Mentre va in scena il doppio tranello Meloni-Shlain a De Luca, nuovamente in gioco, i sondaggi AdnKronos commissionati a “Vis Factor”, indicano i Governatori Campania favoriti: nel Centrodestra è Cirielli, nel Centrosinistra è Costa. E De Luca? Non è stato previsto uno scenario con De Luca in gioco. Forse perché spariglierebbe i conti?

POLITICAdeMENTE
NAPOLI / SALERNO – Mentre a livello nazionale per sfregiarsi a vicenda: nel Centrodestra il FdI ci ripensa e apre al terzo Mandato per i Governatori delle Regioni, purché la decisione sia dettata da una Legge Nazionale e non più lasciata alle Regioni; nel Centrosinistra, già abbondantemente sfregiati, nonostante le varie aperture, specie il PD che continua nel suo proposito di autodistruzione, cioè quello di voler attuare un “cambiamento” o pseudo-cambiamento, tagliando le teste di quelli che secondo la “Svizzera” impediscono il suo disegno (scarabocchio), irrompendo nelle federazioni locali e regionali commissariandole e sostituendo i vari leader regionali con altro “personale” politico inesistente ai più, irriconoscibili agli iscritti e simpatizzanti, figuriamoci agli elettori, resta fermo nelle sue strategie e convinzioni.
E quale sarebbero le strategie?
Quelle del Centrodestra è di non voler rompere con la Lega e i suoi due potenti Governatori Zaia e Fedriga in cambio degli appoggi a livello europeo sugli armamenti, sul sostegno ad Israele e all’Ucraina e a tutte le “tagliate” di bilancio sul Sud e sui servizi, Sanità compresa, ma anche di creare scompiglio nel Centrosinistra specie in Puglia e in Campania rimettendo in gioco lo Sceriffo Vincenzo De Luca, spingendolo a rompere con il “Campo Minato” della Shlain, facendo conseguentemente abbassare le percentuali e tentare di ribaltare il risultato per favorire Edmondo Cirielli, molto avversato dalla Lega e da Forza Italia, ma che in un sondaggio realizzato per Adnkronos da «Vis Factor», società leader nel posizionamento strategico, attraverso «Human», risulta in cima tra i potenziali candidati alla presidenza della Campania, per esempio, Edmondo Cirielli, per il centrodestra, e l’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, per il centrosinistra.
Risultano in vetta alle simpatie del popolo social. Secondo il report:
- Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri di Fratelli d’Italia, è al 1°posto con il 34,10%,
- segue Mara Carfagna di Noi Moderati con il 29,15%,
- Giosi Romano (Lega) con un 28,24%
- e Gianpiero Zinzi (Lega) con il 26,16%.

La situazione secondo “Vis Factor” non cambia neppure se si guardano le interazioni medie generate dagli account social. Primo Cirielli con 1291, poi Carfagna con 552, Zinzi con 302 e Romano con 244. Ovviamente il sondaggio esclude la possibilità di una candidatura De Luca, circostanza che ridurrebbe e di molto i gradimento di Costa e Fico e ovviamente sarebbe tutta un’altra partita.
Per la corsa alla presidenza della Campania sul versante centrosinistra, escludendo sempre una candidatura De Luca, si vede primeggiare l’ex ministro dell’Ambiente e ora vice presidente della Camera Sergio Costa e l’ex presidente della Camera Roberto Fico, (quello che fece scendere tutti dal Bus per fare il cittadino qualunque, sebbene fosse il Presidente della Camera dei Deputati, volendo fintamente dimostrare agli allocchi, che raggiungeva il Parlamento in Bus con tutta la sua scorta), entrambi dei 5 Stelle, escludendo dai sondaggi Vincenzo De Luca, segue Federico Cafiero de Raho, l’ex procuratore nazionale antimafia oggi parlamentare dei 5 Stelle. Costa, secondo il report, è il primo con il 30,6%, con 1.329 interazioni medie per post, Fico il secondo con il 27,21% ed interazioni medie pari a 1.293.
Infine, il sondaggio di “Vis Factor” non ha intervistato solo sulle intenzioni di voto ma anche sui temi comuni ai campani in relazione alla politica e alle istituzioni troviamo ai primi posti sanità (21,2%), economia (17,8%) e lavoro (13,6%), registrando giudizi negativi, dimenticando che dal Governo la Regione Campania per la Sanità riceve 200 milioni di euro in meno all’anno, rispetto a Regioni di eguale numero di abitanti e dimenticando che il Governo ha concesso i Fondi di Sviluppo e Coesione solo con due anni di ritardo, compromettendo e ritardando i progetti e le loro esecuzione e le loro ultimazione.. Invece, sono stati positivi quelli relativi al turismo e alla cultura.

