Eboli: Il Comitato delle mamme si spacca. La Nigro si dimette. No strumentalizzazioni

Il Comitato delle “mamme ribelli” che con le Associazioni e l’imput del Sindaco Melchionda ha dato corpo alla protesta in difesa dell’Ospedale di Eboli si è spaccato.

La portavoce del Comitato delle mamme Assunta Nigro, sebbene soddisfatta per gli obiettivi conseguiti, ma contraria a sedersi al tavolo con chi ha già fallito, e a ogni tentativo di strumentalizzazione in atto anche rispetto a presunte ritorsioni del Sindaco Melchionda.

assunta nigro
assunta nigro

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – “Apprendo con soddisfazione l’ingresso delle mamme alla Regione, questo mi rafforza perché vuol dire che le istituzioni hanno preso atto e capito l’intento della lettera rivolto proprio a portare (al di là del nome) le mamme al tavolo“. – Dichiara Assunta Nigro ex portavoce del Comitato delle “Mamme ribelli” appena viene a conoscenza che una delegazione del Comitato parteciperà a quel famoso “Tavolo-tecnico-politico“, unico impegno fino ad ora ottenuto dal sordo, e cieco Governatore e Commissario di Governo della Sanità in Campania Stefano Caldoro.

Tavolo che sarà presto convocato al quale siederanno oltre che i massimi funzionari regionali, politici, Sindaci e amministratori locali e i minimi dirigenti della Sanità locale quelli che stanno falcidiando servizi, prestazioni, reparti e Ospedali, e si apprende anche le mamme in un primo momento escluse. Sebbene da quel Caldoro li non si ricavi nulla, perché per ottenere i diritti che spettano alle nostre comunità e ai nostri territori si deve inesorabilmente passare attraverso l’eliminazione delle “concessioni” magnanime del mantenimento dei privilegi di cui prestazioni milionarie ai medici attraverso quell’acronimo “ALPI“, evidentemente proprio per indicare come siano alte quelle vette di compensi elargite, e agli sprechi gelosamente “conservati” alle strutture ospedaliere Napoletane e casertane, oltre che alle strutture private per nulla scalfite in questi quattro anni di gestione commissariale Caldoro.

presidio-al-Ruggi-mamme-ribelli-di-Eboli.
presidio-al-Ruggi-mamme-ribelli-di-Eboli.

In ogni caso benché non se ne ricaverà un ragno da quel buco, la costituzione di un “Tavolo tecnico-politico” è una grande sconfitta politica ascrivibile alla destrucola di cui fa parte il Caldoro, poiché in termini politici non è altri che l’ammissione di una incapacità tecnico-gestionale e politica sia della struttura commissariale in capo a se stesso, che alla Direzione Generale dell’ASL Salerno: sorda raccoglitrice di suggerimenti e proposte o pedissequa esecutrice di “ordini” impartiti con lo schizzo tipico delle “comari-zitelle”?

Ritornando all’ex portavoce del Comitato delle mamme, Assunta Nigro che nei giorni scorsi si era dimessa appunto da portavoce, perché aveva intuito nella proposta stessa il fallimento preannunciato di quel tavolo tecnico-politico al quale siederebbero gli stessi falcidiatori della Sanità locale e dei nostri Ospedali, ma anche perché aveva intravisto tentativi di strumentalizzazioni che tendevano evidentemente a dividere

Gentili amici, – scrive Assunta Nigrosento il dovere di notificarvi la mia decisione di uscire dal comitato. Infatti, pur ritenendo che la nostra sia stata una lotta bella e giusta, altresì ritengo che, vista la vostra convinzione di rimettere la trattativa nelle mani di quelle Istituzioni che hanno già fallito e che, a mio giudizio, al momento potrebbero solo strumentalizzarci, in tutta franchezza desidero, e proprio per rispetto di tutti voi,  non continuare a perdere tempo e fatica in un’azione che vedo già compromessa. Inoltre, a questa mia scelta, non è estranea la constatazione dei timori da voi, sia pure larvatamente espressi, circa probabili ritorsioni che il sindaco potrebbe avere nei confronti di persone che, già afflitte da problemi non indifferenti, avrebbero avuto il torto di firmare una semplice lettera.

Vorrei sottolineare – prosegue Assunta Nigro – che il documento in questione, se le persone che la ricevono operano in buona fede, oltre a garantire la trasparenza può solo rinforzare il potere trattante, in questo caso del sindaco, e non il contrario. In aggiunta, sospetti del genere mi sconcertano, in quanto sono convinta che l’avvocato Martino Melchionda mai si abbasserebbe a simili squallide azioni. E pertanto è possibile dire che, comportandomi con coraggio, alla fine sono io quella che ha maggior stima del sindaco.

Se invece i timori da voi paventati – conclude l’ex portavoce del Comitato delle mamme Assunta Nigro rivolgendosi alle mamme e agli altri protestatori – dovessero corrispondere alla realtà, maggiormente allora mi convinco di quanto inutile diventi la permanenza ed anche la lotta in un comitato che non può, a causa di timori e riserve, far sentire liberamente la propria voce. Detto questo, per quanto mi riguarda, vi assicuro che non tradirò i principi della lotta stessa e che continuerò a battermi per l’ospedale di Eboli nel rispetto, però, delle mie idee”.

Caldoro-Cirielli-Squillante-Cariello-Spinelli-Lenza-Matrioska-Sanità.
Caldoro-Cirielli-Squillante-Cariello-Spinelli-Lenza-Matrioska-Sanità.

