Passa la Manovra contro il popolo. Imbroglioni: Confessate, costituitevi

Confessate. Costituitevi. Questo è l’ultimatum che si dovrebbe dare al M5S, ai “Capi”, alla “ditta” e ai suoi padroni.

È passata al Senato la manovra finanziaria. Un voto al ribasso per l’Italia e a spese degli italiani. Con la scusa di tagliare le pensioni d’oro fa cassa sui pensionati, favorisce i condoni per i furbi, dimentica il Sud, il lavoro, gli investimenti, i servizi, favorisce le disuguaglianze, sfascia la democrazia, punta su debiti per finanziare le spese correnti. Punta alla povertà assoluta. 

Manovra finanziaria 2018-rissa al Senato
Manovra finanziaria 2018-rissa al Senato

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Se si va a scavare nella vita di tutti questi “sfessati” a 5 Stelle, si scoprirebbero tante di quelle porcheria che nemmeno si immagina a partire dalla “conventicola” gay abbondantemente svelata da Dagospia e Sgarbi che da Rocco Casalino va a Luigi Di Maio, passando per Giorgio Girgis Sorial.  e Vincenzo Spadafora per un bel po’ di deputati o esponenti di spicco della “ditta” non escludendo Davide Casaleggio. E a questo casino si aggiunge Di Battista che ha cacciato tutta la sua rabbia e promette “bastonate” a destra e a manca, specie dopo che si è scoperti qualcosa su suo padre, pure lui da ragazzo si faceva chiamare “cuore di panna“: carino. Insomma una allegra combriccola che sta sfasciano l’Italia già duramente provata dai vari governi che negli ultimi anni si sono susseguiti. Una combriccola che Bisignani indica come pericolosa e combattiva che potrebbe fare le scarpe a Di Maio.

E che ti vuoi aspettare da questi, se dal “pregiudicato” Grillo a tutti gli altri che gridavano: “Onestà, onestà“; ora ci accorgiamo che nessuno di questi sa dove sta di casa l’onestà e al contrario stanno abbondantemente nella disonestà? Lo stiamo verificando giorno dopo giorno e man mano che arrivano le notizie di cronaca sui deputati Grillini. A giudicare da quello che si scopre su sui deputati del M5S che fino al 4 marzo scorso erano semplici sconisciuti, ci vorrebbe un arresto preventivo. 

Salvini-Conte-Di Maio
Salvini-Conte-Di Maio

E se si pensa a quello che esce fuori ogni giorno sarebbe il caso di chiedere a Di Maio come si fa per tacitare un operaio che si fa male e che lavora a nero? Sarebbe il caso di chiedere a Di Maio anche come si fa a non sapere che si abita in un palazzo con 150 metri quadri abusivi? Lo stesso si potrebbe chiedere a Di Battista per le vicende del padre, alla Gaudiano come si fa a non pagare 45mila euro, ad Adelizzi che con un emendamento fa un piacere ai suoi clienti o a quegli imbroglioni che mandavano un bonifico poi annullato per trattenersi i soldi e come si fa  ad abbassarsi gli stipendi da parlamentari e aumentarsi le indennità e come si fa ad ottenere i rimborsi, casualmente tutti uguali. Imbroglioni. Sono delinquenti e traditori? E scoperte tutte queste cose si tratta di congiura o di fatti gravi? Verrebbe da dire: Costituitevi, Confessate, fatevi arrestare volontariamente, prima che si scoprano altri possibili reati. E ovviamente gli elettori non c’entrano, loro sono stati truffati, illusi, gabbati, da una ciurma anonima di interessati è telecomandati.

E invece questo governo telecomandato, sprezzante ed arrogante, mostra sulle scelte più importanti per il Paese, quelle di bilancio, l’idea che ha della democrazia e delle Istituzioni, facendo passare il principio che se vinci le elezioni hai il mandato a fare tutto e il contrario di tutto è quindi se non rispondenti a quando si vorrebbe realizzare, le istituzioni parlamentari e le funzioni costituzionali sono un intralcio da eliminare e bypassare. Questa distorsione gravissima è pericolosa della interpretazione della democrazia, e nella fattispecie per quella italiana è gravissima e rappresenta un pericolo reale che va denunciato e combattuto con tutte le forze disponibili, contrapponendosi e smascherando questi pericolosissimi grilli “parlanti“.

