Salvati ufficializza la candidatura: Le ragioni di una scelta

Cristoforo Salvati ufficializza la sua Candidatura a Sindaco di Scafati e preannuncia le dimissioni da Vice Sindaco.

I “Fratelli D’Italia” decisi a sfidare Aliberti, con Salvati, Santocchio, D’Aniello e Falcone anticipano le linee guida della campagna elettorale e in Conferenza stampa spiegano le ragioni della scelta.

Salvati-Santocchio-D'Aniello
Salvati-Santocchio-D’Aniello

di Giovanna Criscuolo

SCAFATI – E’ufficiale. Il giocattolo si è rotto: ora si cambia gioco. Cristoforo Salvati ha rotto tutti gli indugi e si è candidato a Sindaco di Scafati con Fratelli d’Italia, il Partito di Meloni, Crosetto e La Russa, che ha nell’On. Edmondo Cirielli il plenipotenziario in provincia. La notizia eclatante, che tra l’altro già si era diffusa, è stata resa nota ieri mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso i locali del “Garden Bar“.

Il dottor Salvati, ha tenuto a precisare le ragioni della sua presa di posizione politica, sofferta ma necessaria e debitamente ponderata e valutata. Egli ha definito l’operato del Sindaco uscente Pasquale Aliberti “un totale fallimento“, e ha chiarito i perché della sua decisione: “la deludente dimostrazione di un nepotismo esasperato dopo appena 18 mesi di amministrazione; La totale assenza di meritocrazia; il profilarsi di meccanismi biechi e poco chiari; Le dinamiche clientelari e familistiche. – e definisce Aliberti Un sindaco capace di dettare leggi come un despota, interessato solo a se stesso.

Consapevole di essere una valida e sicura alternativa, il dottor Cristoforo Salvati ha più volte lasciato intendere l’amarezza accumulata in questi anni, ma, definendosi un uomo di sani principi morali ha cercato di tener saldo il proprio ruolo sia umano che politico.

“Vicesindaco, ma soltanto come nomina”–  ha dichiarato Salvati -. Aliberti non ha  mai preso in considerazione nessun tipo di proposta.”Il nostro sindaco uscente e’senza dubbio un accentratore, in questi 5 anni nella nostra città non si é visto nulla di cambiato” – ha continuato Salvati – Non rinnegando la valorizzazione e il restyling di strade e marciapiedi, il dottor Salvati ha più volte sottolineato che la messa a punto di queste “grandi opere ” si sarebbero rivelate dei veri e propri specchietti per le allodole.

Sulla stessa linea gli altri suoi sostenitori presenti in sala: Il consigliere comunale Mariano Falcone; L’ex assessore alla sanità dott. Guglielmo D’Aniello; e il coordinatore della campagna elettorale avv. Mario Santocchio.

I Fratelli D’Italia“, starebbero lavorando all’attuazione di un programma di tutto rispetto, avvalendosi della collaborazione di professionisti di valido spessore appartenenti ovviamente che orbitano nell’area cirielliana di Scafati.

Intanto per questa sera è stato convocato il Consiglio comunale. Nel corso della seduta della massima Assise cittadina, Cristoforo Salvati informerà iconsiglieri e i gruppi ufficializzando la sua posizione e dell’intenzione di candidarsi a Sindaco di Scafati. In quella stessa sede leggerà un documento politico nel quale, si preannuncia il contenuto già da adesso, rassegnerà le dimissioni dall’incarico di Vicesindaco spiegando nei dettagli le motivazioni, ritenendo altresì conclusa un’esperienza e per questo aprendone un’altra completamente in antitesi ai suoi precedenti legami.

Si profila una campagna elettorale interessante ma nello stesso tempo agguerrita; il 26 maggio i cittadini scafatesi che si recheranno alle urne, avranno una ulteriore e valida alternativa per voltare pagina e sconfiggere chi, come sostiene il dottor Salvati, in questi anni si sarebbe occupato di interessi familiari, amicali, e di tipo personalistici, oltre poi ai numerosi problemi con la giustizia che non hanno fatto mancare avvisi di garanzia che a loro volta hanno completato quel quadro, che ha contribuito ad abbassare in Città il livello della morale.

Con la candidatura di Salvati il centrodestra si spacca e indebolisce fortemente Aliberti, si profila uno scontro che vede: da una parte il PDL e il nuovo corso che ha impresso l’ex Ministro Mara Carfagna, dopo il risultato delle politiche, che ha deciso di dare battaglia al suo rivale di sempre Cirielli cercando di chiudere definitivamente la partita, tenuto conto anche del magro risulatato ottenuto dai cirielliani nonostante tutto il potere esercitato dal Palazzo della Provincia e quello che gli è stato consegnato dal Governatore Stefano Caldoro facendogli gestire la Sanità, i rifiuti e l’Ambiente; dall’altra parte, Fratelli d’Italia che pensando di vincere le elezioni e ridurre il PDL al lumicino, al contrario si è trovato ridimensionato e fuori dai giochi, e ora cerca di rientrare nei ranghi del centrodestra facendo quadrato su se stesso e su quel gruppo di potere, che armi e bagagli da un giorno all’altro ha lasciato gli elettori in mezzo al guado e ha fondato un nuovo Partito.

E’ l’inizio di una guerra senza quartiere o è una guerra guerreggiata per fare pressione su Salerno e convincere il PDL e la Carfagna ad “allentare” la presa e ricomporre i ranghi? Se si pensa alla prima ipotesi ha un senso esporre e sostenere Salvati, se invece si opta per la seconda ipotesi allora si cerca il “sacrificio” di Salvati, che da quì a poco correrebbe il rischio di essere scaricato dai “fratelli” d’Italia che in quel caso diventerebbero parenti molto lontani.

Intanto la Partita è aperta e il Centro destra ha tutto il tempo per giocarla, tanto il centrosinistra è ai piedi di Pilato e sebbene partiva avvantaggiato ha bruciato negli ultimi giorni tutte le sue carte restando al palo e consegnando un vantaggio al centrodestra nonostante le sue divisioni.

Scafati, 13 marzo 2013

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