I Riformisti chiedono risposte e non polveroni

Occorrono risposte per la crisi di Eboli non polveroni e i Riformisti fanno domande “retrodatate”.

Si chiede al Sindaco se ha avuto eventuali rapporti con ditte e persone relativamente a fatti e circostanze riconducibili al Centro Commerciale LeBolle, ad un certo Iaccarino di Scafati e una ditta di Boscotrecase, alla Eboli Patrimonio di Rubini  e alla società Daedala Spa.

Centro Commerciale Le Bolle Ingresso

EBOLI – Ancora un’altra interrogazione dei Riformisti facenti capo all’ex Ministro Carmelo Conte, Salvatore Marisei, Antonio Petrone,Carmine Campagna, Armando Cicalese, per conoscere alcuni fatti risalenti agli anni scorsi e che si riconducono al Centro Commerciale LeBolle di Serracapilli.

I Riformisti chiedono di conoscere che tipi di rapporti ci sono stati tra il Sindaco di Eboli ed alcuni personaggi legati al Centro Commerciale Le Bolle stesso, ma chiedono anche di sapere che tipi di rapporti ci sono stati tra il Sindaco ed alcune imprese di Scafatie e Boscotrecase, oltre a sapere i rapporti avuti con l’Ing. Rubini già Amministratore unico della Eboli Patrimonio e la Società Daedala Spa, a cui sarebbe stato commesso uno studio di Fattibilità.

Domande fatte ora per allora, come si direbbe, abbastanza in ritardo rispetto ai tempi, ai personaggi citati, e alle circostanze indicate, lasciando trasparire vi fossero “rapporti particolari” dei quali se ne sono a conoscenza dovrebbero indicarli più che elencarli, ma questo rientra evidentemente nelle modalità con le quali i riformisti ritengono di affrontare la loro battaglia di opposizione. Noi invece lo abbiamo chiesto in passato, e lo abbiamo più volte richiesto di citare fatti, circostanze precise, oltre che indicare i nomi legati o presumibilmente legati a quei fatti, e le stesse circostanze se non rientrerebbero nelle normali dialettiche politiche andrebbero incanalate in altre vie, che non sono affatto quelle della mera e fumosa indicazione ma della denuncia circostanziata pubblica o alle Autorità competenti.

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Salvatore Marisei

“Il Sindaco Martino Melchionda, – scrivono i Consiglieri Comunali Petrone, Marisei, Campagna, Cicalese nella nota stampa che accompagna una loro specifica interrogazione rivolta al Sindaco Melchionda e al Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia per essere informati su alcuni fatti e su alcuni eventuali incontri – celandosi dietro Consiglieri comunali grandemente beneficiati dal suo operato, solleva un polverone per non rispondere alle nostre interrogazioni.

Sotto la sua guida Eboli ha perso quanto faticosamente aveva conquistato negli ultimi cinquant’anni: da ultimo il Tribunale e, di questo passo, anche l’Ospedale di Eboli. Le colline, la piana e la fascia costiera sono diventate ricettacolo di ogni genere di immondizia e le ecoballe dopo 5 anni sono ancora a Coda di Volpe.

Prima – continuano i Riformisti –  erano i riformisti a rallentarlo, poi la Provincia e la Regione, ma lui cosa fa al comune?

Antonio Petrone

Non ha ancora approvato il Bilancio per l’anno in corso e siamo a Settembre, ha azzerato la Giunta da oltre un mese,  rimasta in carica solo per lucrare gli emolumenti ed i permessi di lavoro,  senza spiegare le ragioni dell’implosione della maggioranza, ha portato la pressione fiscale a circa 600 euro per abitante, neonati compresi, ha tagliato servizi essenziali come l’Asilo comunale di Santa Cecilia ed il trasporto locale, ha sciupato l’occasione del risanamento delle casse comunali avviando al fallimento la Eboli Patrimonio srl, dopo aver dilapidato milioni di euro nelle società partecipate come la Multiservizi delle assunzioni usa e getta in campagna elettorale.