La manovra gialloverde che è passata al Senato, dopo essersi piegata all’Europa, ha di fatto esautorato il Parlamento. La maggioranza è tutti i suoi peones telecomandi, ha approvato una manovra a dir poco deludente, rispondente solo a leggi che guardano alla campagna elettorale delle prossime europee e non al Paese e agli italiani, certificando le intenzioni in: un ingannevole reddito di cittadinanza; un zero assoluto per il lavoro; una miseria per gli investimenti; un furbesco quanto mai fantasioso soccorso alla straordinaria Sindaca di Roma Virginia Raggi per le sue capacità distruttive con 75 milioni di regalo per tappare le buche della Capitale. Una manovra che dopo aver incassato un mare di voti di protesta, con i tagli per 800 milioni al Fondo di Coesione per il Sud, uccide e seppellisce quel che resta del Mezzogiorno. Il Sud è avvisato.

beppe-grillo
beppe-grillo

E così di fronte alle enormi difficoltà del Paese, aggravate da 10 mesi di annunci, bravate e illusionismo, e di fronte alle difficoltà dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati, dei giovani, si risponde con la logica quanto assurda tanto incoerente delle spese correnti e dei corposi tagli al capitale produttivo. Le risorse per gli investimenti, limitatissime, man mano che sono passati i mesi, e dopo le trattative con l’UE, sono state drammaticamente ridotte a pochi spiccioli, bloccando così le infrastrutture materiali e sociali, colpendo ad alzo zero tutti i settori del bilancio dello Stato, dalla sanità all’istruzione, e bloccando le assunzione nel pubblico e nelle università, si è azzoppato inevitabilmente quella spinta che genera lavoro, crescita, coesione sociale. Insomma M5S e Lega  con la scusa del taglio alle famose pensioni d’oro vogliono fare cassa con il taglio dell’adeguamento all’inflazione per le pensioni sopra i 1522 euro lordi al mese, il blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione fino a novembre e destinando risorse miserabilmente insufficienti per il rinnovo dei contratti pubblici.

Conte-Tria
Conte-Tria

La flat tax poi c’è solo per chi evade, il reddito di cittadinanza che avrebbe dovuto coprire una platea di circa sei milioni di italiani andrà, con le dovute forbici e paletti a circa 450mila persone. Allo stesso modo si era promesso di abolire la Fornero e invece se la sono presa con l’indicizzazione ai pensionati. Gli italiani dovrebbero intentare una Class Action contro il Governo per truffa continuata e aggravata. E mentre Beppe Grillo a Natale scorso si lanciò in un appassionato elogio alla povertà, il “Capo” politico del M5S Di Maio ha immediatamente ubbidito, e in linea con il suo vero capo si affacciò anche al balcone di palazzo Chigi, per urlare agli italiani: “abbiamo abolito la povertà“; e via con l’attacco alle pensioni, il blocco delle assunzioni e gli spiccioli per gli investimenti, zero euro per il mezzogiorno, il condono per gli evasori, i condoni edilizi per i furbi e speculatori edilizi, l’abbassamento delle aliquote per le partite Iva e i bonus per i furbi, ha mostrato il suo vero volto, quello di accompagnare alla povertà tutto il ceto medio e tutti i mono redditi e i pensionati, in un disegno distruttivo della società per affermare i concetti di un nuovo “ordine” democratico che sancisce l’abbattimento delle regole democratiche e la inutilità delle consultazioni elettorali.

di-maio-grillo-casaleggio
di-maio-grillo-casaleggio

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Le 28 misure della manovra che ci riguardano di più

1. TAGLI A REDDITO E QUOTA 100

100 Il fondo per il reddito di cittadinanza sarà ridotto di 1,9 miliardi nel 2019 scendendo a 7,1 miliardi. La dote per la misura bandiera dei Cinque Stelle scende di 945 milioni nel 2020 e di 683 milioni nel 2021. Sul fronte delle pensioni, ci sarà un taglio di 2,7 miliardi ai fondi per quota 100, che scendono cosi’ da 6,7 a 4 miliardi. La dote per la misura fortemente voluta dalla Lega sale di 1,3 miliardi nel 2020 e di 1,7 miliardi nel 2021.

