Longo (FI) e il Commercio: Con l’enogastronomia la crisi va via

Per superare la crisi del Commercio Longo (FI) propone: Favorire l’enogastronomia con gazebo e strutture coperte.

La crisi del Commercio e non solo a Battipaglia ha origini lontane, ma non ci sarà nessuna sua risoluzione che non passi attraverso il problema dei rifiuti, dei miasmi, dell’inquinamento e della realizzazione del Centro Commerciale naturale e una serie di aiuti da parte del Comune di agevolazioni fiscali e forti investimenti. Altro che turisti e Movida. Se ne scapperànno tutti da Battipaglia. 

Valerio Longo X

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – «Da alcuni anni il commercio locale attraversa una grave crisi, – scrive in una nota il capogruppo consiliare di F.I. Valerio Longo dopo aver a suo dire analizzato il settore – la cui cifra si evidenzia anche con l’apertura e la chiusura di imprese nel volgere di appena qualche mese. Una delle poche attività che ancora resiste è l’enogastronomia, vista anche l’offerta di grande livello che viene dal territorio. Cibo che potrebbe fare da volano all’economia locale. Un po’ quello che accade nell’industria, con quella agroalimentare, che fattura due miliardi di euro e che è il fiore all’occhiello del territorio.

Battipaglia – prosegue nel suo ragionamento il Consigliere Longo – è caratterizzata per avere un clima molto temperato, con la possibilità di vivere all’aperto praticamente durante tutto l’anno. Alcuni locali in estate svolgono all’esterno la loro attività, con gazebo e tavolini, che poi tolgono in autunno. È evidente la differenza tra il prima e dopo. La movida rende la città più viva, animata. Perché allora non pensare di aiutare il settore, estendendo all’intero anno la possibilità di svolgere attività all’esterno, facilitando l’eventualità di installare strutture fisse leggere, non invasive, in armonia con il paesaggio urbano e la location?

Si favorirebbe certamente l’economia locale, attirando flussi di visitatori dagli altri paesi, aumenterebbero le entrate del comune e si contribuirebbe a rendere la città più bella e viva. – conclude il capogruppo di Forza Italia Valerio Longo preannunciando una sua iniziativa – Mi farò promotore, insieme all’assessorato di competenza, della convocazione di un tavolo con le organizzazioni di categoria per stabilire un percorso comune, finalizzato a mettere in campo tutte iniziative che potrebbero contribuire a far crescere il settore e rendere la città più attrattiva».

Se fosse così semplice risolvere la crisi del Commercio, intervenendo solo sul settore Food, gli daremmo subito una medaglia. Ancora non abbiamo avviato la risoluzione di tutti i problemi di Battipaglia legati all’immondizia e ad una vera e propria montagna di rifiuti, una puzza da vomitare, un mare sporco, i corsi d’acqua pure, i terreni agricoli vandalizzati per il 40% da impianti Serricoli più delle volte realizzati senza regole, una 30ntina di Aziende private, che unite alle due pubbliche a vario titolo trattano immondizia, “normale”, speciale, pericolosa, pensare all'”industria dell”agroalimentare” e del Food è veramente azzardato, ameno che non si voglia realizzare Gazebo con vista discariche, gite sulle colline dell’immondizia, visite guidate per osservare i percolati, laboratori speciali per l’esercizio odorigeno a naso, allo scopo di individuarne con precisione l’origine dei miasmi, e raccontarne le differenze allo stesso modo dei sommelier quando descrivono la boccata, il corpo, la fruttata, il colore e via di seguito. Un successo, sarà un tripudio di consenso e le folle non avremo come indirizzarle per soddisfarne le loro curiosità mentre i vari proprietari di Bar, Pizzerie, Ristoranti, Pub e tutte le altre iniziative di settore faranno un sacco di affari.

Purtroppo la crisi del commercio ha varie origini, tra le tante prima di ogni cosa i tantissimi Centri Commerciali e i tantissimi Super e Ipermercati, senza contare lo stesso mercato settimanale, che di volta in volta ha determinato la scomparsa del così detto negozio di vicinato, costringendo i commercianti, quelli che avevano una solida base economica a riconvertirsi specializzandosi in qualità, ma alzando i prezzi e non essendo più competitivi, quelli invece che andavano così e cosi hanno smobilitato pieni di debiti. Perché?

Perché mentre c’è stata una politica di aiuti alle grandi strutture, consentendo loro di ottenere uscite autostradale, strade di raccordo, impianti e servizi vari di supporto, non vi è stato un corrispondente aiuto ai commercianti. E nonostante tutti se ne accorgevano nessuno pensava ad aiuti concreti per realizzare piani di rilancio per tutti i settori merceologici, e non solo quelli legati al cibo, come pensa il buon Longo, che al contrario anziché convocare tutte le organizzazioni datoriali basterebbe solo vedersi con i vari gestori di Bar, Pub e via di seguito, lasciandoli tutti abbandonati a se stessi.

La domanda, tanto per mettere la ciliegina sulla torta, perché invece non si punta sulla formula VERA del CENTRO COMMERCIALE NATURALE per modo da intervenire organicamente e di concerto con gli stessi commercianti, pensare alle varie iniziative accompagnate da Finanziamenti certi e da misure che lo stesso Comune autonomamente potrebbe mettere in atto per consentire il rilancio dell’intero comparto del Commercio?

Una domanda da un milione di miliardi di euro, ma che fa il paia con le misure che il Comune, e non solo quello di Battipaglia dovrebbe prendere per andare in contro ai commercianti come agevolazioni varie per tasse e gabelle comunali a carico delle attività commerciali. Ma fino a che non si vieta in maniera totale di potenziare gli impianti di mennezza e conseguentemente ridurne la capacità di lavorazione fino a giungere anche alla chiusura di quelli che non sono in regola, sarà difficilissimi che le migliaia di persone ipotizzate da Longo metteranno piede a Battipaglia. Piuttosto si conteranno quelli che se ne andranno e si conteranno i fallimenti oltre dei Commercianti di tutte le Aziende Agricole che producono ortofrutta e quarta e quinta gamma, e quelle lattiero-casearie bovine e bufaline, perché nessuno più comprerà un solo grammo di verdure, latte e mozzarelle provenienti dalla Piana del Sele.

Battipaglia, 25 settembre 2019

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