Comitato Edilizia e Lavoro: Gli atti dell’Assemblea sulla “Crisi del settore edilizio”

Il Comitato Edilizia e Lavoro con il Presidente Rega e il Consulente Tecnico La Brocca alza i toni: Lo scontro passa dai temi del lavoro all’urbanistica.

Gli obiettivi: L’Amministrazione; il Sindaco Melchionda, gli Assessori ai LL PP e all’Urbanistica Norma e Cicia; I funzionari La Corte e Rossi; Al coro si aggiungono Cardiello FI e Massimo Cariello Nuovo Psi.

Raffaele-La-Brocca-Mario-Rega
Raffaele-La-Brocca-Mario-Rega

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Nei giorni scorsi si è tenuta una Assemblea Pubblica, organizzata dal Comitato Edilizia e Lavoro che ha nell’ex Consigliere comunale dell’Amministrazione Rosania Mario Rega che ne è il Presidente, e il professionista ebolitano Ing. Raffaele La Brocca che è il Consulente tecnico, gli ispiratori, con il quale intendevano sollecitare l’amministrazione comunale portando al centro del dibattito, la crisi del comparto edilizio e conseguentemente di tutto l’indotto, sebbene siano in cantiere ed in corso d’opera significanti lavori sia pubblici che privati.

Il Comitato Edilizia e Lavoro muove i suoi primi passi l’anno scorso, nel momento in cui erano in discussione alcuni lavori importanti, indipendentemente poi se condivisibili o meno, come: il Project Financing ex Mattatoio, al momento completamente seppellito; il Progetto di Finanza Ispalis 1 e 2 completamente naufragato, o meglio mai nato; l’Housing Sociale così detto Fontanelle, molto contrastato ma anche molto sostenuto e successivamente ritenuto dagli organi sovracomunali non più prioritario e quindi non più realizzabile, progetto che sarebbe dovuto sorgere in un’area agricola successivamente assoggettata a Variante; I famosi PUA quello di S. Andrea, quello Pescara, e quelli delle aree periferiche di Santa Cecilia e di Cioffi, e il più appetibile tra tutti quello dell’Area Fontanelle del quale successivamente l’Amministrazione provvedendo a frazionarlo in più ambiti nello scopo di accellerarne l’avvio proprio per facilitarne la partenza, anche loro arenatasi poiché per approvare le nuove risoluzioni si impiegò più di un anno e una volta approvato il nuovo PUA e presentati i progetti, al momento, pur essendo abbondantemente trascossi i termini di legge, ancora non si è divenuti all’effettivo rilascio delle autorizzazioni e all’apertura dei cantieri.

L’Assemblea organizzata dal Comitato Edilizia e lavoro alla quale era assente l’Amministrazione (il Sindaco giustificato, fa pervenire un telegramma) hanno partecipato oltre che gli organizzatori anche il Consigliere Comunale Massimo Cariello leader del Nuovo Psi, l’ex Assessore Carmine Magliano dell’API, il Consigliere comunale Carmine Caprarella di Sinistra Ecologia e Libertà, e il Consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello che con i loro interventi hanno dato corpo ad un solo coro di osservazioni e di proteste verso l’Amministrazione comunale, il Sindaco Melchionda, l’Assessore Cicia, l’Assessore Norma, il dirigente del settore Urbanistica Rossi, il Dirigente del settore LL PP, La Corte, il Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia e il Segretario Comunale Domenico Gelormini questi due ultimi destinatari della lettera di convocazione del Consiglio comunale monotematico richiesto dal Comitato, che nelle more pare stia cercando le firme perché la propria richiesta di intenti si formalizzi in una richiesta istituzionale.

Era mio dovere – Ha sostenuto il Capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello dopo aver ascoltato le due relazioni del presidente e del Consulente tecnico – partecipare a questa assemblea pubblica, indetta dal comitato apartitico e apolitico Edilizia e Lavoro. Grave l’assenza dell’amministrazione comunale che si mostra sorda e indifferente ai problemi reali della città. Il settore edile vive un momento di profonda crisi e nulla di buono si prospetta all’orizzonte. Ad Eboli non si vede una gru da venti anni.

Conseguenza logica della scellerata scelta da parte di Gerardo Rosania e compagni di adottare un Piano Regolatore Generale che, di fatto, ha ingessato il settore e l’intero territorio. Compito della prossima amministrazione sarà quello di stravolgerlo notevolmente al fine di far ripartire la catena economica dell’edilizia.

