Sanità-Melchionda con voca i Sindaci e chiede un incontro a Caldoro

Il Piano ex Zuccatelli, ora Caldoro, elasticizzato dai “proconsoli” del Centro-destra è di fatto saltato. Melchionda convoca i Sindaci per avanzare proposte.

Una cosa è certa bisogna risparmiare ma evitando che si butti il bimbo insieme all’acqua sporca.

Ospedale di Eboli M SS Addolorata

EBOLI – L’iniziativa del Sindaco di Eboli Martino Melchionda di convocare tutti i Sindaci a sud di Salerno da Battipaglia ad Agropoli, da Eboli ad Oliveto Citra e Roccadaspide, per discutere del Piano Ospedaliero e trovare un’intesa e poi chiedere un incontro con il Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro e il Commissario Giuseppe Zuccatelli per formulare una proposta di Piano possibile, che non scontenti nessuno, è una buona iniziativa.

Questo Piano, ormai ex Zuccatelli, ora Caldoro edulcorato, emendato e stiracchiato di qua e di la dai “proconsoli” del centro-destra in Campania e specialmente in Provincia di Salerno, non ha più funzione di esistere. E’ poco credibile. Sono mesi che si parla di chiudere Ospedali che rispondono appieno ai parametri Nazionali, poi si è parlato di un ospedale Unico che accorpasse Eboli e Battipaglia, poi un Ospedale ancora più grande che mette insieme quelli di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, chi sa di cosa si parlerà domani e poi dopodomani e Dio solo sa poi alla fine che cosa si farà.

Ospedale Battipaglia

Un Piano quello di Caldoro, ormai ex Zuccatelli, che sembra un libro fatto di pagine scritte a metà, che si sa come incominciano ma che non si sa come finiscono, dal momento che rimanda la nomina delle figure che dovrebbero poi guidare questi cambiamenti, di quelle che dovrebbero poi dirigere i cambiamenti, per non parlare di risorse nebulose di cui non si conosce ne l’entità ne la provenienza, ma che invece mette termini per la realizzazzione.

Megalomani. Megalomani distruttori.

Le proteste sono generali: più forti quelle degli uomini del centro-sinistra, come quelle di Franco Alfieri (Sindaco di Agropoli) che minaccia di iscriversi alla Lega, perché nessuno difende i nostri territori; mugugnate quelle dei politici di centro-destra, che registrano il pericolo di decisioni drastiche, e sono combattuti rispetto alle richieste e alle proteste dei loro elettori ma frenati dalle possibili “ritorsioni” dei vari capi-componenti dell’Associazione Principe Arechi; tutte proteste che riguardano provvedimenti che ricadono sulla pelle degli elettori.

Ospedale di Roccadaspide

Una cosa è certa si deve risparmiare, nella sanità ci sono troppi sprechi, ci sono troppe cose che non funzionano, ci sono molte realtà sovradimensionate e molte altre sottostimate, senza parlare della Sanità Privata che fa registrare convenzioni per diverse centinaia di milioni di euro solo nella Piana del Sele, per servizi che erogano anche le Strutture Pubbliche ma senza avere i costi che le Strutture pubbliche si sobbarcano.

La stessa scure che vuole troncare gli sprechi del pubblico diventa una forbicina da barbiere per le strutture private.

All’insegna del risparmio si è finito per buttare anche il bimbo insieme all’acqua sporca. Quindi per risparmiare, e solo Dio lo sa, qualche milione di euro, si pensa di spenderne almeno oltre un paio di centinaia per questo “Quadriospedale” che si deve costruire senza soldi. E’ come dire non ho i soldi per imbiancare il colore di una stanza e  sostituire il salotto con le sedie per risparmiare, e demolisco la mia casa per farne un’altra più grande, così per il futuro risparmio. Un discorso economico che fa venire i brividi anche alla lavandaia.

Ospedale di Oliveto Citra

In questa baraonda e con queste prospettive tutt’altro che rosee sia per gli impegni, che non valgono niente, anche alla luce dell’incontro già tenuto con De Anfelis e Zuccatelli, oltre che le rassicurazioni di Massimo Cariello, che aveva parlato “privatamente” con Caldoro ( di chi sa che cosa, visti i risultati), è una buona iniziativa quella di coinvolgere i Sindaci del Comprensorio e tutte le forze politiche di destra e di sinistra, per cercare di formulare una proposta da essere accoglibile evitando di aspettarne altre che nulla hanno a che fare con le aspettative e gli interessi della nostra gente.

E’ ora di capire i novelli politici che panni vestono e se hanno le palle per evitare che ci distruggano anni di conquiste civili.

…………………………  …  ……………………..

