Melchionda e la fascia costiera…….il disastro!

Eboli è al 51° posto su 61 comuni costieri della Campania! Con un punteggio complessivo totale di 10,24 punti su 30!

I criteri di valutazione regionali: Qualità, balneabilità, sviluppo turistico; assegnano a Melchionda e la fascia costiera…….il disastro !

Marina di Eboli
Marina di Eboli

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Da anni – si legge in una lunga nota politica del Movimento fondato dall’ex Sindaco Gerardo Rosania Sinistra Unita e Rifondazione Comunista, che prendono ad esame gli ultimi dati regionali per evidenziare come la nostra fascia Costiera, e la nostra Città sia al 51° posto di una speciale classifica che tiene conto della: Qualità ambientale del litorale; la Balneabilità dello specchio d’acqua; lo sviluppo turistico; fattori, visto il livello “primordiale” in cui versa il nostro litorale, che condannano senza appello la classe politica cittadina – denunciamo con forza la assenza di una qualsiasi politica della amministrazione Melchionda verso la fascia costiera.

Da anni denunciamo il fatto che il Consiglio Comunale non discute di come intervenire su quella parte del territorio ebolitano che può rappresentare una risorsa inesauribile per l’economia della nostra città e della Piana del Sele tutta.

  • Le sanatorie finalizzate a pagare cambiali elettorali;
  • il cemento che arriva con arroganza dentro al mare tollerato e condonato;
  • le ecoballe dentro a quello che dovrebbe essere il depuratore a servizio della parte bassa del territorio ebolitano;
  • la mancanza di controllo del territorio con il conseguente proliferare di prostituzione e malaffare;
  • la mancata attuazione di un piano spiaggia per disciplinare la collocazione dei lidi , le loro tipologie e la collocazione delle spiagge libere;
  • strumenti urbanistici che guardano e tollerano la cementificazione della spiaggia ,forse anche per salvaguardare equilibri interni alla maggioranza;
  • la mancanza di un disegno complessivo di tutta l’area costiera della Piana del Sele partita 10 anni fa e colpevolmente lasciata cadere dalla amministrazione Melchionda e dalle amministrazioni provinciali che si sono susseguite dopo quelle a guida Andria;
  • la mancanza di collegamenti con la fascia costiera……
Gerardo Rosania
Gerardo Rosania

sono tutti fattori che non consentono lo sviluppo turistico della nostra costa.

Sono cose che abbiamo denunciato da anni!

Quello che abbiamo ottenuto in riscontro al nostro grido di allarme e’ stata solo la arroganza di una amministrazione imbelle, incapace e priva di idee e progetti,che cinicamente e colpevolmente sta assistendo all’ agonia di questa città!

Ora, che la fascia costiera di Eboli sia completamente abbandonata e che rimanga una “grande incompiuta” dal punto di vista turistico lo dice anche la Regione Campania.

Il decreto dirigenziale n° 125 del 29/11/2013 , in attuazione della legge regionale n° 5 del 6 maggio 2013, ha provveduto a redigere una graduatoria dei  comuni costieri della nostra regione, in base ai seguenti elementi di valutazione:

1) qualità ambientale della costa;
2) balneabilità delle acque;
3) sviluppo turistico.

Il dato è devastante: Eboli è al 51° posto su 61 comuni costieri della Campania! Con un punteggio complessivo totale di 10,24 punti su 30! Il dato denuncia una assoluta assenza delle istituzioni su quella fetta di territorio comunale,e ci parla di 9 anni persi! Ma è addirittura la Piana del Sele nel suo insieme che esce malconcia dalla graduatoria regionale.

E’ ora che si riprenda a parlare di turismo in modo serio sul nostro territorio,se vogliamo dare una prospettiva futura ai veri imprenditori turistici che vogliono investire sulla nostra costa,ed una speranza ai tanti giovani delle nostre terre che sempre più numerosi vedono dinanzi a sé soltanto la prospettiva dell’ emigrazione.

Noi riteniamo che occorra riaprire una grande discussione che coinvolga le Istituzioni dell’intera Piana del Sele,da Capaccio a Eboli,a Battipaglia,a Pontecagnano ; che vengano coinvolti gli operatori turistici , il mondo della cultura e dell’ambientalismo, urbanisti esperti di turismo partendo da dove ci eravamo fermati  10 anni fa : dal “Progetto piana del Sele”. E’ ora di  considerare definitivamente chiusa questa parentesi decennale di indifferenza e malgoverno che ha caratterizzato Eboli e gran parte delle città della Piana!

Occorre elaborare un progetto che abbia come punti focali:

  1. il problema della qualità delle acque, sapendo che nel nostro territorio occorre mettere in funzione il depuratore di Coda di Volpe,per evitare che tutta la Piana continui a scaricare nei corsi d’acqua,e che città in come Battipaglia i 2/3 della popolazione non siano serviti da depurazione;
  2. il piano di utilizzo delle aree demaniali, per definire la collocazione,la tipologia e la qualità dei lidi balneari bandendo,come avviene in tutte le realtà turistiche all’avanguardia, l’uso del cemento sulla spiaggia ( altro che condoni o spostamento sine die dell’obbligo di adeguarsi!!!);
  3. il piano per il “ripascimento” delle spiagge,che parta dalla rimozione del piano predisposto dalla provincia di Salerno a guida Cirielli che fra un lustro rischia di  consegnarci le spiagge più lunghe di qualche metro ma anche l’acqua stagnante, perché si va ad interferire con le correnti marine;
  4. il piano di accessibilità alla costa,  ragionando sulla accessibilità via mare attraverso una portualità turistica “leggera” e compatibile con i delicati equilibri ambientali della nostra fascia costiera;  sulla accessibilità su gomma che passa attraversa un piano di potenziamento e di sistemazione delle arterie provinciali, che dai centri abitati della Piana vanno verso il mare, e la riduzione della strada litoranea a zona a traffico limitato; accessibilità via ferrovia, attraverso il collegamento con l’alta velocità e la metropolitana di Salerno e la rimessa in funzione, quali fermate turistiche, di stazioni storiche come quella di San Nicola Varco o di Paestum, o la creazione di nuove come quella di Santa Cecilia, dove poi trovare le navette che portano al mare; valorizzare la presenza dell’aereoporto di Pontecagnano;
  5. il piano di manutenzione, cura, salvaguardia e valorizzazione della fascia della pineta, che in altre località costiere hanno saputo far diventare un grande attrattore turistico e per il tempo libero, attrezzandolo con servizi e luoghi di incontro,mentre da noi sta lentamente morendo per abbandono;
  6. il piano di insediamento delle strutture ricettive e dei parchi acquatici ed a tema, (dove collocare gli alberghi, i campeggi, i villaggi turistici e le strutture per lo svago), razionalizzandone la diffusione fra i territori dei Comuni della Piana per evitare inutili duplicazioni;

Un progetto ambizioso che richiede idee, risorse, professionalità, ma soprattutto richiede un governo “altro” delle città della Piana a partire da Eboli, che di questo progetto può ambire ad essere il centro capofila, fatto di uomini che ci credano, che amino il proprio territorio e che siano capaci di “guardare avanti”.

Eboli, 7 dicembre 2013

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