Per quanto concerne i lavori pubblici invece, – prosegue Cardiello – a parte il cantiere di Via Buozzi giunto oramai al completamento senza alcun ritardo o sospensione dei lavori visto l’arrivo delle risorse da parte della Regione (che abbiamo sollecitato in quanto forza di opposizione responsabile a differenza di chi sperava nel blocco del cantiere), resta aperta la ferita dello squarcio per la “piscina comunale” di via Adinolfi. L’intenzione di farlo ripartire in tempi brevi è svanita ma, grazie all’avvicinarsi della campagna elettorale, siamo certi che rivedremo gli operai al lavoro senza una scadenza precisa per il completamento.

Entrambe le tematiche, lavori pubblici e urbanistica, – conclude Cardiello – sono strettamente collegabili al tema occupazionale incredibilmente sparito dall’agenda politica di questa giunta. Con un tasso di disoccupazione generale pari al 25%, quella giovanile pari al 51%, senza contare chi il lavoro oramai a Eboli  non lo cerca più, dovremmo dare risposte concrete in tema, anzichè pensare a coltivare il proprio orticello. Non è questo il modo di amministrare la cosa pubblica, serve una programmazione seria affinchè i risultati non tardino ad arrivare“.

In effetti il Presidente del Comitato “Edilizia e LavoroMario Rega, dopo aver ringraziato tutti i convenuti all’Assemblea pubblica:  il delegato dell’Associazione Costruttori di Salerno dott. Raffaele Pascale; il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno ing. Michele Brigante; i sindacati di categoria presenti; i consiglieri comunali presenti; e tutti  i cittadini ebolitani che hanno sostenuto il Comitato in queste battaglie per migliorare le condizioni occupazionali del settore edile, è passato ad elencare i motivi che hanno spinto il Comitato “Edilizia e Lavoro” a convocare questa Assemblea Pubblica:

  1. dare un contributo a risolvere la stagnazione attuale sia sui lavori privati che su quelli pubblici;
  2. la mancanza assoluta di ascolto e di risposte da parte dell’Amministrazione comunale verso le istanze dei propri cittadini, nello specifico verso le istanze presentate dal Comitato.

Su questo secondo punto brevemente illustro le istanze che abbiano prodotto:

  • in data 03/03/2014, prot. n. 8352, all’Assessore ai LL.PP. ing. Dino Norma, al Sindaco avv. Martino Melchionda e al Responsabile del Settore ing. Rosario La Corte, la richiesta di un incontro per discutere sullo stato dell’arte dei lavori pubblici nella nostra Città, successivamente in data 02/04/2014, prot. n. 12728, un sollecito per la definizione della richiesta;
  • in data 03/03/2014, prot. n. 8355, all’Assessore all’Urbanistica sig. Cosimo Cicia, al Sindaco avv. M. Melchionda e al Responsabile del Settore ing. Lucia Rossi, la richiesta di un incontro per discutere sullo stato dell’arte dei lavori privati nella nostra Città, successivamente in data 02/04/2014, prot. n. 12733, un sollecito per la definizione della richiesta;

Alla luce della più profonda indifferenza da parte delle Istituzioni, abbiano successivamente prodotto:

  • in data 15/04/2014, prot. n. 14684, al Presidente del Consiglio Comunale dott. L. Sgroia, al Sindaco avv. M. Melchionda, al Segretario dott. D. Gelormini e ai Capogruppo del Consiglio Comunale, la richiesta della convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sulla profonda crisi del settore edilizio;
  • in data 13/06/2014, prot. n. 22008, abbiamo integrato la richiesta sollecitando la convocazione del Consiglio comunale entro la fine del mese di Giugno, chiarendo che, nel caso in cui le Istituzioni della Città continuassero nell’atteggiamento di indifferenza e di non curanza del problema, il Comitato comunicava che il girono 18 luglio 2014 alle ore 18,00 si sarebbe tenuta l’assemblea pubblica odierna;
  • in data 14 luglio 2014, prot. n. 26123, abbiamo comunicato ed invitato l’intera amministrazione comunale e i consiglieri comunali a partecipare a questa assemblea pubblica.

Anche su queste due istanze nessuna ascolto o risposta da parte del Sindaco, del Presidente del Consiglio, del Segretario comunale e degli Assessori ai LL.PP. e all’Urbanistica.

