Cariello a “La Repubblica”: E’ scempio giornalistico. Eboli non è Città di camorra

Cariello: Passo falso di “Repubblica” contro la nostra città. Eboli non è Città di camorra, e “non penso che vi siano camorristi nella sinistra ebolitana. E’ scempio giornalistico”.

“Una dichiarazione falsa, e soprattutto denigratoria per l’immagine di una città che ha debellato da decenni il sistema delinquenziale. L’articolista ha usato parole pesanti che nella mia carriera politica non ho mai utilizzato neanche contro il mio peggior avversario”.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI«Voglio credere Si legge in una nota politica che ci è pervenuta da Massimo Cariello, coordinatore della “Casa delle Idee” un raggruppamento di Movimenti, Associazioni e Partiti che lo sostengono come Candidato Sindaco di Eboli, per fare alcune precisazioni a proposito di un articolo di stampa apparso sul Magazine “Il Venerdì di Repubblica” che erroneamente gli ha attribuva alcune dichiarazioni mai rilasciate – che le dichiarazioni riportate dalla testata “Il Venerdì di Repubblica”, fatte passare falsamente come mie dichiarazioni, siano solo il frutto dell’errore della giornalista Paola Zanuttini.

Se così non fosse, – prosegue Cariello riferendosi alle non veritiere dichiarazioni attribuitegli – ci troveremmo davanti ad un episodio inquietante, fatto registrare in piena preparazione per le elezioni comunali di Eboli. – e aggiunge preoccupato per il riverbero – Apprendo infatti, con enorme stupore, da un articolo che doveva parlare della storia di Eboli, di una mia dichiarazione mai rilasciata che additava gli esponenti della sinistra ebolitana come “tutti camorristi.

Una dichiarazione – prosegue con fermezza e senza dar luogo a nessun equivoco – che è falsa, ma anche e soprattutto denigratoria per l’immagine di un’intera città che ha debellato da decenni tale sistema delinquenziale. L’articolista – aggiunge ancora Cariello analizzando il contenuto dell’articolo e delle dichiarazioni che contesta senza appello – ha voluto usare parole pesanti che nella mia carriera politica non ho mai utilizzato neanche contro il mio peggior avversario.

Paola Zanuttini
Paola Zanuttini

Una terminologia – precisa Cariello – che non mi appartiene, circostanza per la quale devo sottolineare la mia totale estraneità a tale scempio giornalistico. Riferita al sottoscritto, tra gli altri passaggi, – aggiunge ancora esterrefatto Cariello – la giornalista, incontrata qualche tempo fa ad Eboli, scrive:Incontrandolo nel passeggio domenicale, (Massimo Cariello) spiega così la sterzata a destra: «A sinistra qui sono tutti camorristi»”.

Non ho mai pronunciato quella frase, – conclude Massimo Cariello più che preoccupato per la recrudescenza e per l’impatto che quelle dichiarazioni non vere e attribuitegli potrebbero generare nel risvolto della imminente campagna elettorale, che tra l’altro si presenta già abbastanza difficile sia per lo schieramento di centrosinistra che per quello di centrodestrasia perché non penso che vi siano camorristi nella sinistra ebolitana, sia perché il mio modo di esprimermi è lontano da quanto volutomi addebitare. In ogni caso, farò ogni passo possibile ed utile per tutelare la mia immagine nei confronti di chi  in modo inopportuno e strumentale ha voluto introdurre nel confronto e nel dibattito politico ebolitano un elemento di tale gravità, utilizzando frasi e parole mai pronunciate. Una tutela che, in questo caso, deve riguardare anche l’immagine della nostra bella ed amata Eboli.

