Ospedale di Eboli: Lettera aperta dei Riformisti

Lettera aperta dei “liberi e riformisti” sull’Ospedale di Eboli e il suo lento e progressivo declino.

Eboli aveva un ruolo primario nella Valle del Sele. L’Ospedale era un fiore all’Occhiello, vantava un primato rispetto a Battipaglia e agli altri ospedali della provincia per qualità e quantità delle prestazioni, con un costo letto di 148.023 € a fronte dei 289.024€ di Battipaglia.

Salvatore Marisei-Antonio Petrone-Carmine Campagna

EBOLI “L’Ospedale di Eboli, il grande malato, continua ad essere oggetto di dichiarazioni sui giornali e di visite di ‘condoglianza’ che sono direttamente proporzionate al disinteresse dimostrato da chi le fa, a cominciare dal Sindaco di Eboli che crede di nascondere così le sue responsabilità per la generale decadenza della città. – Scrivono i consiglieri comunali Liberi e Riformisti Salvatore Marisei, Carmine Campagna, Antonio Petrone, Armando Cicalese, mettendo in evidenza la questione della Sanità e soprattutto quella dell’Ospedale di Eboli.

Eboli – proseguono i Liberi e Riformisti – aveva un ruolo primario nella Valle del Sele, era una palestra di buona politica, era città degli studi con i suoi tanti Istituti scolastici, tra i quali il Liceo Classico e l’Istituto Agrario, con una presenza imponente dello Stato con molti dei suoi uffici periferici, una Fiera Campionaria di primordine. Per il suo dinamismo economico, culturale e commerciale era luogo di convergenza di un’area vasta che si estendeva fino al Vallo di Diano, passando per gli Alburni, una cerniera economica, sociale e territoriale tra Salerno e Potenza.

L’Ospedale era un fiore all’Occhiello della sanità campana, e ancora, nel 2005 poteva vantare un primato rispetto a Battipaglia e agli altri ospedali della provincia per qualità e quantità delle prestazioni, ricoveri ordinari e dimessi ordinari, giornate di degenza, costo a posto letto (148.023 anno per mille rispetto ai 289.024 di Battipaglia), per rapporto personale/posto letto (2,24 rispetto a 4,79 di Battipaglia.

Oggi è a rischio finanche il pronto soccorso!

Ospedale di Eboli

Eboli ha perduto quasi tutto, il Sindaco ne ha aggravato e cavalcato dal 2005 la decadenza senza fare nulla per bloccarla, se non polemiche sui mezzi di informazione con la compiacenza di qualche prezzolato.

Nel merito, sull’Ospedale di Eboli, si è opposto finanche alla proposta –  avanzata già nel 1994 e rilanciata nel 2010 con un pubblico convegno alla presenza dei Sindaci di Rocca d’Aspide, Oliveto Citra e Polla– di costituire, gli Ospedali Riuniti della Valle del Sele, con piena autonomia di gestione, per garantirne, in attesa dell’Ospedale unico, con un accordo di programma, il funzionamento e gli standard.

Una scelta che avrebbe garantito la gestione di questa fase e consentito di elaborare un piano industriale di costi e benefici, tenendo conto anche delle strutture private e del patrimonio edilizio dei plessi esistenti che costituiscono, se ben valorizzati, un enorme valore economico e finanziario.

Appare strano che egli abbia finanche rinunziato, di fatto, a rivendicare l’ubicazione dell’Ospedale Unico in zona Acquarita dove vi è la disponibilità delle aree che egli ora ha fatto dividere, in maldestra attuazione di un piano particolareggiato di interesse pubblico, a favore di un privato. E questo, al di fuori di una trattativa generale, ha, sempre nei fatti, disarmato Eboli in favore di Battipaglia dando spunto ad altri interessi.

In realtà, per fare sponda con Battipaglia – ormai isolata e non casualmente assente al convegno sugli ospedali riuniti sopra richiamato- ha danneggiato Eboli e deluso le aspettative dei Sindaci di Olivato Citra, Roccadaspide e Polla che avevano aderito alla proposta dei Riuniti, confidando in ruolo guida di Eboli.

Il sindaco di Eboli, anziché incolpare altri dello sfascio sanitario, spieghi alla città:

Armando Cicalese
  • perché il suo governo cittadino, che gode della copertura politica degli onorevoli Antonio Cuomo e Franco Cardiello, con un Vice-Sindaco dipendente dell’Ospedale di Battipaglia, ha visto il declino costante ed irrimediabile della sanità ad Eboli ed in cosa si manifestano gli appoggi trasversali di cui sopra ?
  • Perché Vincenzo De Luca (Pd) e Edmondo Cirielli (Pdl) hanno potuto salvare rispettivamente “Il Da Procida”, l’Ospedale di Cava, il “Fucito”, “Curteri” di Mercato San Severino, a prescindere dai partiti di appartenenza, mentre per Eboli fanno tutti pollice verso ?
  • Perché, da quando lui è Sindaco, Battipaglia, Serre e Campagna la spuntano sempre sulle questioni di fondo prevalendo su Eboli, mentre nel passato avveniva il contrario?
  • Perché non ha risolto i problemi dell’Ospedale di Eboli mentre a governare c’era Bassolino, al quale egli si richiamava sul piano politico e di corrente ?
  • Perché non riconverte in accordo nobile l’alleanza che egli ha stipulato, da perfetto trasformista, con parte della destra e l’Udc per gestire “in modo innovativo l’urbanistica e l’edilizia”, e non per salvare l’Ospedale, impegnando in particolare il Vice Presidente della Giunta Regionale, Giuseppe De Mita, che è leader di quel partito ?

In realtà egli per sette anni ha sempre avuto, ed ha tuttora, interlocutori di primo piano in Regione Campania: prima Antonio Bassolino e poi Giuseppe De Mita, impegnati per fatti diversi, ma mai per aiutare l’Ospedale.

Noi ci siamo opposti e ci opponiamo al piano ospedaliero portato avanti dalla destra e, di fatto, avallato da Martino Melchionda, perché siamo convinti che taglieggiare gli ospedali delle tre Valli (Sele, Diano e Calore), con un bacino di oltre 400mila persone, significherebbe, ridurne l’efficienza in favore di ricoveri fuori Regione o in favore dei privati.

Diciamo ancora si all’ospedale unico, ma a tre condizioni:

a) costituire in via preliminare gli “Ospedali riuniti della Valle del Sele” con autonomia di gestione per garantire il periodo di transizione, con lo status quo ante, e la spesa necessaria, calcolata sulla base della media regionale, per i posti letti accordati con il Piano Ospedaliero.

b) Avviare la redazione di un Piano aziendale di area, redatto in accordo tra le strutture interessate, tenendo conto della presenza delle strutture private, inspiegabilmente restate fuori da ogni interesse regionale.

C) Condizionare l’avvio dei provvedimenti adottati per ridisegnare gli ospedali della Valle del Sele alla pubblicazione del bando di gara per la costruzione dell’Ospedale Unico o un atto equivalente che lo renda irreversibile e ne preveda l’entrata in funzione entro un triennio.

Il Consiglio comunale finalmente convocato per il prossimo 20 novembre non deve risolversi con una passerella, ma aprire una vertenza di contenuti senza tatticismi: o dentro o fuori.

Eboli, 21, novembre 2012

1 commento su “Ospedale di Eboli: Lettera aperta dei Riformisti”

  1. la smettete tutti voi politici di fare chiacchere inutili, l’ospedale cade a pezzi, senza personale macchinari rotti da molti molti mesi e voi parlate solo…..

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