2. AUMENTI IVA PER 23 MLD NEL 2020

Confermata la sterilizzazione totale degli aumenti Iva nel 2019 che vengono pero’ innalzati nel 2020 per circa 23 miliardi e nel 2021 e 2022 per 28,8 miliardi. Previsti anche aumenti delle accise per 400 milioni l’anno dal 2020. Se non saranno disinnescate le clausole, l’Iva agevolata salirà dal 10 al 13% dal 2020 mentre quella ordinaria dal 22% al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021

3. NUOVA CLAUSOLA DI SPESA

Arriva una nuova clausola di spesa. Alcune voci del bilancio dello Stato ( che riguardano i ministeri) saranno congelate per un ammontare di 2 miliardi di euro nel 2019. Sulla base del monitoraggio di luglio queste risorse potranno essere sbloccate, con delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia, solo nel caso in cui l’andamento tendenziale dei conti pubblici risulti coerente con gli obiettivi fissati.

4. TAGLIO AL FONDO PER GLI INVESTIMENTI

Arriva la sforbiciata al fondo per gli investimenti. Si passa dai 9 miliardi in tre anni inizialmente previsti a 3,6 miliardi. Per il 2019 il fondo scende a 740 milioni di euro (contro i 2.750 precedenti), nel 2020 a 1.260 milioni (da 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300).

5. SALTA NORMA NCC, DECRETO AD HOC

Salta la stretta per gli Ncc che aveva innescato la protesta dei conducenti delle auto a noleggio. Il governo ha deciso di stralciare la norma dal maxiemendamento per problemi di copertura suscitando la protesta delle opposizioni. La disposizione prevedeva paletti al raggio d’azione per il servizio di autonoleggio con conducente pur ampliando la deroga per il rientro in rimessa, misura che accoglieva solo in parte le richieste del settore. L’esecutivo ha fatto marcia indietro e si appresta a varare un decreto ad hoc in attesa di una riforma più organica.

6. PENSIONI D’ORO

Il taglio sulle pensioni d’oro (valido dal 2019 per 5 anni) sarà del 15% per i redditi compresi tra 100.000 e 130.000 euro lordi e arriverà al 40% per quelle superiori ai 500.000 euro. Previsto un taglio del 25% per gli assegni compresi tra 130.001 e 200.000 euro, del 30% per quelli compresi tra 200.001 e 350.000 euro e del 35% tra i 350.001 e i 500.000 euro. La misura garantirà 239 milioni nel triennio 2019-2021.

7. STRETTA SU RIVALUTAZIONI PENSIONI OLTRE 1.522 EURO

Le pensioni saranno rivalutate al 100% fino a 1.522 euro (tre volte il trattamento minimo) mentre per gli assegni superiori scatterà una stretta sulla rivalutazione all’inflazione. Sei fasce: l’indicizzazione sarà riconosciuta al 97% per quelle tra tre e quattro volte il minimo; al 77% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo; al 52% per quelle tra cinque e sei volte il minimo; al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo; al 45% tra otto e nove volte il minimo, e, infine, al 40% sopra nove volte il minimo. La misura porterà un gettito di 2,26 miliardi nel triennio 2019-2021.

8. CAMBIA PROROGA ASSUNZIONI P.A

Sono stati espunti dal maxiemendamento i commi che prorogano al 31 dicembre 2019 le graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, comprese quelle dei comparti sicurezza, del soccorso e della difesa, della scuola e delle università in vigore al 31 dicembre 2018.

Queste norme, ha spiegato il governo in commissione Bilancio, “non sono compatibili” con altre previste dal testo che prorogano le vecchie graduatorie, quelle dal 2010 al 2013, ma con dei paletti come la partecipazione obbligatoria a corsi di formazione, il superamento di un apposito esame per verificare le idoneità. Le stesse disposizioni prorogano la validità delle graduatorie approvate dal 2014 al 2019.