Oggettivamente la preoccupazione di Cariello è pienamente condivisibile. Analizzando i primi passi di questa lunghissima campagna elettorale, si può dire senza il pericolo di essere smentiti, che si sta spargendo più veleno che proposte politiche e purtroppo questi veleni, spesso vengono veicolati dall’informazione sia attraverso la carta stampata, che attraverso le Radio, le televisioni e il web, non compiendo affatto comunicazione ma contribuendo a spargere porcherie che servono di volta in volta per tentare di abbattere il nemico del momento.

Ovviamente una operazione del genere fa evidenziare di come i giornali, innanzi tutto, si stiano schierando,  e se il loro schieramento è voluto, sarebbe il caso che facessero una dichiarazione manifestando la loro adesione a questo o quel candidato o a questo o a quel Partito o coalizione, per modo da essere chiari e consentire al lettore di individuarne i tratti. Nel caso contrario, cioe confermando la loro estraneità, vorrebbe dire che se accadono alcune “deviazioni” o appoggi che non sono affatto il frutto di una consapevole linea editoriale, sarebbe molto grave e significherebbe che gli stessi non controllano affatto le varie collaborazioni.

In questo quadro che certo non è dei migliori POLITICAdeMENTE si chiama fuori da ogni possibile coinvolgimento a favore di chicchessia e a conferma di ciò preannuncia che non prende parte a nessun tipo di sostegno così come non parteciperà a nessuna forma che potrebbe essere compresa come un coinvolgimento diretto escludendo ogni partecipazione ad eventuali Primarie, secondarie, terziarie, o altro sia dello schieramento di centrosinistra che dello schieramento di centrodestra, e da questo momento, non consentirà a chiunque voglia partecipare ai forum di esprimere giudizi che non siano attinenti gli argomenti trattati e soprattutto che non siano offensivi e ingiuriosi, ricordando ai più che il migliore servizio che si possa fare è quello di rappresentare la realtà dei fatti. Realtà che non significa non possa essere interpetrata e quindi non rientra più nella sfera dell’informazione ma dell’opinione.

Eboli, 28 febbraio 2015

12 commenti su “Cariello a “La Repubblica”: E’ scempio giornalistico. Eboli non è Città di camorra”

  1. Credo in quello che ha scritto la giornalista ma solo per una discorso di logica:
    1) l’ex sindaco ha effettivamente pronunciato quelle parole (in una brevissima intervista in un ufficio del MOA erano presenti persone affidabilissime che lo hanno sentito profferir quelle parole);
    2) la giornalista ha ascoltato diverse persone tra le quali il Cariello incrociato lungo viale Amendola. Vestito in giacca e cravatta la giornalista gli ha detto “così come è vestito non sembra un uomo di sinistra” e lui ha smentito dicendo delle cose (sono passato al loro fianco ed ho sentito).
    Se la giornalista ha scritto la verità riportando le parole dell’ex sindaco perché avrebbe dovuto mentire su quelle dette da Cariello? Non so se ha detto proprio quelle parole ma, può darsi, che il senso fosse quello.
    La campagna elettorale è incandescente e si percepisce quindi qualche deragliamento può involontariamente essere capitato. Ma dire frasi così pesanti e poi davanti ad una giornalista che, come è ovvio, è alla ricerca di notizie succulente significa solo averla fatta fuori dal vaso.
    Diciamo che Cariello si è lasciato prendere la mano esagerando un poco ma soprattutto è necessario che nessuno sfrutti questa occasione in maniera strumentale per saltargli alla gola. La disputa elettorale deve essere fatta sui contenuti e sulle proposte e non su pettegolezzi o parole fuori luogo.
    Auguro a tutti i contendenti una serena e leale campagna elettorale nella speranza che vinca il migliore … per Eboli

    Rispondi
  2. Si stanno cagando addossso, tutta la sinistra ebolitana. Cariello fà paura a tutti…hanno mobilitato tutto…manca solo l’esercito….stanno provando a fargli terra bruciata ovunque…ma è inutile. E’ già sindaco..e darà il lustro che merita al “dolce suolo” !

