SEL chiede la modifica dello Statuto comunale che dichiari l’acqua bene comune

La Corte Costituzionale, con sentenza 199/2012, ha dichiarato incostituzionale l’articolo di legge che aggirava il risultato referendario contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali e dei beni comuni.

L’acqua è un bene pubblico e non è negoziabile. Ripristinata  la democrazia referendaria espressa da 27 milioni di italiani e mette un freno alle privatizzavioni e alla svendita dei servizi pubblici locali e dei beni comuni (Rifiuti, trasporti, acqua, energia).

.Acqua-bene-comune

PONTECAGNANO – L‘acqua è un bene pubblico e non è negoziabile. La Corte Costituzionale, con sentenza 199/2012, ha dichiarato incostituzionale l’articolo di legge che aggirava il risultato dei referendum contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali e dei beni comuni. E così Sinistra Ecologia e Libertà scrive al Sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica, ai consiglieri comunali e al Presidente del Consiglio comunale, affinchè convochino il Consiglio Comunale e procedano alla modifica dello statuto comunale, sulla parte che riguarda i quesiti referendari.

È  una buona notizia poiché  ripristina  la democrazia referendaria espressa da 27 milioni di italiani e mette un freno alla privatizzazione e alla svendita dei servizi pubblici locali e dei beni comuni (dai rifiuti ai trasporti, dal’acqua all’energia) voluta da Berlusconi ed ulteriormente incentivata dal Governo Monti anche con l’attuale “spending review”.

È una buona notizia per le migliaia di lavoratori operanti nei servizi pubblici che, con la svendita delle loro aziende, vedevano i loro posti di lavoro e i loro diritti a rischio.

È  una buona notizia per tutti i cittadini che hanno diritto a un servizio pubblico di qualità e alla tutela dei beni comuni che appartengono a tutti e non merci da cui trarre profitto.

A questo punto è un dovere da parte di tutte le Amministrazioni Locali di attivarsi contro le politiche di privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici locali.

A tale proposito sollecitiamo ancora una volta lei, Sindaco, e il Consiglio Comunale di Pontecagnano Faiano a procedere alla modifica dello Statuto Comunale, da noi già richiesta a fine 2009 e a tutt’oggi ignorata, per affermare che l’acqua è un bene comune, che la sua gestione deve restare pubblica e che è un bene sul quale i privati non possono lucrare.

Pontecagnano, 26 luglio 2012

Lascia un commento