Si pubblica il testo integrale del Comunicato Stampa di Melchionda

COMUNICATO STAMPA

Martino Melchionda

Un incontro urgente con il presidente della Regione, Stefano Caldoro; con il responsabile del Piano Ospedaliero Zuccatelli; con il dirigente medico che sarà incaricato di mettere in pratica sul territorio le previsioni del Piano.

I Sindaci a sud di Salerno fanno fronte comune e si preparano a lanciare una proposta possibile per il riassetto della sanità ospedaliera a sud di Salerno.

Lunedì sera, presso il Municipio di Eboli, il primo cittadino, Martino Melchionda, ha convocato sindaci e rappresentanti dei Comuni a sud di Salerno, a partire da quelli di Battipaglia, Olivero Citra e Roccadaspide, territori che, insieme con Eboli, potrebbero essere interessati dall’accorpamento dei quattro ospedali, secondo l’ultima bozza del Piano.

Il nuovo comitato dei Sindaci, creato in vista del riassetto ospedaliero regionale, assume direttamente l’iniziativa, chiedendo il mantenimento di alcuni punti fermi. Innanzitutto il mantenimento dei livelli assistenziali per le popolazioni. Questo significa non smembrare i riferimenti ospedalieri che esistono e che, sul territorio salernitano, risultano irrinunciabili. Allo stesso tempo, partirà la richiesta di non smantellare la rete di emergenza, come avverrebbe se gli ospedali di Oliveto Citra e Roccadaspide diventassero semplicemente poli per la riabilitazione.

A proposito dell’accorpamento degli ospedali di Eboli e Battipaglia, in vista della realizzazione dell’ospedale unico della Valle del Sele, i Sindaci chiedono che ci sia una tregua nell’intervento, poiché non è chiaro quali livelli sarebbero assicurati in attesa della realizzazione del nuovo ospedale.

Inoltre, è stata dichiarata la disponibilità alla possibile unificazione di alcuni servizi, senza accorpare i reparti.

La filosofia dell’iniziativa dei sindaci va nella direzione di partecipare all’azione di rientro del deficit registratosi in sanità, contribuendo al risparmio, ma senza subire passivamente tagli indiscriminati. Per questo si guarda al tavolo tecnico-politico tra Sindaci ed amministratori regionali. Nel frattempo, l’attenzione maggiore deve essere riservata al mantenimento dei livelli assistenziali, che significa anche il potenziamento degli organici.

EBOLI, 27 LUGLIO 2010

4 commenti su “Sanità-Melchionda con voca i Sindaci e chiede un incontro a Caldoro”

  1. iL POPOLO è ALLO SBANDO ECCO PERCHE I NOSTRI RAPPRESENTANTI SE NE FOTTONO ,OLTRE AD ESSERE INCOMPETENTI NON SI IMPEGNANO NEPPURE A DOCUMENTARSI PER UNA BATTAGLIA SERIA.
    QUI CI VUOLE UN COMITATO CHE GUIDI IN MODO AUTONOMO E LONTANO DAI PARTITI IN UNA LOTTA DURA E CHIARA .
    BASTA CON STRONZATE DETTE E SE REALIZZATE SOLO A DISCAPITO DELLA GENTE PIU DEBOLE SOPRATUTTO.
    QUESTI POLITICI SCENDESSERO DAL PODIO E SERVISSERO I LORO ELETTORI.”UTOPIA”
    POPOLO COSTITUIAMOCI IN UNA MASSA INDIPENDENTEE CACCIAMO VIA ZUCCATELLI CON CALDORO E CHI è D’ACCORDO CON LORO.
    VIVA LA LIBERTA, VIVA L’IDIPENDENZA POLITICA IN UNA VERA DEMOCRAZIA