    Rispondi
    • ma secondo te cariello con il franchising nuovo psi, potrà vincere sul candidato pd?
      vedi la gente vuole ottimizzare il voto, il m5stelle dopo l’exploit ha perso smalto perchè sterile, dunque l’elettore ebolitano come altri, voterà certamente pd x accodarsi a renzi cozzolino e canfora, cioè governo provincia e regione, poveri illusi, chi vuol rimanere isolato e non contare un caxxo?

    • c’è un sondaggio commissionato da mara carfagna su eboli, cuomo è in netto vantaggio, certo i sondaggi sono fallaci,ma sempre indicativi, perciò non cantate vittoria o latrerete per il dolore!

  3. Voglio pensare che Cariello non abbia mai detto queste cose però la semplice smentita non basta. Sono cose molto gravi per cui è indispensabile una querela.

    Rispondi
    • vedremo cosa risponderà la giornalista, ricordiamoci che siamo ancora, e per fortuna, in uno stato di diritto e vige la libera informazione come la responsabilità delle proprie azioni!
      cariello cmq non lo vedo all’altezza.

  4. La campagna elettorale si appresta ad entrare nel vivo ma, purtroppo, conoscendo alcuni spargitori di fango, sarà incentrata più sui gossip che sui contenuti e/o programmi. Bene farà Massimo Del Mese a non permettere un utilizzo improprio del blog per i manovratori della macchina del fango. Ma nello stesso tempo il buon Cariello se non ha pronunciato quelle frasi così forti deve, se non ha da temere smentire, denunciare la giornalista, altrimenti, stia zitto.
    Purtroppo quello che si vede in giro, deserto politico più assoluto, nulla emerge da proposte o programmi che dovrebbero servire per portare Eboli fuori dalle sabbie mobili dove è stata condotta e purtroppo le uniche voci stonate che si sentono sono gli stessi che hanno affossato nelle sabbi mobili questa città. Rappresentano il male che vorrebbe curare l’ammalato. No, non è possibile ancora oggi, anno di grazia 2015, sentire persone che riferiscono di “promesse”: assunzioni, incarichi o altro, in favore di appoggi elettorali. No, non è possibile questo. Ma un consiglio penso si possa dare: quando un politico promette qualcosa (assunzione, incarico o altro) allora chiedete che vi venga rilasciata una bella dichiarazione scritta di impegno, in modo che dopo, qualora non venga rispettata, ci si può rivalere legalmente. Secondo voi la firmeranno? Ecco, la risposta sarà tutta qui.
    Dite a questi pseudo politici di pensate ad Eboli Città e non ad Eboli poltrona.

    Rispondi
  5. Signori, concentriamoci su queste consultazioni e non spargiamo inutile zizzania.
    Quando una giornalista, e poi del livello della Zanuttini, non credo che, quando scrive certe cose, non immagini anche cose come una querela e se le ha scritte sa che nessuno potrebbe smentirle (vuoi per la presenza di testimoni, vuoi per la presenza di registrazioni, ecc.).
    Se l’interessato vorrà querelare la giornalista lo faccia pure ma corre il rischio di non spuntarla perché si troverebbe di fronte gente avvezza a situazioni ben più gravi di queste.