A questo punto I lavoratori disoccupati del Comitato si sono posti un’atroce domanda? Noi esistiamo oppure no. Questi pseudi politici vogliono che Noi lavoratori non dobbiamo pensare e dobbiamo vivere la nostra drammatica realtà senza alcuna speranza di vivere.  Mai e poi mai accadrà ciò.

I dati della grave crisi del settore sono stati pubblicati dal centro studi di ANCE Salerno ed esposti dal Presidente Antonio Lombardi, su cui il rappresentante ANCE: dott. Raffaele Pascale ci darà maggiori chiarimenti.

Vogliamo solo rimarcare la perdita di circa 1.000 imprese di costruzioni, in stato fallimentare, negli ultimi quattro anni. Infatti si è passati da circa 2.000 imprese in stato fallimentare nell’anno 2009 a circa 3.000 imprese nell’anno 2013 con un incremento di circa il 45%.

Infine voglio porre la Vs. attenzione su altro aspetto che il Presidente dell’Ance di Salerno ha trattato in questi giorni. L’aspetto è quello che ogni aumento di un miliardo di Euro di domanda nel settore delle costruzioni attiva un volume di affari di circa 0,8 miliardi di Euro nei settori collegati.

Dello stesso tenore è la relazione del Consulente Tecnico del Comitato Edilizia e Lavoro l’Ing. Raffaele La Brocca, il quale da corpo alla relazione del Presidente Rega snocciolando tutti gli argomenti della sua relazione. Prima trattando lo stato dell’arte dei lavori pubblici e, poi, quelli privati, secondo i dati in nostro possesso e poi proponendo le soluzioni da mettere in campo per dare risposte concrete ed adeguate all’intero comparto edilizio, nonché alle imprese edili e alle famiglie ebolitane per poter uscire da una crisi economica del settore che rischia di tramutarsi in una grave crisi sociale.

  •  I lavori pubblici

Fallimento della politica delle opere pubbliche è evidente a tutti.

Basta osservare cosa esiste in Città:

  • Parcheggi pubblici via Adinolfi in Piazza della Repubblica
    • Tre anni fermi
    • Perché non si attivata subito la Polizza assicurativa o bancaria a garanzia dell’intervento?
    • L’aumento dei 30 box auto rispetto al progetto originario viene giustificato con l’intervento di riqualificazione di via Carlo Rosselli. Ma in realtà la riqualificazione di via Carlo Rosselli era già prevista nel progetto originario.
    • Vengono fatti annunci di apertura del cantiere, ma la realtà dei fatti il cantiere è fermo.
    • Questo notevole ritardo ha comportato la non fruibilità di un’area strategica e centrale per la vita ebolitana, ha fatto chiudere decine e decine di attività commerciali nella zona adiacente ed infine agli abitanti dell’area si presenta una zona altamente compromessa dal punto di vista igienico – sanitario ed ambientale con grave danno alla salute dei residenti che respirano maleodoranti odori provenienti dagli scavi e dall’acqua putrida.
  • Altro scempio lo ritroviamo nel centro della Città: l’area Pezzullo
    • Non è dato sapere quale sia lo stato dell’arte di tale intervento pubblico, sempre e solo annunci.
    • La realtà dei fatti è ben visibile nella documentazione fotografica che qui state osservando.
    • I ritardi di tale intervento si riproducono sempre e solo sugli ebolitani e sui lavoratori disoccupati.
    • Altro intervento   – Area P.I.P. –
      • Partito ed immediatamente sospeso per mancanza di risorse economiche con grave danno a carico della Città e dei lavoratori edili disoccupati.
    • Infine il Piano di Città 
      • Assessore ai LL.PP. riferisce che mancano all’appello soltanto 5 milioni di euro. Soldi che non sono stati trasferiti dal Governo, dalla Regione al Comune. Noi dobbiamo stare fermi senza reagire a tale inadempienza. I lavoratori disoccupati sono sempre pronti a dare battaglia su tali soprusi, ma ovviamente nulla ci è stato chiesto per far sentire le nostre valide ragioni. Il tempo passa è questo cantiere potrà diventare un nuovo contenzioso con l’impresa appaltatrice.
      • Nessun albero è stato impiantato sin d’ora, per cui si è persa un’altra occasione per far diventare Eboli una Città vivibile dal punto di vista ambientale e di bellezza.
      • Alcuni marciapiedi con pavimentazioni di finitura ottima sono stati rimossi per ripavimentarli con materiali meno pregiati.
      • I lavori potrebbero fermarsi se l’impresa appaltatrice non riceverà quanto dovuto fino ad oggi.

