Eboli- 4° confronto tra i Sindaci organizzato da Confesercenti

EBOLI – I commercianti soffrono. I Centri Commerciali sono strutture alternative alla città e alle piazze.

L’incontro non ha fatto chiarezza sul ruolo del commercio dei centri commerciali e delle prospettive: si poteva anche evitare.

Confesercenti Confronto Sindaci

EBOLI – Anche il quarto confronto-incontro-scontro, si è tenuto. Questa volta è stata la Confesercenti a voler questo match tra i candidati alla prestigiosa carica di Sindaco di Eboli.

Dopo quello tenuto in piazza organizzato dall’Associazione “Voce Libera“, quello nel Teatrino di Salita Ripa, organizzato dall’Associazione dei giovani professionisti A.Gi.P.Sa, quello di Santa Cecilia, organizzato dal Comitato di Quartiere e dal suo Presidente Domenico Alfano, è arrivato anche quello della Confesercenti.

La location è stata quella della sala conferenze di San Bartolomeo, per l’occasione si è installato anche un maxischermo e i cittadini come al solito sono accorsi numerosi a questo ennesimo scontro tra i candidati sindaco.

La sala si è riempita ed il palco anche. Schierati a sinistra Vito Busillo, Massimo Cariello (che arriva in ritardo ma in tempo per rispondere al primo giro di domande), Cosimo Pio Di Benedetto, Martino Melchionda, Gerardo Rosania. Schierati a destra, i giornalisti Stefano Gallotta, Silvana Scocozza, Francesco Faenza, Antonio Elia. Al centro i padroni di casa, Donato Santimone, Enrico Bottiglieri, presidenti locali e provinciali della Confesercenti.

L’organizzazione non è delle migliori, l’audio nemmeno, ma l’evento va avanti. Non si è riusciti a capire nemmeno le domande se erano state definite dall’organizzazione o dai giornalisti, fatto sta che l’incontro non è servito a portare chiarezza tra i rapporti commercianti-amministratori.

Al centro della discussione naturalmente il commercio, le possibilità, la territorialità, gli investimenti, la grande distribuzione, gli eventi, i rapporti nascenti dalla grande distribuzione.

Detti così i temi sarebbero interessanti ma come al solito dipende da che grado di confronto si vuole attribuire alle singole domande, e infatti , tolta la prima parte che è sembrata interessante, la seconda e l’ultima decisamente è andata fuori tema e non è servito, quindi l’incontro, a derimere la visione politica confliggente tra i commercio di vicinato e le grandi strutture, così come non si è compreso bene quali potessero essere, se non accennate con molta superficialità e vaghezza, gli attrattori per risollevare un settore che è in crisi, sofferente dalla restrizione dei consumi.

L’incontro, non ha portato chiarezza circa la concezione e le funzioni che vanno assumendo i centri commerciali, che ironia della sorte sul nostro territorio ce ne sono ben due in costruzione, e ironia della sorte programmati nelle amministrazioni di Sinistra Rosania 1 e 2 e poi portate avanti dall’attuale Amministrazione Melchionda, che ne ha messo anche la prima pietra. Prima pietra messa in compagnia anche del Centro-destra, che non è contrario a questei tipi di strutture, tanto che alla inaugurazione partecipò in pompa magna anche l’Europarlamentare Patriciello, che di queste strutture se ne intende.

Mi sarei aspettato e se lo sarebbero aspettati un poco tutti, a giudicare dai mugugni post confronto, che in quella sede si sarebbero confrontate le varie filosofie che animano le comunità, che di volta in volta vengono invase da megastrutture della specie in questione (LeBolle e l’Outlet Cilento Village).

Strutture che nella maggior parte dei casi violentano i territori, svuotano le città, impoveriscono le comunità, che insomma sono alternative alle città, alternative alle piazze, alterantive allo sviluppo urbanistico costruito, abitato, frequentato e vissuto. Strutture che comportano problemi alle comunità non indifferenti, facendo ricadere i costi sulle comunità, vedi Baronissi con l’IKEA o Pontecagnano con il Carrefour o altre strutture in altri luoghi.

Ma la modernità queste cose non le guarda e sfuggono all’occhio dei modernisti, ma non a quello della delle associazioni dei commercianti. Daltra parte queste strutture per poter esistere, come nel nostro caso essendo GACP, sono formate per l’80% da esercizi commerciali che si trasferiscono in quella struttura, ben 48. Anche in questo caso ci saremmo aspettati che tipo di approccio hanno questi commercianti, devono pagare la Roialty? senza tener conto che in queste strutture ci sono solo le garndi catene in Frachising. Queste sono solo alcune delle questioni, ma ce ne sarebbero state altre che avrebbero fatto chiarezza sul malcontento dei commercianti ebolitani, che vanno ben oltre i livelli di crisi che il commercio soffre in generale.

