I riformisti: La sanità è alla deriva e Bortoletti e Melchionda vanno a “braccetto”

Bortoletti ed il Sindaco a braccetto mentre l’Ospedale di Eboli e la Sanita’ nella valle del Sele sono alla deriva.

Tra complicità e tecnocrazia la situazione della Sanità e degli Ospedali è sempre più critica e le dichiarazioni roboanti sono una messa in scena degna dei migliori spettacoli teatrali della macchietta napoletana.

Ospedale di Eboli

EBOLI – La questione dell’Ospedale e le continue dichiarazioni oltre che le incertezze sul futuro dello stesso Ospedale di Eboli e della Sanità in Provincia di Salerno, sono al centro della discussione. Non passa giorno che non si apprende da esternazioni affidate alla comunicazione: di un Reparto che si chiude; uno che si trasferisce; l’altro che non si apre come il caso della Nefrologia, perché un grigio funzionario non fa partire una gara da 200mila euro; l’altro che si scambia al posto di un altro; altri ancora che si accorpano perché non si invia il personale; altri che per “amicizia” si inventano di eccellenza, come il caso del polo Oncologico di Pagani; una babele senza fine, che offrono un quadro di una confusione senza pari, che minano non solo la credibilità di chi è deputato a prendere delle decisioni: annunciate, ritirate, modificate, barattate, sotituite, suggerite; ma anche degli operatori e delle strutture che sono costrette a lavorare nella più totale precarietà. Ma che è: siamo al mercato?

In questo quadro da mercato e “scampoli” di fine stagione, ogni tanto appare qualche buontempone che si chiami Bortoletti o Caropreso e attraverso di loro qualche personaggio politico locale che sia lo stesso Melchionda e Di Donato della maggioranza, o Fausto Vecchio e Massimo Cariello, dell’opposizione, poco cambia. Tutti stanno li quando si tratta di attribuirsi dei meriti, ma meriti solo sulle enunciazioni, mai presenti e responsabili quando si tratta di assumere le responsabilità. Dei nostri allegri Parlamentari Franco Cardiello e Antonio Cuomo non c’è traccia, pare frequentino un corso per affinare le techiche  dell’invisibilità

Fatto sta che per avere una strada bisogna fare da scendiletto all’Assessore di turno Provinciale o al Presidente, all’assessore comunale o il Sindaco, per avere riconosciuto un diritto bisogna pietire, per evitare che ci scippino l’Ospedale bisogna “slinguettare” con il commissario ASL e tutti i “sub“, non ne parliamo per avere un finanziamento regionale, li è proprio la piena disperazione tenedo conto della inutilità della Giunta Regionale, e il Paese va sempre più a rotoli. E gli elettori si allontanano sempre più dai loro partiti o almeno da quelli che hanno votato e così lo spettro di Grillo è sempre più inquietante.

E sulla base di quanto accade e delle ultime dichiarazioni congiunte del Sindaco e del Consigliere Di Donato che il gruppo dei Riformisti Salvatore Martisei, Antonio Petrone, Carmine Campagna, Armando Cicalese, sempre più critici e sempre più distanti dal PD e dall’Amministrazione sono intervenuti con la nota che gui appresso si pubblica integralmente.

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Salvatore Marisei

Questa volta c’erano proprio tutti. Clima disteso, sorrisi e pacche sulle spalle: questa la sintesi dell’incontro voluto dal Sindaco Melchionda, in compagnia del consigliere Mario Di Donato, con il Manager Maurizio Bartoletti e numerosi dirigenti della sanità di Eboli e della Valle del Sele.

I primi strepitano sui giornali di fantomatiche difese del nostro nosocomio, ma in realtà sono complici del disastro che sta per travolgere il servizio sanitario del nostro comprensorio.

I secondi assolvono il loro ruolo “tecnico” fatto di contabilità e ragioneria.

Una messa in scena degna dei migliori spettacoli teatrali della macchietta napoletana.

Viene da chiedersi di cosa si sia discusso in occasione dell’incontro, quale analisi della condizione ospedaliera di Eboli e degli altri presidi limitrofi è stata fatta, quali soluzioni operative individuate, quali gli impegni assunti.

Nulla, a quanto pare di capire, tanto è vero che il Sindaco ed il Consigliere Di Donato avevano già pronta la loro roboante dichiarazione alla stampa che copre il vuoto di cui sono consapevoli protagonisti. Una toppa qui, una pezza là, e poco più.

Nel frattempo, la situazione degli ospedali si fa sempre più critica: i macchinari sono rotti e nessuno si occupa della manutenzione; il personale è insufficiente; i lavori di ristrutturazioni di alcuni reparti sono pronti solo a metà e si continua a rinviarne il completamento; interi reparti sono chiusi nell’indifferenza più totale; la chimera dell’Ospedale Unico della Valle del Sele si è disciolta come neve al primo sole primaverile; le liste di attesa per visite mediche, ricoveri e trattamenti vari aumentano giorno dopo giorno, mentre continuano a coesistere distretti sanitari, poliambulatori, medici di base ed ospedali che replicano le stesse prestazioni nello spreco più assoluto di risorse e personale; la medicina del territorio, di cui tanto si è discusso in passato, non è più nell’agenda di questi signori; i viaggi della speranza sono in continuo aumento. Cosa resta?

Il fondato sospetto che in fondo a nessuno di loro interessi la salute dei cittadini, il loro diritto ad avere prestazioni di qualità in tempi celeri, ed un clima di complicità in cui maturano interessi individuali a discapito della collettività.

Aspettiamo il Consiglio comunale per smascherare questi ed altri giochetti.

Eboli, 1 giugno 2012

2 commenti su “I riformisti: La sanità è alla deriva e Bortoletti e Melchionda vanno a “braccetto””

  1. Sono sempre le stesse storie, intanto nessuno fa una denuncia per tutte quelle cose che dicono, mancanza di personale, reparti da ultimare, chiusura di reparti, trasferimento di reparti e via di seguito.
    Nessuno vi crede più. Ma non è riferito solo ai riformisti, in questo ci sono la destra e la sinistra e quelli che svolazzano da un aprtito all’altro.

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