegli , costituendo un comitato trasversale e di difesa del nostro P.Osp. evitando di fare quotidianamente comunicati stampa che tanto male fanno al p.osp. Le forze politiche se responsabili si diano una scossa e facciano quadrato in difesa del P.OSP

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