Le gravi responsabilita’ di questo fallimento sono addebitabili all’amministrazione comunale e di conseguenza all’Assessore ai LL.PP.

Le soluzioni che il Comitato propone verranno descritte alla fine del mio intervento.

  • I LAVORI PRIVATI  

Se negli anni precedenti il ruolo degli enti pubblici: Governo, Regioni e Comuni e, quindi delle opere pubbliche era trainante per l’economia delle costruzioni. Oggi il trand è radicalmente cambiato, in quanto gli enti pubblici non hanno più risorse finanziarie disponibili, tanto è vero che molteplici opere pubbliche sono ferme o addirittura abbandonate.

Invece oggi dobbiamo sempre di più incentivare i privati ad investire nel comparto dell’edilizia. Noi del Comitato crediamo che tali investimenti siamo trainanti, in questo momento storico, anche per i lavori pubblici, per dare fiducia all’intero comparto edilizio.

–    I piani urbanistici attuativi

L’Ufficio Tecnico Comunale negli ultimi anni è stato smantellato da questa amministrazione comunale e, quindi dall’assessore al ramo, con una continua politica del sospetto, dal continuo spostamento di dirigenti che non si conformavano alle disposizioni poco chiare dell’amministrazione comunale, generando negli stessi funzionari e dipendenti una sorta di diffidenza ed allontanamento dalla vita amministrativa della Città.

Infatti l’UTC se qualche anno operavano risorse umane valutabili in circa 20 unità lavorative, oggi se ne contano soltanto 10. Quindi con un dimezzamento della produttività dell’Ufficio tecnico Comunale si è voluta affermare una volontà politica ben precisa, quella di sottrarre i progetti dei privati alla valutazione tecnica dei dirigenti per essere gestiti sempre di più dai piani alti  Comune.

Ciò è di una gravità assoluta in quanto in questo periodo i tempi di attesa delle pratiche amministrative presentate dai privati cittadini si sono amplificati del doppio fino ad arrivare al quadruplo dei tempi normalmente indicati delle leggi vigenti in materia.      

Infatti di seguito riportiamo alcuni esempi di pratiche amministrative:          

  • Sui Piani Urbanistici Attuativi  
    • Suddivisone di un Sub – ambito di un PUA
      • Normalmente valutabile in circa tre mesi per l’espletamento completo dell’approvazione. Mentre oggi per una pratica di suddivisione presentata dai cittadini proprietari nel PUA di S. Cecilia a luglio 2013, soltanto dopo nove mesi si è avuta l’adozione ed attualmente ancora non si è pervenuto all’approvazione definitiva e quindi siamo ad un anno esatto dalla sua presentazione con tempi quadruplicati rispetto a quelli normalmente valutabili.
      • Altro esempio presentazione di un PUA di un sub – ambito a Fontanelle a luglio 2013.
        • Normalmente un PUA di un sub – ambito entro sei mesi l’iter burocratico di approvazione deve essere concluso. Infatti entro 30 giorni viene comunicato il responsabile del procedimento. Nei successivi 30 giorni viene reso il parere tecnico e viene adottato dalla Giunta comunale e nei successivi 120 giorni vengono acquisiti i pareri preventivi dell’ASL e del Settore provinciale del Genio Civile, viene convocata la conferenza di servizi ed infine il PUA viene portato in Giunta comunale per la sua definitiva approvazione.

Invece è successo che il privato per essere informato sul nominativo del responsabile del procedimento si è dovuto rivolgere ad un avvocato amministrativo e soltanto dopo la diffida a gennaio 2014, quindi a distanza di ben sei mesi dalla presentazione del PUA, ha ottenuto la comunicazione del nominativo. Ma vi è di più. L’avvocato amministrativo aveva anche diffidato il Comune a rendere parere sulla pratica, pena la nomina di un commissario ad acta. E’ accaduto che il TAR ha condannato il Comune per il suo silenzio rifiuto ad esprimere il parere sul PUA e a pagare le spese processuali valutate nell’ordine di 1.000 euro, oltre le spese legali di soldi pubblici ed inoltre lo ha diffidato ad adempiere entro trenta giorni dalla sentenza, pena la determinazione della pratica da parte del responsabile dell’ufficio urbanistica del Comune di Salerno.

Ad oggi il PUA ha ottenuto finalmente dopo un anno di attesa e di battaglie legali l’adozione con parere favorevole condizionato, dovrà andare tutto bene per chiudere l’iter burocratico di approvazione definitiva entro l’anno 2014. Per cui i tempi di attesa si sono triplicati rispetti a quelli previsti dalle leggi vigenti.      

