Lavorgna(PD): Melchionda e Conte non vogliono le primarie. Giocano allo sfascio

Lavorgna(PD) rompe con l’ex Sindaco, attacca l’ex Ministro e accusa: Melchionda e Conte sono sulla stessa linea, non vogliono le primarie e giocano allo sfascio.

Per Lavorgna, che è sempre più determinato a che le Primarie si tengano, non si può tentare aggregazioni e proporre candidati unitari indicazione già un nome, sebbene rispettabile, ma comunque espressione di parte, non riconoscibile agli elettori democrat e senza conoscerne programmi e finalità.

Adolfo Lavorgna
Adolfo Lavorgna

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – La vicenda politica cittadina, almeno dalle parti del centrosinistra sembra non sia affatto di semplice risoluzione, specie dopo la sortita dei “Riformisti“, gli ex socialisti dell’ex Ministro Carmelo Conte, che approfittando della vacanza politica che regna nel PD locale, specie dopo che per anni i vertici provinciali hanno delegato l’ex Sindaco Martino Melchionda a rappresentare il PD, e dopo la sfiduzia e il successivo scioglimento del Consiglio comunale rimettendo tutto in gioco.

Sortita che è stata preceduta da diversi tentativi compiuti in ordine sparso, ma che avevano l’unico obiettivo, quello di evitare si potessero svolgere le primarie, successivamente concordate e fissate e per evitarle e magari togliere di mezzo qualche concorrente, tentando anche di far passare il principio di sbarrare la candidatura agli esponenti politici che avevano sfiduciato il Sindaco Melchionda, tagliando fuori così sia Luca Sgroia che Salvatore Marisei, proposta avanzata da una insolita alleanza Roberto Palladino Mario Conte Damiano Capaccio, proposta bocciata e sostituita con immediatezza dalla proposta di un candidato unitario che docesse superare i vari esponenti politici in corsa.

Candidato “unitario” ma di “parte” dal momento in cui è stato fatto il nome del dottor Giuseppe Di Benedetto, bruciandolo, legato più all’ex Ministro Conte che al PD e agli elettori del PD: Conte arriva a proporre Di Benedetto con ben 26 anni di ritardo, e di quì POLITICAdeMENTE preannuncia che scriverà un articolo che in chiave amarcord ripercorrà tempi politici passati e presenti. Come al solito si vorrebbe la “botte piena e la moglie ubriaca“.

Di quì si registra l’intervento dell’ex Assessore alle finanze Adolfo Lavorgna, il consigliere comunale uscente più votato alle ultime elezioni amministrative, sempre più determinato a concorrere sia come candidato alle Primarie del PD allargate ai Partiti di una probabile coalizione di Centrosinistra, che come Candidato a Sindaco di Eboli ove mai dovesse vincere le primarie, trovando sponda negli altri concorrenti come Luca Sgroia, Antonio Cuomo, Cosimo Cicia. Intervento dal quale si desume giunge alla determinazione di rompere con l’ex Sindaco, attaccando l’ex Ministro e accusandoli entrambi ritiene che Melchionda e Conte, siano sulla stessa linea, dal momento che non vogliono le primarie e giocano allo sfascio.

Lavorgna ritiene inoltre che non si può tentare aggregazioni proponendo candidati unitari indicandone anche il nome, rispettabilissimo, ma comunque espressione di parte, non riconoscibile agli elettori democratici e senza conoscerne programmi e finalità, soluzione lontana dallo scopo enunciato come di seguito rappresenta:

“Il quadro politico interno al centrosinistra -è molto offuscato dalla pressione delle Primarie e dalla scelta del candidato sindaco. La componente riformista guidata dall’ex ministro Conte ha fatto cadere la sua scelta sulla persona del cardiologo di fama Giuseppe Di Benedetto, quest’ultimo già espressione del socialismo degli anni ’80, ma per fare il sindaco bisogna avere le idee chiare, cosa che al momento sembrano non esserci. I Riformisti che hanno ingaggiato una vera crociata contro l’amministrazione  Melchionda oggi cercano di passare come elemento di aggregazione ma ancora una volta lo fanno senza essere trasparenti, Carmelo Conte e Martino Melchionda, non vogliono fare le Primarie spingono per una sintesi politica che porti alla individuazione di un candidato unico nel centrosinistra ma non parlano con altre componenti.

La parte Riformista dell’onorevole Conte ha concentrato il suo interesse su di una persona di spessore come Di Benedetto, ma di quello che questi vorrebbero fare al momento è noto a poche persone. Personalmente mi piacerebbe conoscere il programma politico elaborato da questi e vorrei capire anche se il programma trainante deve essere il loro oppure ne vogliono concertarne uno con le altre parti? per fare ciò ci vuole partecipazione, dialogo e condivisione non si può’ pensare di comprare a scatola chiusa, per questo bisogna ascoltare tutte le componenti del centrosinistra.