    Rispondi
  2. Saggia presa di posizione del Sindaco Melchionda, che da uomo di buon senso vuol “vederci chiaro”. Infatti Stefano Caldoro, neo governatore della Campania e commissario regionale alla Sanità, è disponibile a riaprire il confronto politico sul piano di rientro dal disavanzo della sanità e rivedere la riorganizzazione della rete ospedaliera campana, inclusa la posizione ed il futuro dell’ospedale civile di Agropoli.
    E’ stato il consigliere regionale Luigi Cobellis ad informare – direttamente da Napoli, al termine del Consiglio Regionale che si è tenuto nella giornata di mercoledì 19 maggio – il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, e il presidente del Consiglio comunale, Agostino Abate, della decisione assunta da Caldoro. In particolare, nel corso della seduta del Consiglio regionale, lo stesso Cobellis ha chiesto al presidente Stefano Caldoro la riapertura del tavolo politico per la ridiscussione del piano di rientro dal disavanzo economico finanziario regionale in materia sanitaria e, quindi, anche della riorganizzazione della rete ospedaliera. Caldoro, che non ha ancora sottoscritto il tanto discusso piano Zuccatelli, ha accettato la proposta di Cobellis. Si apre dunque una nuova fase di discussione e valutazione in merito al futuro della struttura ospedaliera cittadina. Chiudono gli ospedali di Agropoli e Roccadaspide, chiudono Pagani e Scafati. Si accorpano con il “Ruggi” di Salerno gli ospedali di Mercato San Severino e Cava de’ Tirreni. Ma non c’è un sistema compiuto dell’emergenza. Mentre mega-progetti come l’ospedale della Valle del Sele si spostano geograficamente più a sud.Lo rivela Il Mattino in un articolo a firma di Gianni Colucci secondo cui sarebbe questa la rivisitazione “del piano Zuccatelli che porta anche la firma di Caldoro, in qualità di commissario di governo”. Secondo il Mattino Nascerà un unico ospedale a sud di Eboli quindi l’ospedale della valle del Sele e si farà in un’area ricompresa tra Campagna e Albanella (cioè servirà a mantenere i limiti di percorrenza di 20 minuti nell’area circostante per casi di emergenza. Polla, Nocera e Sarno, Vallo Della Lucania e Sapri e il «Ruggi d’Aragona» si salvano: così si rispetta la distanza di circa 50 chilometri tra un plesso e l’altro secondo i parametri europei.
    Agropoli, Scafati, Roccadaspide, Eboli, Oliveto Citra confluiranno nell’unico ospedale che la politica già immagina come un nuovo sistema aziendale che sia scorporato dall’Asl unica,e riportando di fatto a tre le aziende sanitarie. Agropoli, dunque, nonostante le manifestazioni popolari diventa un ambulatorio, così come Castaglione di Ravello. Mentre Cava (il cui sindaco di centrodestra Marco Galdi si incatenò sotto gli uffici di Caldoro) diventa una dipendenza di Salerno.
    Il Ruggi, dove rimangono accorpate le chirurgie, e si arricchisce di tre plessi. «Si tratta di una bozza riveduta del piano clamorosamente bocciato anche da Caldoro e da Tremonti in un primo momento – dice Gianfranco Valiante, consigliere regionale del Pd a il Mattino – È il tentativo di Zuccatelli di raccordare indicazioni dei politici locali che vogliono salvare quel che è possibile mentre il governo intende tagliare senza sapere quali sono i conti». E ieri da Roma, stando a quantio riferisce il quotidiano sarebbero arrivati nuovi moniti: «Questo piano è insufficiente. Bisogna ancora tagliare».
    La mappa secondo il Mattino prevede che nell’Agro Nocerino rimangano attivi Sarno e Nocera, mentre oltre a Cava chiudono Scafati, Pagani, Mercato San Severino. A Salerno chiude il Da Procida; a sud chiudono Eboli e Battipaglia, Oliveto e Roccadaspide, Agropoli. Battipaglia e Oliveto Citra nelle more della realizzazione dell’ospedale unico dovranno assicurare i trecento posti letto che l’ospedale unico della valle del Sele avrà quando sarà realizzato (probabilmente entro 60 mesi).
    Secondo Il Mattino il resto del piano ha tempi brevissimi di realizzazione, circa sei mesi. Per l’emergenza diventano di primo livello (quindi solo per la stabilizzazione) Sapri, pronto soccorso low cost che stabilizza il paziente e ne consente il trasferimento nel pronto soccorso attrezzato più vicino; il secondo livello (quindi con maggiore possibilità di intervento su infartuati e ictus) sarà Polla e l’ospedale unico della piana del Sele con Sarno (dove confluiscono Scafati e Pagani); il terzo livello, dunque la rianimazione classica e le alte specialità saranno Nocera, Vallo e il «Ruggi» di Salerno.Il quadro è affastellato e pericolosamente confuso,urgono tosto chiarimenti esaustivi, lo richiede la situazione sociale di concerto alla credibilità delle istituzioni campane.

    Rispondi
  3. Stronzate Melchionda vada via i soldi li ha gia non ha bisogno di fare il sindaco.
    Vogliamo essere moderni e trasformisti ma non abbiamo storia su questo, non sappiamo farlo ,al classico si studia psicologia filosofia latino ma no si è capito nulla di cio’ che si ha studiato. Bisogna dare esempio al popolo e non presentarsi solo alle processioni brillantato con la striscia e con pochi assessori,non si è piu credibili questo lo puo fare ancora Cariello perche non si sa piu come definirlo ma non il primo cittadino.

    Rispondi
  4. Martino guarda il tuo collega di pugliano (qualcuno puo ricordare che tempi addietro è stato indagato ) non mi interessa ,un paese minuscolo un insetto nei confronti di Eboli riesce ad essere capolila nella ricerca di energia alternativa e a bonificarsi i piedi della citta.

    Rispondi

Lascia un commento