Battipaglia tra le “Aree di crisi industriali”? Maccauro e De Luca se ne fottono

Aree di crisi industriali: La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese scrive al Presidente degli Industriali di Salerno Maccauro e chiede un incontro.

La richiesta in una lettera indirizzata al presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro ricordandogli dello stato di crisi industriale che tocca le Aziende di Battipaglia, il maggiore bacino industriale e produttivo a sud di Salerno e la Piana del Sele.

de-luca-maccauro-francese
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese rinnova la richiesta di inserimento della Piana del Sele nelle aree di crisi industriale della Regione Campania. Lo fa con una lettera indirizzata al presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro che recentemente è intervenuto sull’argomento con alcune dichiarazioni di stampa richiamando al forte impegno della politica in questa vicenda.

La prima cittadina ha chiesto l’area di crisi industriale per Battipaglia e la Piana in occasione della visita del Premier Matteo Renzi presso la FOS (Fibre Ottiche Sud) parlandone anche con il Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

Nella lettera la sindaca rinnova la richiesta e fa riferimento proprio al presidente degli Industriali per accompagnare la battaglia di un intero territorio per troppo tempo mortificato dalle scelte di sviluppo che hanno privilegiato altre aree della provincia di Salerno.

de-luca-maccauro
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«Egregio dottor Maccauro,– Si legge nella lettera della Sindaca di Battipaglia Cecilia FranceseLe scrivo in seguito alla mia richiesta formalizzata al Governatore della Campania Vincenzo De Luca di far inserire Battipaglia tra le aree di crisi industriale della Regione Campania. Una richiesta che permetterebbe di ottenere più investimenti e attenzione per la Piana del Sele, un territorio che negli ultimi anni è stato completamente tralasciato dalla politica regionale.

Negli ultimi anni,prosegue Cecilia Francese ricordando al Presidente degli Industriali di Salerno Maccauro, ove mai se ne fosse dimenticato o non fosse stato debitamente informato, la forte crisi economica che ha interessato il Paese e ha travolto anche il bacino industriale di Battipaglia, tra i più virtuosi della Campania, all’interno del quale insistono aziende di primaria importanza Nazionale, Europeo, Internazionale e che ad una ad una stanno chiudendo i battenti – il territorio della Piana del Sele, ha vissuto forti momenti di crisi e di desertificazione industriale. Basti pensare che l’unico settore che regge è quello dell’agro alimentare. L’intero settore tecnologico con l’Alcatel, la Btp Tecno e altre aziende che hanno chiuso i battenti si è completamente sgretolato. Anche il settore della plastica, con un’azienda leader come la Paif è tramontato sotto la scure della crisi. Per non parlare poi delle difficoltà affrontate da aziende manifatturiere che pure continuano a resistere sul nostro territorio. Si è creato un vero e proprio vuoto con la perdita di migliaia di posti di lavoro e la difficoltà di tante famiglie della Piana del Sele.

Il mio impegno – prosegue la Francese, ovviamente sperando che diventi anche l’impegno del Presidente Maccauro e del Governatore della Campania De Luca e del Premier Renzi quale sindaca di Battipaglia è quello di pensare al futuro sviluppo del territorio pensando ad un’area vasta come quella della Piana del Sele e non soltanto al piccolo “orticello” del Comune che amministro.

Cecilia Francese-Sindaco di Battipaglia-insediamento
Cecilia Francese-Sindaco di Battipaglia-insediamento

E’ di tutta evidenzaaggiunge la Sindaca di Battipaglia, ignorando quanto siano simili le esperienze che accomunano la Giunta di Stefano Caldoro a quella dell’ex Sindaco di Salerno ora Governatore ma con il pallino del super assessore regionale di Salerno e per questo tutto proteso verso quella direzione piuttosto che il resto della Provincia, confermando come effwettivamente devono essere forti quelle scelte politiche per indurre ad uno schock politico e pensare di risollevare i nostri territori completamente abbandonbati dalle scelte del Governo centrale e ancor più grave anche da quello Regionale che ci sono scelte politiche forti che vanno assunte ai livelli istituzionali superiori che debbano includere la Piana del Sele, un territorio di circa 300mila abitanti, e non possono essere soltanto gli sterili parametri statistici a garantire un territorio rispetto ad un altro.

Mi chiedo – prosegue la Francese rivolgendosi al Presidente della confindustria salernitano Maccauro sempre che qualcuno gli spieghi veramente lo stato di crisi del comparto produttivo battipagliese e la conseguente perdita di posti di lavoro oltre che l’impoverimento dell’area – che futuro si è pensato per la provincia di Salerno se non riparte la Piana del Sele. Chiedo a Lei di accompagnare la nostra richiesta forte alla Regione Campania di inserire Battipaglia e la Piana del Sele nelle aree di crisi industriali. E’ il momento giusto per far ripartire la provincia di Salerno, per dare occupazione, sviluppo e crescita economica al nostro territorio.

Spero di incontrarla a breve, – conclude la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese – sicura di trovare in lei un valido interlocutore».

ferrovie-italia
ferrovie-italia

Purtroppo «chi di speranze vive “disperato” muore» recita un detto dalle nostre parti, per sottolineare come è difficile aspettarsi qualcosa da altri che purtroppo non arriva mai, e non arriva perchè fino a questo momento non è arrivato e nessuno se ne è preoccupato, e difficilmente arriverà, anche perchè purtroppo il problemi del mezzogiorno da anni non esistono più in nessuna delle agende governative, nemmeno in un “pizzino”, e al mezzogiorno, come dovrebbe saper il Presidente Maccauro, nei progetti del Governo rispetto agli investimenti per grandi Lavori e le Infrastrutture nel riparto dei fondi ha destinano oltre il 40% al Nord, appena al di sopra del 20% al centro Nord, il 15% al Centro e il resto al Sud e alle Isole e tra questi ovviamente c’è il completamento dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, per citarne uno per tutti è il vergognoso riparto di fondi che tra Sblocca Italia e legge di Stabilità assegna quasi 5 miliardi di risorse fresche per le ferrovie (4.859 milioni), peccato però che con questa ripartizione territoriale: 4.799 milioni di euro vanno da Firenze in su e solo 60 milioni a Sud di Firenze, e se si fanno due conti anche i più ciucci in matematica si comprende che il rapporto è 98,8% a 1,2%.

Se poi si aggiunge quel famoso “Patto per la Campania“, dove si intravede un ulteriore “strabismo” finanziario dalmomento in cui si registra una sproporzione tra il Sannio e il resto della Regione, allora si capisce di come se ne fregano quegli interlocutori a cui la Francese cerca di rivolgersi individuandoli come importanti. Ma un incontro non si nega a nessuno e la Francese parlerà anche con Maccauro ma non ne ricaverà un ragno dal buco. Intanto per raggiungere Reggio Calabria è un’avventura, daltronde è un’avventura raggiungere Sapri eviggiare nel cilento o nell’alto Sele, figuriamoci per giungere in Sicilia o nelle Puglie. Che DIO li abbia in gloria: “Come sono buoni questi“. E se ci vuole un atto politico forte, l’unico praticabile è andarsi a legare a Palazzo Santa Lucia e costringere  De Luca a parlare di quello che “noi” abbiamo bisogno, e così la Francese non si accontenterà di un incontro fugace e per niente gradito alla FOS di Battipaglia, finalmente sarà un incontro vero.

Battipaglia, 15 settembre 2016

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