    Rispondi
    • Per Nembo Kid e altri,
      può anche accadere che si possa decontestualizzare qualche frase facendole attribuire significati diversi.
      Ma se Cariello sostiene che quelle dichiarazioni non sono sue perché mai non credergli e preconcettualmente credere alla giornalista, che per quanto brava sia, potrebbe anche lei aver commesso qualche errore di sovrapposizione.
      In ogni caso, andiamoci piano con queste querele, si tratta solo di far emergere la verità che, tra l’altro, ripeto mi porta a pensare che vi sia stata un cattivo “incontro” di informazioni e che si voleva realizzare un servizio che dovesse assumere il carattere della eccezionalità, alla ricerca di uno scoop sensazionale.
      Poi rispetto al fatto di correre un “rischio” e di non “spuntarla” perché magari Cariello si troverebbe di fronte a gente “avvezza” riferendoci alla giornalista, ebbene questa è una affermazione che la dice lunga rispetto a come viene percepita la figura di un giornalista, cioè come quella persona che sa il fatto suo e solo per questo ha ragione e basta.
      Sono contrario ad ogni interpetrazione del genere e per questo posso dire di essere contrario all’Ordine dei Giornalisti, ritenendo che questi sia una delle tante Caste che ancora sono in piedi in italia e che ancora non si riesce ad abbattere quel muro di privilegi perché appunto ancora troppo potente.
      Una delle ragioni per le quali di volta in volta pubblico integralmente i comunicati o le interviste, è proprio questo, per evitare che utilizzando spezzoni di frasi si possa costruire un senso contrario a quello che l’intervistato voleva rappresentare.
      E’ ovvio che chi vuole aggiungere un qualsiasi commento o esprimere una qualsiasi opinione lo può fare ma evitando di inframmezzarle con frasi che poi probabilmente portano pertano gli intervistati, come a fatto cariello a disconorscesi in alcune dichiarazioni.
      Inoltre penso che nessuno si debba far condizionare al punto tale da mettere in dubbio ogni cosa solo perché non si condivide la persona o il partito o la posizione politica che taluni assumono. Non si può immaginare quanti grandi giornalisti comettono errori, ma pochi, chiedono scusa. Questo però non diminuisce il loro valore se sono valenti.
      Nel caso poi si è provveduto ad una registrazione, come spesso avviene, senza chiedere il consenso all’interessato, sarebbe ancora più grave se poi per difendersi spuntasse una registrazione sarebbe la conferma di una operazione giornalistica poco corretta.
      Se così fosse, sarebbe veramente triste.
      Massimo Del Mese

  6. Io ho premesso che credo che quelle cose Cariello non le abbia dette. Sono di una parte avversa politicamente ma mi sono calato nei panni di uno che si trova nella stessa situazione. Ebbene se fosse successo a me , pur essendo io un semplice cittadino e non un politico e fossi sicuro di non aver detto ciò che mi si attribuisce, non solo avrei immediatamente querelato ma avrei reso pubblici gli sviluppi. Ripeto sono affermazioni troppo gravi per uscirsene con un malinteso. Con la camorra non si scherza.

    Rispondi
  7. Querele, la sinistra camorristica. Ma smettiamola.
    Noi ebolitani sappiamo bene che quello che avrebbe detto (secondo la giornalista) Cariello non corrisponde al vero.
    L’intervistato, qualora l’avesse detto, voleva forse riferirsi ai metodi utilizzati per reclutare sostenitori nelle primarie? Ma non è successo lo stesso nell’area di appartenenza dello stesso intervistato quando, dicevano gli avversari, venivano acquistati i voti a suon di biglietti da 10 e 20 euro? Se non è vero in un senso non lo sarà anche nell’altro. Allora se la giornalista ha scritto le parole che presumibilmente Cariello avrebbe detto probabilmente non faceva riferimento alla camorra vera, quella che uccide e che sotterra scorie nucleari, ma ad un metodi scorretto e poco trasparente nel fare politica (utilizzando un aggettivo colorito che la giornalista ha travisato). Ora mettetevi tutti a cuccia e basta con l’aizzare il cane perché questo potrebbe essere interpretato male ossia un tentativo di far cadere proprio Cariello in qualche trappola. Rileggete invece la seconda parte dell’articolo dove si capisce quanto nefasta sia stata la politica in questo paese e quanta voglia ci sia da parte dei giovani di voler far risorgere Eboli, impantanato nella più becera concezione parassitaria del concetto di bene comune. Pensiamo al futuro di Eboli. Buona partita a tutti (ma senza doping).

    Rispondi

Lascia un commento