Battipaglia: Attacco frontale di Forza Italia all’ASI

Forza Italia va all’attacco del Consorzio ASI. Continua il braccio di ferro con il Presidente Visconti.

Longo (FI): “Noi siamo per una variante urbanistica che dichiari tutta l’area come zona D. Non vi è più distinzione tra logistica, industria e commercio per l’insediamentoLa differenza si fa nel pagamento degli oneri”. Longo parla a “nuora” perchè suocera intenda.

area-industriale-Battipaglia-veduta-aerea-Valerio Longo
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Mentre nella vicina Eboli il Comune rinuncia al suo ruolo politico, programmatorio, di guida e di gestione scioglie il Consorzio Area PIP, e lascia in balia di se stesse le varie Aziende già penalizzate dalla esclusione della stessa Zona Industria dalla ZES e quindi dai fondi straordinari e aggiuntivi, Battipaglia al contrario che è rientrata nella ZES, e ritenendo non vi siano più differenze tra logistica, industria e commercio, da anni chiede di svincolarsi dal Consorzio ASI per esercitate il suo ruolo di Ente guida e decisorio, non ci riesce e continua in una battaglia giudiziaria a guerreggiare per far prevalere le sue ragioni.

Valerio Longo 1
Valerio Longo 1

«Il presidente dell’Asi continua a mancare di rispetto al nostro Comune, con un intervento degno della vecchia Unione Sovietica. – esordisce il Capogruppo di FI Valerio LongoNel 2018 ancora si parla di divisione tra logistica e industria, che crea solo contenziosi e guerre inutili. La realizzazione di un’attività logistica presuppone la compatibilità urbanistica dell’area, che dovrà avere una destinazione di tipo “produttiva industriale”, qualificabile come area “D” ai sensi del D.M. 1444/1962 (in questa direzione l’Ordinanza TAR Lombardia, Milano, Sez.II, del 26.01.2006, n. 171-“l’attività definita…come logistica ha il carattere di attività produttiva”).

Noi siamo per una variante urbanistica che dichiari tutta l’area come zona D. – aggiunge Longo avanzando legittimamente e da amministratore talune proposte che riguardano l’assetto urbanistico della Zona Industriale nell’ambito del PUC – Non vi è più distinzione tra logistica, industria e commercio per l’insediamento. La differenza si fa nel pagamento degli oneri. – prosegue il Capogruppo di FI Fino a quando non faremo il PUC, l’area dell’ex Interporto ha una potestà condivisa tra Asi, Provincia e Comune. Condivisa appunto, – conclude Valerio Longoparola sconosciuta all’Asi. Di certo la programmazione del territorio spetta al Comune di Battipaglia».

area industriale Battipaglia
area industriale Battipaglia

E proprio partendo da questa ultima considerazione del capogruppo consiliare di F.I. che si capisce come siano distanti: l’Amministrazione comunale di Battipaglia; la Sindaca Cecilia Francese e lo stesso Valerio Longo; senza escludere quel che resta del Partito Democratico locale, tra l’altro commissariato; dal Governatore Vincenzo De Luca, che non vuole “intromissioni” di nessun genere sulla Zona Industriale di Battipaglia per modo da non indebolire il suo disegno egemonico sulla nascente ZES e i fiumi di euro (450milioni) che sono stati destinati come prima trance di finanziamenti per il loro avvio.

Antonio Visconti 3
Antonio Visconti 3

Immaginiamo se si può mai pensare che a decidere sui vari insediamenti produttivi da finanziare o da autorizzare possa essere mai lasciato in capo al Comune. Se non è stato possibile prima tranne un interregno, figuriamoci oggi e nel prossimo futuro. Quella “condivisione” rispetto alla “programmazione del territorio che spetta al Comune di Battipaglia” e che invoca Longo è lo spartiacque, il limite invalicabile, oltre il quale c’è la “zona grigia“, quella che ha consentito di autorizzare decine di impianti che a vario titolo trattano rifiuti, normali, speciali, pericolosi, altro che poli logistici o produttivi. E di qui la domanda delle domande:

Si sarebbero date le autorizzazioni a quelle aziende se a farlo fosse stato il Comune, specie con l’attenzione incalzante delle associazioni ambientalistiche?

Purtroppo e ancora purtroppo, non è con il Presidente Visconti che si deve parlare, ma con chi ce lo ha messo, fatto sta che si vuole continuare a mettere le mani sulla Città e con sta storia della ZES si vuole mettere le mani sull’intera Piana del Sele, tenendo “accuratamente” fuori sia Battipaglia che Eboli nonostante gli “affiancamenti” delle Amministrazioni intere o parte di esse a quel Partito della Filiera Istituzionale. Longo parla a “nuora” perchè suocera intenda.

Battipaglia, 9 novembre 2018

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