Insomma questo rispondeva ad alcuni giorni fa, ma la politica è fluida, nel frattempo c’è stata la sortita di Donzelli (FdI) sul via libera al terzo mandato, ma anche l’incontro De Luca-Shlain e prima di questo, l’apertura a De Luca da parte di Antonio Misiani, il plenipotenziario della Shlain in Campania, nella veste di Commissario PD, che ormai, senza vergogna, da due anni e mezzo ha “sequestrato” il Partito Democratico Regionale senza convocare mai un congresso, ne tal poco le federazioni provinciali, mancanza questa, che ha fatto adirare tutti, sebbene nessuno poi ha mai preso una posizione ufficiale chiara ed inequivocabile contro Misiani, fatta eccezione del solito “Pasionario” battipagliese Raffaele Femiano, Dirigente provinciale del PD salernitano che un giorno si e un altro pure ha preso carta e penna è ha denunciato il tutto ed ha invocato l’applicazione dello statuto, a suo dire messo sotto i piedi dalla foga “ripulistica” verso De Luca e quello che i detrattori dello “sceriffo” chiamano “sistema” De Luca, manco sia differente dal “sistema” Zaia, Fedriga, Emiliano, il “sistema” Meloni, il sistema Shlain o altri, indicando come “sistema” i risultati elettorali e le organizzazioni istituzionali che si richiamano alle rappresentanze istituzionali.
Cosa si dovrebbe fare per non fare esercitare quei “sistemi” votarli per la loro bellezza?
In effetti con il criterio della bellezza risulterebbe veramente difficile votare molti di loro, lo stesso varrebbe seguendo il criterio delle valutazioni dei programmi politici, tutti, sistematicamente disattesi e addirittura applicati in maniera diametralmente opposta alle promesse elettorali. Si sa, la bugia ha le gambe corte ma ha la tessera di un partito e/o un posto in Parlamento o un incarico di Governo.
Ritornando ai vari colpi di scena e alle varie aperture e sbarramenti sia pure ammantati di finte aperture e finti abbracci, De Luca si trova a dover gestire un doppio tranello, quello della Meloni sul terzo mandato e quello della Shlain sullo stop al terzo mandato ma offrendo (Sic) un posto nella Coalizione di Centrosinistra o Campo Largo che dir si voglia, scegliendo Fico, svendendo il PD e soprattutto non pronunciandosi affatto sulla gestione politica del decennio deluchiano in regione. Veramente singolare questi silenzi e queste posizioni, singolare è anche il metodo con il quale gestisce il Partito, basato sui “tranelli” sulle epurazioni, sulle imboscate e sulle consegne improvvisate a leader locali del tutto INESISTENTI e per nulla riconosciuti dai propri elettori, i quali a loro volta non si sentono rappresentati, mentre quei leader “investiti” dalla “svizzera”, pur senza nessun merito rilasciano dichiarazioni minacciose e inopportune, piene di livore e superficialità mostrando per intero la loro inadeguatezza, mentre in tutta Italia le sezioni chiudono e gli elettori sono sempre più distanti e sfiduciati.
Se questi saranno gli avversari di De Luca, tranelli nazionali a parte, De Luca può dormire sonni tranquilli su due guanciali, i suoi avversari gli Scotto, i Ruotolo avranno al contrario gli incubi durante il sonno, sempre se riusciranno a dormire. Intanto, i tempi sono stretti, ma di certo saranno abbreviati se non si vuole che il Governo si Cappotti. E De Luca? è nuovamente in gioco.
Napoli/Salerno, 9 giugno 2025