Eboli: L’ANAC e i Cardiello “mandano a casa” la SOGET

E’ bufera sulla Società che riscuote i crediti per il Comune: L’ANAC e i Cardiello (Sr e Jr) “mandano a casa” la SOGET.

Conferenza stampa di fuoco di FI. Cardiello letta la relazione ANAC, invita i comuni a revocare le convenzioni per sopravvenute condanne interdittive agli amministratori della SOGET: ”In questa battaglia mi sono sentito come Davide contro Golia, dignitosamente Sindaco e Giunta si dimettano!”

Damiano Cardiello-conferenza-anac
Damiano Cardiello-conferenza-anac

di Marco Naponiello
per  POLITICAdeMENTE  il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI– Ancora la Soget nell’occhio del ciclone mediatico e giudiziario, cosa non nuova alla società pescarese di riscossione, la quale opera da alcuni in diverse realtà comunali del Mezzogiorno e non solo, ed in molti casi è accompagnata da polemiche e proteste in specie da parte di associazioni di cittadini, sui metodi irrituali di operare nei confronti di famiglie ed imprese.

In verità agli italiani risulta storicamente invisa Equitalia, la società di riscossione statuale, che riscuote si danari ma non “riscuote” invece le simpatie dei cittadini, difatti essa è stata vista per anni come un gabelliere cinico e baro, ed in molti casi considerata persino colpevole di vere e proprie vessazioni nei confronti di incolpevoli contribuenti. Allora se il pubblico non funzione de plano si considerano i privati e il loro alone immaginifico di senso dell’efficienza, e dunque si auspicherebbero meno sprechi e ritardi cronici che basterebbe a rendere realmente equo il servizio esattivo?

Damiano Cardiello-conferenza-anac-1
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Ma siamo certi che vada meglio cosi?

Le “disavventure” della SOGET spa (basta farsi un giro sul web per acclarare) sembrerebbero per goliardico paradosso far rimpiangere quasi la vecchia società pubblica di riscossione Equitalia e forse visto come vanno le cose in tante parti dello Stivale, dovremmo lasciare che siano solo le società pubbliche ad occuparsi di riscuotere i vari tributi locali, le private in qualche caso sembra che ne approfittano, pertanto come si chiede a più voci: digitalizziamo tutti i processi con incrocio di dati, diamo poche regole e certe anche per gli operatori del settore, forse ne guadagneremmo tutti, Stato compreso.

Ad Eboli come ben conoscono i cittadini si è aggiudicata dal 2015 l’appalto riscossivo per un lustro, una società di Pescara, appunto la Soget specializzata nel recupero di tributi comunali, ma spesse volte ove opera ha avuto i tristi onori di una poco edificante cronaca locale. Essa è invero molto attiva nel centro-sud dall’Abruzzo alle Puglie, ma ex abrupto una vicenda ridondante consumatasi nella città di Teramo , la rese conosciuta al grande pubblico della Penisola: ivi un suo dipendente tal Massimo Ridolfi, si era rifiutato di eseguire pignoramenti ed esecuzioni a suo dire illegali a danno dei contribuenti, e avrebbe (il condizionale è cautelativamente d’obbligo), “pagato” prima con un mobbing interno e poi con il licenziamento con consequenziale vertenza davanti al Giudice del Lavoro, ove il dipendente avrebbe dichiarato quanto da lui sostenuto pubblicamente. Pertanto in quel verbale si intravedevano potenziali profili di valenza antigiuridica penale tutt’ora al vaglio della magistratura. Invero l’accusa specifica sarebbe che la società di riscossione percepisse indebitamente alcune somme aggiuntive (un lucro ingiusto da verificare con dovizia di particolari), su maggiorazioni nelle procedure esecutive, che specie in un momento di congiuntura sfavorevole sarebbe un peso ulteriore per famiglie e partite IVA in grave difficoltà.

Raffaele Cantone
Raffaele Cantone

In seguito a questa discussa faccenda scoppia un altro filone giudiziario che coinvolge addirittura il D.G. Gaetano Monaco indagato per l’ipotesi del reato di truffa, dimissionario a luglio sempre del 2015, nell’ambito dell‘inchiesta inerente presunti debiti cancellati di amministratori abruzzesi e politici, nel passaggio istruttorio la Procura avrebbe individuato un elenco di  ben 847 nomi fra cui 523 politici d’Abruzzo.