A Di Benedetto va il mio totale affetto e la mia stima politica, ma resta comunque il fatto che oltre al nome di spessore di ancora non ho letto nulla di quello che si vuole fare per la città.  Se qualcuno pensa che si debba aderire al programma senza conoscerlo e senza essere condiviso si sbaglia di grosso. Personalmente sono disposto al dialogo e alla costruzione di un percorso unitario che debba essere, prima di tutto trasparente, e che  al tempo stesso conduca il centrosinistra verso l’unità cercando di aggregare anche i Partiti minori, ma non svilendo il ruolo del Partito Democratico, che sebbene al momento attraversa un brutto periodo è comunque il maggior partito di una coalizione di centrosinistra. Se questa operazione deve essere fatta allora è inutile perdere del tempo prezioso bisogna sedersi e dialogare.

Eboli, 7 febbraio 2015

5 commenti su “Lavorgna(PD): Melchionda e Conte non vogliono le primarie. Giocano allo sfascio”

  1. ATTACCA MELCHIONDA DOPO TANTI ANNI E TANTA GRATITUDINE CHE DOVREBBE MOSTRARE, PER NOMINE E VISIBILITA’?
    LA GENTE SA, COME SONO ANDATE LE COSE E PUNIRA’ SIMILI STORTURE.
    CARO ADOLFO NON STAI + A NUMERO, LE 400 E PASSA PREFERENZE SONO UN RICORDO..PALLIDO!

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  2. Nell’attesa di una riflessione in merito dell’ottimo Massimo e a prescindere dalla pur giusta analisi di Lavorgna, che, nonostante le critiche per il passato prossimo, si mette in gioco e scommette su se stesso con lo strumento delle primarie, penso che la strumentalizzazione della candidatura di un medico di alto livello, settantenne e estraneo alla politica, ha l’unico scopo di andare contro la presenza ogni giorno più forte e concreta dell’on. Cuomo. I Riformisti mi devono spiegare dov’erano quando chiudevano pediatria ed ostetricia, idem il valente primario; allo stesso modo, in questo fase , prodromica, all’approvazione del nuovo piano regionale sanitario, che ruolo hanno svolto. Chi si è interessato di Eboli in maniera fattiva è stato esclusivamente l’on. Cuomo che, al tavolo delle trattative regionali, con la sponda amica del prof. Montemarano, direttore generale dell’Arsan, ha permesso il recupero di pediatria, il rafforzamento di emodinamica e la conferma della nascita dell’ospedale Unico della Valle del Sele, Passata dal libro dei sogni alla presenza concreta di risorse per la sua realizzazione. Il Riformista capo pur di andare contro Cuomo sta calpestando il lavoro svolto negli anni dai nipoti Marisei e Conte, i quali legittimamente ambivano ad avere un ruolo di rilievo in questa tornata elettorale, al contrario con questa candidatura di bandiera li relega ad una posizione marginale che potranno svolgere , se pure avranno ancora voglia, spiazzati e sostituiti dal nuovo che avanza, il tutto senza alcuno scrupolo. Allo stesso modo questa mossa , per me scellerata, mette a rischio le ambizioni Regionali del figlio del riformista capo, il quale dovrà sudare, a questo punto, per sfondare nella sua Eboli. Tant’è…, un po’ come la candidatura Martino a presidente della Repubblica per il centro destra, in campo per non più di 48 ore, vedremo la candidatura Di Benedetto per quanto tempo farà rumore; nel frattempo i danni nella corrente riformista e tra i riformisti della prima e della seconda ora diventano quasi irreparabili…!! Auguri

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  3. Carmelo Conte, con il suo storico pallottoliere, si è reso conto che i voti per imporre un proprio candidato tramite le Primarie cittadine NON ci sono!!!
    Anzi teme l’On. Antonio Cuomo, che già in passato, gli ha riservato amare sorprese!!!

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  4. RITENGO CHE IL PROF. DI BENEDETTO SIA PERSONA DI BUON SENSO E A SETTANTA ANNI O GIU’ DI LI, CON UN CURRICULUM QUESTO SI, STELLARE, NON SI FACCIA TRATTARE OR ORA DA PAZZIARIELLO DI UN NOBILE, POLITICO, DECADUTO, CHE PER PURO SPIRITO DI RIPICCA VUOLE DISTURBARE L’AGONE POLITICO.

    NELLA CONTESA I VOTI DEI CONTIANI SCEMANO,IL POTERE CONTRATTUALE E’ RIDOTTO AL MINIMO, GLI ANNI DI GIUBILO SONO LONTANI, E UN CONSIGLIERE PROVINCIALE O VICESEINDACO DAL 93 AD OGGI, SON BEN POCA COSA X LA CORRENTE DI COLUI CHE FU MINISTRO E “PADRONE” DELLA PROVINCIA!

    SI GODA LA SU INNEGABILE POSIZIONE PATRIMONIALE, CI
    SONO TEMPI PER FARE E TEMPI PE DESISTERE!

    DAL FRONTE DELLA ESTREMA SINISTRA, SI REGISTRANO LE POSIZIONI ATTENDISTE DEI VARI LEADERS, CHE ASPETTANO L’ESITO PRIMARIE PER CONVERGERE SUL VINCENTE, CHE SI PROSPETTA ESSERE UN CANDIDATO DI LUNGO CORSO, FRESCO DI PARLAMENTO!

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