9. STOP ASSUNZIONI PER MINISTERI E UNIVERSITA’

La Presidenza del Consiglio, i ministeri, gli enti pubblici non economici, le agenzie fiscali e le università non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato fino al 15 novembre 2019. Per le università il blocco è posticipato al primo dicembre, con l’eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere assunti come professori nel corso del 2019.

10. WEB TAX

Arriva l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi “ovunque realizzati” non inferiori a 750 milioni euro e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato, non inferiori a 5,5 milioni.

11. ESERCITO IN CAMPO PER ‘EMERGENZA’ BUCHE A ROMA

Per fronteggiare “l’emergenza” delle buche nel manto stradale di Roma arriveranno 75 milioni di euro nel triennio e sarà possibile impiegare l’esercito. La norma, proposta dai cinque Stelle e dichiarata inammissibile dalla Commissione Bilancio del Senato, rientra nel ‘maxi’ nella versione riformulata. Autorizzata anche la spesa di 5 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali.

12. SCONTI ACQUISTI SEGGIOLINI ANCHE NEL 2020

Saranno estesi anche al 2020 gli sconti per l’acquisto dei seggiolini dotati di dispositivo antiabbandono. Lo stanziamento previsto è di un milione di euro per il 2019 e un milione per il 2020.

13. NO BOLKESTEIN BALNEARI, PROROGA CONCESSIONI PER 15 ANNI

Proroga per i prossimi 15 anni delle concessioni demaniali marittime in atto e in scadenza il 31 dicembre 2020. Si evita cosi’ la messa la bando nel 2020 degli stabilimenti come previsto dalla direttiva Bolkestein. La norma presentata dalla Lega apre la strada a una possibile procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Prevista l’emanazione di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per fissare principi e criteri dell’assegnazione delle concessioni sulle aree demaniali marittime.

14. RIMBORSO PER I RISPARMIATORI TRUFFATI

I risparmiatori truffati coinvolti nelle liquidazioni bancarie degli ultimi anni potranno rivolgersi direttamente al ministero dell’economia per ottenere il rimborso: agli azionisti fino al 30%, agli obbligazionisti subordinati fino al 95%. Il Fondo di indennizzo risparmiatori ha una dote di 525 milioni l’anno nel triennio. A valutare le domanda sarà una commissione di nove tecnici, senza il passaggio dall’arbitro finanziario per verificare l’eventuale misselling, ovvero la vendita fraudolenta dei titoli.

15. ECOTASSA, SALVE LE UTILITARIE

L’ecotassa non si pagherà sulle utilitarie ma solo sulle auto di grossa cilindrata. L’imposta sarà di 1.100 euro per l’acquisto di una nuova auto con emissione comprese tra 161 e 175 CO2 g/Km. Si passa a 1.600 euro per la fascia 176-200, a 2.000 euro tra 201 e 250 e a 2.500 euro oltre 250.

16. ECO-INCENTIVI SCATTERANNO FINO A 50MILA EURO

Sale da 45.000 a 50.000 euro il limite al di sotto del quale scatteranno gli eco-incentivi per l’acquisto di automobili poco inquinanti, ibride o elettriche. In via sperimentale, a chi acquista un veicolo, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, è riconosciuto un bonus. Per l’elettrico il contributo è di 6 mila euro (emissioni tra 0 e 20 CO2 g/km) se si rottama contemporaneamente un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 e di 4 mila euro senza rottamazione. Per l’ibrido, emissioni tra 21 e 70, gli incentivi passano a 4 mila euro (con rottamazione) e 1.500 (senza).

17. ECOBONUS PER SCOOTER ELETTRICI, FINO 3.000 EURO SE ROTTAMI

Fino a 3.000 euro di contributo per l’acquisto di motorini elettrici o ibridi. A coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di cilindrata inferiore o superiore ai 50 cc e che rottamano un veicolo di cui sono proprietari da almeno 12 mesi è riconosciuto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro nel caso in cui il veicolo consegnato per la rottamazione sia della categoria euro 0,1,2.