Ma le magagne della Soget si riverberano anche nel salernitano, con disagi proteste e una diffusa rabbia popolare, difatti nel gennaio 2014 nel nostro capoluogo, nasce un comitato NO-SOGET che chiede la rescissione della convenzione di riscossione per iniziativa dei consiglieri comunali di opposizione, Celano,  Stasi,  Viviano i quali rimproveravano all’amministrazione comunale di: faciloneria visto che ha inteso affidare gli accertamenti alle stesse persone che dovranno poi riscuotere – cosa questa, evidentemente, di particolare gravità.”  Idem a Sarno in contemporanea alle vicende salernitane, ovvero  sempre nel gennaio 2014, il Movimento Rete Libera, con nota del 27  ad aver proposto l’unica strada, per loro, fattibile avverso sempre la detestata società ovvero: “la Risoluzione del Contratto per inadempienze contrattuali da parte della Soget o di Revoca nel merito”.

Massimo Cariello
Massimo Cariello

Ad Eboli in prima battuta fu il presidente del consiglio Fausto Vecchio precisamente nell’autunno scorso, che tra le file della maggioranza di governo cittadino avanzò dei dubbi, successivamente in verità non reiterati dal capo dell’assise, ma che fecero sicuramente scalpore, e le rassicurazioni sui metodi riscossivi del sindaco Massimo Cariello e del suo vice con delega al bilancio Cosimo Pio Di Benedetto, non dissiparono completamente le generali perplessità.

E veniamo all’anno in corso, dove la società pescarese ha ricevuto proprio nel mese di settembre altre riserve sul suo operato, precisamente nel vicino Cilento ovvero in quel di Sapri, dove l’opposizione consiliare ha prontamente chiesto al sindaco Giuseppe Del Medico, di disdire immediatamente la convenzione triennale stipulata per il classico servizio di accertamento-riscossione dell’imposta di pubblicità e occupazioni aree pubbliche (COSAP), infatti il  gruppo “Insieme per Sapri” critica la Giunta di aver voluto affidare il servizio a una società privata “a dir poco chiacchierata”. A Salerno di contro e sempre quest’anno si sono registrati 19.000 ricorsi sbagliati e si prevedono migliaia di ricorsi e ben 11.000 rimborsi che fecero affermare persino all’ex Sindaco ed ora governatore Vincenzo De Luca: “Alcune azioni della Soget a carico dei cittadini salernitani sono inaccettabili e vessatorie!” e per concludere (solo in parte), a marzo la Procura di Pescara ha prodotto la richiesta di rinvio a giudizio al Tribunale per quattro imputati e relativa all’inchiesta inerente dei presunti crediti inesigibili del Comune di Pescara.

Franco Cardiello
Franco Cardiello

E veniamo alla conferenza stampa odierna, che si è tenuta nell’elegante studio legale della famiglia Cardiello nella centrale via Umberto Nobile, dove il giovane Damiano ha tenuto un esauriente meeting per aggiornare la stampa degli ultimi eventi sulla vicenda Soget. Egli che, per amor del vero, da circa un anno e mezzo ha intrapreso una sua personale battaglia, con esposti all’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), guidata da Raffaele Cantone, accuse sui media di poca trasparenza sui metodi inurbani della società di riscossione aggiudicataria, ed inviti pubblici alla popolazione residente (spalleggiato dal padre, il Sen. Franco), di non fare entrare nelle proprie abitazioni gli addetti della SOGET, tra furiose polemiche protrattesi per giorni fra maggioranza ed opposizione, si è eretto cosi a guisa di paladino degli esausti contribuenti ebolitani.