La sua disamministrazione – proseguono – è provata nei fatti e le chiacchiere stanno a zero.

Si fa vanto – concludono i riformisti – delle opere realizzate da cui Eboli però ricava solo svantaggi. Non vi è una ditta edile che abbia tratto occasione di lavoro dai grandi affari della sua amministrazione. Il caso del centro commerciale Le Bolle, come d’altronde anche per l’Outlet Cilento Village, è emblematico.

Pensiamo che vi fosse più di una possibilità per garantire, nella piena trasparenza e nel rispetto della legge, qualche commessa all’imprenditoria locale, ma tant’è per arricchirsi ad Eboli bisogna stare nei circuiti che contano.

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE IN CONSIGLIO COMUNALE

Al Sindaco di Eboli
p.c. al Presidente del Consiglio Comunale
I sottoscritti Consiglieri Comunali Petrone, Marisei, Campagna, Cicalese

CHIEDONO DI SAPERE

  1. Se è vero che per la realizzazione del centro commerciale Le Bolle di Serracapilli ha incontrato, riservatamente, ed eventualmente dove, con chi e se l’oggetto della discussione era di interesse pubblico, tal sig. Iaccarino, titolare di una ditta edile di Scafati, per discutere della realizzazione delle opere di costruzione della struttura e delle aree esterne;
  2. Se è vero che il Iaccarino è in rapporti di lavoro con l’altra ditta di Boscotrecase (NA) che ha poi anch’essa concorso ai lavori di realizzazione del centro Le Bolle;
  3. Se non ritiene che fosse suo dovere fare il possibile per procedere alla realizzazione delle opere del centro Le Bolle in piena trasparenza, con procedure di evidenza pubblica in modo da dare la possibilità anche alle ditte ebolitane di poter concorrere alla aggiudicazione;
  4. Se è vero che tramite il Iaccarino ed i suoi amici ha conosciuto anche il sig. Rubini, proprietario della Daedala Spa, società di consulenza cui è stato affidato per circa 60mila euro dal comune l’incarico di redigere lo studio di fattibilità della società Eboli Patrimonio spa, di cui il Rubini è poi divenuto con sua nomina fiduciaria amministratore unico;
  5. Se è vero che in virtù di tali rapporti Lei ha rinunciato al proposito di affidare l’incarico di amministratore unico della Eboli Patrimonio spa ad uno dei circa 120 professionisti, ebolitani e non, che presentarono la propria candidatura in risposta ad un pubblico avviso di selezione precedentemente da Lei firmato e reso pubblico.

I Consiglieri Comunali
Salvatore Marisei
Carmine Campagna
Antonio Petrone
Armando Cicalese

Eboli, 21 agosto 2012

3 commenti su “I Riformisti chiedono risposte e non polveroni”

  1. mo’ vi scornate e vengono fuori le magagne delle costruzioni…………
    fossi io la magistratura andrei a scavare negli studi tecnici degli affiliati di Melchionda…..
    Politici e non

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  2. Non solo negli studi tecnici e professionali in genere degli affiliati a Melchionda ma anche in quelli degli affiliati ai riformisti che prima hanno spartito la torta e ora sputano nel piatto dove mangiano. Lo stesso dicasi per Cariello per altri motivi. Non ce n’è uno che si salva in questo scenario desolante e desolato.
    Ma la magistratura perchè non li chiama questi riformisti?
    Alcune volte ho anche lodato il loro modo di fare opposizione ma adesso devo ricredermi perchè da come agiscono è chiaro che non lo fanno per amore di giustizia e verità e poi anche tra le loro fila……. questo Cicalese………………
    Spero che i cittadini perbene si sveglino e si decidano ad unirsi tra loro perchè sono la maggioranza anche se la strategia di tutte le forze politiche presenti sul territorio ( e dico tutte nessuna esclusa) è di tenerli isolati in modo che non possano nuocere.

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