Solidarietà a Mazzini anche da Cariello e dal Nuovo PSI

Questi sono i classici “atteggiamenti camorristici” del PD. L’attacco a Mazzini è uno dei tanti casi di mortificazioni e umiliazioni che hanno subito i dipendenti.

Cariello (Nuovo PSI): “Manifesto la mia più piena solidarietà al dirigente Mazzini, visti anche i tempi ed i modi applicati immediatamente dopo la sfiducia firmata dal figlio Pietro al sindaco Melchionda“.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Il clamore intorno alla vicenda che ha visto come vittima sacrificale il funzionario dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Eboli Pino Mazzini, oggetto di una gravissima ritorsione, da parte dell’ex vice sindaco di Eboli Cosimo Cicia, non cessa di tener banco. Mazzini all’indomani delle dimissioni di 17 Consiglieri comunali: 9 PD (4 Eboli Libera, 3 Riformisti del PD, 2 responsabili e rinnovatori del PD), 3 N.Psi, 2 FI, 1 FdI-An, 2 NCD, a seguito delle quali si sfiduciava di fatto l’Amministrazione Melchionda e si decretava lo scioglimento del Consiglio Comunale con l’arrivo del Commissario prefettizio Vincenza Filippi, si vide recapitare un provvedimento di revoca da componente designato della Commissione Mandamentale Elettorale.

Il provvedimento illegittimo aveva lo scopo, come poi successivamente si comprese allorquando lo stesso estensore dichiarò con “La politica da e la politica toglie” lasciando intendere che Mazzini sedeva in quella commissione non come funzionario capo dell’Ufficio elettorale ma per “grazia ricevuta”, di dare una “lezione” a Mazzini perché padre del Consigliere Pietro Mazzini esponente di Eboli Libera, tra i 17 firmatari che hanno “licenziato” Melchionda e la sua Amministrazione.

Nei giorni successivi, evidentemente per dare corpo a quel provvedimento illegittimo è comparsa, come per incanto, una lettera anonima che accusa il funzionario Mazzini di tenere, nel corso dello svolgimento delle sue manzioni comportamenti poco corretti e anziché annullare il provvedimento illegittimo e ritorsivo si è ordinata una indagine interna avvalorando la delazione e sottacendo la legge, causando sconcerto e rabbia oltre che stupore nei vari ambienti politici e cittadini, e per questo ad una lettera accorata scritta dal Prof. Vincenzo Petraglia, che sottolineava come vi fosse nei confronti del suo amico un’azione di chiara matrice ritorsiva similare alle migliori tradizioni mafiose, è giunta la solidarietà di: Luca Sgroia, del Partito Democratico e Leader del Movimento Eboli Libera, uno dei protagonisti dell’azione politica che ha “staccato” la spina all’Amministrazione di Martino Melchionda; dell’ex capogruppo di Forza Italia e aspirante candidato sindaco del centrodestra Damiano Cardiello; e di Antonio Cuomo ex Parlamentare del PD, anch’egli candidato a Sindaco; tutti e tre uniti nel condannare senza appello nel merito, nella forma e nella sostanza sia il provvedimento punitivo che i comportamenti del tutto arroganti e inqualificabili che lo hanno ispirato, suggerendo nel contempo al Commisario Prefettizio Filippi di ripristinare la legalità e annullare quel provvedimento.

Dello stesso avviso, e sia pure con motivazioni diverse è pervenuta a POLITICAdeMENTE ma rivolte a Mazzini, anche la solidarietà dell’ex consigliere Comune e Provinciale e Leader del Nuovo PSI, Massimo Cariello, il quale ha tenuto a precisare senza equivoci come: “L’inqualificabile atteggiamento assunto dall’ex vicesindaco, contro uno dei funzionari del Comune, assume un rilievo maggiormente sconcertante se si considera quando è stato preso e forse anche il perché. Personalmente, esprimo la piena solidarietà al funzionario responsabile del settore anagrafe del Comune di Eboli, vittima di un provvedimento di esautorazione rabbiosa da parte dell’ex sindaco.

Questi sono i classici “atteggiamenti camorristici” del Pd, dove si fa tutto senza esclusione di colpi, visto che viene all’indomani dell’atto di sfiducia politica e consiliare espresso dal figlio del funzionario esautorato che ha mandato a casa Melchionda ed i suoi compari. Ma l’attacco a Pino Mazzini è solo uno dei tanti casi di dipendenti comunali che in questi anni hanno subito mortificazioni, umiliazioni, attacchi, spostamenti ed altro solo per divergenze politiche.

Per questo – aggiunge senza un minimo di esitazione Cariello – manifesto la piena solidarietà al dirigente Mazzini, visti anche i tempi ed i modi applicati immediatamente la sfiducia firmata dal figlio di Mazzini al sindaco Melchionda.

Tempo e modi – conclude il Leader del Nuovo PSI Massimo Cariello promotore del Progetto “La Casa delle Idee” che lo propone quale candidato a Sindaco per il centrodestra – che sono l’esempio di un comportamento dittatoriale, di un modo di fare politica che offende e mortifica la storia della nostra amata citta; anche da parte di alcuni esponenti del PD che per anni hanno avallato tutto ciò, oggi, si fanno paladini della lealtà e della correttezza istituzionale mai manifestata in precedenza”.

Eboli, 4 novembre 2014

9 commenti su “Solidarietà a Mazzini anche da Cariello e dal Nuovo PSI”

  1. E ti credo…….dopo aver visto gli altri candidati difendere mazzini, il solito Cariello rincorre….ma questo presenzialismo ( matrimoni, funerali e in ultimo solidarietà giusto per uscire sulla stampa) premia?
    Il popolo non è ignorante…..
    povera Eboli.

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    • Cariello é il prototipo pessimo si ebolitano,solo apparenza,la sostanza:i suoi interessi di politico professionista,nel senso deleterio.
      😀

  2. se nessuno ti invita al suo matrimonio o alla cresima dei figli, o non sei rispettoso dei lutti altrui andando alle esequie, perchè te la prendi con cariello?
    il popolo non è ignorante, ma alcuni commenti si

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  3. Cariellobis,ovvero sconfitta bis,basta furberie,i socialisti che stanno a destra o no sono socialisti o sono delle persone che non conosco cosa si professano.

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  4. il presenzialismo non è politica…….. non si vota una persona perché ti ha fatto il manifesto di cordoglio o gli auguri di compleanno….in questo modo si offende l’elettorato…… Giorgio…va fatic

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  5. Il veleno scorre a fiume in questo periodo ad Eboli.
    E’ vero quel che si dice che la Provincia ha revocato le autorizzazioni alle associazioni sportive e non ebolitane che utilizzano le palestre delle scuole superiori così che chi volesse riaverle deve passare sotto la gogna dell’ex assessore provinciale nostrano?
    Che paese, che paese. Quanti malpensanti!

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