18. CONDONO PER CHI È IN DIFFICOLTA’

Entra il saldo e stralcio delle cartelle tra il 2000 e il 2017 per chi è in grave difficoltà economica. I debiti potranno essere estinti pagando il 16% con Isee non superiore a 8.500 euro, il 20% con Isee da 8.500 fino a 12.500 euro e 35% con Isee oltre i 12.500 euro e fino a un massimo di 20.000 euro. La misura riguarda anche i debiti per i contributi dovuti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

19. TAGLI SU PREMI INAIL

Previsto uno sgravo sui contributi Inail a carico delle imprese che partirà da 410 milioni di euro per l’anno 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.

20. FLAT TAX 7% PER PENSIONATI STRANIERI CHE VIVONO AL SUD

Una flat tax al 7% per i pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni che scelgono il Sud. L’imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria con aliquota del 7%, si applica per cinque periodi d’imposta ed è rivolta a coloro che scelgano di trasferire la loro residenza, in Italia, nei comuni con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti delle Regioni del Sud: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.

21. PIANO DISMISSIONI ENTRO 30 APRILE

Un piano di dismissioni immobiliari che dovrà essere pronto entro il 30 aprile e ricomprenderà anche gli immobili in uso al ministero della Difesa, “diverso dall’abitativo”. Il governo punta a inacssare 950 milioni per il 2019 e 150 milioni per ciascuno degli anni 2020, e 2021, al netto delle quote non destinate al Fondo ammortamento titoli di Stato o alla riduzione del debito degli enti.

22. NORMA ‘SFASCIA CENTRI STORICI’

Per la valorizzazione degli immobili pubblici da dismettere sarà possibile cambiarne la destinazione d’uso e procedere con interventi edilizi. Saranno ammissibili interventi edilizi “in via diretta”. La norma aveva suscitato diverse polemiche ed era stata ribattezzata dai Verdi “norma sfascia centri storici”.

23. TAGLI DEI CONTRIBUTI ALL’EDITORIA

Resta la norma proposta dai 5 Stelle che prevede una riduzione progressiva dei contributi diretti all’editoria dal prossimo anno fino all’azzeramento dei finanziamenti nel 2022. Nel dettaglio, nel 2019 il taglio alle imprese editrici riunite come cooperative dei giornalisti sarà del 20% nella parte eccedente il contributo di 500.000 euro, percentuale che sale al 50% nel 2020, al 75% nel 2021 fino al 100% nel 2022.

24. STOP AGEVOLAZIONI IRES PER ENTI NO PROFIT

Confermata l’abrogazione delle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali, misura che penalizza anche le associazioni no profit e per questo ha scatenato le critiche della Cei.

25. SALE ALL’1,40% L’AUMENTO DEL PREU SUI GIOCHI

Sale all’1,40% (dall’1,25%) l’aumento del Preu, il prelievo erariale unico, sugli apparecchi per il gioco. La percentuale destinata alle vincite (pay-out) passa dal 69 al 68% e dall’84,5 all’84%. Confermato l’aumento dell’imposta unica dovuta sui giochi a distanza (che dal 20% passa al 25% del margine), sulle scommesse a quota fissa su rete fisica (che dal 18% passa al 20% del margine) e a distanza (dal 22% al 24%) e sulle scommesse simulate (dal 20% al 22%).

26. STOP TOTOCALCIO, ARRIVA CONCORSO UNICO

Addio al Totocalcio e al Totogol. Saranno sostituiti da un nuovo gioco, un unico prodotto, gestito dai Monopoli, ma pubblicizzato e promosso dalla nuova ‘Sport e Salute’ che sostituirà la Coni servizi. Il prodotto potrà essere pubblicizzato, in deroga ai divieti del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d’azzardo. Arriva anche una norma contro la trasmissione illegale di eventi sportivi, a partire dalle partite di calcio.

27. SALE INCENTIVO PER CAMBIO DECODER-TV

Sale a 151 milioni il contributo per chi, dal prossimo anno e fino al 2022, cambierà tv e decoder per adeguarsi ai nuovi standard DVB-T2 in vista dello switch off del digitale terrestre. Previste anche nuove regole per la ripartizione delle frequenze.

28. MENO FONDI A ORFANI FEMMICIDIO

Più che dimezzato il rifinanziamento del fondo per gli orfani di femminicidio. In arrivo 5 milioni anziché i 12 ipotizzati. (AGI)

Roma, 24 dicembre 2018

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