  • Per i Permessi di Costruire   
    • L’art. 20 del D.P.R. n. 380/01 e s.m.i. prevede il rilascio dei permessi di costruire entro e non oltre 90 giorni dalla presentazione. Invece oggi i tempi medi di attesa di un rilascio di un Permesso di Costruire sono valutabili da un minimo di sei mesi ad un massimo di 12 mesi e quindi parliamo di un ritardo che si raddoppia e si quadrupla rispetto ai tempi dettati dalle normative di settore.  

Tutto ciò comporta un ritardo nell’apertura di nuovi cantieri a discapito di mancanza di lavoro nel settore edile con grave danno a carico dei lavoratori edili disoccupati.

Noi ci domandiamo perché questa amministrazione comunale e, quindi l’Assessore all’Urbanistica ha smantellato l’Ufficio Tecnico Comunale e non si preoccupa minimamente dei ritardi della pubblica amministrazione verso i propri cittadini.

La risposta sta negli atti che questa amministrazione e l’assessore all’urbanistica hanno portato avanti in questi anni. La preoccupazione dell’assessore all’urbanistica è stata quella di sconvolgere la programmazione urbanistica dell’attuale P.R.G. mediante varianti in zona agricola e tenendo ben nascosto Piano Urbanistico Comunale in quanto è una questione privata e non pubblica. Sicuramente in autunno spunterà il PUC dalle ceneri, quando esso era già pronto ed elaborato circa due anni fa, così come riferito dallo stesso progettista del Piano.

Le RESPONSABILITA’ vanno ricercate nell’amministrazione comunale e nell’assessore all’urbanistica. Infatti in questi anni hanno posto in essere le seguenti Varianti in zona agricola:

  • Variante housing sociale in zona agricola grataglie
    • Le variante al PRG vigente possono essere prese in considerazione solo e soltanto se viene rispettata una regola molto semplice ed elementare. Se sul territorio comunale e nei territori limitrofi non vi sono zone con destinazione urbanistica conforme ad ospitare l’intervento edilizio di variante. Per l’Housing Sociale in realtà nell’attuale PRG esistono ben otto PUA residenziali, di cui cinque alle porte della Città e tre lungo la S.S. 18, nei quali era ed è possibile allocare circa 650 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, per cui non vi era nessuna necessità di consumare indiscriminatamente altro suolo agricolo e di modificare e spostare a proprio piacimento lo sviluppo urbano della Città in direzioni opposte a quelle programmate con l’approvazione del vigente P.R.G.

Ma vi è di più. Nello specifico la variante dell’Housing sociale prevede la realizzazione sulla collina di Grataglie, in zona agricola, di 257 alloggi di Edilizia Residenziale Sociale insediando un numero di abitanti circa 800 su un’area di circa 7 ettari. Tale intervento edilizio risulterebbe se si realizzasse un vero e proprio lager umano. Infatti basti pensare che 1.500 abitanti della frazione di S. Cecilia vive su un’area di circa 45 ettari. E’ semplice fare la proporzione per capire che tale intervento doveva essere ospitato su di un’area di circa 23 ettari a fronte dei 7 ettari in progetto.

  • Il progetto di variante è partito a marzo 2010 e terminato a luglio 2013. Perdendo circa tre anni e mezzo di tempo prezioso in cui l’assessore all’urbanistica poteva dedicare ai problemi dei propri cittadini e non di un singolo imprenditore che peraltro era in lite con il comune, che lo stesso Comune stava pagando un prezzo di 1,8 milioni di euro di soldi pubblici per un’altra vertenza. 
  • Variante cooperativa ISES in zona agricola s. Chiarella 
    • Anche per tale variante vale la semplice ed elementare regola di mancanza di aree ad ospitare l’intervento edilizio.
    • La cooperativa ISES a.r.l. ha presentato a settembre 2006 la domanda di realizzazione, in variante al vigente PRG in zona agricola S. Chiarella, di una struttura sanitaria di recupero e riabilitazione e ad oggi a distanza di circa otto anni l’iter burocratico non si è ancora concluso per macroscopici ed evidenti vizi e difformità urbanistiche. Infatti l’amministrazione comunale e l’assessore all’urbanistica hanno dimenticato che la struttura sanitaria poteva essere trasferita dal centro storico in primis nelle strutture di proprietà comunali presenti sul territorio e mi riferisco alla struttura al Rione Molinello e alla struttura ortopedica al Rione Pescara e, poi, nelle due aree di trasformazione urbana “Acquarita” e “S. Chiarella” alle porte di Eboli, avente entrambe la destinazione urbanistica compatibile con la destinazione d’uso dell’intervento edilizio.
    • Dall’anno 2006 ad oggi sono passati ben otto anni e la variante è ancora in alto mare per evidente discordanza con il PRG vigente. L’assessore all’urbanistica ha dissipato altri otto anni di tempo senza giungere a nessuna conclusione. Mentre la soluzione era a portata di mano come sopra riferito e molto del tempo perso l’assessore poteva dedicarlo ai reali problemi delle famiglie ebolitane: della mancanza di lavoro.