Esordisce la conferenza stampa con informare i presenti che ieri è stata notificata, con data 27/9 la relazione conclusiva di ben 11 pagine delle indagini promosse dall’Autorità Anticorruzione (ANAC) del presidente Raffaele Cantone, avviate nell’agosto 2015 che prendono le mosse da un esposto presentato per l’appunto dal capogruppo Damiano Cardiello nel gennaio scorso, che sinteticamente ripercorre le tappe: La gara bandita fu nel luglio 2014 (sotto l’amministrazione Melchionda) aggiudicata maggio 2015, nell’agosto 2015 l’ANAC comunica a me ed al Comune l’avvio di una indagine conoscitiva, ma a settembre dello stesso anno incautamente si stipula il contratto di servizio sotto l’attuale Amministrazione, cosa che io avevo invitato a non fare, ma nulla li fa desistere e si procede anche alle assunzioni. Dunque si da il via alle attività vessatorie: fermi amministrativi, cartelle indebite, intrusioni baldanzose nei domicili etc, la SOGET riceve un primo aggio di 30.000 € (percentuale dovuta agli esattori privati che riscuotono tributi per conto dello Stato) su una contratto di cinque anni per importo totale di 800.000 €.”

Damiano Cardiello-conferenza-anac3
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Afferma la relazione dell’ ANAC: Viene acclarato che la società SOGET spa ha commesso gravi inadempienze nell’esecuzione di un affidamento presso il comune di Orria e da questo hanno dovuto allargare il campo istruttorio in tutti i comuni, tra cui Eboli, e sempre tramite attività istruttoria, la società e suoi amministratori sono stati oggetto di condanne penali per fenomeni corruttivi o di altra portata (per es.5 anni inflitti dal tribunale di Taranto a Maria Piccoli, presidente del consiglio di amministrazione) sanzioni interdittive e divieto contrarre con la P.A. Chiara è dunque la giurisprudenza e la normativa vigente ponente l’obbligo imprescindibile della società che hanno rapporti con la pubblica amministrazione, di rendere nota alla stazione appaltante dunque ai comuni, le vicende pregresse o fatti potenzialmente risolutivi di rapporti contrattuali. Ma mi duole nonostante il mio invito alla prudenza nel negoziare con SOGET del 14 ottobre dello scorso anno, l’Amministrazione ha tirato dritto stipulando il contratto di collaborazione, ne risponderanno in prima persona!

Le carte, come si dice in gergo -ricorda il consiglierenon sono state cacciate, la conclusione della mala gestio porta ad una serie di conseguenze”:

  1. revoca convenzione
  2. stop ai rilievi fatti nei domicili dei contribuenti
  3. restituzione del maltolto ai cittadini per atto annullabile, previo ricorso
  4. invio immediato in Procura e Corte dei Conti

    Damiano Cardiello-conferenza-anac
    Damiano Cardiello-conferenza-anac

Continua Cardiello: ”Io chiedo come sia stato possibile che si sia stipulata una tale convenzione in maniera cosi improvvida, nonostante la conoscenza delle indagini in corso, dunque e senza alcune strumentalizzazioni, chiedo le dimissioni del Sindaco come atto di dignità politica, visti le potenziali possibilità di Danno Erariale per ricorsi dei cittadini ebolitani e per la vacatio del servizio tra la revoca dell’attuale e quello che di li a poco si dovrà istituire!” rimarca il capogruppo:” A valanga prevedo analogo effetto per altre realtà provinciali: Salerno, Cava dei Tirreni, Castel San Giorgio tutte convenzionate con la SOGET spa, indagini dettagliate a firma di Raffaele Cantone sono inoppugnabili, e daranno vita possibili controlli imponenti in altri Comuni, come ad Eboli pure la poca trasparenza nel reclutamento del personale addetto, non depone certo a favore dei nostri amministratori!

Damiano Cardiello in aggiunta al tema della convocazione della conferenza stampa mattutina, ha anche espresso il suo ottimismo per altri due fascicoli da lui prodotti di recente: il Piano di Zona e i Parcheggi in litoranea:”Sono fiero della battaglia in solitaria da me effettuata, mi sento come Davide contro Golia, e intravedo il tutto come un buon viatico per il comizio di domenica mattina!

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«Una battaglia – sottolinea soddisfatto Damiano Cardiello – condotta e vinta in totale solitaria, dal consigliere comunale di Eboli, Avv. Damiano Cardiello, attuale capogruppo di Forza Italia.