Intanto rispetto a queste convulse vicende che non favoriscono affatto il fronte delle giuste rivendicazioni avanzate in questi ultimi anni rispetto alla salvaguardia dei presidi della salute fa registrare una dichiarazione del Sindaco Melchionda il quale raggiunto telefonicamente ci fa sapere: “Al momento non ho ricevuto nessuna comunicazione della istituzione e della convocazione del Tavolo tecnico-politico, così come concordato, e per questo ho sollecitato con un telegramma inviato al Governatore Caldoro e al suo commissario Morlacco nel quale oltre a chiedere date e tempi precisi, mi sono premurato di informare il Governatore che a quel tavolo siederà anche la rappresentanza del comitato di protesta“. Riguardo alle paventate e larvate minacce e ritorsioni rappresentate nella lettera della Portavoce del Comitato Assunta Nigro, il Sindaco si è detto “sconcertato”, e ha aggiuto – Il momento è così delicato che dare ascolto o alimentare sciocchezze del genere diminuisce la portata delle nostre rivendicazioni“.

In effetti il Sindaco ha ragione, così come va ricordato all’ex Portavoce del Comitato che è inutile trovare novelle responsabilità, correremmo il rischio di archiviare quelle vere, e i veri responsabili di come hanno ridotto la nostra sanità pubblica ha nomi e cognomi e sono: Il Governatore Stefano Caldoro, il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante, il Direttore Generale dell’Ospedale di Eboli e di Battipaglia Rocco Calabrese, il Commissario al Personale degli Ospedali della Valle del sele Pietro Spinelli e di chi li ha nominati essendo tutti vicini all’Onorevole Edmondo Cirielli; responsabili sono anche tutti i parlamentari di destra e di sinistra per non aver saputo tutelare il territorio e per aver dimostrato di non avere i minimi requisiti oltre che gli attributi per ricoprire la carica prestigiosa di meembri del parlamento italiano e poi man mano che si scende giù indicando tra i responsabili gli uomini politici del posto che si richiamano ai Partiti di Forza Italia, Nuovo Psi, Fratelli d’Italia, per non aver saputo incidere sui loro stessi compagni di partito consentendo di falcidiare il territorio e in ultimo se ci sono delle responsabilità sono anche incapo al Sindaco Melchionda, che magari oltre a dover coinvolgere prima il Consiglio Comunale e a legarsi al tavolo di Caldoro senza nulla ottenere è colpevole solo per appartenere ad una classe politica ormai completamente sputtanata.

Stefano caldoro-Antonio Rastrelli
Stefano caldoro-Antonio Rastrelli

La vicenda degli sprechi della Sanità è una questione che non va assolutamente trattata con la scimitarra come hanno fatto i vari Commissari, e sub, normali o meno che fossero Bortoletti, Squillante e quelli che li hanno preceduti, non curandosi di colpire chicchessia, ne talpoco operare in maniera sconsiderata con la scusa di risparmiare incolpando i predecessori, come spesso fa il socialista di destra Caldoro, attribuendo ad Antonio Bassolino ogni responsabilità, con questo principio andremo a finire ad Antonio Rastelli uomo di Destra integro, moralmente e politicamente coerente, entrambi hanno pensato che fornire servizi e prestazioni e salvare le vite umane fosse preminete rispetto a qualsiasi cifra e come al solito i “papponi” come sempre ne hanno approfittato. Così facendo finiremmo per arrivare alle guerre puniche. E’ proprio l’approccio più sbagliato per affrontare gli sprechi nella Sanità, dal momento in cui si definisce sprechi servizi e prestazioni, come strutture ambulatoriali o ospedaliere pubbliche disseminate sul nostro variegato territorio regionale e provinciale a partire dalla complessità di quello napoletano per finire a quello esteso e orograficamente complesso della provincia di Salerno, per passare alle aree interne dell’avellinese e beneventano, o quella del casertano fortemente influenzata e per vicinanza annessa al napoletano.

Pietro Spinelli-Antonio Squillante-Rocco Calabrese
Pietro Spinelli-Antonio Squillante-Rocco Calabrese

La presenza di quei servizi e di quelle strutture, oltre a rappresentare un presidio di civiltà, rappresentano conquiste civili, e una società civile si misura da come tratta i bambini, gli anziani e dai servizi che eroga oltre di come tratta i malati e alle cure che dedica loro. Lo spreco è magari pagare le siringhe quattro volte tanto, solo perché magari i pagamenti si fanno a babbo morto e quindi si riconosce un colpevole surplus. Spreco è magari effettuare gare di somma urgenza per milioni di euro poi per nulla aggiudicate a distanza di tre anni, come è avvenuto per la gara del rifacimento dell’intonaco e delle coperture dei solai all‘Ospedale di Battipaglia, o affidare ad una società Onlus, magari costituita ad hoc, per distribuire i presidi medici per i diabetici spendendo milioni di euro a fronte dell’offerta avanzata dalla Federfarma di farlo gratuitamente su tutto i territorio della Regione Campania, è uno spreco pagare centinaia e centinaia di euro per medici con quella formula scandalosa dell’ALPI, come tale Dottor Michele Verrioli e lo stesso Commissario per il personale degli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, dottor Pietro Spinelli tra l’altro in conflitto d’interesse quale controllore – controllato. Non serve a nulla nominare una commissione di inchiesta interna come ha annunciato il DG Squillante dopo la disgrazia della morte dei due gemellini, specie se quella Commissione avrà la stessa sorte della famosa “Commissione Verrioli“.

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lettera di di Assunta Nigro al Sindaco di Eboli

lettera assunta nigro

Eboli, 15 luglio 2014

2 commenti su “Eboli: Il Comitato delle mamme si spacca. La Nigro si dimette. No strumentalizzazioni”

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