Stiamo proiettando delle fotografie di due emblematici cantieri pubblici (Parcheggi pubblici via Adinolfi e Area Pezzullo) e di altrettanti cantieri privati (Parco Fusco e Fabbricato alle spalle del Comune) oggi fermi, che sono da decenni la vergogna di questa Città.

All’amministrazione comunale corre l’obbligo di curare il decoro ambientale del proprio paese. Sicuramente nessun interessamento è stato intrapreso da questa amministrazione nei confronti dei proprietari degli immobili per portare un contributo a risolvere le due situazioni ambientali private poco piacevoli per la città.  

A parere del Comitato le soluzioni da adottare sono le seguenti:

  • Convocare immediatamente un consiglio comunale monotematico per trovare soluzioni condivise tra tutte le forze politiche della Città e unirsi al fine di sbloccare i cantieri dei lavori pubblici e privati per il bene del paese e dei lavoratori edili disoccupati.
  • Ripristinare e potenziare l’Ufficio di Piano, perché soltanto con una preventiva progettualità si possono ottenere finanziamenti pubblici ed eseguire lavori pubblici alla regola d’arte e fruibili alla collettività, mediante un controllo puntuale e professionale.
  • Ripristinare e potenziare l’efficienza dell’Ufficio Tecnico Comunale, portandolo alle iniziali venti unità lavorative e infondendo nei dipendenti serenità di rapporto e fiducia nella politica “buona” al fine di rispettare i tempi previsti dalle leggi vigenti.
  • Noi del Comitato ci saremo sempre e daremo il nostro contributo costruttivo al fine di superare nel miglior modo possibile questa “drammatica crisi del settore”.

Infine invitiamo i Consiglieri comunali presenti a voler firmare la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale monotematico sulla profonda “Crisi del settore edilizio” per pervenire ad approvare un pacchetto di proposte organiche e urgenti che puntino a scongiurare che si aggravi maggiormente questa crisi occupazionale del comparto edilizio

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Foto Gallery

Comitato Edilizia e Lavoro-Assemblea.
Comitato Edilizia e Lavoro-Assemblea.
Comitato Edilizia-Carmine Magliano-Assemblea
Comitato Edilizia-Carmine Magliano-Assemblea
Assemblea-Comitato-Edilizia-Massimo-Cariello
Assemblea-Comitato-Edilizia-Massimo-Cariello
Assemblea-Comitato-edilizia-Lavoro-Damiano-Cardiello
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Comitato-Edilizia-Assemblea-La-Brocca-Rega-Carmine-Caprarella
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Assemblea-Comitato-edilizia-Lavoro-Intervento.
Assemblea-Comitato-edilizia-Lavoro-Intervento.
Assemblea-Comitato-Edilizia-e-Lavoro-Pubblico
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Lettera-convocazione-Consiglio-Monotematico
Lettera-convocazione-Consiglio-Monotematico

Eboli, 20 luglio 2014

2 commenti su “Comitato Edilizia e Lavoro: Gli atti dell’Assemblea sulla “Crisi del settore edilizio””

  1. Azzo era presente anche il mitico campagnese magliano; militante nel centro sinistra e profondo estimatore di mussolini!!! Capisco perché l’hanno invitato: se c’è un posto in eboli xxxx xxxx xxxxx xxx xxxx xxxxx xxxx xxxx xxxx. L’avranno invitato perché magari sti signori sperano che magliano , in zona agricola, xxxx xxxx xxx xxxxx xxxxx bel borgo di 50 – 60 appartamenti e così dà un po’ di lavoro!! ma i signori si sbagliano perché magliano le case le costruisce da se, armato di cappello di giornali, cardarella e cazzuaola è in grado di costruirti una città

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