“Correva il mese di luglio 2014 e veniva pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi. A partecipare furono due società private e, per l’importo di 819.000€, il servizio nel mese di maggio 2015 fu aggiudicato alla #SOGET spa, stessa società che opera nella Città di Salerno e in altri Enti della Provincia, con i seguenti ribassi percentuali sugli aggi posti a base di gara:

  1. ribasso percentuale sull’aggio del 16% per il servizio di accertamento e riscossione dei
    tributi comunali e Cosap, pari a 35%;
  2. ribasso percentuale sull’aggio del 9% per il servizio di riscossione coattiva delle entrate
    tributarie ed extratributarie, pari al 41%;
  3. ribasso percentuale sull’aggio del 18% per il servizio di gestione delle quote residue e delle quote inesigibili presentate dall’agente della riscossione, pari a 50%.

Il bando di gara, così come predisposto, – dice Damiano Cardiello – non mi ha mai convinto e per vederci chiaro, a gennaio 2015 ho inviato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione, la quale con lettera datata 21 agosto 2015 mi ha comunicato l’avvio delle indagini.
Incuranti del pericolo gli amministratori locali hanno proceduto alla stipula del contratto nel mese di settembre 2015 e la società di Pescara ha dato il via anche ad assunzioni sul territorio comunale.
Sin da subito ho potuto rilevare non solo plurime anomalie ma anche un evidente lasso di tempo (quasi un anno) per stipulare il contratto di servizio, scelta avallata dall’attuale amministrazione comunale che sapeva delle indagini in corso.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione, dopo l’esposto e dopo plurime segnalazioni da tutta Italia, ha messo una lente di ingrandimento sulla vicenda allargando il raggio d’azione anche su altri appalti pubblici svolti in altrettanti Enti.

Il risultato – dice Cardiello – è sconcertante e si allega alla presente, al fine di evitare interpretazioni ma riportare punto per punto la relazione che descrive un quadro di illegittimità amministrativa con risvolti penali, assai diffusa.

Tale documento rappresenta una grandissima vittoria personale, politica ed amministrativa a cui seguirà regolare invio alla Procura della Repubblica di Salerno e alla Corte dei Conti, per accertare ogni tipo di responsabilità.

Adesso il Comune dovrà revocare in autotutela l’aggiudicazione; richiedere i soldi dei cittadini percepiti dalla Soget spa e liquidati; stoppare il servizio di riscossione e annullare gli atti esecutivi; farsi restituire i 30.000€ di aggi appena liquidati alla società di Pescara.

Invito i cittadini – conclude Damiano Cardiello – a inviare richiesta di restituzione somme, offrendo disponibilità gratuita del mio studio legale e al contempo il Sindaco di Eboli a dimettersi perchè era a conoscenza delle indagini, come da lettera ricevuta in data 21 agosto 2015, ma non ha posto ostacoli amministrativi alla stipula del contratto di servizio. Insomma un disastro contabile ed amministrativo, con ulteriori sviluppi nei prossimi mesi. In pratica non poteva non sapere.

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Si allega quì diseguito la relazione a firma dell’Autorità Nazionale Anticorruzione avente ad oggetto la gara aggiudicata alla SOGET spa dal Comune di EBOLI (SA).

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Eboli 29 settembre 2016

3 commenti su “Eboli: L’ANAC e i Cardiello “mandano a casa” la SOGET”

  1. Una vera bomba!Cardiello punta alla spallata giudiziariaI unico modo per far cadere questa giunta la quale ha riportato la nostra città indietro di mezzo secolo

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  2. Il sindaco risponda anche delle assunzioni ( uno di coloro che sono stati assunti è il suo storico autista durante le campagne elettorali), perchè è ovvio che erano comprese nel PACCHETTO. Fa benissimo il consigliere Cardiello ( anche se dovrebbe farlo direttamente l’ANAC) a mandare le carte in Procura e alla Corte dei Conti.

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  3. le opposizioni congiunte chiedono un consiglio monotematico sulla soget, e da palazzo di città tutto tace, un colpo a freddo non preventivato, vedremo con la ex pezzullo come si mette, li se si scivola male sono milioni di euro da risarcire!!!!

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