Insomma quest’incontro è sembrato “bromurato”. Sono venute comunque fuori alcune cose: Gerardo Rosania ha rivendicato la progarmmazione, Martino Melchionda la realizzazione, Vito Busillo ha dato un contributo critico menageriale, Cosimo Pio Di Benedetto ha contestato tutto provocatoriamente invitando ad investire altrove, Massimo Cariello preso a smarcarsi dalle sue responsabilità sembrava fosse giunto dalla luna.

Quest’incontro si poteva anche evitare.

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52 commenti su “Eboli- 4° confronto tra i Sindaci organizzato da Confesercenti”

  1. Fresco si, ma non di giornata, sei l’ultimo che con Odio ed ignoranza storica, tenta di zittire una MEMORIA della Politica Ebolitana, Salernitana, Campana ed Italiana. Gli Ebolitani mi amavano e mi stimavano ed anche se avversato da scellerati Democristiani, da falsi Socialisti, da Comunisti Giustizialisti, mi ha sempre rinnovato la fiducia incondizionata.
    Imprigionato da feroci Pubblici Giustizialisti e non intuendo, per la mia onestà intellettuale, la messa in opera del “GOLPE” Catto-Comunista, mi ritirai dalla Politica attiva per consentire alla Giustizia Forcaiola Salernitana di procedere liberamente nei miei confronti.
    Povero me, solo dopo mi accorsi di essere capitato nelle mani dell’Inquisizione scellerata, ideata e messa in opera da Comunisti e DC che calcano ancora oggi la scena Politica Italiana. Se mi fossi candidato a Sindaco di Eboli, non avremmo assistito allo sfascio procurato da Morrone, Rosania e Melchionda ed Eboli avrebbe visto certamente realizzato il prestigioso programma, già progettato e finanziato, che l’avrebbe trasformata in un centro ricchissimo, senza Disoccupati Intellettuali, senza miseria e senza povertà.
    Da insulso e cattivo osservatore, mi accusa di non essere Umile e di sproloquiare, senza analizzare (forse non ne ha le capacità) quello che narro su questo blog, sui Quotidiani, su Internet e ovunque si possa ancora parlare di Libertà, Umanità ed amore per il prossimo. Non ho mai smesso, però, di osservare attentamente la politica scellerata messa in atto dai suoi Eroi(?). Sfortuna per Lei, devo informarla che sono conosciuto anche a Trento e Bolzano per la mia alta Professionalità di uomo di Sienze e per i miei interventi nelle adunate dell’ANCI, oltre che dai Giornali “IL Mattino”, il “Roma” e Rai TV Uno, asserviti all’ora ai “GOLPISTI” Catto-Comunisti.
    Il perbenismo, dote di solo qualche Politico attuale come MASSIMO CARIELLO, alberga nella mia persona sin dalla mia nascita. Legga gli atti Comunali, e della Sanità Provinciale, prodotti prima dell’avvento di personaggi squallidi alla Melchionda, vi scoprirà il Perbenismo e la capacità Politica di Elio Presutto.
    Chieda al Dott. Prof. Preside Domenico Palladino, al Dott. Prof. Carmine Vignola, al Dott. Prof. Fernando Braca ed a tutti gli onesti cittadini Ebolitani cosa ha saputo essere il figlio di un povero Operaio sia nella vita Professionale che in Politica.
    Legga quello che scrivo, senza acredine, vi scoprirà cose giuste e veritiere.
    Cosa potevano dare gli stolti (politicamente parlando) Rosania e Melchionda ad un uomo di 75 anni che li sovrasta con il suo Intelletto e con la sua Cultura.
    MASSIMO CARIELLO, con la sua verve, l’intelligenza, l’esperienza e la preparazione saprà dare ad Eboli la scossa per ripristinare la dignità e lo sviluppo di Eboli, dissotterrando il “Progetto Eboli” affossato da Guercio, Morrone, Rosania e Melchionda.
    E’ troppo bello e facile, nell’anonimato, scagliare il fango su chi, senza interessi personali, vede in MASSIMO CARIELLO l’avvenire di Eboli.
    Precisi, con circostanziate prove e fatti, il mio criticato operato, così mi sarà più facile inculcare nella mente di chi sa solo Odiare la verità storica di questa Città.
    L’aspetto con Fresche fregnacce su me e MASSIMO CARIELLO, in modo da poterla convincere a votare e far votare l’unico Politico Ebolitano (MASSIMO CARIELLO) che risolverà anche i suoi problemi.
    Avanti il prossimo, c’è pane duro per le dentiere di tutti.
    Che Dio perdoni quelli che non sanno o fingono di non sapere.
    Il Socialista “Prigioniero Politico”.

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